Autore Topic: Pussy Riot fuori. Adesso sono delle star in libertà. Un errore dopo l'altro!  (Letto 1107 volte)

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Online Massimo

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Si legge oggi sul Corriere (ma non solo lì) che le Pussy Riot ancora dentro beneficieranno adesso dell'amnistia concessa da
Putin. Celebrando l'evento, il quotidiano ha fatto un parallelo addirittura con la vicenda di Dostoenskji la cui condanna a morte
venne commutata in carcere a vita davanti al plotone di esecuzione. Leggendo il paragone tra il famoso scritture russo e le tre
sbiruline mi ha fatto sussultare dalla sedia ma era prevedibile un simile sviluppo della trattazione della vicenda delle Pussy Riot
da parte dei me(r)dia dopo la sequela degli errori commessi sia dalla Chiesa Russa sia dal governo di Putin. Prima fanno esibire
le stupidine in Chiesa dandole una risonanza internazionale (tra l'altro), poi la Chiesa Russa si rivolge a Putin chiedendo a gran
voce una sentenza esemplare e severa (passando così maledettamente dalla parte del torto), poi il governo fa la faccia feroce
e condanna le deficienti a pene pesantissime per accontentare la Chiesa Ortodossa poi lascia filtrare notizie sui maltrattamenti
(veri o presunti) che avrebbe subito la belloccia del terzetto (la Nadeshda Tokolonnikova) e infine, alla buon'ora concede loro
l'amnistia. Non si poteva fare di meglio (anzi, di peggio) per orchestrare la beatificazione delle Pussy Riot. Se questo è il modo
di combattere il femminismo, c'è da grattarsi le palle. Tanto vale, a questo punto, lasciarlo stare. Si fa meno casini e danni.