In rilievo > Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili

Legge elettorale, il testo dell'Italicum: obbligo 50% donne

<< < (9/12) > >>

controcorrente:
Allora sarebbe il caso di rottamare un bel po' di papponi, senza per questo usare il cavallo di Troia delle quote rosa. Nella legge elettorale basterebbe inserire max 2 legislature per tutti, dopodichè ognuno torna al suo mestiere originario. Più facile di cosi'....

Alberto86:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Marzo 10, 2014, 22:04:12 pm ---Non so se sia il caso di festeggiare,loro votano provvedimenti femministi quando riguardano gli altri,ma
il culo dalla poltrona non lo alzano,un pò di quote rosa gli stava bene...

--- Termina citazione ---


Per ora, per me, è una soddisfazione non da poco che quelle bambinette vestite di bianco, abbiano ricevuto per una volta un secco "NO", sopratutto dopo tutta quella martellante propaganda mediatica dell'8 marzo di due giorni fa. Per non parlare del fatto che, al momento, il pericolo di avere il 50% di varie Boldrine, Fornere, Carfregne, Mussoline, Santanchè, ecc. ecc. pare scampato.
Poi sappiamo bene queste cose come funzionano: a nessuno importa delle discriminazioni femministe contro noi comuni mortali di sesso maschile, ma quando tocca a loro subirle improvvisamente rispunta il buon senso.
Per il resto saremmo degli stupidi se pensassimo che, scampato questo pericolo legislativo, non se ne presenteranno altri prossimamente.
L'eroe femminista Renzi, a tal proposito, ha fatto già sapere di essere deciso ad insistere sull'argomento.

Frank:
Leggete qua... Io a questo darei in mano una pala, una carriola e tanta calce da impastare.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/10/quote-rosa-i-destri-terrorizzati-ma-sono-ridotti-tutti-cosi/908539/

--- Citazione ---Quote rosa, i ‘destri’ terrorizzati. Ma sono ridotti tutti così?
di Michele Fusco | 10 marzo 2014
Commenti (60)

Più informazioni su: Destra, Donne, Forza Italia, Italicum, Legge Elettorale, Maurizio Gasparri, Quote Rosa.

Evviva evviva, la parità di genere scoperchia le parti meno nobili e più fragili del retrobottega maschile, il battutismo fuori sincrono da bar sport, l’idea che perdere qualche porzioncina di potere in favore delle donne sia da considerare un attentato in piena regola. Poveri maschi, soprattutto i destri impenitenti, ché i sinistri – almeno – si giocano il politicamente corretto nelle occasioni in cui quel minimo di equilibrio sociale andrà esibito. Siamo alle comiche, e neppure finali, se il presidente della Commissione Affari Costituzionali, il forzista Francesco Paolo Sisto, oppone a una minima ragionevolezza quella formuletta evergreen che si esibisce nelle occasioni in cui la soglia della decenza è stata ampiamente superata: «Rischi di incostituzionalità».

Ma gentile presidente Sisto e come lei tutti i signori maschi che non lavano piatti da lustri, quale rischio di incostituzionalità pensate ci possa essere in una organizzazione sociale che riconosce a tutti gli umani, «maschi, femmine e cantanti», racconterebbe De Andrè, di concorrere alle opportunità della vita nelle medesime condizioni?

E non sarebbe neanche onesto ripararsi sotto l’ombrello sbrindellato del buon Gasparri – per l’occasione ribattezzato «L’uomo che cadde sulla Terra» – al quale, per difendere l’avamposto in cui chi porta i pantaloni non è più neppure lui, tocca resuscitare la lezioncina della discriminazione occasionale, quella in cui il destino ha selezionato (in)felicemente la specie, per cui imbattersi in città, come ci dice l’impareggiabile Maurizio, «dove non ci sono donne intelligenti e quindi essere obbligati a sceglierle lo stesso, quando invece ci sarebbero uomini molto più validi». Ma che sfiga, eh?

Da fuori, debbono guardarci con un certo sospetto, e francamente ha già il sapore di una mezza sconfitta il sottolineare che laddove sono aumentati gli ingressi delle donne nei circuiti professionali, si sono poi registrati valori più equilibrati, performance più incisive, insomma un reale e concreto miglioramento aziendale.

Ma sarebbe anche riduttivo considerare il palazzo del Potere alla stregua di un semplice consiglio di amministrazione, dove si aggiunge e si toglie con un ordine del giorno votato per alzata di mano. Questo è il Parlamento e merita un momento in più di approfondimento, esaurito il quale però, andrà fatta la domanda delle domande: è questo il luogo del potere Maschile, lo è sempre stato, vuole continuare a esserlo?

Se per i primi due interrogativi la risposta è persino scontata ed è un impressionante SI’, sull’ultimo sembra arrivato (finalmente) il momento dello scontro. Mai come in questo momento l’uomo prova vergogna di sé nella stolida difesa dell’appannaggio patriarcale, non tanto per una convinzione acquisita, che chissà quando arriverà, quanto invece per quella mutazione socio-genetica che gli ha cambiato nel corso del tempo i rapporti di forza con la controparte femminile.

È su questa condizione sociale mutata (soprattutto all’“esterno”, visto che al riparo delle mura domestiche le dinamiche spesso rimangono tragiche) che le donne si giocano la vera partita. Il dramma è che non possono fidare sugli uomini e questo è il dato più scoraggiante. Mentre la sinistra machista, che pure in Parlamento c’è, trova con più fatica un sentimento identificativo, dovendosi nascondere sotto il peso della storia e di storie che ne hanno sempre connotato una certa cosiddetta superiorità morale, la destra può correre liberamente nella prateria berlusconiana, che offre spunti plurimi per resistere all’assalto delle molto antipatiche “quote rosa”.

Il risultato è una strettoia particolarmente difficile da percorrere che altri Paesi, decisamente molto più democratici del nostro, hanno risolto alla radice con un atto sommamente antidemocratico: l’imposizione per legge di alte percentuali femminili. Del resto, con quei “gnucconi” dei maschi non c’è altro modo per farsi intendere.

Ps. Tra molti anni, i nostri figli vivranno di quella normalità che oggi ci appare come una chimera: maschi, femmine e cantanti, tutti eguali di fronte alla legge (elettorale).
--- Termina citazione ---

controcorrente:

--- Citazione da: Frank - Marzo 10, 2014, 23:37:43 pm ---Leggete qua... Io a questo darei in mano una pala, una carriola e tanta calce da impastare.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/10/quote-rosa-i-destri-terrorizzati-ma-sono-ridotti-tutti-cosi/908539/

--- Termina citazione ---

Peccato che a destra ci siano femministe ancora più pericolose e agguerrite, ma questo lo zarbino Fusco sembra non capirlo.
La mamma degli zerbini è sempre incinta! :cool:

Alberto86:

--- Citazione da: Frank - Marzo 10, 2014, 23:37:43 pm ---Leggete qua... Io a questo darei in mano una pala, una carriola e tanta calce da impastare.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/10/quote-rosa-i-destri-terrorizzati-ma-sono-ridotti-tutti-cosi/908539/

--- Termina citazione ---


Sono sicuro che con una buona legge che imponesse coattivamente il 100% di quote zerbini per spalare terra e coltivare, l'agricoltura di questo paese fiorirebbe a dismisura nell'arco di un mese (ovviamente con una buona dose di calci nel culo al primo lamento  ;)).

Comunque io mi stavo divertendo a leggere i commenti che stanno pubblicando sulla pagina FB della Boldrini  :lol:

 

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa