Una nota eroina della cosìddetta dolcezza femminile. Perchè si sà, le donne non sono mai criminali malvagie e spietate quanto gli uomini.
Rivista ieri e quindi ricordata, nello splendido documentario "Cocaine Cowboys 2"(2008), incentrato sulla sua figure e le innumerevoli incredibili "buone azioni" e dimostrazioni di bontà.
Da Wiki:
Griselda Blanco
Griselda Blanco Restrepo, conosciuta anche con gli appellativi la Madrina e la regina della cocaina di Miami (Cartagena, 15 febbraio 1943 – Medellín, 3 settembre 2012), è stata una criminale colombiana condannata per narcotraffico. È stata responsabile di centinaia di omicidi nel corso degli anni settanta e ottanta del XX secolo. All'apice della sua attività criminale, il suo patrimonio arrivò a toccare i due miliardi di dollari.
Biografia
Griselda Blanco cresce a Medellín, in condizioni di estrema povertà e con una difficile situazione familiare. Il padre infatti, abbandona la famiglia quando lei è ancora molto piccola, la madre ha invece seri problemi di alcolismo.
All'età di dodici anni inizia ad esercitare la prostituzione. Qualche anno più tardi emigra a New York, negli Stati Uniti d'America, dove entra nel traffico degli stupefacenti. Si trasferisce poi a Miami, in Florida, dove entra nella criminalità organizzata costruendo un vero e proprio impero della droga (il suo miglior sicario era il famoso Jorge "Rivi" Ayala), con traffici che partono dalla Colombia sino a giungere negli Stati Uniti d'America.
Dopo una serie di arresti nella città di Miami, in seguito alla collaborazione con le forze dell'ordine da parte di un ex-narcotrafficante, decise di trasferire la sua attività criminale in California, dove visse insieme al figlio Michael Corleone Sepulveda.
Venne in seguito arrestata e trasferita nuovamente in Florida, dove trascorse circa venti anni in carcere. Fu rilasciata dall'autorità giudiziaria il 6 giugno 2004 e rimpatriata in Colombia.
È famosa per essere una donna spietata e crudele. Mandante di centinaia di omicidi (molti dei quali eseguiti dal suo uomo di fiducia "Rivi"), ha fatto uccidere un bambino (figlio di un suo rivale) e ordinato la morte di altri (Rivi si è però rifiutato di uccidere ulteriori bambini).
Durante il suo impero della droga, ha fatto sì che si creasse una lunga serie di nemici, anche in Colombia (in particolare dopo aver fatto uccidere una parente di un boss colombiano). Infatti, durante i 20 anni trascorsi in carcere, tre dei suoi quattro figli sono stati uccisi al loro rientro in Colombia. L'altro figlio, Micheal Corleone, è ancora vivo.
Griselda Blanco è stata assassinata il 3 settembre 2012 all'età di 69 anni, colpita da due proiettili sparati da due killer in motocicletta[2].
La sua figura è stata trattata nel documentario Cocaine Cowboys.