Autore Topic: Bonino inefficace , Natale amaro per i Marò .  (Letto 765 volte)

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Offline Stendardo

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Bonino inefficace , Natale amaro per i Marò .
« il: Dicembre 01, 2013, 15:16:12 pm »
Fonte : http://www.ilgiornaleditalia.org/news/primopiano-focus/850415/Bonino-inefficace--Natale-amaro-per.html



Caso diplomatico

27/11/2013 08:09

Bonino inefficace, Natale amaro per i Marò

Dopo 600 giorni di prigionia, solo tra due settimane (forse) il nuovo capo d'accusa per Latorre e Girone








 
 
Oltre 600 giorni sono passati dalla (ingiusta) detenzione dei Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India. “Avremo il capo d’accusa entro 15 giorni”, taglia corto l’inviato del governo italiano Staffan De Mistura. Il diplomatico, che è rimasto a New Delhi per dieci giorni, fa sapere che i due fucilieri della Marina militare stanno bene e sabato scorso hanno seguito con grande attenzione la manifestazione organizzata – che ha registrato una grande partecipazione popolare - dalle famiglie nella Capitale. Un corteo ricco di italianità e di affetto nei confronti dei marò.
 
Sul fronte delle indagini continua il braccio di ferro tra le autorità italiane e quelle indiane. De Mistura spiega che “la prassi della Nia (National Investigation Authority), la polizia indiana che indaga sul caso, è di mirare in alto. Ovvero usare le cosiddette manieri forti nel suo rapporto”. Fa ben sperare, invece, la posizione dei giudici che sembra diversa rispetto a quella degli agenti della Nia. Il rapporto della polizia indiana, da quanto si apprende, dovrebbe contare su circa mille pagine che soltanto in un secondo momento il giudice consegnerà ai rispettivi legali di Latorre e Girone in vista del processo preliminare. Intanto proseguono gli incontri fra le parti. Tra circa 21 giorni, infatti, dovrebbe essere fissata la data del processo anche se potrebbe slittare di ulteriori dieci giorni per le festività natalizie. Sono ridotte al lumicino invece le speranze di vedere i due militari a casa per il Santo Natale.
 
“Massimiliano e Salvatore hanno sempre portato avanti il loro lavoro con grandi sacrifici – ha osservato Paola Moschetti, compagna di Latorre – senza mai lamentarsi, ma fieri e determinati a servire la Patria e fedeli al giuramento prestato e mai tradito. Essere militari non vuol dire solo indossare una divisa, ma credere in valori, quali lealtà, solidarietà e umanità, oltre che la fierezza dell’appartenenza”.
 
Nel frattempo in molti si chiedono quando i due marò torneranno a casa. Una domanda che, ad oggi, non ha una risposta: né dal governo italiano, né da quello indiano.
 
 
 
Oltre 600 giorni sono passati dalla (ingiusta) detenzione dei Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in India. “Avremo il capo d’accusa entro 15 giorni”, taglia corto l’inviato del governo italiano Staffan De Mistura. Il diplomatico, che è rimasto a New Delhi per dieci giorni, fa sapere che i due fucilieri della Marina militare stanno bene e sabato scorso hanno seguito con grande attenzione la manifestazione organizzata – che ha registrato una grande partecipazione popolare - dalle famiglie nella Capitale. Un corteo ricco di italianità e di affetto nei confronti dei marò.
 
Sul fronte delle indagini continua il braccio di ferro tra le autorità italiane e quelle indiane. De Mistura spiega che “la prassi della Nia (National Investigation Authority), la polizia indiana che indaga sul caso, è di mirare in alto. Ovvero usare le cosiddette manieri forti nel suo rapporto”. Fa ben sperare, invece, la posizione dei giudici che sembra diversa rispetto a quella degli agenti della Nia. Il rapporto della polizia indiana, da quanto si apprende, dovrebbe contare su circa mille pagine che soltanto in un secondo momento il giudice consegnerà ai rispettivi legali di Latorre e Girone in vista del processo preliminare. Intanto proseguono gli incontri fra le parti. Tra circa 21 giorni, infatti, dovrebbe essere fissata la data del processo anche se potrebbe slittare di ulteriori dieci giorni per le festività natalizie. Sono ridotte al lumicino invece le speranze di vedere i due militari a casa per il Santo Natale.
 
“Massimiliano e Salvatore hanno sempre portato avanti il loro lavoro con grandi sacrifici – ha osservato Paola Moschetti, compagna di Latorre – senza mai lamentarsi, ma fieri e determinati a servire la Patria e fedeli al giuramento prestato e mai tradito. Essere militari non vuol dire solo indossare una divisa, ma credere in valori, quali lealtà, solidarietà e umanità, oltre che la fierezza dell’appartenenza”.
 
Nel frattempo in molti si chiedono quando i due marò torneranno a casa. Una domanda che, ad oggi, non ha una risposta: né dal governo italiano, né da quello indiano.

G.S
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Bonino inefficace , Natale amaro per i Marò .
« Risposta #1 il: Dicembre 01, 2013, 15:17:05 pm »
Fonte : http://www.ilgiornaleditalia.org/news/esteri/850522/Maro--Bonino-e-De-Mistura.html

Caso diplomatico

30/11/2013 11:43

Marò, Bonino e De Mistura non ne azzeccano una

Si allungano i tempi per il rientro a casa dei fucilieri della Marina








 
 
Ormai è ufficiale: Salvatore Girone e Massimilano Latorre non torneranno in Italia per Natale. Lo ha annunciato l’inviato speciale del governo, Staffan De Mistura, ricordando però che le famiglie andranno in India per passare le festività natalizie con i due fucilieri della Marina Militare.
 
