Autore Topic: Cristianesimo e mascolinità  (Letto 61788 volte)

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Offline zagaro

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #285 il: Gennaio 10, 2014, 11:19:47 am »
Guarda io non faccio parte di quelli che pretendono di spiegare tutto,così d'amblè con una teoria univoca,e su questo forum ce n'è di gente che fa così,però ti faccio 2 appunti.

Hai visto il mio ''nuovo'' avatar?
Chi è?

E' Baron Samedi,detto anche Baron Cimiterie,guardiano dei cimiteri,è la morte in persona nel Voodoo,venerato ad Haiti e nella Lousiana.
Ora io qualche 200 post fa,avevo ''corretto'',chi semplicemente si riferiva al culto dei santi come a un aspetto ''politeista'' del Cattolicesimo,quando semmai è in realtà la resurrezione del protoculto dell'umanità: QUELLO DEI MORTI,DEGLI ANTENATI.
Sono persuaso che questa fosse la protoreligione di tutta l'umanità.
Comunque a essere sincero non mi ero mai interessato ai culti specifici del Messico,mentre è da un pò che mi interesso a quelli delle Antille,e quindi ti posso spiegare perchè ci si rivolge a Baron Samedi...
Perchè essendo il signore della morte,è lui l'ultima speranza di chi appunto,è ormai prossimo alla morte,leggo che si rivolgono a lei,detenuti prostitute e tossicodipendenti...ovvero persone allo sbando che si sentono evidentemente prossime alla morte stessa.
Nel caso specifico chi si rivolge a Baron Samedi lo fa per essere risparmiato,forse chi si rivolge alla Santa Muerte,lo fa perchè sente il richiamo dell'abisso,del pietoso velo di oblio che costei stende sugli occhi dei sofferenti.
prova un pò a leggere di Durkheim.

cmq il culto della morte e la religone in genere, è paura dell'ignoto.

l'uomo ha naturalmente paura dell'ignoto, e per superare queste paure si costruisce delle 'bussole' per attraversare queste parti oscure. e lamateria prima di queste bussole  non è nient'alro che la propria esperienza  che nel tempo stratifica come cultura

 la religione non è che una di queste 'bussole'

Offline Rita

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #286 il: Gennaio 10, 2014, 11:35:05 am »
Domanda: il sangue come eggregore universale è facilmente intuibile.
Soprattutto alla luce dell'ipotesi delle esperienze universali che si stratificano poi come culture.
Anche se non saprei bene come "combinarla", ma istintivamente il versamento di sangue che precede la morte è un'esperienza che tutti gli esseri umani hanno vissuto.
Ma la croce?  :unsure: A me sembra già una sovrastruttura  :unsure: non tanto proto
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Salar de Uyuni

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #287 il: Gennaio 10, 2014, 11:42:40 am »
Sai quando dicono che la guerra è una cosa maschilista che il nuovo mondo delle donne ha abolito?
Non capiscono una cosa,oggi la sopravvivenza è di 80 anni,ai tempi dei primi Romani era sulla trentina,tu vedevi che eri appena ''maturato'' e tutti intorno a te erano morti,e ogni giorno era buono per crepare,si moriva senza esser vecchi,allora,non per darle un senso,ma per alleviare la sua tragicità,si inventarono la guerra,per dare alla morte un volto umano,accettabile,non quello impersonale e morboso della morte che uccide i malati nei letti,il suo volto era quello della morte gloriosa in battaglia,così come nel teatro si esecra le proprie tragedie,''recitandole'',drammatizzandole,e dandogli un volto,così,la guerra era il teatro della morte,la sua drammatizzazione,il suo incarnarsi nel mondo degli uomini,in un modo finalmente estetico e dunque gradito agli Dei e agli uomini.
La guerra per gli antichi Romani era l'estetica della morte,a sostegno di questa ipotesi,c'è il termine stesso che la designa presso quel popolo,Bellum,che ai nostri giorni è rimasto nel suo significato di ''estetico''.
Il bellum,era il culto della bella morte,la ricerca di una ''maschera'',sufficientemente accettabile,da far indossare alla morte,che notoriamente,come nella favola della morte rossa di Poe,sotto la maschera,nascondeva il nulla...
Solo che la morte rossa,ovvero la morte per malattia è una maschera esecrabile e invisa a tutti,la morte che indossa i panni dell'eroe che muore in battaglia,è una maschera a lei di manifestarsi in un modo gradito agli uomini e anche agli Dei,da qui l'idea che gli eroi,ascendessero nei campi elisi per stare insieme agli Dei.
La guerra per loro era teatro,il teatro della morte.
In ogni caso a torto Evola ha voluto reimpiantare un culto guerriero nell'epoca moderna,oggi i giovani vivono,e dunque si muore vecchi,e i vecchi,perdono il loro talento,i vecchi non sanno fare poesia,e morire in modo ''poetico'',i giovani sanno che possono vivere,e dunque vogliono vivere,e hanno ragione a voler vivere,se gli viene data ''vita'',anche se dolorosa,perchè teatralizzare la morte?
I moderni,in ogni caso non capiscono un tubo del mondo antico,le femministe dicono che la guerra l'hanno inventata gli uomini,ma non capiscono che è in realtà l'hanno inventata gli Dei,per permettere agli uomini,di dare al loro destino tragico,un volto che loro potessero accettare.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline zagaro

