perchè vi siete sposati?

[gabriel]

ciao a tutti!
sono un giovane lettore e vorrei porvi la seguente domanda:
(onestamente) perchè vi siete sposati?
era solo perchè non sapevate cosa sarebbe successo se aveste divorziato?

ve lo chiedo perchè conosco persone davvero intelligenti, con talento, grandi imprenditori, razionali, pianificatori
insomma persone più intelligenti della media
che comunque si sposano
e sinceramente penso che sappiano che se divorziano perdono i soldi/casa
quindi, perchè lo fanno?

mia personalissima teoria:
a un certo punto la fidanzata, con cui stanno da anni e molto bene,
e di cui sono innamorati gli chiede di sposarla,
dicendo all'uomo che lo ama e che mai lo lascerebbe
ma che per lei è indispensabile sposarsi perchè [montagna di motivi cazzate che però sul momento all'uomo di turno paiono sensati]
e che senza matrimonio ci si lascia

a quel punto l'uomo ha 2 possibilità:
- o si fida, accetta di sposarla e di credere nella sua "bontà", cosi immagina di conservare il rapporto, il sesso e l'amore
- dice di no, e viene piantato dalla donna che ama (e che diceva di amarlo), e passa molto tempo a chiedersi come sarebbe andata se avesse risposto di si.

vi chiedo questo perchè ho la sensazione che, anche se un'uomo ha tutte le informazioni legali, c'è comunque il rischio che si sposi lo stesso e non capisco il perchè
cosa accade nella mente di un uomo quando decide di sposarsi?

[Dottor Zero]

Premesso che non sono sposato e credo non mi sposerò mai, penso che un uomo si sposi perché un programma scritto nel suo cervello gli dice di farlo. In altre parole, è un desiderio naturale quello di accoppiarsi con una donna e formare una famiglia. Più che "desiderio naturale", da credente dico che è un input del nostro Creatore. Certo, sposarsi oggi con le leggi di merda che ci sono nel nostro paese è da incoscienti, però il desiderio rimane.
Anche per la donna è così: ad un certo punto sente l'irrefrenabile desiderio di formarsi una famiglia e di farsi dei pargoletti. Questo in teoria. In pratica... beh, basta vedere cosa succede in giro e leggere tutto ciò che scriviamo ogni giorno in questo forum...

[Vicus]

Credo per certi aspetti che la gente si sposi come giocherebbe alla roulette, sposarsi è sempre un azzardo.

[ilmarmocchio]

D' ora in poi , qualunque qmista volesse sposarsi, verrà trafitto dalle mie inesorabili frecce

[yamamax]

Perché è una eterna lotta tra il cuore e la ragione, perché non si può avere paura di tutto nella vita. Il matrimonio come tutti i legami è un salto nel buio, non saprai mai dove finirai di cadere. Ci sentiamo comunque attratti da questi rischi anche sapendo che lo schianto potrebbe essere bestiale.
E' come avere tanta sete e avere acqua intorno .... ma non avere il coraggio di bere perché non sai cosa ti succederà dopo.
Dobbiamo essere convinti nello sposarci e convinti fino in fondo se decidiamo di non farlo. Non si può passare la vita a pensare a metà.

[COSMOS1]

ma no, dai!
sposarsi è una scelta razionale e fondata
il problema è che si tratta di un "contratto" di cui ciascuno dei contraenti ha una versione diversa
lui sposandosi si aspetta qualcosa di diverso da lei: è chiaro che non può funzionare
poi c'è il problema ancora più grave che, anche ammesso che in qualche misura le aspettative di uno o di ambedue fossero note all'altro fin dall'inizio, nessuno impedisce a chicchessia di cambiare idea: non c'è un controllo sociale sulla fedeltà alla parola data

il matrimonio è un rudere sociale sopravvissuto al passare del tempo, un alieno in una società aliena
il femminismo ha sconvolto le condizioni del matrimonio, ma lo ha fatto in modo disonesto: senza avvisarci prima, mantenendo tutto ciò che è a vantaggio della donna (o meglio: ciò che le paucineuroniche considerano a vantaggio femminile) e abolendo i vantaggi per l'uomo.

Ovvio che un "contratto" così alterato non può funzionare

Io mi sono sposato perchè mi riconoscevo in quello che è formalmente il matrimonio, diritti e doveri, piaceri e dolori. Me tapino: dire ad una donna che mantenga i propri impegni è folle! me l'avessero detto prima!

[Vicus]

anche ammesso che in qualche misura le aspettative di uno o di ambedue fossero note all'altro fin dall'inizio, nessuno impedisce a chicchessia di cambiare idea: non c'è un controllo sociale sulla fedeltà alla parola data

Sarebbe l'unico modo per far funzionare i matrimoni, le buone intenzioni (spesso solo a parole) non bastano.

[yamamax]

Il matrimonio dal punto di vista contrattuale e giuridico è chiaramente una trappola e un rischio altissimo. Poi se ti va di correre questo rischio puoi anche farlo ma metti in conto dove potresti finire.
L' altro aspetto complicato è quello che riguarda la sfera emotiva, qui non si tratta solo di leggi e leggine ma nella natura femminile molto più forte della nostra nell' impatto di un rapporto distrutto. Una donna ha molte più opportunità di riprendersi e ripartire .... e in genere siamo proprio noi a dargli mille chance anche a chi non merita.
Per me la donna cambia dopo il matrimonio e non rispetta i propri impegni sempre perché in fondo i suoi sentimenti non vengono mai dati al 100% come noi pensiamo...c'è sempre una percentuale che si tiene nascosta per se ed è quella che usa dopo per ogni ripartenza.

