Non sono d'accordo.
Le adozioni le lascio alle persone sterili. E' già abbastanza difficile, per loro, adottare in Italia, a causa del delirio di onnipotenza delle troppe assistenti sociali mantenute da noi tutti, ci mancherebbe che io mi mettessi a toglier loro i bambini.
L'ossatura della nostra civiltà è impostata sulla paternità.
Sul passo più lungo della gamba che solo noi uomini sappiamo fare con successo se i benefici ricadono sui nostri figli o su quelli che noi abbiamo scelto come tali.
un uomo sterile non farà mai distinzione.
Ma un uomo che sa di poter essere padre molto difficilmente accetterà di sbattersi per figli non suoi.
A ragione.
Siamo primati, non pipistrelli.
Non sono d'accordo. Un uomo fertile può benissimo adottare e non c'è bisogno di essere sterili per adottare. Tra l'altro,
l'adozione fa risparmiare i fastidi dell'educazione a bambini e infanti. L'ossatura della civiltà è basata sulla paternità?
Ti faccio presente che nella storia umana i padri sono sempre stati ben poco presenti, tanto che i ragazzi le figure
maschili di riferimento spesso le trovavano altrove, nello zio, nel nonno, nel fratello maggiore e nei compagni e amici
oppure semplicemente negli uomini che nelle comunità prendevano la direttiva. Ti dico io da cosa nasce il desiderio e
l'istinto di paternità: dal desiderio inconscio di immortalità. Siccome siamo destinati a morire, come individui, cerchiamo
di renderci immortali appunto con la discendenza che tramandi il nostro cognome e il nostro DNA. E' anche una sfida
stupida e stizzosa che facciamo al Padreterno che avendo sottoposto l'umanità alla condanna della morte a motivo del
peccato (così si tramanda) è come se si sentisse rispondere: "Bene! Io devo morire come i miei antenati? Allora sai cosa
faccio io? Metto al mondo dei figli, così mi rendo immortale con la mia discendenza! Tiè!".
Quanto a sbattersi per figli non suoi, spesso diversi uomini lo hanno fatto. Anzi, si sono battuti anche per cause non proprie
che non appartenevano loro e per cause persino disgraziate e fallimentari, comprese quelle perse in partenza. Lo hanno
fatto per la loro indole, per semplice vitalità, perchè hanno scelto di aderire a valori che non fossero solo quelli della trombata
finalizzata a generare un numero ragguardevole di figli che li rassicurasse sulla loro capacità di figliare e che perpetuasse il
loro nome nella posterità. Per essere poi, dopo qualche generazione inevitabilmente dimenticati, salvo qualche isolata e rara
eccezione, persino dai loro stessi discendenti. Questo perchè ritenevano ci fosse uno scopo più meritevole nella loro vita.
Moltissimi grandi uomini non hanno generato figli, ma hanno lasciato, nella storia dell'umanità, una traccia incancellabile ed
una impronta formidabile che molti, moltissimi padri se la sognano. Siamo uomini, caro Vnd, non mandrilli.
E per concludere il discorso, ti ricordo che a distanza di duemila anni ancora contiamo gli anni dalla nascita di un uomo che
non è mai stato padre. Anzi, non ha mai nemmeno scopato. Si chiamava Gesù Cristo.