1.Hai fatto la classica "scoperta dell'acqua calda" . Certamente il culto della morte non era solo una prerogativa del nazionalsocialismo , ma anche del fascismo , dell'imperialismo nipponico e di buona parte dell'islam .
2.Per il resto , Massimo , ancora una volta mi sembra che stai dimostrando di aver studiato la storia contemporanea sul topolino .
Il culto della morte ha permeato il fascismo ed il nazionalsocialismo da ben prima del 1944 .
Già gli Arditi una specialità della fanteria d'assalto del regio esercito , durante la prima guerra mondiale , avevano il "culto della morte" . Il simbolo degli arditi infatti era rappresentato da un teschio con coltello tra di denti .
Fra le due guerre gli arditi si riunirono nell'Associazione Nazionale Arditi d'Italia (ANAI), fondata dal capitano Mario Carli, poi tra i membri del cosiddetto "fascismo delle origini", lo stesso che scrisse assieme a Marinetti l'articolo Arditi non gendarmi . Venne fondata la FNAI (Federazione Nazionale Arditi D'Italia) il 23 ottobre 1922 da Mussolini che aveva sciolto l'ANAI considerata poco affidabile per il fascismo e nella FNAI confluirono gli Arditi , successivamente gli Arditi parteciparono all'"Impresa di Fiume" assieme a Gabriele D'Annunzio .
Il culto della morte si innesta nel fascismo come anche nel nazionalsocialismo nel concetto di morte per la Patria definita come "Madre" .
Al centro della celebrazione del martire, gli anni della Grande Guerra svilupparono un ulteriore archetipo nazionale, e anche questo lo ritroveremo nella liturgia e nella pubblicistica fasciste: l’idea del “nuovo inizio” che attende la Patria, il rinnovamento e, infine, l’uomo nuovo, che apre grazie ai caduti una nuova civiltà. Come nel nazionalismo tedesco, anche in quello italiano la morte eroica non si conclude col gesto in sé, ma prelude a un futuro di gloria, di grandezza nazionale: «Ricaricata da una speranza politica nel futuro, di carattere quasi escatologico, l’idea del sacrificio acquisisce al di là della sua struttura civil-religiosa una sovrasignificazione utopica».
Per quanto riguarda la Repubblica Sociale Italiana le condizioni esasperate e drammatiche di quei brevi mesi portarono la tradizione combattentistica italiana all’estremo. Ne uscì una confidenza con la morte, specialmente tra i giovanissimi, che in molti casi fu quasi un pretendere il martirio come un lavacro. Le condizioni precarie della Patria, e i modi disonorevoli con cui l’Italia fu condotta all’armistizio, acuirono in molti combattenti fascisti – e anche in non pochi a-fascisti che militarono dalla parte di Salò – la volontà di lasciare un segno di eroismo ai posteri, cercando in qualche modo di riscattare l’onta che era stata gettata sulla nazione. Come scrive Germinario, a Salò «si muore per protesta contro la nazione e gli italiani e per dimostrare a se stessi che si appartiene al mondo dell’élite guerriera, ovvero per dimostrare davanti a un ipotetico Tribunale della Storia che non tutti gli italiani sono badogliani e affetti da codardia». Il culto della Patria e dell’offerta della propria vita, insomma, in quello spettacolo di tradimenti e di vigliaccherie che fu il periodo seguente all’8 settembre, tornò ad essere faccenda di scelte minoranze.
3.Francamente , qui , l'unico imbecille è colui il quale , passando la propria vita a parassitare dietro a un computer mangiandosi le frittate preparate dalla mamma si permette d'infangare la memoria di tanti uomini alcuni dei quali giovanissimi , che indossando una divisa che sia di una parte o dell'altra non importa , hanno comunque combattuto e sono morti valorosamente .
Mi sembra che il rispetto per l'uomo in quanto soldato che è morto combattendo eroicamente per un'idea giusta o sbagliata che sia vada sempre dato a prescindere .
Che sia un soldato russo morto a Stalingrado , un francese a Berlino o un giapponese sull'isola di Okinawa non importa .
4.Il forum è un'agorà pubblica , una pubblica piazza dove ognuno di noi esprime il proprio punto di vista personale .
Recentemente e' stato aperto un thread che incensava il regime comunista della DDR , sul quale io , personalmente , non sono entrato nel merito .
Tu stesso , pochi giorni fa , hai aperto un thread dove incensavi pubblicamente quel pezzo di merda di sharon .
Il criminale di guerra israeliano sharon , il "coraggioso" sharon , infatti , oltre all'atroce massacro di Shabra e Shatila costato la vita a 3.500 civili inermi , ha ucciso barbaramente 65 palestinesi fra i quali donne e bambini, del villaggio palestinese di Qibya, avvenuta il 14 ottobre 1953 , avevano l'unica colpa di essere palestinesi .
Se vuoi , inoltre , ti elenco tutti i crimini contro la popolazione civile inerme compiuti da Sharon e dallo stato d'Israele dal 1948 ad oggi .