[Dottor Zero]

Vero. Eppure la vita sarebbe così bella con un occhio semplice. Formarsi una famiglia, mostrare amore e riceverne, un pochino ogni giorno, senza abbuffate. Non sono cose così impossibili.
Il problema più grosso è che le donne (almeno quelle occidentali) non sono semplici e vedono l'uomo solo come un mezzo per raggiungere i propri obiettivi materialistici.

[Vicus]

Come ho detto giorni fa, alle donne la famiglia non importa più di tanto, al più la vedono come un ornamento sociale o un'esperienza a tempo per rendere la vita più interessante. Sguazzano troppo bene in questa società (lavoro, "amiche", shopping, distrazioni) per avere un minimo di senso di responsabilità.

[Lucia]

questo topic è stato aperto per capire come puo essere un uomo cosi scemo che si sposi.
Non capisco perché le donne dovrebbero continuare a sognare il matrimonio o a  fare famiglia ? Per distruggere gli uomini? 
Gli uomini hanno sempre fatto la festa di addio al celibato perché hanno considerato il matrimonio una tomba,
allora perché insistere?! Ognuno impara vivere da solo...

[André Linoge]

Da ateo/nichilista/misantropo quale sono ho sempre visto il matrimonio come un'istituzione subdola, retrogada e anacronistica, frutto di una società primitiva, ormai largamente superata, legata ad un conformismo sociale pecorone che non ha più alcuna ragione di esistere in questo ventunesimo secolo; nonché una scemenza senza senso in forza della quale una persona rinuncia al dono più bello e importante della vita -la sua libertà individuale- per incatenarsi giuridicamente mani e piedi ad un'altra persona. Non ho mai avuto nessun desidero ne conscio ne inconscio di avere una moglie e tantomeno degli odiosi marmocchi che costano un occhio della testa e che t'impongono di fare un mare di sacrifici e rinunce per loro: al diavolo! Per me quello che è contato sempre e conta sempre tutt'ora nella vita è esclusivamente il mio edonistico piacere personale. Di tutto il resto non me ne frega assolutamente niente.

Sinceramente parlando, è una fortuna che sposarsi e avere figli non sia obbligatorio perché se lo fosse stato avrei sicuramente preferito suicidarmi. E non scherzo!

[Suicide Is Painless]

Quoto in particolare Cydon e l'ultimo post di Yamamax. Questa interessantissima notazione sulle donne che tengono sempre una riserva non utilizzata per una prossima già preventivata relazione, maggiormente che nell'uomo è verissima, ed è bellissimo vederla esplicata, "compresa" anche da qualcun altro così. Purtroppo la solitudine è molto brutta a patto di non essere davvero nati per la misantropia/asocialità/solitudine ecc., ecc., e se uno l'ha anche vissuta a lungo ne è ancora più spaventato di chi non la conosce neppure davvero. C'è anche questa componente non di poco conto per cui ad un certo punto chi prima chi dopo, vi è ancora chi cede al matrimonio. Tutte cose che come potrebbe dire sempre Andrè l'ultimo intervenuto, anche a me non riguarderanno mai più. Ma non so se a questo punto sia almeno per quanto ci riguarda sul piano personale e anagrafico, meglio o peggio.
E' anche nella natura dell'uomo volere una progenie propria che continui in qualche modo il proprio nome e il proprio sangue, soprattutto se nella vita si è costruito qualcosa da lasciare in dono, certo ci si riferisce soprattutto in termini di patrimonio/i da tramandare. E a quel punto scatta la dovuta regolarizzazione legislativa per gli eredi il loro riconoscimento e quindi la successione attraverso il quale, il matrimonio, spesso la donna cinicamente e interessatamente si approfitta.

[Dottor Zero]

Gli uomini hanno sempre fatto la festa di addio al celibato perché hanno considerato il matrimonio una tomba,
allora perché insistere?! Ognuno impara vivere da solo...

Ammazza, oggi ti sei proprio impegnata eh? Eri in gran forma, vedo... 
Gli uomini non considerano il matrimonio una tomba. Semplicemente provano a realizzare un sogno, un progetto di vita, poi vedendo che le cose non vanno come avevano progettato, festeggiano per aversi tolto un dente cariato, tutto qui. Meno male che capivi gli uomini... 

Adesso te lo spiego bene, e per l'ultima volta, sperando che lo capisca.
C'è un aereo, pilota e copilota. Entrambi pilotano l'aereo. Entrambi hanno dei ruoli. All'inizio quali sono le speranze? Che ognuno faccia bene la propria parte e che l'aereo arrivi a destinazione. Se pilota o copilota  - o entrambi - dirigono male l'aereo, quest'ultimo fa CRASH!!!

[Lucia]

Con le dovute eccezioni gli uomini non hanno MAI sognato il matrimonio. Sempre le è stato imposto con le buone o con le cattive. Con tassa sul celibato o con l'obbligo imposto dai padri (che quindi conoscevano bene come pensa un maschio) alle figlie di sposarsi vergini.
Oggi questo obbligo non c'è, allora il matrimonio diventa inutile per i maschi.

Sono d'accordo con l'esempio di pilota, copilota, e che se l'aereo cade probabilmente hanno sbagliato tutti due. Comunque per volare bisogna anche credere che vale la pena.