Autore Topic: La grottesca vicenda cha ha portato a processo l'attore Buscemi per stalking---  (Letto 3069 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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 Non so se conoscete questa storia che si trascina da mesi sulle cronache locali, e coinvolgente in prima persona Andrea Buscemi, certo più conosciuto dalle mie parti(nel bene e nel "male", scherzo, io lo conosco abbastanza bene e la storia pare anche a me davvero una gran cazzata) che altrove, il quale ha comunque preso parte a diversi film, fiction e programmi tv Rai come quelli con Panariello, per cui molti lo ricorderanno anche in campo nazionale

Da Il Tirreno cronaca di Pisa, sabato 14/12/2013

“CONTRO DI ME SOLO ACCUSE INFAMANTI E PREMEDITATE”

Sotto processo per stalking, l'attore e regista Buscemi attacca la parte civile “Non credo alla buona fede. Strumentalizza una legge nata per tutelare le donne”

"Sono stato trascinato in tribunale con accuse infamanti da questa signora quarantaquattrenne di cui oggi non riesco ancora a capire bene la vera identità”.
E' lo sfogo, in un botta e risposta, di Andrea Buscemi, attore e regista teatrale, sotto processo per stalking, nei confronti della donna che lo accusa.
    Afferma Buscemi: “Vengo dipinto come un matto, un delinquente, un maniaco, un autentico imbecille: L'avrei picchiata sovente e di santa ragione (già che c'ero, anche la sorella e il fidanzato di questa); umiliata, mortificata, vessata, sfruttata, pedinata in continuazione e in ogni città andasse (anche con l'ausilio di vari complici) impedito di vedere il figlio, drogata, rapinata (delle chiavi di casa sue e di tutta la famiglia), scippata, minacciata, ingiuriata, molestata, sequestrata (anche con la complicità di una famosa attrice), controllato perfino le mutande per paura di non so quali tradimenti, attaccato il chewing gum ai capelli , insultata con regolarità, minacciata di morte(lei e la famiglia), impedito di vestirsi e di acconciarsi i capelli come le pareva, isolata da tutti e costretta a una vita di incubi e terrore. No, dico, mettetevi un attimo nei miei panni: se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere”.
     Riguardo alle contestazioni mosse dall'avvocato di parte civile, Samantha Lotti, dopo la conferenza stampa di Buscemi, “la mia assistita è stata sottoposta ancora una volta a un atto di prevaricazione e intimidazione”, l'attore risponde: “Si può forse negare che la querelante organizzi da anni con la sorella convegni pubblici sullo stalking dove coinvolge enti e istituzioni (ai cui rappresentanti le due sorelle piangenti rappresentano il sottoscritto nel modo sopra descritto, senza alcun contraddittorio)? Convegni dove in pratica esse hanno coinvolto mezza Pisa, mentre ci si indigna se alla mia conferenza stampa intervengono tre consiglieri comunali. Si vorrebbe forse negare che la stessa mi abbia chiesto 161mila euro e spiccioli quale indennizzo per un ipotetico 20% di invalidità psichica permanente da me causato? Negare che, grazie a Dio, è in realtà in perfetta forma, conduce vita sana, si è da subito fidanzata? Io ho detto la pura e semplice verità: e quale dovrebbe essere la motivazione della querelante se non un fine speculativo?”
     Buscemi su una cosa si dice d'accordo con l'avvocato della controparte: “Lo stalking è un reato spregevole, ma non sarà certo lei a illuminarci in tal senso, ogni persona ragionevole e sana di mente, lo sono: ma se lo si desidera mi sottopongo volentieri anche a perizia psichica, prove su eventuali doppie personalità comprese, ha ben chiaro la differenza fra bene e male. Ma è altrettanto spregevole voler speculare sulla legge creata per contrastarlo, piaga sociale che si aggiunge ad altra piaga sociale. Semmai non credo affatto alla buona fede della querelante, se è quello che si contesta della mia conferenza stampa. Per niente. Anzi credo che nel 50% delle denunce per falso stalking indicato dal Viminale, questa lurida faccenda rientri a pieno titolo. Con in più l'aggravante della premeditazione. Si sappia che ora più che mai sento il dovere di battermi non solo per il mio onore infangato, ma proprio per tutte le donne realmente vittime di violenza, violentate una seconda volta quando qualcuno con spregiudicatezza usa strumentalmente come un bancomat una legge che era stata pensata solo per rendere loro giustizia”.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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Re:La grottesca vicenda cha ha portato a processo l'attore Buscemi per stalking---
« Risposta #1 il: Dicembre 14, 2013, 10:55:41 am »
Una infinita sfilza di reati e persecuzioni che, paradossalmente, dimostra la falsità delle accuse.