Da la Nazione, cronaca di Pisa, sabato 28/12/2013, un altro capitolo nella vicenda che vede coinvolto l'attore Andrea Buscemi
Buscemi: false l'80% delle denunce per reati di stalking
Giunge a stretto giro di posta la replica di Andrea Buscemi - al centro di una vicenda che lo vede imputato per stalking nei confronti della ex fidanzata- al recente intervento della Casa della Donna" in merito alle mie dichiarazioni pubbliche sull'inquietante vicenda che mi vede coinvolto. Tale intervento non mi stupisce affatto: per i toni e l'evidente presa di posizione esso è la prova evidente di quanto ho più volte ribadito. Non solo io cioè sono stato ingiustamente accusato di colpe mai commesse (accuse talmente grossolane e plateali da essere gracili e paradossali, e non vedo l'ora di affrontarle nel dibattimento), ma sono anni che la querelante, coadiuvata dalla sorella, attraverso l'organizzazione di convegni dedicati al delicato tema, tenta di prepararsi un terreno propizio, diffamandomi senza scrupolo, sistematicamente e metodicamente con giornalisti, politici, amministratori, forze dell'ordine, e, appunto, istituzioni di difesa della donna. Il tutto seminando un'insensata campagna di odio e riprovazione nei miei confronti."
"Anzitutto io non nego affatto il dramma del fenomeno stalking, una degenerazione comportamentale -prosegue Buscemi- che merita assolutamente di essere contrastata (nel mio piccolo, io stesso ho dedicato spettacoli teatrali e trasmissioni televisive alla violenza di genere, difendendo a spada tratta le donne). Ma la questione è che io non ho compiuto alcuno stalking nè alcuna violenza nei confronti della querelante, ma proprio nessuna: come ho già detto, sono convinto che se in Aula emergerà un reato sarà quello di calunnia e le assurde accuse cadranno come pareti di gesso e di carta sotto il peso della verità. Ma ribadisco che, riguardo alle false denunce per stalking, il quadro è allarmante. Se proprio non è già a conoscenza del fenomeno invito la Casa della Donna a informarsi sui dati a disposizione della Procura di Bergamo(che ha il merito di aver scoperchiato il vaso di Pandora sulla questione). Ho parlato di un 50% di accuse false e faccio notare che sia la Dott.ssa Carmen Pugliese pm del pool della Procura lombarda, sia l'avvocato Lorenzo Pugliesi presidente di "Sos Stalking" sia Gian Ettore Gassani presidente nazionale matrimonialisti italiani (solo per citare alcuni) parlano addirittura dell'80% (per saperne di più basta digitare su Google "viittime di false denunce per stalking"). Ergo, non tutte le persone denunciate sono per forza colpevoli, e non tutte le denuncianti sono davvero vittime: la Casa della Donna saprà che esistono anche i furbi e i bugiardi. Del resto, la questione è arcinota, negarla significa alimentare una deriva sessista che non fa bene a nessuno. In attesa della sentenza, chiedo già ai pisani uno scatto di intelligenza e perspicacia per collocare questa vicenda nella giusta dimensione. E a un nobile ente quale è la Casa della Donna (peraltro finanziato con soldi pubblici)ricordo che viviamo in uno Stato di diritto: perciò il consiglio è di attendere l'esito del processo e di astenersi dall'esternare giudizi affrettati (anche vagamente ideologizzati), soprattutto evitando di associare a questa surreale vicenda termini terribili come "femminicidio" : altrimenti, quando sarà dimostrata la mia innocenza le scuse di rito potrebbero non essere sufficienti".
