Autore Topic: Focus : Mandela ed il genocidio dei boeri . Cosa succede realmente in Sudafrica  (Letto 1231 volte)

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Offline Stendardo

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“ SUDAFRICA: IL PAESE DELL’ARCOBALENO ORA TEMPESTA SENZA FINE “


Ma sono, poi, così lontani i tempi dell’Apartheid in Sud Africa ?All’apparenza sì. Nella sostanza, invece, si sta assistendo al fenomeno opposto dove i Neri si sono trasformati in carnefici ed i bianchi in vittime. Forse parlare di questo può apparire politicamente scorretto, ma non ci sentiamo di metterci il bavaglio perché è una questione di giustizia verso i Boeri.. Da anni, ormai, con il termine “ Afrikaners” s’iniziarono ad intendere tutti i Bianchi di lingua Afrikaans, residenti in Africa del Sud, compresi Negri e meticci di madrelingua Afrikaans.Nella provincia del Capo, per esempio, molti meticci si definiscono “Afrikaner Marroni”.
 
Dal 1994, in Sud Africa, è al potere una coalizione di movimenti formata da : ANC (African National Congress), COSATU (Congress of South African Trade Unions –Sindacati Neri) e il SAKP (Partito Comunista Sudafricano).Una coalizione formatasi dopo il crollo del regime di Botha e che ha ottenuto consensi dietro false promesse di libertà, giustizia sociale e benessere.
 
Che fine hanno fatto quelle promesse a quasi 10 anni di distanza? Cosa succede, ogni giorno, nel nuovo Sud Africa fedele al Nuovo ordine Mondiale? Succede il caos! Dalla fine dell’apartheid nessuna promessa di Mandela è stata mantenuta. I media fecero santo Nelson Mandela, un terrorista dichiarato che fu imprigionato dal governo dei Bianchi , ma che divenne Presidente non appena i Bianchi capitolarono. Il Daily Telegraph ha scritto che “ il tasso della criminalità è aumentato, drammaticamente, dalla fine dell’Apartheid , facendo diventare questa terra il secondo paese più violento al mondo dopo la Colombia”.
 
Dopo l’annuncio dei media che la loro lunga campagna di sanzioni, boicottaggi ed intimidazioni aveva, finalmente, portato “ uguaglianza “ e “ democrazia “in uno dei pochi santuari della civilizzazione bianca in Africa, la copertura mediatica su quel paese cessò e, oggi, si sente , raramente, parlare del Sudafrica. La ragione è che il Sudafrica sta precipitando nel crimine, nelle malattie, nella corruzione e nella ferocia. Sin dalla presa del potere nel 1994, 1.368 agricoltori bianchi sono stati assassinati (cioè circa 170 all’anno, praticamente uno ogni due giorni) durante veri e propri attacchi alle fattorie. Più della metà degli agricoltori si sono arresi abbandonando le loro proprietà, contribuendo alla sempre più crescente penuria alimentare della regione. In uno studio commissionato da una importante banca sudafricana, la Nedbank, è stato rivelato che i criminali neri prendono, deliberatamente, di mira le proprietà per uccidere le loro vittime Afrikaner.
 
Il furto non è il motivo principale, in effetti, nell’85% dei casi avvenuti lo scorso anno, nulla fu rubato. In altre parole, uccidere l’uomo bianco, stuprare ed uccidere la donna bianca, stuprare ed uccidere il bambino bianco, sono le vere motivazioni. Però, silenzio totale dei media.
 
Di fatti cruenti ve ne sono a centinaia. Solo nel settembre del 2002 sono stati uccisi nove agricoltori, compresi quattro bimbi, una coppia di anziani e pur il loro cane. Il rapporto della polizia su tali assassinii fu “ senza movente “. Nei primi mesi del 2002 sono stati commessi più di 30 omicidi di agricoltori, compreso l’assassinio della musicista classica Felicity Gale, 58 anni, di Port Jackson ; suo marito Rodney, 67 anni si salvò. Arthur Smith, 63 anni e sua moglie Isobel, furono trovati entrambi con la gola tagliata e con i corpi torturati nella loro fattoria di Tundra.
 
Questi sono solo alcuni degli avvenimenti degli ultimi mesi. Gli orribili dettagli ed i numeri possono essere reperiti nei rapporti di Crimebusters South Africa.
 
