L'attenzione maschile mi piace, certo, ma credo tu ti sia fatto un'idea sbagliata di me, almeno così pare dalle cose che scrivi. Perché sono il contrario di quello che hai visto tu...
Intanto per evitare fraintendimenti, ti dico che non sono mai andata alla ricerca di un compagno, né ho mai creduto nel matrimonio, mi trovo ogni tanto a fare un pezzo di strada insieme a qualcuno, e per quanto consapevole del fatto che a un certo punto dovrà finire, ho sempre la pretesa di vivere la storia con onestà reciproca (forse errore mio, dal momento che non tutti condividono le stesse priorità). Poi tra una storia e l'altra vivo molti anni da sola (ora sono già due anni, per esempio), e senza vedere nessuno. Non sono il tipo da 3000 storie, quelle che ho indicato nel post all'inizio sono quasi tutte quelle che ho avuto.
Ho provato a risponderti col sistema citazione ma ho fatto un pasticcio... quindi provo a indicare numericamente le tue osservazioni.
1. Io penso che le situazioni in cui ci si viene a trovare sono molto più complesse, e chiaramente sintetizzarle in un rigo soltanto possono far pensare a realtà diverse da quelle che poi effettivamente si sono venute a creare, per esempio: la persona in questione aveva nei miei confronti ogni tipo di attenzione, faceva grandi sacrifici per stare con me (avendo vissuto, per un certo periodo, in un'altra regione), non aveva un lavoro stabile e si trovava sempre senza un soldo in tasca, eppure faceva ogni sforzo possibile per venire da me. Ci siamo frequentati per qualche mese prima di stare insieme e solo dopo ho scoperto che lì aveva un'altra relazione, che cercava di interrompere ma che non riusciva perché lei minacciava il suicidio. Sicuramente si è trovato in una situazione difficile, e che in più ha gestito malissimo, ed io mi sono trovata in un'altra situazione altrettanto complessa perché c'era un uomo che da un lato dimostrava ogni giorno con i fatti il suo affetto nei miei confronti, e di cui mi ero ormai innamorata, dall'altro però non aveva la forza di vivere con onestà la relazione, nemmeno dopo avermi detto tutto. Ci sono certi aspetti del carattere di una persona che non cambiano, e ho dovuto prendere una decisione molto dura anche per me.
2. Che reputazione ho? Nessuna. Sono una specie di eremita. Poi vivendo in una grande città non esiste nemmeno la reputazione. Come mi pongo con gli uomini? Mi piace metterli alla prova
non mi massacrate ma all'inizio sono un po' dura, proprio per capire quanto interesse reale c'è. E li scoraggio. Come ti dicevo prima, ho avuto pochi partner nella mia vita. Penso anch'io che la colpa non sia mai di una sola persona, ma quando fai capire (in modo inequivocabile) che la chiarezza rappresenta per te un elemento imprescindibile del rapporto e poi la fiducia viene comunque tradita (non per forza in senso fisico), a me resta poca scelta, chiudo la relazione. Ne ho di amiche che sembrano avere la relazione perfetta, con uomini che poi hanno sposato... ma tante mi raccontano di come abbiano dovuto chiudere gli occhi di fronte ai tradimenti dei mariti/compagni. Ecco, io semplicemente non sono disposta a farlo, e i miei rapporti finiscono proprio perché sono intransigente su questo, non per troppa facilità o superficialità. Posso criticare tante cose di me, ma non penso proprio di essere superficiale. Fino ad ora, in base alla mia esperienza, gli uomini hanno semplicemente sottovalutato la cosa, tant'è che quasi tutti, dopo essere stati lasciati, hanno continuato a cercarmi e a chiedere di tornare insieme, promettendo questo mondo e quell'altro (il primo di cui ti ho parlato ancora oggi, dopo 5 anni, mi chiama regolarmente per chiedermi di tornare con lui e di sposarlo). Eppure non voglio generalizzare sugli uomini, quando inizio una storia riparto da zero, non ho preconcetti.
3. No in questo caso non c'è stato nemmeno un inizio, nel senso: poteva esserci, se lui avesse fatto qualcosa, è uno di quei rapporti dove c'è molta attrazione, ma poi mi sono allontanata perché capivo che non saremmo arrivati a niente di buono. Sono disposta ad affrontare molti sacrifici per una persona, ma non a catapultarmi in una soap-opera.
4. Sì, ma lì ormai tra noi era finita, non andiamo da nessuna parte certo (forse non si capisce ma non abbiamo ricominciato niente), lui da anni era diventato un grande amico, e quando ha ripreso a corteggiarmi chiaramente non l'ho preso sul serio, ma nemmeno l'ho allontanato, non ho tagliato i ponti come con gli altri. Se un amico inizia a fare lo scemo con te aspetti che gli passi
ma comunque mi sono messa nei panni dell'altra, che non sapeva cosa lui stesse combinando.
P.s. Ho omesso, nel post precedente, una storia con un ragazzo diverso, per 5 anni, perché non rientrava nel tema. E lì si viaggiava su un altro pianeta...