bellissimo pezzo a commento del presidente dell'ass. genitori sottratti r.castelli
http://www.genitorisottratti.it/search?q=sacrificabileC'è un denominatore comune fra i ruoli sovrapposti degli uomini, il compito dell'uomo è difendere la famiglia ovunque esso si trovi, ma è altresì vero che l'uomo - marito - padre -soldato è la prima grande vittima sacrificabile. Ogni luogo ove lui viva comporta un probabile sacrificio estremo, la possibilità che "perda" la vita - la famiglia -il legame con i suoi affetti, è da mettere in conto. Questa è la condizione che permea la nostra cultura e non distingue più territori di guerra da territori di pace.
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Uomo-Soldato:
se va in guerra, forse, può perdere anche tutto. Sentenza finale: Sacrificabile.
Uomo-Padre:
congeniale al sistema famiglia e/o stato, se si separa, non vale più niente e certamente, perde figli-casa-speranze. Sentenza finale: Sacrificabile.
Non è dunque solo Kabul l'unico luogo della nostra riflessione, non è la pietà, piuttosto è il concetto di sacrificabilità implicita, data per scontata e così attuale in ambito sociale discriminate come il nostro e così maledettamente iniquo e pesante.
Padri-mariti-soldati, uomini rappresentano facce diverse della stessa medaglia, uomini da immolare, vittime sacrificabili, da subito e all'occorrenza, scompaioni i valori fondanti come. giusto ingiusto buoni cattivi, parole opportunamente svuotate di senso.
Forse è una scelta quella di combattere professionalmente, forse.
Forse è un libero arbitrio fare il soldato in tempo di guerra,
una missione che significa: difesa offesa morte.
Forse è una scelta quella di mettere al mondo figli, forse.
una missione che significa vita futuro speranze,
ma da divorziati/separati, si è destinati incomprensibilmente
a perdere i figli e la pace interiore, in entrambi i casi, senza distinguo.
UOMO PADRE MARITO ritenuto troppo spesso solo un violento "tout-court" da chi vorrebbe sempre con più veemenza una società solamente e abbondantemente "al femminile" senza uomini senza padri e senza una duplice guida per i nostri figli. Varrebbe la pena fermarsi per una riflessione profonda: siamo in tempo di pace (?) allora..lasciateci vivere ! ... per noi stessi, ma soprattutto per i nostri figli che vivranno insieme a noi, per le nostre famiglie per una cultura del rispetto reciproco. Rispetto reciproco, vi dice qualcosa?
La guerra non è circoscritta, è attorno a noi da troppo tempo, Parliamo della violenza subita dalla sfera paterna, senza timore di essere smentiti.
21 UOMINI A KABUL MIGLIAIA DI PADRI IN ITALIA, VITTIME SACRIFICALI grazie ad un modo di intendere l'ineluttabilità dei ruoli, uomini predestinati, grazie alla complicità di molti di VOI, sordi incapaci di accorgervi cosa significhi debolezza e forza, senza più distinzione fra "etica e pregiudizi". Voi, "eminenze eccessivamente grigie", politici, sociologi, magistrati incapaci di dare una spallata ad un sistema che garantisce solamente VOI e mai NOI, Voi che fingete di battervi per difendere "i più deboli", senza capire cosa sia la debolezza, Voi immuni, Voi alla ricerca solo di consensi, così viziati nelll'interpretazione dei vostri ruoli. Voi, delle facili promesse e dei vuoti immensi, compreso quello di NON fare gli interessi dei cittadini che rappresentate. Dove inizia la vostra vergogna? C'è un fondo? là vi aspettiamo.
La redazione