Il Sudafrica non ha una politica appoggiata dal governo che ammetta l’invasione ed i massacri nelle fattorie( come avviene nello Zimbabwe ), ma usano la politica di guardare dall’altra parte, senza fare nulla, una politica che incoraggia le violenze dei Neri nei confronti dei Bianchi. Il loro atteggiamento è forse meglio rappresentato da Peter Mokaba, fino a poco tempo fa Vice Ministro dell’Ambiente e del turismo, il quale si lamentava, recentemente, che “ l’alto tasso di criminalità sta provocando serie ripercussioni sul turismo e bisogna promuovere una immagine alternativa del
 
Sudafrica. Vogliamo incoraggiare la l gente a venire qui da noi e dimostrare che il crimine non la fa da padrone “. Ciò che però il sig. Mokaba non dice è che lui stesso era famoso per gli slogan da lui inventati quando era leader dell’ANC Comunista contro il governo Bianco del Sudafrica: “ Uccidi il Boero! Uccidi il contadino!” ed anche “ un colono,, un proiettile “. Ed i contadini Bianchi dovrebbero chiedere protezione a “ questo” tipo di governo?Anche il governo dei Neri ammette che il crimine è fuori controllo.Questi sono, probabilmente, i meravigliosi benefici della “ democrazia multirazziale”.
 
L’incidenza degli omicidi, nelle città, è assai maggiore. Solo a Johannesburg se ne contano 500 al mese. Il Sudafrica è, anche, la capitale dello stupro Viene violentata una donna ogni 23 secondi e un minore ogni 30 minuti. E questi sono soltanto i fatti di violenza carnale ufficialmente dichiarati.
 
Questo record è stato raggiunto, grazie, all’innata ferocia di Neri liberati dal controllo delle “ persone civili” ed in parte grazie alla credenza, fra i Neri, che violentare una vergine li guarirà dall’Aids, malattia predominante nel paese. ( Jackie Loffell, Johannesburg Child Welfare Society, 13° Congresso Internazionale sull’Abuso e sull’Abbandono dei Minori a Durban ).
 
In alcuni paesi la popolazione passa il tempo a seppellire infetti dall’Aids.

Il dr. Andrei Jamieson , direttore medico della British Airways Travel Clinic ha detto: “ la comunità Medico-accademica ha discusso questo tema per alcuni anni e circa sei mesi fa è stato deciso che, astenersi dai viaggi in quel paese, è la cosa più ragionevole da farsi. Esiste un rischio reale per i viaggiatori in Sudafrica e altri paesi. Abbiamo una altissima incidenza di sieropositività e di stupri e questo non lo si può smentire”. Il governo sudafricano, lo stesso che rifiuta di proteggere le donne Bianche dagli stupratori, è furioso con questi medici in quanto temono un ulteriore perdita di turismo e di dollari.
 
Città del Capo, è diventata la capitale mondiale del “ commercio” e del “turismo” sessuale. Rapporti giornalistici l’hanno definita la capitale mondiale della trasgressione.
 
Pervertiti da tutto il mondo vi si recano ( portando i tanti sospirati “dollari del turismo”) per fare sesso con bambini, molti di loro veri e propri schiavi Bianchi del sesso, mentre altri vengono importati da bordelli della Thailandia. “ Sesso coi bambini “ è, semplicemente, un eufemismo per giustificare lo stupro di un innocente. “ Tours del sesso con bambini” vengono, addirittura, sponsorizzati da alcuni “ imprenditori “, mentre il governo si gira dall’altra parte.
 
Nei “ vergognosi” e “tristi” giorni dell’Apartheid, queste cose non venivano tollerate.
 
Il sindaco di Città del Capo, un Nero di nome William Bantom, è stato, recentemente, trovato in possesso di una enorme collezione personale di videocassette pornografiche infantili nel suo ufficio, che “visionava” mentre era al lavoro e continua a fare il sindaco….
 
I Boeri si sentono abbandonati e si chiedono perché nessuno vada in loro soccorso. Forse, perché, oggi, l’uccisione di uomini Bianchi, da parte dei Neri, risulta essere politicamente corretta ed i mezzi di informazione evitano di schierarsi troppo con chi , un tempo, era additato come razzista e colonialista. Fatto è che ci troviamo di fronte ad un Paese dove la criminalità è alle stelle, l’economia in caduta libera e il Rand (la moneta locale) in costante ribasso. In tutto questo bisogna tener presente che il nuovo Sudafrica è nato grazie a quell’insieme di forze economiche , finanziarie, politiche, militari che si possono riassumere con il termine di Nuovo Ordine Mondiale.
 
La sconcertante conclusione è che per l’ANC se un Bianco colpisce un Nero è una imperdonabile forma di razzismo ( inteso come odio razziale ) , se un Nero ammazza un Bianco , ha compiuto una azione politicamente corretta. Una delle filosofie del Nuovo Ordine Mondiale.
 
