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Antichrist,il male è femmina

(1/1)

Salar de Uyuni:
Visto che Torsolo ha aperto una sezione apposita,ripropongo un vecchio thread su un film che mi aveva colpito e anche un pò inquietato,questo non è il solito film dell'orrore,è qualcosa con una carica d'angoscia ben superiore.

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Anche se a molti sarà sfuggito,la T di Antichrist,è anche il simbolo femminile,e io ,da bravo quemmista non potevo non notare questo ''segnale in codice,e così ho deciso che era ora di guardare il film




Lars Von Trier è regista danese, sicuramente,come tutti gli uomini del nord-europa è stato sottoposto,al violento lavaggio del cervello in cui gli uomini vengono schiacciati da enormi complessi di colpa.
Tuttavia egli,a differenza degli altri uomini nordici, eviscera il suo senso di colpa utilizzando come scanner l'occhio della cinepresa,e il risultato è quantomeno sorprendente:
non solo la colpa non giace da una sola parte,nel rapporto carnefice-vittima,uomo-donna,ma anzi essa è una sorta di medium, che esiste fra i 2,di humus,di carburante per la relazione,in una parola:ciò che li unisce.
Nella tradizione cabalistica,si dice che l'essere umano sia stato diviso in 2 maschio e femmina,in seguito al peccato originale,in virtù di quell'antica caduta,permane questo angoscioso senso di colpa,ma questo misterioso senso di colpa,che è intrinseca consapevolezza inconscia di quella ancestrale divisione,diventa dunque motivo di ricerca e unione...
nel film,il senso di colpa, appare infatti come l'unico vero movente nell'attrazione tra il protagonista e la protagonista,mentre l'amore,è in realtà una maschera dietro alla quale questo oscuro sentimento si nasconde.
Di questo richiamo ''cabalistico'',ne deve essere in qualche modo consapevole il regista se decide di chiamare il bosco,dove è ambientata la vicenda ''eden''.

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Nella trattazione storica,del fenomeno della caccia alle streghe,non viene mai sufficientemente messo in risalto,che è stato essenzialmente un fenomeno del nord Europa,(l'Europa del sud ne fu colpita in modo molto più marginale)Lars è danese,e dunque non può non sentire l'eco lontana di questo fenomeno.
Nel film,infatti,anche se in modo molto particolare,viene trattato,il cosiddetto ''femmnicidio'',soprattutto in relazione al fenomeno della caccia alle streghe.
La protagonista,in particolare,è una ricercatrice storica,che indaga le ragioni storiche della cosiddetta ''caccia alle streghe''...
Tutto il film ruota attorno a questa tematica ed essa si fonde alla tematica del lutto,giacchè come prologo la coppia in questione,perde il figlioletto.
Il protagonista maschile,è quello razionale,che cerca di guarire la sua compagna dalla depressione,per la perdita del loro figlio,egli la ama(o forse crede di amarla),e la giudica semplicemente una donna malata,bisognosa di cure amorevoli,e di un processo di autocoscienza che l'avrebbe portata a guarire.
Lei invece,è la parte irrazionale,essa dentro di sè,sente di non essere l'innocente vittima,di un destino crudele,ma di essere in qualche modo colpevole,del suo destino.
Essa poi estende questa consapevolezza,a tutte le donne vittime di violenza,comprendendo anche quelle vittime del ''femminicidio'',della caccia alle streghe.
Il suo compagno-terapeuta,respinge con fermezza questa conclusione,''non penserai mica che le donne che subiscono violenza,siano in qualche modo colpevoli''?
Ovviamente,l'uomo-razionalità,rigetta questa ''sensazione'' come la naturale conseguenza di un lutto,e fiducioso di ciò,ritiene che tramite un processo di autocoscienza,tutte queste sensazioni scompariranno e appariranno per quello che sono,ombre che scompariranno di fronte alla luce dell'autocoscienza razionale.
Come invece verrà illustrato nel film,l'autocoscienza,porterà la donna non a disperdere le proprie angoscie,ma a materializzale,o peggio ancora A INCARNARLE,manifestando tutta la loro realtà,la realtà del male femminile.
Nella fase finale del film,tuttavia,egli dovrà realizzare incredulo,la realtà di questo male:
la sua compagna,prima gli chiederà di picchiarlo,poi lo aggredirà varie volte,accoltellandolo,e attaccando i suoi genitali,fino a che essa realizzerà il suo intento,ovvero si farà uccidere,e come le altre sorelle sarà bruciata su un rogo,mentre,in una scena suggestivo-coreografica da sotto,la terra rilascierà i corpi delle sorelle giustiziate,unendosi a loro.