De Mistura ha anche illustrato l’azione della Farnesina sul caso:
 
“Abbiamo tenuto duro, ed è giusto che fosse così – ha spiegato - sulla questione dell'interrogare gli altri 4 fucilieri, perché altrimenti ci sarebbero stati sei fucilieri di Marina in India, una cosa inconcepibile, inaccettabile”. E si gonfia il petto: “Quindi abbiamo tenuto duro e per tenere duro sono passati tre mesi”. Sul fronte delle indagini, invece, ha osservato: “Aspettiamo il rapporto della Nia, credo entro il 15 dicembre, a quel punto il giudice emetterà il capo d’accusa. Quello sarà un passaggio importante perché ci dirà in che direzione si vuole mandare il processo. Noi abbiamo argomenti su argomenti, siamo pronti ad affrontare qualunque circostanza, ma sarà un momento cruciale. Poi – ha aggiunto ancora De Mistura - ci sarà il processo che può durare 3 mesi. Ma da parte nostra non ci sono dubbi. Noi vogliamo, e siamo convinti che sia giusto così, che la vicenda si concluda con i due fucilieri di Marina che tornano a casa a testa alta, dopo aver passato 22 - forse 24 mesi - in india per un incidente avvenuto in acque internazionali mentre facevano il loro dovere”. Infine De Mistura si dà la zappa sui piedi: “Anche se l’incidente è stato involontario, è capitato nel compimento del dovere da parte di Girone e Latorre, e in questi casi l’incidente  può succedere. Ma tutto questo va provato”.
 
Poi si fa vivo anche il ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino. Intervenendo dai microfoni di Radio Radicale, la titolare della Farnesina ha escluso la pena di morte per i due militari italiani.
 
“In ogni caso – ha assicurato la Bonino - il governo è pronto a mosse e contromosse ma per ora siamo ad indiscrezioni che il portavoce del governo indiano ha smentito giovedì nel corso di una conferenza stampa”. La Bonino, infine, ne confeziona un’altra delle sue: “Insomma, con grande lentezza e con molta fatica le cose procedono e il governo, sia fisicamente presente  a New Delhi, sia qui da Roma, segue e si occupa intensamente di tutta questa complicatissima vicenda”.
 
Intanto Latorre e Girone sono ancora in India. Da oltre 600 giorni. Ma alla radicale Bonino va bene così.
 
 
 
Ormai è ufficiale: Salvatore Girone e Massimilano Latorre non torneranno in Italia per Natale. Lo ha annunciato l’inviato speciale del governo, Staffan De Mistura, ricordando però che le famiglie andranno in India per passare le festività natalizie con i due fucilieri della Marina Militare.
 
De Mistura ha anche illustrato l’azione della Farnesina sul caso:
 
“Abbiamo tenuto duro, ed è giusto che fosse così – ha spiegato - sulla questione dell'interrogare gli altri 4 fucilieri, perché altrimenti ci sarebbero stati sei fucilieri di Marina in India, una cosa inconcepibile, inaccettabile”. E si gonfia il petto: “Quindi abbiamo tenuto duro e per tenere duro sono passati tre mesi”. Sul fronte delle indagini, invece, ha osservato: “Aspettiamo il rapporto della Nia, credo entro il 15 dicembre, a quel punto il giudice emetterà il capo d’accusa. Quello sarà un passaggio importante perché ci dirà in che direzione si vuole mandare il processo. Noi abbiamo argomenti su argomenti, siamo pronti ad affrontare qualunque circostanza, ma sarà un momento cruciale. Poi – ha aggiunto ancora De Mistura - ci sarà il processo che può durare 3 mesi. Ma da parte nostra non ci sono dubbi. Noi vogliamo, e siamo convinti che sia giusto così, che la vicenda si concluda con i due fucilieri di Marina che tornano a casa a testa alta, dopo aver passato 22 - forse 24 mesi - in india per un incidente avvenuto in acque internazionali mentre facevano il loro dovere”. Infine De Mistura si dà la zappa sui piedi: “Anche se l’incidente è stato involontario, è capitato nel compimento del dovere da parte di Girone e Latorre, e in questi casi l’incidente  può succedere. Ma tutto questo va provato”.
 
Poi si fa vivo anche il ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino. Intervenendo dai microfoni di Radio Radicale, la titolare della Farnesina ha escluso la pena di morte per i due militari italiani.
 
“In ogni caso – ha assicurato la Bonino - il governo è pronto a mosse e contromosse ma per ora siamo ad indiscrezioni che il portavoce del governo indiano ha smentito giovedì nel corso di una conferenza stampa”. La Bonino, infine, ne confeziona un’altra delle sue: “Insomma, con grande lentezza e con molta fatica le cose procedono e il governo, sia fisicamente presente  a New Delhi, sia qui da Roma, segue e si occupa intensamente di tutta questa complicatissima vicenda”.
 
Intanto Latorre e Girone sono ancora in India. Da oltre 600 giorni. Ma alla radicale Bonino va bene così.
 
gsarra@ilgiornaleditalia.org

Giuseppe Sarra
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius