Fonte :
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2013/6-dicembre-2013/guarda-cosa-hai-fatto-stupido-idiotai-genitori-querelano-maestra-2223756705512.shtmlGuarda cosa hai fatto, stupido idiota»I genitori querelano la maestra
IN UNA SCUOLA DI pOGGIOFRANCO A BARI
«Guarda cosa hai fatto, stupido idiota»
I genitori querelano la maestra
L'alunno, 10 anni, deriso è scoppiato in lacrime
L'insegnante è stata rimproverata dagli altri compagni
Al piccolo è stato diagnosticato uno stato d'ansia
BARI - Marco (nome di fantasia) ha dieci anni e frequenta il quinto anno in una scuola elementare di Poggiofranco. Due giorni fa una delle sue maestre ha preso il suo quaderno, lo ha mostrato alla classe dicendo: «Guardate cosa fa questo stupido idiota». Marco è scoppiato a piangere e i suoi compagni hanno rimproverato la maestra per i toni usati e lei ha nuovamente ribadito l’espressione nei confronti del piccolo. L’episodio è stato riferito subito alla mamma di Marco che su tutte le furie ha querelato l’insegnante. «Alcuni genitori in passato - racconta la mamma - mi avevano già riferito di qualche frase che questa maestra era solita usare. Ma non ho voluto crederci fino a mercoledì, quando mio figlio mi ha riferito, tra le lacrime, cosa era successo». La signora ha portato il bimbo dal medico del pronto soccorso e da una psicologa. Nel primo referto si legge: «si testimonia lo stato di ansia reattiva dopo l’aggressione verbale ripetuta in ambiente scolastico da parte di un’insegnante». «Sono comportamenti inaccettabili - racconta ancora la signora - mio figlio è molto timido e silenzioso. E’ vero, è ansioso e certe volte questa ansia lo porta a stare in silenzio. Ma fa parte della sua crescita. Come si permette un’insegnante, che dovrebbe educare, a trattarlo in quella maniera? Ho ricevuto la solidarietà di molti genitori della sua classe. Questa volta l’insegnante non la passerà liscia».
Ieri la mamma di Marco ha incontrato la dirigente della scuola. «Le ho raccontato quello che era accaduto - continua il suo racconto - avvisandola che avevo presentato denuncia nei confronti della maestra. Mi ha risposto che avrebbe parlato con l’insegnante e che sarebbe intervenuta in qualche maniera. Ma io le ho detto che mio figlio non sarebbe più tornato in quella classe fin quando ci sarebbe stata quella maestra. La preside ha l’obbligo di prendere provvedimenti perchè situazioni del genere non sono accettabili». La mamma di Marco ora ha ritirato il figlio da scuola. «Aspetto fino alla prossima settimana, non voglio fargli perdere dei giorni di lezione, considerando che questo è l’ultimo anno e poi andrà alle medie. Ma ora mio figlio è troppo colpito da quello che è accaduto, perchè non si aspettava che un’insegnante potesse identificarlo in quel modo».
06 dicembre 2013
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