Eppure, all’estero, chiamano questo paese: “ il paese dell’arcobaleno”…e dire che ai Boeri pare di vivere in una tempesta senza fine!
 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Fonte : http://controstoria88.blogspot.it/2008/09/il-genocidio-del-popolo-boero.html

Il genocidio del popolo boero



Spesso, nella storia, vi sono genocidi dimenticati o rimossi dalla memoria comune, ma non per questo non vi sono delle vittime innocenti. Questa mia affermazione è riferita alle atrocità commesse dalla comunità nera sudafricana nei confronti di quella dei boeri.
Ora cercherò di riassumere la storia del popolo boero in modo cronologico dalla perdita della sua libertà:
-1902; i boeri perdono la loro libertà
-1990; Nelson Mandela (terrorista comunista) viene rilasciato
-1994; tramite elezioni illegali il ANC (partito comunista) vince tramite elezioni illegali, e il NWB (movimento di resistenza boero) inizia la lotta per l'indipendenza del suo popolo.

A dieci anni dalla fine dell'Apartheid la persecuzione razziale in Sud Africa esiste ancora, ma si è capovolta, la praticano i neri nei confronti dei cittadini bianchi o boeri, i quali, con il partito marxista al potere, sono oggetto di una pulizia etnica oltremodo brutale. I morti ammazzati, bruciati vivi, segati a metà aumentano vertiginosamente ogni giorno. La solita storia insomma, se le vittime del genocidio sono di pelle nera (come nel caso del Darfur) per bloccarlo si mobilitano Usa, Onu e Ue, ma se le vittime sono bianche e dagli occhi chiari non gliele frega niente a nessuno, nessuno muove un dito per pretendere il riconoscimento dei loro diritti.


Dal 1° luglio l'assemblea nazionale ha fatto legge il "Firearm control bill", che annulla di fatto la prerogativa dei contadini boeri sul possesso di armi per autodifesa. Ormai in molti danno per scontato un "effetto Zimbabwe", un bis della pulizia etnica contro i bianchi condotta nell'ex Rhodesia dal dittatore Mugabe. Certo i bianchi in Sudafrica sono 3,5 milioni ma, anche in Zimbabwe cominciò così e, prima ancora, con i Tedeschi in Namibia. Chi può ha cominciato a scappare. Il rischio, quando morirà l'estremo parafulmine Nelson Mandela è che venga meno ogni freno e il genocidio contagi le città. Il problema è che i bianchi sudafricani non hanno una madrepatria che gli accoglierebbe compensandone i danni: vivendo lì da tre secoli e mezzo sono oramai dei nativi, quanto gli statunitensi in America.

Rudi Botes, 47 anni, rinvenuto con gli occhi cavati nella fattoria Genbade presso Bultonfontein, Adriana Van Der Riet, 86 anni, uccisa con 20 pugnalate in una fattoria nelle Rocklands, Martmaria Da Bruin, 18 anni, stuprata in un lago di sangue nel suo letto a Honeydew, Roelof Gottschalck, 34 anni, impiccato a Rustenburg. Hanno antichi nomi europei questi martiri del Sud Africa. Ma tutto questo non nasce dal nulla, anzi era prevedibile data la politica razzista intrapresa dal governo nero di Pretoria. Nel 2004 il premier Thabo Mbeki, a capo di un monocolore dell'African National Congress d'ispirazione comunista, ha varato un pacchetto di leggi per il "potenziamento economico dei neri" (Bee Laws). Si tratta di leggi che, nella sostanza, rimuovono il diritto inviolabile alla proprietà privata, cancellano ogni toponimo Afrikaaner, chiudono i loro centri culturali, scolastici, radiofonici, completando la rimozione di ogni segno di matrice europea del Programma per il rinascimento africano. Sulla china del genocidio si arriva però con il programma di redistribuzione della terra, che consente che qualunque nero accampi un diritto su un podere Afrikaaner, per quanto datato o velleitario, di appropriarsene tout court: immaginate cosa accade quando i tribunali o gli interessati non acconsentono. O quando gli imprenditori agricoli rifiutano le società con azionisti neri, imposte dalle Bee Laws.


E dire che i primi a rimetterci dall'estinzione dei Boeri sono giusto i neri. Il Sudafrica era il granaio del continente, grazie all'export sottocosto delle fattorie bianche. Molte delle 24 nazioni che ora soffrono la fame nella fascia subsahariana lo devono al crollo della produzione boera, che dava cibo a 130 milioni di africani. E persino in alcune zone del Sudafrica quest'anno è comparso lo spettro della fame.
 

Pubblicato da Controstoria a 06:31


Etichette: Afrikaaner, Genocidio Boeri, Neslon Mandela, Sud Africa

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