E , come solo un grandissimo ipocrita sa fare , sei la stessa persona che poi viene a fare lettermalmente le pulci per vedere cosa ha fatto di male la Decima M.A.S. !
Ma a chi vuoi prendere in giro...?
5.Io non venero nessun uomo sulla terra e men che meno gli ebrei che hanno i loro pregi e difetti come tutti gli altri esseri umani della terra . Io venero il Signore , che è il stesso D-o che venerano i cristiani , gli ebrei ed i musulmani .
Essere cristiano significa adorare il Padre (Il Signore) , il Figlio (Gesù Cristo) e lo Spirito Santo uno e trino .
Ed anche l'ebraismo non è il culto che gli ebrei fanno ad altri ebrei , perchè questa sarebbe idolatria si rammenti il vitello d'oro , ma è il culto che gli ebrei rendono solo al Signore e non anche a Gesù Cristo .
6.Dove avrei conciliato il cristianesimo con il fascismo nel mio thread precedente...?
Anzi ho detto proprio il contrario che da un punto di vista escatologico cristianesimo e fascismo sono in COMPLETA ANTITESI !
Laddove il cristianesimo VEDE NELLA MORTE LA VITA ETERNA , il fascismo ed il nazionalsocialismo vedevano al contrario IL CULMINE DELLA VITA ESATTAMENTE NELLA MORTE !
Nall'ambito del fascismo e del nazionalsocialismo esistevano due anime che erano di FATTO INCONCILIABILI ED IN COMPLETA ANTITESI !
Un'anima credente che conciliava il fascismo con il cattolicesimo ed il nazionalsocialismo con il cristianesimo positivo ed un'anima pagana-occulta-esoterica che ebbe il suo massimo esponente in Julius Evola nel fascismo e nella società segreta Thule che costiuitì il nucleo originario del nazionalsocialismo .
La Thule attinse a piene mani dalle teorie del professore di geopolitica Karl Haushofer, convinto assertore del ritorno della grande Germania e dell'espansione ad est al fine di costituire un solido "spazio vitale" che avrebbe a sua volta garantito il dominio sul mondo, dagli insegnamenti di un singolare monaco cistercense allontanato dalla Chiesa cattolica, Adolf Lanz von Liebenfels, fondatore dell'"Ordine dei nuovi Templari", una sorta di setta che predicava l'esistenza della razza superiore formata dagli ariani, che erano ritenuti semidei col compito di liberare il mondo dagli ebrei. La Thule si ispirò molto anche al Buddhismo tibetano deformandone i contenuti ed anche alle dottrine esoteriche di madame Helena Petrovna Blavatsky, la celebre medium e occultista, fondatrice della Società Teosofica Internazionale, che sosteneva di essere in contatto telepatico con gli antichi "Maestri sconosciuti", i sopravvissuti di una razza eletta, che sarebbe vissuta tra Tibet e Nepal, i quali si sarebbero rifugiati in seguito a una spaventosa catastrofe nelle viscere della terra, dove avrebbero fondato una straordinaria civiltà sotterranea, la mitica Agarthi.
Gli appartenenti a Thule miravano, attraverso la telepatia e attraverso specifici riti occulti, che si svolgevano solitamente nei boschi e vicino a corsi d'acqua, ad entrare in contatto con questa sorta di superuomini, al fine di ricostituire la razza superiore
Contestare Stendardo è come sparare sull'ambulanza ma visto che ho un pò di tempo libero e fuori piove, mi ci adeguo:
1) è una pura constatazione storica e non scoperta dell'acqua calda che il culto della morte prevale in quelle ideologie che
mirano alla supremazia razziale, nazionalistica e religiosa e ancora di più quando queste ideologie non riescono a prevalere.
2) la differenza tra me e te è che io Topolino lo leggevo da piccolo, tu lo leggi ancora adesso, visto quello che scrivi e come lo scrivi. L'arditismo iniziale NON ERA fascismo anche se lo ha tenuto a battesimo visto il modo con il quale l'Italia e soprattutto i socialisti trattavano i reduci. PER REAZIONE è confluito nel fascismo ma l'arditismo della prima ora era esuberanza patriottica
unita alla frustrazione nazionalistica dovuta alla mancata completa realizzazione delle aspirazioni italiane dopo la vittoria. Fu
D'Annunzio e non Mussolini a rappresentare questo stato d'animo anche se fu poi Mussolini, anche se per il suo superiore
intuito politico a prevalere. D'Annunzio stesso NON DIVENTO' fascista anche se accettò di convivere con il fascismo. A Fiume
l'avventura dannunziana e arditistica fallì anche per l'intervento armato dell'esercito italiano scatenato da Giolitti mentre
Mussolini stette a guardare. Più che il culto della morte, l'arditismo esaltò il RISCHIO della morte. Tra l'altro non furono molti
gli arditi che furono lieti e ansiosi di morire per Fiume quando si accorsero che l'annessione di Fiume all'Italia era una causa
persa perchè le potenze europee (e con esse il governo italiano) non intendevano permetterla. Dopo qualche cannonata,
gli arditi di D'Annunzio se ne ritornarono a casa buoni buoni senza manifestare alcuna affezione e fretta per la morte eroica.