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #288 il: Gennaio 10, 2014, 12:08:42 pm »
Sai quando dicono che la guerra è una cosa maschilista che il nuovo mondo delle donne ha abolito?
Non capiscono una cosa,oggi la sopravvivenza è di 80 anni,ai tempi dei primi Romani era sulla trentina,tu vedevi che eri appena ''maturato'' e tutti intorno a te erano morti,e ogni giorno era buono per crepare,si moriva senza esser vecchi,allora,non per darle un senso,ma per alleviare la sua tragicità,si inventarono la guerra,per dare alla morte un volto umano,accettabile,non quello impersonale e morboso della morte che uccide i malati nei letti,il suo volto era quello della morte gloriosa in battaglia,così come nel teatro si esecra le proprie tragedie,''recitandole'',drammatizzandole,e dandogli un volto,così,la guerra era il teatro della morte,la sua drammatizzazione,il suo incarnarsi nel mondo degli uomini,in un modo finalmente estetico e dunque gradito agli Dei e agli uomini.
La guerra per gli antichi Romani era l'estetica della morte,a sostegno di questa ipotesi,c'è il termine stesso che la designa presso quel popolo,Bellum,che ai nostri giorni è rimasto nel suo significato di ''estetico''.
Il bellum,era il culto della bella morte,la ricerca di una ''maschera'',sufficientemente accettabile,da far indossare alla morte,che notoriamente,come nella favola della morte rossa di Poe,sotto la maschera,nascondeva il nulla...
Solo che la morte rossa,ovvero la morte per malattia è una maschera esecrabile e invisa a tutti,la morte che indossa i panni dell'eroe che muore in battaglia,è una maschera a lei di manifestarsi in un modo gradito agli uomini e anche agli Dei,da qui l'idea che gli eroi,ascendessero nei campi elisi per stare insieme agli Dei.
La guerra per loro era teatro,il teatro della morte.
In ogni caso a torto Evola ha voluto reimpiantare un culto guerriero nell'epoca moderna,oggi i giovani vivono,e dunque si muore vecchi,e i vecchi,perdono il loro talento,i vecchi non sanno fare poesia,e morire in modo ''poetico'',i giovani sanno che possono vivere,e dunque vogliono vivere,e hanno ragione a voler vivere,se gli viene data ''vita'',anche se dolorosa,perchè teatralizzare la morte?
I moderni,in ogni caso non capiscono un tubo del mondo antico,le femministe dicono che la guerra l'hanno inventata gli uomini,ma non capiscono che è in realtà l'hanno inventata gli Dei,per permettere agli uomini,di dare al loro destino tragico,un volto che loro potessero accettare.



si chiama 'culto della bella morte' ed è stato uno dei leit motif del Decadentismo di fine ottocento, ripreso per via della IWW alle porte, ove il creptio delle mitragliatrici a tiro rapido mise subito in cantina le cariche di cavalleria con  bandiere al vento, e costrinse  i maschi a vivere come topi nelle trincee ..........................

questo link porta ad  una canzone nata nel corso ella IWW e fin agli anni '50 avanzati era  proibito cantarla, questa è una delle migliori esecuzioni quellla di Vampa


Offline Salar de Uyuni

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #289 il: Gennaio 10, 2014, 21:14:33 pm »
Citazione
Ma la croce?  :unsure: A me sembra già una sovrastruttura  :unsure: non tanto proto

