Lo immaginavo, "no idea"...
Siete proprio delle zucche vuote.
Ieri pensavo ad una stranezza umana, ovvero, come chi sostenga una tesi, non faccia nessuna ricerca volta a confutare la tesi stessa (il proprio
credo), ma semplicemente, quando si presenti una tesi contraria, quella da lui volutamente ignorata, si limiti ad attaccarla, mai a verificarla.
Se
si tenesse realmente alla veridicità di una tesi, la ricerca deii "contraria", sarebbe un atto necessario.
Questa è, in effetti, la strada seguita nelle scienze,che si dicono tanto più "esatte", quanto più fedeli al criterio sopra esposto, fino a raggiungere la perfezione nella dimostrazione logica/matematica, dove infatti si dimostra che la tesi è vera, dimostrando, con vari metodi, che la sua negazione non può che essere falsa: in pratica, ogni teorema dimostra che "è così, perchè non puo non essere così", che è precisamente quella necessaria indagine sui "contraria", senza i quali, non includendoli, anche il concetto di verità perde completamente di significato.
Il dogmatico, il credente, il religioso, il fanatico insomma, invece, dei "contraria", non ne vuole proprio sapere, vanno ignorati, se seppelliti è meglio, se poi non li si riesce nemmeno a pensare/immaginare ( psicologicamente parlando è il tabù), è la soluzione migliore.
E in effetti, quale apo-calisse (dis-velamento) sarebbe possibile da parte del cammino cristiano se non vi fosse ...un tabù collettivo...delle fette di salame belle spesse sugli occhi dei
chretiéns?