Per fare chiarezza su questa assurda pulsione autodistruttiva,viene affrontato il tema della natura ''malvagia''...
Certamente Lars Von Trier non è il primo ad accorgersi della malvagità della natura,già Leopardi parlava di ''natura matrigna'',ma Trier va oltre e aggiunge alcuni tasselli.
LA NATURA E' LA CHIESA DI SATANA,è l'affermazione cloue del film...
E se la natura è la chiesa di Satana,chi è Satana?
Satana,ci fa intuire il regista,è colei,che vive con maggiore immediatezza,tramite il proprio corpo,le pulsioni della natura stessa.
La protagonista,incapace dunque di dare un nome alla propria paura,alla fine realizza che cos'è che la spaventa:
sè stessa,perchè grazie al suo processo di autocoscienza realizza di essere malvagia,e di conseguenza agirà come tale,agendo il male,ma sopratutto creando le condizioni perchè gli altri lo agiscano su di lei.

In una parola Lars a Don Corsi gli fa una pippa! :D

Ovviamente ci saranno anche altre tematiche e simbologie,nel film,ma io ho cercato di approfondire quelle più vicine alla sensibilità QM.
Che dire,buona visione
Link diretto streaming

http://www.filmsenzalimiti.net/antichrist.html

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Salar de Uyuni:
L'epilogo

L'epilogo,del film risulta quello che in assoluto può,camuffare,il film,e farlo apparire ''femminista'',anzichè anti-femminista,e diciamo pure anti-femminile tout court.
Nella parte finale,del film vediamo,che dopo l'uccisione della sua compagna,e il rituale macabro del rogo,il protagonista maschile vede venire incontro a sè,una folla di donne senza volto,che gli viene incontro...
''Si tratta delle vittime innumerevoli del femminicidio'',è l'interpretazione comoda,che usano alcuni fan del regista,per riportare il film nell'agone del politicamente corretto.
In realtà uno che definisce sè stesso come ''nazista'',non può avere molto a cuore i temi del politicamente corretto.
Tuttavia nulla può essere affermato di per certo sul film,esso è una sorta di opera ermetica,è lo scopo di un'opera ermetica è quello di veicolare un messaggio,per così dire,eretico e eterodosso,per l'epoca in cui vive,usufruendo di immagini e simbologie,ortodosse.
Chi può capire,capisca...
I massoni veicolarono i loro messaggi nelle cattedrali gotiche,usando immagini,proprie della chiesa Cattolica.
Allo stesso,modo questo finale va letto,secondo quello che è il titolo dell'opera ,ovvero Antichrist,l'Anticristo,e non secondo le suggestioni dell'epoca in cui viviamo.
Così come il sacrificio di Cristo,porta il regno di Dio,e i suoi adepti sulla terra,quello dell'Anticristo,porta con il suo sacrificio,il regno di Satana sulla terra,e le sue adepte,sulla terra.
Il sacrificio di lei,porta dunque le sue sorelle,(le streghe),a TORNARE sulla terra.
E' dunque,un ultimo avvertimento,a quegli uomini,che,seppur tardivamente,scoprono il male nella loro compagna,l'eliminazione fisica di lei,''il femminicidio'',non porterà alla cancellazione del male,ma sarà di ulteriore aiuto,nella sua affermazione,non perchè qualcuna contabilizzi,queste morti in un blog,o su un telegiornale,ma per la potenza metafisica del sacrificio stesso.

Concludendo,questa è un'opera estrema,ed estremista,non necessariamente va condivisa,e non necessariamente ne và condivisa l'interpretazione,ma l'impressione che se ne deriva,è quella che si tratti di un'opera antifemminista,(e anche anti-femminile o misogina,per quanto questo termine oggi possa avere significato),che non confuta le verità del femminismo (lo sterminio delle donne,il femminicidio,la caccia alle streghe),su base logica e storica,ma con suggestioni irrazionali,e metafisiche,con immagini volutamente,forti,e dense di significato,che difficilmente si disperdono subito dopo la visione del film.
La suggestione,del film,è che noi stessi,IN QUANTO UOMINI E RAZIONALI(come il protagonista maschile del film),abbiamo noi per primi,delle ritrosie ad accettare una simile ''verità'',mentre è la femmina essa per prima ad esperire questa realtà del suo male,ed il suo femminismo,non è altro che il canto della gallina,che ha fatto l'uovo,il tentativo di depistare,di allontanare da sè,il peso ancestrale di questa colpa.

Salar de Uyuni:
Per chi vuole il link in streaming funzionante c'è questo

http://www.filmsenzalimiti.net/antichrist.html

Salar de Uyuni:
Rivedendolo una seconda volta però devo dire che non mi ha più inquietato come l'altra volta.
La reazione della critica comunque è scontata,non poteva che essere di disapprovazione,io onestamente non so neanche se lo definirei film dell'orrore.

Dottor Zero:
Ma io dico: c'è bisogno di guardare questo film per stare inquieti? Basta guardare un qualsiasi telegiornale italiano!  :lol:

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