La croce è uno degli elementi magici PER ECCELLENZA,e ricorre in tradizioni che con il Cristianesimo non hanno NULLA a che fare.
Nel vodoo per esempio ci si fa il segno della croce (anche se in modo diverso dai cattolici),rivolgendosi ai 4 punti cardinali,nella Teurgia (invocazione di entità angeliche) di origine cabalistica EBRAICA idem,
i romani quando fondavano una città la prima cosa che facevano era tracciare una croce,tra il cardo e il decumano,che poi solo DOPO,sarebbero diventate le 2 vie principali della città,e ciò non aveva un significato solo pratico,ma anche SIMBOLICO
Le leggende europee che se a San Giovanni si rimane svegli tutta la notte davanti a un crocicchio di strade,si può vedere la ''processione degli spiriti'' del solstizio,è molto simile all'usanza afroamericana,di mettere offerte nei crocicchi delle strade,per invocare Legba...
la croce celtica è poi più antica di quella cristiana,ed è circondata da un cerchio,che è poi quello che ci suggerisce il significato della croce:
ovvero è una rappresentazione del mondo,inteso come unione fra l'immanente (la linea orizzontale),e il trascendente ovvero la linea verticale.
I romani quando fondavano le città tracciavano una croce,perchè questa simboleggiava la fondazione del mondo,e difatti faceva notare Blondet in un articolo molto interessante,il gioco ''del mondo'' quello dei bambini che tracciano una serie di linee che si intersezionano e saltano da un quadrato all'altro,è un'antica reminiscenza della fondazione delle città romane e del significato simbolico di ''rappresentare il mondo in miniatura'',per questo quel gioco si chiama il gioco del mondo.
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Offline zagaro

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #290 il: Gennaio 11, 2014, 09:40:51 am »
............................................i,nella Teurgia (invocazione di entità angeliche) di origine cabalistica EBRAICA idem,
..............................,e difatti faceva notare Blondet in un articolo molto interessante,i............................
la Teurgia non ha niente acchefare con la Kabala, la teurgia  è un movimento orientaleggiante sorto nella Roma imperiale (quindi anche con elementi ebraici ma principalmente persiani e mitriadici) che ha più  accheffare con il cristianesimo delle origini che con la kabala, la quale come kabala si afferma dopo il  X° secolo con il libro dello Zohar (semmai potresti parlare di scuole pre-cabalistiche).
La Teurgia poi fu proibita nel VI° secolo

ma che autori leggi?

Offline Salar de Uyuni

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #291 il: Gennaio 11, 2014, 11:13:28 am »
Robert Ambelain Le Cabale Pratique,per Teurgia ci si riferisce di solito,in senso più amplio a tutte le operazioni di evocazione di spiriti ''divini'',in contrapposizione alla Goezia,ovvero l'evocazione di entità demoniache.
E' un termine generale che non penso si riferisca a un solo momento storico.
Nel testo da lui redatto,utilizza gli insegnamenti di Martinez De Pasqually per evocare le entità angeliche,forse non si tratta di Cabala ''ortodossa'',perchè Martinez De Pasqually non era nemmeno ebreo,ma i rimandi alla Cabala sono troppi,per non definirla ''di origine cabalista''.
E poi io mi domando se esista una ''cabala ortodossa''...
Martinez De Pasqually è vissuto intorno al 1600,a lui si deve la creazione del Martinismo,nel caso da me citato (della croce con i 4 punti cardinali),mi riferivo a un rituale martinista.

Qui c'è una breve scheda storica del Martinismo:

http://www.eresie.it/it/Martinismo.htm
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Offline zagaro

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #292 il: Gennaio 11, 2014, 11:25:06 am »
Robert Ambelain Le Cabale Pratique,per Teurgia ci si riferisce di solito,in senso più amplio a tutte le operazioni di evocazione di spiriti ''divini'',in contrapposizione alla Goezia,ovvero l'evocazione di entità demoniache.
E' un termine generale che non penso si riferisca a un solo momento storico.
Nel testo da lui redatto,utilizza gli insegnamenti di Martinez De Pasqually per evocare le entità angeliche,forse non si tratta di Cabala ''ortodossa'',perchè Martinez De Pasqually non era nemmeno ebreo,ma i rimandi alla Cabala sono troppi,per non definirla ''di origine cabalista''.
E poi io mi domando se esista una ''cabala ortodossa''...
Martinez De Pasqually è vissuto intorno al 1600,a lui si deve la creazione del Martinismo,nel caso da me citato (della croce con i 4 punti cardinali),mi riferivo a un rituale martinista.

