Autore Topic: Lo spot natalizio dell’ospedale usa le parole“Gesù” e“Dio”.Espn non lo trasmette  (Letto 720 volte)

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Offline Stendardo

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Lo spot natalizio dell’ospedale usa le parole “Gesù” e “Dio”. Espn non lo trasmetterà










dicembre 12, 2013Emmanuele Michela
 

Secondo quanto rivelato dal presentatore Bill O’Reilly, l’emittente sportiva ha rifiutato la pubblicità del Cardinal Glennon Children’s Medical Center perché userebbe «parole problematiche»
 





C’è da credere che negli uffici centrali di Espn ci sia stato un po’ di imbarazzo nel sentire ieri sera il noto presentatore Bill O’Reilly rivelare un singolare retroscena di cui la rete di broadcasting sportiva si è resa protagonista negli scorsi giorni. Durante infatti l’“O’Reilly Factor”, su Fox News, il commentatore ha rivelato che uno spot del Cardinal Glennon Children’s Medical Center, un ospedale dell’area di St. Louis ad ispirazione cattolica, è stato rifiutato dall’emittente di sport.
 


LO SPOT. Nessun messaggio violento nello spot, che infatti verrà trasmesso dagli altri canali del Missouri. La pubblicità tradotta in italiano suona più o meno così: «Al Cardinal Glennon Children’s Medical Center festeggiamo la nascita di Gesù e la stagione dei regali portando speranza ai tanti bambini, genitori e famiglie che assistiamo». Nello spot, scorrono le immagini della “cassetta del tesoro” presente nell’atrio dell’ospedale, da cui i pazienti più piccoli, durante le festività, estraggono tutti i giorni messaggi di speranza. Per questo l’ospedale chiede ai telespettatori, attraverso la pubblicità, di spedire i propri messaggi di speranza, «per aiutarci a mostrare la presenza della guarigione di Dio anche questo Natale».
 
«È PROBLEMATICO». E il motivo dello stop getta ancora più imbarazzo in casa Epsn: secondo infatti quanto raccontato da O’Reilly, a non piacere alla rete sportiva sarebbe stato l’uso esplicito di alcune parole giudicate «problematiche», ossia i nomi di Gesù e Dio. Durante lo show su Fox Sport, è intervenuto anche Doug Napier dell’Alliance Defending Freedom, organizzazione no-profit cristiana, che ha chiosato con una battuta la censura dello spot: «Dire che c’è troppo Gesù un messaggio di speranza per Natale è come dire che c’è troppo sport su Espn». È stato poi lo stesso O’Reilly a giudicare la scelta della rete sportiva come «insana», a maggior ragione perché lo spot aveva come soggetto un ospedale che aiuta i bambini.
 
JASON COLLINS E CHRIS BROUSSARD. Da Espn nessuno però ha ancora replicato nulla, con un silenzio e una lentezza che poco hanno a che vedere con la rapidità con cui, lo scorso maggio, la rete tv si dissociò in fretta e furia dalle dichiarazioni che il commentatore di basket Chris Broussard aveva fatto. Erano i giorni dell’outing del giocatore dei Washington Wizard Jason Collins, e il giornalista, protestante convinto, durante un dibattito televisivo aveva affermato che chi è omosessuale «compie peccato secondo la Bibbia». Tempestata di critiche e richieste di dimissioni, Espn si era subito scusata, precisando di «appoggiare pienamente la diversità».


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