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Statistica approssimata sui maschicidi

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controcorrente:
La notizia riportata da Rita purtoppo è diventata il secondo maschicidio del 2014 in Italia

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http://violenza-donne.blogspot.it/2014/02/torino-morto-luomo-ferito-dalla.html


Torino - Morto l’uomo ferito dalla convivente inutile l’ intervento chirurgico

05 febbraio 2014

Giuseppe Denaro, 37 anni, l’elettricista torinese ferito da tre colpi d’arma da fuoco domenica mattina, nel suo alloggio di via Pio VII 17-8, dalla convivente Provvidenza Schifaudo, 51, ex guardia giurata, è morto oggi durante un disperato intervento chirurgico all’ospedale delle Molinette. L’uomo era apparso subito gravissimo, i proiettili avevano leso gli organi interni, aveva perso molto sangue. La convivente gli aveva sparato, dopo l’ennesima lite, in bagno: tre colpi in rapida successione poi ha avvertito il 112 dei carabinieri: «Venite, ho sparato a mio marito, è grave», aveva detto con calma, senza lasciare trapelare una particolare emozione. Poi ha spiegato, sommariamente, le sue ragioni: «Mi maltrattava, mi tradiva con altre donne, anche prostitute». La donna sarà ora accusata di omicidio volontario aggravato. È in una celle del carcere delle Vallette.

Fonte: http://www.lastampa.it/2014/02/04/cronaca/morto-luomo-ferito-dalla-convivente-inutile-l-intervento-chirurgico-N4XXH0yAhNItj3GMEIcM8N/pagina.html

controcorrente:
http://violenza-donne.blogspot.it/2014/03/boltiere-fece-uccidere-il-marito.html

Un maschicidio avvenuto il 26 marzo 2011, in precedenza non conteggiato dal sito violenza donne. Dunque i maschicidi commessi in Italia dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 sono 33.

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Boltiere: fece uccidere il marito Accusata di usura ed estorsione

Boltiere - 
Nuova tegola giudiziaria per Stefania Colombo, 42 anni, in carcere perché ritenuta la mandante dell’omicidio del marito Mario Gaspani, 57, avvenuto la sera del 26 marzo 2011 nella sua villa di Boltiere. La donna è indagata anche per usura ed estorsione (insieme a due stranieri ritenuti complici) in un fascicolo aperto dal pm Franco Bettini (lo stesso che indagò sul delitto) e approdato giovedì 6 marzo all’udienza preliminare di fronte al giudice Ezia Maccora. Lo stesso marito di Stefania Colombo, Mario Gaspani, era finito sotto indagine in questo procedimento, ma essendo deceduto la sua posizione è ovviamente archiviata.
Secondo le contestazioni, la donna e il marito nel 2009 prestarono 40 mila euro a un conoscente, pretendendo la restituzione della somma a tasso ritenuto usurario: l’8 per cento mensile (il 51 per cento su base annua). Non solo: sempre stando alle accuse, fino al 2010 la donna avrebbe preteso dal debitore la restituzione dei soldi, con la presunta complicità dei due stranieri, che si sarebbero occupati di minacciarlo affinché ottemperasse all’ordine.
Stefania Colombo è attualmente detenuta. Ha già rimediato una condanna in primo grado a 30 anni di reclusione per omicidio volontario, sentenza confermata dalla Corte d’Appello di Brescia nello scorso mese di gennaio. Per la giustizia fu lei ad architettare la morte del marito, ucciso nella loro villetta di Boltiere e poi trovato cadavere a Osio Sotto.

link alla notizia:
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/boltiere-fece-uccidere-il-marito-accusata-di-usura-ed-estorsione_1048868_11/?attach_m

controcorrente:
Terzo maschicidio del 2014:

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http://violenza-donne.blogspot.it/2014/02/belvedere-spinello-crotone-litiga-col.html

Belvedere Spinello (Crotone) - Litiga col marito e lo uccide colpendolo con un bastone in testa, poi simula caduta

24 febbraio 2014

BELVEDERE SPINELLO (KR)- Una donna, Luisa Marrazzo, di 61 anni, è stata fermata dai carabinieri a Belvedere Spinello per l’omicidio del marito, Rosario Arnone, di 70 anni. 
La donna, nel corso dell’ennesimo litigio, ha colpito il marito con una bastone alla testa. L’uomo è stato ricoverato nell’ospedale di Cosenza dove poi è morto.
La vittima era stata accompagnata in ospedale dalla moglie e dal fratello del pensionato, i qualia vevano riferito che l'uomo era stato vittima di una caduta accidentale dalle scale della sua casa. Ma le condizioni di Arnone sono peggiorate fino al decesso, cosa che ha spinto il fratello a recarsi dai Carabinieri riferendo che nella serata del 14 febbraio, la donna, a seguito dell’ennesima lite familiare, aveva ripetutamente colpito alla testa con un pezzo di legno il marito che era seduto sul divano, nei pressi del camino acceso. L’uomo ha detto anche che, appresa la notizia dalla cognata e pensando che le condizioni del fratello non fossero così gravi, le avrebbe consigliato di raccontare che si era trattato di un incidente.
Il ferito era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile "San Giovanni Di Dio" di Crotone e successivamente, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, all’ospedale civile di Cosenza, in prognosi riservata. La donna, interrogata dai Carabinieri, avrebbe ammesso le sue responsabilità ed è stata tradotta nel carcere di Castrovillari mentre il fratello della vittima è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento. Nei prossimi giorni verranno eseguiti dei rilievi scientifici nell’abitazione dei coniugi attualmente posta sotto sequestro, al fine di rinvenire possibili tracce dell’accaduto.

