Intanto buon 2014 a tutti!
Apro un topic a parte per non scrivere la stessa cosa in due posti diversi. Mi riferisco a queste due bellissime notizie.
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=9568.msg109881;topicseen#msg109881http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=9566.msg109874;topicseen#msg109874Una delle cose che più non sopporto è il servilismo italiano nei confronti dell'Europa. Ogni cagata viene giustificata con la solita frase "ce lo chiede l'Europa".
Ma se l'Europa o qualsiasi ente internazionale tocca le donne, gli zerbini italici si trasformano in leoni. D'altronde anche i maschi femministi fanno gli schiavi con le donne e poi diventano addirittura violenti con chi osa discutere il femminismo.
Ecco che il gattino italiano si trasforma in leone.
La Corte di Strasburgo e l'Ue bacchettano l'Italia per il suo femminismo.
http://www.fanpage.it/pensioni-uomini-donne/L'Italia tira fuori le palle e manda a cagare l'Ue.
http://www.euractiv.it/it/news/norme/6582-corte-strasburgo-italia-non-tutela-i-diritti-dei-padri-separati.htmlL'Italia tira fuori le palle e manda a cagare la Corte di Strasburgo. Anzi, addirittura approva la Convenzione di Istanbul e peggiora la legge sull'affido condiviso creata nel 2006.
La Corte di Strasburgo bacchetta l'Italia per il cognome materno? I leoni italici tornano gattini e scattano. Slave Letta è già al lavoro per modificare le norme sul cognome materno. Mi sarebbe piaciuto vederlo così scattante quando Ue e Corte di Strasburgo ci hanno bacchettati per la questione "padri separati" e per le pensioni.
In pratica questi rincoglioniti si fanno comandare dall'Europa creando danni su danni all'Italia e agli uomini. L'unica volta in cui dovrebbero ascoltare l'Europa, fanno i leoni e mandano a cagare Bruxelles (e Strasburgo).
Sugli argomenti in questione, che dire? Sul cognome materno, non vedo dove sia il problema. A me interessa che non si discriminano gli uomini. Anzi, nei paesi di lingua spagnola tutti hanno due cognomi. Le uniche due cose che mi lasciano perplesso sono queste:
- ho letto di "dare il solo cognome materno". Conoscendo il femminismo e la sua finta parità, non vorrei che si passi dal doppio cognome al solo cognome materno, discriminando di fatto i padri.
- come al solito, in nome della finta parità femminista, si vuole l'uguaglianza laddove le donne sono in minoranza ma si parla di differenza o meritocrazia laddove le donne dominano. Nel caso specifico, si parte dal solito equivoco di ignorare e/o difendere con le unghie i privilegi femminili e di prendere in considerazione e combattere solo quelli maschili. Per esempio, le femministe si lamentano della legge salica, gridando al maschilismo, ma scordano che il marito della Regina è solo Principe Consorte mentre invece una scema qualsiasi che si sposa con un Re diventa Regina. E potrei fare altri mille esempi.
Doppio cognome? Primo: doppio cognome vuol dire DOPPIO COGNOME. Non cognome materno. Ma, soprattutto, si eliminassero pure tutte le discriminazioni anti-maschili. Per rimanere in tema famigliare, penso al divorzio, al test di paternità obbligatorio, ecc ecc.
Così è troppo facile. Si ignorano o si spacciano per "parità" i privilegi femminili e si eliminano solo quelli maschili in quanto misogini. Così facendo, sembrano attiviste che vogliono la parità, ma in realtà vogliono mettere la donna su un piano superiore rispetto all'uomo, cosa che poi ammettono loro stesse con l'estremismo che conosciamo tutti. Il femminismo è questo.
Da sempre maschi e femmine si dividono i ruoli, cosa che fa si che siano sempre esistiti privilegi maschili ma pure femminili. Loro vogliono eliminare i primi e tenersi i secondi. Quindi parlano solo dei primi, facendo credere che le donne siano sempre state discriminate, ignorando i privilegi che le donne hanno da sempre.
Non a caso in Inghilterra hanno fatto un macello per la legge salica (ora penso che non ne parlino più, visto che la prossima Regina la vedremo fra circa 100 anni), ma nessuno ha detto mezza parola sul fatto che la moglie del futuro Re sarà Regina mentre invece l'attuale marito di Elisabetta non è Re (anzi, non lo conosce quasi nessuno).
Sul condiviso, che dire? Ci ho capito poco, ho scoperto questa cosa pochi minuti fa. Io penso che sia già assurdo che uno dei due genitori (anche se parliamo della mamma) debba essere cacciato da casa sua, costretto a mantenere il coniuge, non poter vedere i figli, subire i peggiori ricatti, ecc ecc. E' una chiara violazione dei diritti umani. Ma se consideriamo che puntualmente si colpisce una parte e si favorisce l'altra, allora la violazione dei diritti umani è doppia.
Ripeto. La casa al proprietario. E' casa mia e me la tengo io. Affido condiviso. I figli si fanno in due. Mantenimento diretto al figlio. Io devo mantenere mio figlio, non l'ex moglie parassita. E di conseguenza pari diritti, doveri e potere. Io non devo vivere sotto ricatto. Ma il femminismo sappiamo com'è. A loro interessa che la donna abbia una casa, che possa controllare i figli, che abbia dei soldi e che possa dominare la scena. La chiamavano parità.
Mi piacerebbe vedere come reagirebbero le femministe se ogni donna separata venisse cacciata da casa sua, privata dei figli, costretta a mantenere l'ex marito e ricattata in maniera meschina. Succederebbe un casino
Comunque spero che il vostro sia solo un falso allarme e che, anzi, sistemino una volta per tutte questa cosa. All'estero, da quel che leggo, sono già a buon punto. Io non voglio sposarmi, a prescindere dal femminismo, ma mi piacerebbe poter scegliere liberamente. Se
per assurdo cambiassi idea, non potrei sposarmi (non sono pazzo). E gli uomini che vogliono sposarsi?
Parità? Diritti? Fra un po' spacceranno la schiavitù per "diritto civile" della donna. Ma andate a cagare
Parità significa parità, come dice l'art.3 della Costituzione.