Autore Topic: La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco  (Letto 1377 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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 Una degna campionessa dei nostri tempi, della nota intelligenza femminile

La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco

era diretta in Africa

Da La Gazzetta dello Sport di domenica, 22/12/2013

Di Andrea Greco

Quella di Justine Sacco, e del suo tweet idiota e razzista, è la parabola che ci viene portata in dono dal 2013: l'anno in cui, un pò schizofrenici, invochiamo la difesa della privacy mentre sui social network ci diamo un gran da fare per raccontare i fatti nostri al mondo. Ma torniamo a Justine: lei è una bella manager bionda, vive a New York e lavora per una grande azienda del web. E' impiegata nel settore comunicazione, e questo dà un tocco di paradossale alla storia. Salendo in aereo, su quella lavagna planetaria che è Twitter, posta: "Sto andando in Africa. Spero di non prendere l'Aids. Sto scherzando. Sono bianca".
     Tam tam così, mentre Justine sorvola l'oceano, le sue parole rimbalzano su tablet, pc, smartphone, mille volte più veloci di qualsiasi Airbus, scatenando l'indignazione. Immaginatela rilassata, sorridente, confortevolmente bianca e bionda, mentre chiede un cuscino alla hostess, il prosecchino, le cuffie per il film. Immaginatela così mentre ottomila metri più in basso monta la tempesta. La sua azienda, la Iac, fa sapere subito: "Sfortunatamente l'impiegata non è raggiungibile in volo, ma la questione è molto seria e stiamo prendendo altrettanto seri provvedimenti", che equivale al "Sei fuori!" di Donald Trump. Infatti, atterrata in Sudafrica, Justine non possedeva più nulla di ciò che aveva alla partenza. L'account di Twitter, chiuso; lo stipendio, sparito: la reputazione, compromessa. Mentre sonnecchiava sul jet le sue parole, rimbalzando sul web, avevano azzerato la sua vita. A spiegargli quello che era successo, solo un altro tweet, quello scritto da un tale "Mandela 1918-forever": "Cara Justine, non sei troppo bianca per essere disoccupata. Benvenuta in Africa. :D"

Nell'immagine il tweet che le è costato il licenziamento come "responsabile comunicazione" dalla Iac InterActiveCorp, e la Sacco stessa che non so perchè mi ricorda un pò Michelle Ferrari solo che quest'ultima è molto brava in tante belle cose, la prima probabilmente neppure.
La tapina si è poi scusata su Facebook e su Twitter, con un nuovo account.

http://digitalpr.se/wp-content/uploads/2013/12/justine-sacco-africa-aids-tweet-600x450.jpg
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re:La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco
« Risposta #1 il: Dicembre 22, 2013, 11:59:16 am »
Una degna campionessa dei nostri tempi della nota intelligenza femminile

La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco

era diretta in Africa

Da La Gazzetta dello Sport di domenica, 22/12/2013

Di Andrea Greco

Quella di Justine Sacco, e del suo tweet idiota e razzista, è la parabola che ci viene portata in dono dal 2013: l'anno in cui, un pò schizofrenici, invochiamo la difesa della privacy mentre sui social network ci diamo un gran da fare per raccontare i fatti nostri al mondo. Ma torniamo a Justine: lei è una bella manager bionda, vive a New York e lavora per una grande azienda del web. E' impiegata nel settore comunicazione, e questo dà un tocco di paradossale alla storia. Salendo in aereo, su quella lavagna planetaria che è Twitter, posta: "Sto andando in Africa. Spero di non prendere l'Aids. Sto scherzando. Sono bianca".
     Tam tam così, mentre Justine sorvola l'oceano, le sue parole rimbalzano su tablet, pc, smartphone, mille volte più veloci di qualsiasi Airbus, scatenando l'indignazione. Immaginatela rilassata, sorridente, confortevolmente bianca e bionda, mentre chiede un cuscino alla hostess, il prosecchino, le cuffie per il film. Immaginatela così mentre ottomila metri più in basso monta la tempesta. La sua azienda, la Iac, fa sapere subito: "Sfortunatamente l'impiegata non è raggiungibile in volo, ma la questione è molto seria e stiamo prendendo altrettanto seri provvedimenti", che equivale al "Sei fuori!" di Donald Trump. Infatti, atterrata in Sudafrica, Justine non possedeva più nulla di ciò che aveva alla partenza. L'account di Twitter, chiuso; lo stipendio, sparito: la reputazione, compromessa. Mentre sonnecchiava sul jet le sue parole, rimbalzando sul web, avevano azzerato la sua vita. A spiegargli quello che era successo, solo un altro tweet, quello scritto da un tale "Mandela 1918-forever": "Cara Justine, non sei troppo bianca per essere disoccupata. Benvenuta in Africa. :D"

Questo dimostra anche un'altra cosa. Che non sono ammesse battute a sfondo razziale religioso politico e di gusti sessuali (anche per una donna). Solo insultare l'uomo è permesso.
Sic transit gloria mundi.

Offline nonmorto

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Re:La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco
« Risposta #2 il: Dicembre 24, 2013, 01:10:45 am »
Quale è lo scopo del topic? Denunciare la polizia del pensiero o fare un post contro le donne perché l'autrice dello psicoreato è femmina?

Mi fa morire dalle risate "il web si infuria" come se non fosse un linciaggio organizzato dalla stampa, scommetto che il 99% degli indignati hanno letto su qualche giornale scemo che dovevano indignarsi e si sono indignati ma non avevano mai neanche sentito nominare questa tizia prima.

Ci pisciano addosso e ci dicono che piove.

Offline Suicide Is Painless

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Re:La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco
« Risposta #3 il: Dicembre 24, 2013, 14:23:14 pm »
Sono d'accordo con te nonmorto ma lo "scopo" era soltanto rimarcare la scempiaggine di questa "donna in carriera", che pur con tutto quello che avrebbe avuto evidentemente da perdere, non ha riflettuto nemmeno contando fino a 10 prima di postare una delle tali cazzate dettate dalla propria irrimedibile, irrefrenabile  vuota vanità, con le quali gettare un osso ai suoi disperati followers (a questo punto presumibili in numero di migliaia)in crisi d'astinenza, che in questo caso chiunque avrebbe capito quanto sarebbe potuta costare(gli) cara.
Se vedi appena più sotto al mio profilo leggerai una frase tratta da un film con la quale ti dovrebbe essere esplicato il mio gusto per ciò che è come si dice oggi "politically (un) correct". Forse anche nel mio caso stolido e corrivamente fine a sè stesso, chi lo sa. Ma almeno io non "twitto", e comunque, essendo anche nuovamente uscito da poco da un nosocomio, chi scherza da decerebrato(a) sulle malattie ancora per tanti pressochè incurabili, non mi diverte nè mi ha mai divertito anche prima, affatto.
Mi piace il tuo nick nonmorto, da parte del sottoscritto poi....,  :D che è invece morto da tempo eppure nessuno se ne accorge, sai spostandosi, respirando, rimanendo attivi e neppure ancora puzzando e disfacendosi....La gente tende nonostante tutto a non accorgersi del sopravvenuto decesso. Persino l'uccello è ancora lì al suo posto e non si è ancora staccato/caduto, e questo è per inspiegabile visto che poi non lo tocco mai.  :huh: :hmm: ;) :cool:
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.