Fonte: http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/722976/Litiga-col-marito-e-lo-uccide.html

controcorrente:
Il quarto maschicidio del 2014 è il tristemente noto delitto avvenuto l'8 marzo in Brianza, con un povero 52enne accoltellato dalla moglie e finito a martellate dalla figlia.

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http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/uomo_ucciso_brianza_moglie_figlia/notizie/562060.shtml

Brianza, 52enne accoltellato dalla moglie e finito a martellate dalla figlia

 Si chiamava Salvatore Marsilia e aveva 52 anni l'uomo ucciso ieri sera a Cesano Maderno (Monza Brianza) dopo, a quanto si apprende, una lite in famiglia scoppiata attorno alle 22.20 all'interno di un appartamento in via Palabianca 1. Sono state poste in stato di fermo la moglie e la figlia. L'accusa ipotizzata per entrambe è omicidio in concorso. Avrebbero ucciso l'uomo a martellate e coltellate. Sui motivi scatenanti la lite ci sono ancora delle perplessità per la discordanza di molti particolari raccontati.

La dinamica dell'omicidio. Accoltellato dalla moglie e finito a colpi di martello dalla figlia. È questa la dinamica dell'omicidio. È emerso che Salvatore Marsiglia è stato ucciso al culmine di una discussione con la moglie: l'uomo è stato colpito con alcune coltellate sferrategli dalla moglie, Maria Rosa Saitta, di 49 anni, in varie parti del corpo e ha cercato a sua volta di difendersi e di colpire la donna, ma è stato sopraffatto dall'intervento della figlia Jessica, 26 anni, che lo ha colpito con un martello trovato in casa. Le due donne, stamani, sono state trasferite al carcere di Monza, in attesa dell'interrogatorio di convalida del gip. Sulla scena del delitto, in via Palabianca 1, si è recato la scorsa notte il pm di turno della Procura di Monza, Salvatore Bellomo, che ha presenziato al sopralluogo svolto dai carabinieri della Compagnia di Desio.

L'interrogatorio. I sospetti si erano da subito concentrati sulle donne. Il fermo è arrivato dopo un lungo interrogatorio. Gli inquirenti hanno ascoltato anche tre vicini di casa, convocati in qualità di testimoni. Marsilia sarebbe stato colpito da un'arma da taglio e da un corpo contundente.

La visita dell'ex marito e poi la lite. Secondo quanto riferito dai vicini di casa, la figlia dell'uomo ucciso, Jessica, si era appena separata e da poco era tornata a vivere con i genitori. La donna ieri sera avrebbe ricevuto la visita dell'ex marito in via Palabianca 1. Una volta andato via l'uomo, sarebbe scoppiata la lite in famiglia.

Un conoscent della vittima. «L'ho visto anche ieri a pranzo, ha comprato qui da me quattro pizze, era un mio cliente abituale, persona tranquilla ma da diversi mesi si sentiva molto giù e demoralizzato perchè senza lavoro». A raccontarlo il gestore di una pizzeria a poche decine di metri dall'abitazione dove è stato ucciso Salvatore Marsiglia. Il gestore è Salvo Veneziano, uno dei concorrenti della prima edizione del Grande Fratello. «Una persona molto ma molto educata - ha detto ancora Veneziano - Ieri è venuta e ha comprato le pizze e poi le ha portate a casa per mangiarle, così mi ha detto, con la moglie e la figlia. So poi che è rientrato a casa ieri sera verso le 21.30 dopo un'aperitivo con un amico». A quanto raccontano anche altri vicini la vittima, Salvatore Marsiglia, aveva perso il lavoro da oltre un anno e si arrangiava con qualche occupazione saltuaria. Pare che proprio in questi giorni desse un mano a un amico che fa l'imbianchino. «È chiaro che si sentiva un po' avvilito perchè era l'unico in casa a non lavorare - ha detto il vicino di casa Nicola Moriterno - forse questa situazione ha un po' inasprito la serenità in famiglia, per quel che ne sappiamo noi non ci sono mai state liti nè abbiamo sentito urla nè ci risulta ci fosse tensione in casa, ma evidentemente non tutto era come sembrava all'esterno».

controcorrente:
E aggiorniamo anche i maschicidi avvenuti dal 1978 ad oggi 9 marzo 2014, che salgono a 181 con i quattro del 2014 + un altro avvenuto nel 2011, non conteggiato in precedenza dal sito violenza donne.

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