Una degna campionessa dei nostri tempi, della nota intelligenza femminile
La manager in volo e il tweet razzista il web si infuria:licenziata in tronco
era diretta in Africa
Da La Gazzetta dello Sport di domenica, 22/12/2013
Di Andrea Greco
Quella di Justine Sacco, e del suo tweet idiota e razzista, è la parabola che ci viene portata in dono dal 2013: l'anno in cui, un pò schizofrenici, invochiamo la difesa della privacy mentre sui social network ci diamo un gran da fare per raccontare i fatti nostri al mondo. Ma torniamo a Justine: lei è una bella manager bionda, vive a New York e lavora per una grande azienda del web. E' impiegata nel settore comunicazione, e questo dà un tocco di paradossale alla storia. Salendo in aereo, su quella lavagna planetaria che è Twitter, posta: "Sto andando in Africa. Spero di non prendere l'Aids. Sto scherzando. Sono bianca".
Tam tam così, mentre Justine sorvola l'oceano, le sue parole rimbalzano su tablet, pc, smartphone, mille volte più veloci di qualsiasi Airbus, scatenando l'indignazione. Immaginatela rilassata, sorridente, confortevolmente bianca e bionda, mentre chiede un cuscino alla hostess, il prosecchino, le cuffie per il film. Immaginatela così mentre ottomila metri più in basso monta la tempesta. La sua azienda, la Iac, fa sapere subito: "Sfortunatamente l'impiegata non è raggiungibile in volo, ma la questione è molto seria e stiamo prendendo altrettanto seri provvedimenti", che equivale al "Sei fuori!" di Donald Trump. Infatti, atterrata in Sudafrica, Justine non possedeva più nulla di ciò che aveva alla partenza. L'account di Twitter, chiuso; lo stipendio, sparito: la reputazione, compromessa. Mentre sonnecchiava sul jet le sue parole, rimbalzando sul web, avevano azzerato la sua vita. A spiegargli quello che era successo, solo un altro tweet, quello scritto da un tale "Mandela 1918-forever": "Cara Justine, non sei troppo bianca per essere disoccupata. Benvenuta in Africa.
"
Nell'immagine il tweet che le è costato il licenziamento come "responsabile comunicazione" dalla Iac InterActiveCorp, e la Sacco stessa che non so perchè mi ricorda un pò Michelle Ferrari solo che quest'ultima è molto brava in tante belle cose, la prima probabilmente neppure.
La tapina si è poi scusata su Facebook e su Twitter, con un nuovo account.
http://digitalpr.se/wp-content/uploads/2013/12/justine-sacco-africa-aids-tweet-600x450.jpg