Ognuno è portavoce della propria personale teoria.
Io l'ho già detto che cosa penso:
penso che il femminismo sia UNA delle conseguenze di un eccesso di razionalità.
Spesso ho citato opere in cui la donna veniva presentata in negativo,fatte da persone assolutamente irrazionali,in cui la verità del ''male'' fatto dalle donne,andava di pari passo con il trionfo dell'irrazionale sul razionale,come per esempio in Antichrist di Lars Von Trier.
Su una cosa le femministe hanno ragione:
l'uomo ha da sempre,un oscura diffidenza e paura nei confronti della donna,una diffidenza che non ha spiegazioni razionali.
Da quando è venuto l'illuminismo,gli uomini hanno imparato che i sentimenti che non si conformano alla ragione,vanno abbandonati.
Così gli uomini hanno messo da parte i loro timori...
ed è da allora che se la sono presa nel culo.
Forse il Cristianesimo può avere avuto un ruolo,in quanto religione del logos...
I greci rappresentavano le divinità come ''passionali'',proprio in virtù del fatto,che le passioni erano viste come un'intrusione del divino nell'umano,e dunque il divino era rappresentato in modo più irrazionale...
Ma per quanto il Cristianesimo sia 'più razionale'',del paganesimo,è con l'avvento dell'era moderna e dell'illuminismo che la ragione diventa ''assolutista''...
Che cos'è che accomuna Stuart Mill,ed Engels,(i femministi citati da Stendardo)personaggi provenienti da 2 mondi diversissimi,come il liberalismo e il comunismo?
La fede nella ragione,come sistema che perfezionerà le vite degli uomini e li condurrà alla felicità.
L'antifemminismo,è semplicemente una delle facce di quella consapevolezza,in cui per dirla con Massimo Fini,la ragione aveva torto.
Tutto qui,secondo me.