Qui c'è una breve scheda storica del Martinismo:

http://www.eresie.it/it/Martinismo.htm

la Teurgia che significa creazione degli dei si effettuava principalmente con la telestikè, che consisteva in una pratica per animare  e consacrare una statuetta  in una divinità  in un oracolo così detta alla carlona.
qualcoca che ricorda un pò il santo protettore.

mentre la Cabala può essere paragonata al misticismo una forma di esperienza diretta con il sacro,non spiegabile con un discorso logico-discorsivo. e non esiste la sola cabala ebraica anche se tutte le forme di cabala occidentale in qualche modo vi fanno riferimento

Offline Salar de Uyuni

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #293 il: Gennaio 11, 2014, 14:10:12 pm »
Citazione
mentre la Cabala può essere paragonata al misticismo una forma di esperienza diretta con il sacro,non spiegabile con un discorso logico-discorsivo. e non esiste la sola cabala ebraica anche se tutte le forme di cabala occidentale in qualche modo vi fanno riferimento

La Cabala non è magia,lo dice anche Nadaav Crivelli,però è evidente che è la base teorica di tutta una serie di riti,alcuni anche con finalità teurgica.
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Offline Salar de Uyuni

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #294 il: Gennaio 11, 2014, 14:14:15 pm »
Io sapevo che la traduzione di Teurgia è ''opera sul divino'',''azione sul divino'',più che ''creazione del divino'',anche se non conosco il greco...
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Offline zagaro

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #295 il: Gennaio 11, 2014, 15:35:10 pm »
La Cabala non è magia,lo dice anche Nadaav Crivelli,però è evidente che è la base teorica di tutta una serie di riti,alcuni anche con finalità teurgica.

il misticismo non è magia.
ma  è un contatto con il sacro talmente  intenso che  è difficile da descrivere e quindi da comunicare agli altri

poi ognuno in questo colloquio con il sacro usa il proprio alfabeto religioso

Offline Animus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #296 il: Gennaio 11, 2014, 20:40:14 pm »
per contro Animus si inventa che legge la Bibbia in ebraico antico,e i vangeli in aramaico,ma chi gli crede?
Fa la figura del pallonaro...

Un ottimo esempio di come, per mentire, basti semplicemente omettere una parte dell'intero (alias... verità).
La ragione per cui mi sono allontanato dalla visione del mondo dato dalla "questione maschile".
Non può essere vera...per la definizione stessa di verità. ;)
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Animus

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #297 il: Gennaio 11, 2014, 21:30:03 pm »
Gesù disse, "Quando vedrete uno che non è nato da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il vostro Padre."



Esiste cmq un'interpretazione, perfettamente logica, che scagiona, se non il cristianesimo, almeno cristo dall'accusa di misoginia.
Sapreste trovarla?

Non dovrebbe essere difficile, dal momento che è già stata evidenzata.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline maveryx

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #298 il: Gennaio 12, 2014, 14:52:58 pm »
Già, chissà perchè ce l'hanno a morte con Dio e Gesù Cristo, ma non con Allah e Maometto....
Io dico per paura e viltà nei confronti dell'Islam, ma soprattutto perchè satana sa benissimo che la religione Cristiana è quella VERA, per questo motivo attacca il Cristianesimo con una ferocia inaudita, non riscontrabile nelle altre religioni. Dunque gli atei, specialmente i più inferociti sono marionette inconsapevoli manovrate dal falsario.

Vacca boia a che punto stiamo, poveri noi.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

Offline André Linoge

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Re:Cristianesimo e mascolinità
« Risposta #299 il: Gennaio 12, 2014, 15:45:36 pm »
Vacca boia a che punto stiamo, poveri noi.
Puoi dirlo forte! Io ho evitato di commentare questo topic fin dall'inizio perché le credulonerie religiose di certe persone dal mio punto di vista rappresentano un autentico insulto all'intelligenza umana e non sono meritevoli neanche di perdere cinque secondi per instaurare un contraddittorio. Ma di cosa vuoi discutere con certi esegeti di tale calibro? :rofl1:

Consiglio a tutti di guardare questo film, per qualcuno potrebbe essere illuminante (sempre che ce la faccia a raggiungere un briciolo di apertura mentale e obiettività):
;)
Single Forever!
Più casa, più soldi, più libertà!