Quanto alla RSI, nella Repubblica di Salò c'era di tutto e quindi anche i giovani idealisti i quali quando si accorsero che non vi
era più alcuna speranza di vittoria ma si trattava solo di rimandare la sconfitta totale il più a lungo possibile altro non vi era
da fare e da aspirare che alla morte gloriosa: di qui il "culto della morte". Atteggiamento che si diffonde sempre tra i perdenti.
Tipico, quindi, anche tra i Kamikaze giapponesi quando la flotta e l'aviazione giapponese era oramai chiaramente sconfitte.
3) se l'imbecille al quale ti riferisci è il sottoscritto, ti rassicuro subito: io un lavoro ce l'ho (tu non so) e le frittate me le so
cucinare da solo (tra l'altro non mi piacciono). Quanto ad infangare chi è morto coraggiosamente per una causa non mi sogno
affatto di farlo. Rilevo solo che accanto a chi combattè valorosamente ci furono anche i rubagalline, gli opportunisti, i criminali.
E questa era la situazione delle forze armate della RSI. Come ce n'erano anche tra i partigiani, sia chiaro. Il tuo rispetto per i
soldati di ogni divisa e paese conosce però una rilevante eccezione: non riguarda i soldati di Tsa'hal, l'esercito israeliano.
Ti piaccia o non ti piaccia (e sicuramente NON ti piace) lo Stato di Israele esiste e anche l'esercito israeliano. Ma chi indossa la
divisa dell'esercito israeliano e combatte coraggiosamente è escluso dal tuo rispetto e dalla tua ammirazione.
4) Sharon non è stato da me incensato. E' stato da me riconosciuto che come generale ci sapeva fare: ha sconfitto due volte
gli egiziani, la seconda invadendo addirittura l'Egitto e sul punto di occupare la capitale se i politici israeliani non l'avessero
fermato. E, in Libano, in pochi giorni ha cacciato le forze palestinesi che lo occupavano da padrone sconfiggendo anche i
siriani distruggendo i carri armati sovietici di cui erano dotati. Se è un pezzo di merda perchè ha causato anche morti tra i civili (peraltro inevitabili in guerra) allora i generali tedeschi della seconda guerra mondiali erano tutti pezzi di merda, dal primo all'
ultimo. Se Sharon è un criminale a motivo di Sabra e Chatila (comunque a fare la strage sono stati i "cristiani" falangisti e non
gli israeliani) e doveva finire sulla forca, allora gli alleati hanno fatto benissimo ad impiccare il generale Keitel, il generale Jodl
e altri militari tedeschi per i massacri di Lidice, di Ouradour e di Babi Yar (ne sai qualcosa, caro Stendardo?) per averli fatti o
per non averli voluti o saputi impedire. Lo sai quanti russi i tedeschi hanno ammazzato solo perchè colpevoli di essere russi?
O sono stati fatti morire di freddo o di fame solo perchè russi? O quanti ebrei sono morti solo perchè colpevoli di essere ebrei
( ma di questo non te ne frega un cazzo). Tu elenca pure i crimini commessi contro la popolazione palestinese civile inerme e
io ti cito i crimini commessi contro la popolazione russa, serba, polacca, greca, francese, ebraica altrettanto inerme commessi
dai tedeschi (ho detto TEDESCHI, caro Stendardo, e non semplicemente nazisti). Scommettiamo che io avrò da scrivere di più?
5) E' una buona cosa che riconosci che gli ebrei hanno pregi e difetti come tutti gli altri popoli. Purtroppo tra i loro difetti c'è
anche quello di ammazzare i nemici in guerra, come gli altri popoli. Bisogna che tu e quelli che la pensano come te vi mettiate
d'accordo una volta per tutte: se gli ebrei non reagiscono e si fanno ammazzare sono dei pecoroni e non hanno dignità. Se
invece combattono e si difendono e si creano una patria sono dei criminali. Decidetevi un pò cosa devono fare: magari si
dovrebbero suicidare in massa per farvi piacere? Mi dispiace, ma non ne hanno nè l'intenzione nè nessuna voglia.
P.S.: il Signore che veneri è un ebreo e venne sulla terra come ebreo, nato da madre ebrea.
6) Mi fa piacere sentirti ammettere che cristianesimo e fascismo sono in antitesi. Dopo di ciò rivaluti positivamente il fascismo
pur professandoti cristiano. Dovresti fare meno confusione e magari fare una scelta: o si è cristiani o si è fascisti. Nemmeno
essere cristiani ed essere simpatizzanti del fascismo va bene: è incoerente. Un vero fascista è pagano, non cristiano. Oppure
se vuole evitare una scelta drastica e mantenere una buone dose di ipocrisia essere cattolico e fascista. Il cattolicesimo è
altra cosa rispetto al cristianesimo e quindi in fondo è conciliabile con il fascismo. Julius Evola lo aveva capito.