Autore Topic: Poliziotti si tolgono il casco in segno di solidarietà ai manifestanti "forconi"  (Letto 1511 volte)

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Offline Stendardo

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Nel sito la foto...

Fonte : http://www.losai.eu/siulp-manifestazione-9-dicembre/


Ufficiale! Polizia unita ai manifestanti “nessuno separerà il Paese!” by Daniele Di Luciano 0 Comments 09.dic 2013 Tanti giornali e siti pro-sistema si sono prodigati a smentire la notizia che i poliziotti si sarebbero tolti il casco in segno di solidarietà. E invece arriva la conferma proprio dal sito del SIULP, il Sindacato della Polizia. Continuate a smentire, schiavi degli schiavi. Ecco la dichiarazione integrale: “Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano Quanto accaduto a Torino, a Genova e in tutte le altre città, nonostante i soliti delinquenti professionisti del disordine che hanno dato sfogo alla loro indole criminale e violenta, senza però riuscire a separare il “Paese” (cittadini e poliziotti), merita un plauso a tutti quei colleghi di tutte le forze di polizia che oggi, in modo professionale e coraggiosamente hanno detto simbolicamente basta alla lontananza della politica governativa e dei palazzi del potere rispetto ai danni che stanno producendo contro le famiglie e i lavoratori di questo paese. Togliersi il casco in segno di manifesta solidarietà e totale condivisione delle ragioni a base della protesta odierna di tutti i cittadini che hanno voluto gridare basta allo sfruttamento e al soffocamento dei lavoratori e delle famiglie italiane, è un atto che per quanto simbolico dimostra però che la misura è colma e che i palazzi, gli apparati, e la stessa politica ormai sono lontani dai problemi reali dei cittadini e troppo indaffarati ai giochi di potere per la propria sopravvivenza e conservazione della casta. Ecco perché il governo in primis e il ministro Alfano a seguire, bene farebbero al ascoltare il Sindacato e prima ancora i cittadini di questo Paese; giacchè la misura e colma e se non si inverte questa tendenza a chiedere sempre e maggiori sacrifici in cambio di nulla, a maggior ragione quando non si da il buon esempio cominciando a rinunciare i propri privilegi che sono tanti, anzi troppi, si ricordino il passaggio biblico nel quale si afferma: “terribile sarà l’ira degli onesti”. Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP in una nota nella quale, nel commentare le straordinarie immagini in cui gli appartenenti alle forze di polizia si sono tolti il casco in segno di condivisione e rispetto delle ragioni della protesta, senza per questo rinunciare o abdicare al proprio dovere di garantire la sicurezza pubblica e di fermare i violenti, sottolinea come questo epilogo fosse scontato rispetto al grido di allarme che il SIULP, a nome dei poliziotti, sta lanciando da tempo e che il governo continua a non raccogliere. Speriamo che questo segnale sia da monito ai palazzi del potere, alle caste, al governo ma anche a tutti i violenti e i professionisti del disordine. Questa volta nessuno riuscirà a separare il “Paese” sano costituito dai lavoratori, dalle famiglie e dai servitori dello Stato, come accaduto negli anni di piombo. Che il governo ne tragga le dovute e necessarie conseguenze. Il SIULP sarà a fianco e con questi colleghi per dire basta allo sfruttamento e al maltrattamento dei poliziotti e dei cittadini, per dire ascoltate la voce del popolo.” Fonte: SIULP – Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia - See more at: http://www.losai.eu/siulp-manifestazione-9-dicembre/#sthash.hIrH9avb.dpuf
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline BruceBoy

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Tutta scena.

Offline Red-

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Quello dei forconi per me è un fenomeno molto interessante, date le condizioni attuali; perlomeno c'è qualcuno che si prende la briga di protestare e si smette con l'inerzia, si tratterà di vedere chiaramente chi coordina tale movimento e quali sono le richieste, per capire se il tutto può avere un senso.
Il fatto è che ci troviamo in una situazione di democrazia "drogata", perchè (sempre per me) l'informazione non funziona come si deve e non ci espone in modo chiaro i veri problemi e le loro vere cause, di conseguenza anche le soluzioni proposte dai movimenti di popolo possono essere sballate.
Diceva una vecchia canzone "...il popolo unito non sarà mai battuto",  dagli stessi autori venne diversi anni dopo la rettifica: "il popolo informato non sarà mai battuto". Noi siamo mal informati, per cui facilmente battibili.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline ilmarmocchio

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calano i soldi e si allungano le zanne.
i politici faranno bene a stare attenti. la gente era abituata bene e , dal bene al male, è dura.
altro che cazzulli, sono cazzacci :ohmy: :D

Offline controcorrente

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Diceva una vecchia canzone "...il popolo unito non sarà mai battuto",  dagli stessi autori venne diversi anni dopo la rettifica: "il popolo informato non sarà mai battuto". Noi siamo mal informati, per cui facilmente battibili.

Il popolo unito non ha bisogno di partito.

Offline Vicus

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Due parole sui movimenti di piazza, senza entrare nello specifico: magari non c'è il partito, ma c'è sempre (nel senso tecnico) un agitatore che li dirige. La loro volontà di manifestare è legata alla convinzione illusoria che si possa produrre facilmente un cambiamento importante.
Per questi motivi, specialmente in Italia sono solo fenomeni folcloristici e a sfondo clientelare, facilmente strumentalizzabili. In altre nazioni europee la gente è più informata e le manifestazioni sono più efficaci, anche perché c'è una classe politica migliore.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline controcorrente

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Sull'argomento si potrebbe scrivere all'infinito.
Mi limito a poche ma importanti considerazioni: gli scioperi, le manifestazioni, le proteste dovrebbero partire dai giovani come la storia dimostra. Chi ha una certa età e ha lottato per la democrazia, è FONDAMENTALE per imprimere determinati valori, tipo la solidarietà, l'importanza di diritti e doveri nei luoghi di lavoro, l'eterno conflitto padroni-proletari e cosi' via, sull'esempio francese. A mio parere le generazioni passate hanno lottato per i diritti, senza imprimere una certa mentalità, forse per un eccessivo benessere a partire dagli anni '80.
Infatti nessuno sciopera al giorno d'oggi e se lo fa con manifestazioni RIDICOLE di 4 ore, quando invece servirebbero scioperi a oltranza di almeno un mese.
L'UNIONE FA LA FORZA , se ognuno pensa al proprio "orticello", e non al bene comune, gli eventi prima o poi lo travolgeranno. Nessuno è "intoccabile" al giorno d'oggi, nemmeno i "lacchè", i "crumiri", i parenti, gli amici, gli amici degli amici. E fra non molto nemmeno gli statali a tempo indeterminato.