In sostanza, come riconoscono pure la maggior parte delle femministe, il problema è che le donne non votano le donne. Se votassero solo gli uomini, le donne vincerebbero molto più spesso. Leggevo che pure la Merkel (spesso accusata di maschilismo perché non si è piegata ai deliri femministi: per esempio, ad opporsi alle quote rosa in Germania e in Europa è stata proprio lei) ha "ringraziato" gli uomini, dicendo che se fosse per le donne non avrebbe mai vinto le elezioni. Quindi, in parole povere, vorrebbero costringere le donne a votare per le altre donne.
Ecco, se le donne vengono candidate (senza merito, molto spesso) e non vengono votate, quale sarebbe il problema? Si chiama DEMOCRAZIA. Se invece a non votarle sono le stesse donne, che cazzo di colpa ne hanno gli uomini? In teoria stanno discriminando pure le donne non femministe: se Carla vuole votare Andrea e non Silvia, perché cazzo devi costringerla a votare Silvia solo perché donna?
Per lo stesso motivo per cui vorrebbero costringere le donne a fare le uome: pur di battere gli uomini (non è una sfida, ma tant'è) sarebbero disposte a togliere la libertà anche alle donne. Ma penso pure a Miss Italia: per i capricci femministi, tante ragazze hanno dovuto rinunciare al loro sogno di diventare famose e lavorare in tv.
In sostanza in quei settori dove si parte alla pari (escludendo quelli tradizionalmente femminili) le donne sono poche e addirittura stanno calando. Ma vale anche per alcuni settori in cui la mano femminista sta spingendo per cambiare le cose. L'unica soluzione sono queste porcate sessiste per invertire il trend negativo. Infatti leggo spesso: "poche donne", "donne in calo", escludendo appunto quei settori in cui non si parte alla pari, come il nostro Parlamento. E non per caso: la sinistra ha imposto la doppia preferenza, portando un sacco di donne in Parlamento che, infatti, quest'anno sono aumentate. Ovviamente non per merito loro, ma perché qualcuno le ha messe con la forza, a prescindere dal merito. Infatti ammettono con orgoglio che se non fosse per questi aiutini, non ce l'avrebbero mai fatta, facendo intendere che partendo alla pari sono discriminate e che gli aiutini sono paritari.
Ora la doppia preferenza sarà obbligatoria per tutti. In teoria non sarebbe discriminatoria, a differenza delle altre porcate femministe, visto che l'elettore è costretto a votare anche per un uomo. Non può votare solo la donna o per due donne. Sarebbe incostituzionale, altrimenti.
Ma c'è un però: lo scopo di questa porcata è far aumentare le donne. Infatti, non a caso, certe misure si prendono solo nei settori a prevalenza maschile. Se le donne sono in maggioranza, niente da dire. Anzi, ci massacrano le palle: le donne sono più brave, più numerose, ecc ecc. E questa è una discriminazione: perché nessuno fa niente per far aumentare gli uomini in quei settori prevalentemente femminili? Perché il Tar scioglie le giunte con 7 uomini e 3 donne (scelta casuale basata sul merito e non sul sesso) e non dice niente alle sindache (si dice così?) di un paesello del bolognese e di un altro del bergamasco che hanno formato giunte con sole donne (scelta basata sul sesso e non sul merito)? Perché nel primo caso si grida al maschilismo, mentre invece nel secondo caso fioccano servizi compiacenti sui Tg e titoloni del tipo "A X comandano le donne", "A X il potere è rosa", "Giunta rosa a X", con tanto di commenti del tipo "dovremo prendere esempio da X", ecc ecc?
Inoltre, se dovessimo trovarci con un Parlamento a maggioranza femminile (che so, 65%), elimineranno subito questa legge in quanto "discriminatoria per le donne" che, ovviamente, devono essere libere di arrivare al 90%. In questo caso, la doppia preferenza aiuterebbe gli uomini e questo alle femministe, paladine della parità dei sessi, non piacerebbe affatto. D'altronde la loro parità consiste nel girl power. Poi senza leggi speciali caleranno di nuovo e ripartiranno da capo
Gira e rigira la discriminazione c'è sempre. Io sono a favore della meritocrazia e rifiuterei le quote azzurre anche se in Parlamento ci fossero solo donne: a nessun uomo sano di mente interessa se in determinati settori ci sono più maschi o femmine, al contrario di ciò che dicono le femministe. Anzi, semmai è il contrario, però bisogna decidersi. O 50 e 50 fisso, per tutti e per tutte e sempre e comunque, o niente. La via di mezzo femminista (quote o leggi speciali quando e dove fa comodo alle donne) è sessista e anticostituzionale.
Alla fine la natura vincerà sempre, l'ho già detto. Ci provano da 50 anni, ma se le donne hanno determinate tendenze, non possono costringerle con la forza a candidarsi, votare per le altre donne, ecc ecc.