Autore Topic: Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"  (Letto 6946 volte)

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Alberto86

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Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« il: Gennaio 04, 2014, 20:42:25 pm »
Oggi ho incontrato un amico che non vedevo da diversi anni, ma che comunque sento occasionalmente per telefono. Un uomo dalla corporatura possente ma dal carattere semplice, mite e tranquillo a cui devo anche la vita per motivi che non sto qui a spiegare.
Siamo stati colleghi di lavoro molti anni fa e successivamente è rimasta l'amicizia anche per un hobby che ci accomunava.
Negli anni non l'ho mai visto nè litigare, nè cercare lo scontro con nessuno (altrimenti l'avrei allontanato a tempo debito). Anzi, in ambito lavorativo l'ho sempre visto pronto a cercare soluzioni eque, razionali ma sopratutto finalizzate al "quieto vivere", nonostante il suo livello d'istruzione sia alquanto basso e nonostante sia cresciuto in un contesto sociale non proprio favorevole.
Diciamo che, a mio avviso, l'unico suo grosso neo, è che pecca, quasi sempre, di palese e profonda ingenuità.
Certamente proprio questa sua grave mancanza, l'ha portato in poco tempo a cadere nel tranello di una delle tante donne opportuniste di passaggio d'oggi, che dopo averlo ammaliato, sedotto e convinto ad avere un figlio, l'ha presto scaricato con la prima scusante possibile, impedendogli di vedere il figlio.
Inutile dirvi quanto questa situazione l'abbia in poco tempo distrutto psicologicamente, portandolo ad avere anche uno scontro fisico col padre di questa donna (padre che gli impediva in ogni modo di avere contatti col figlio), a subire umiliazioni dall'intera famiglia della donna ed anche a subire una denuncia di stalking, minacce e percosse (poi per sua fortuna ritirata) con relativa visita domiciliare da parte delle forze dell'ordine.
Fortunatamente alla fine, non so come, pare che la situazione si sia attualmente raffreddata/tranquillizzata e che la donna abbia deciso di fargli vedere regolarmente il figlio.
Ma..., perchè c'è un ma, oggi mi ha confessato che, durante quel periodo, la situazione per lui è stata talmente devastante che, se non fosse stato per l'aiuto dei suoi familiari stretti, avrebbe sicuramente commesso un "femminicidio" con annessa strage familiare (e credetemi che purtroppo non scherzava).....

Inutile dirvi quanto questa sua confessione mi abbia turbato profondamente, nonostante sia abituato a sentirne oramai di cotte e di crude, nonostante sia stato sempre contrario al matrimonio, nonostante sia categoricamente contrario alla possibilità di avere figli e nonostante conosca bene il moderno opportunismo femminile.

La verità è che non è possibile pensare, neanche per un attimo, di potersi abituare in qualche modo a certe cose. Cosi come non è possibile abituarsi all'idea che in una società possa esistere un tale disequilibrio legislativo e di equità tra persone. E se una società non si preoccupa di sanare queste diseguaglianze, significa solo che dietro c'è pura malafede, grossi interessi lobbisti e tutto, fuorchè l'intenzione di risolvere concretamente i reali problemi sociali.
« Ultima modifica: Gennaio 04, 2014, 21:03:04 pm da Alberto'86 »

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #1 il: Gennaio 04, 2014, 22:21:58 pm »
Le famiglie delle donne sono spesso delle "associazioni a delinquere" per dirla con PPP, soprattutto se benestanti le figlie qui in Italia sono spesso viziate e protette acriticamente qualsiasi cosa facciano e iniquità commettano. Tutto li viene creduto permesso, lo so perchè ci sono passato anch'io, scontrandomi e alla fine molto pesantemente, con un'intera famiglia.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #2 il: Gennaio 05, 2014, 01:31:16 am »
Citazione
La verità è che non è possibile pensare, neanche per un attimo, di potersi abituare in qualche modo a certe cose. Cosi come non è possibile abituarsi all'idea che in una società possa esistere un tale disequilibrio legislativo e di equità tra persone. E se una società non si preoccupa di sanare queste diseguaglianze, significa solo che dietro c'è pura malafede, grossi interessi lobbisti e tutto, fuorchè l'intenzione di risolvere concretamente i reali problemi sociali.

Le famiglie delle donne sono spesso delle "associazioni a delinquere" per dirla con PPP, soprattutto se benestanti le figlie qui in Italia sono spesso viziate e protette acriticamente qualsiasi cosa facciano e iniquità commettano.
Tutto vero. E qualsiasi altra azione è inane se non si prende atto del degrado sociale e si cerca di rifondare un minimo senso di comunità civile e umana. Ciò che al momento lo impedisce è il fatto di essere ancora legati a vecchie e artificiali divisioni di ideologia, genere e ambiente sociale.
Il particolarismo raggiunge livelli grotteschi proprio nel momento in cui le comunità umane si ritrovano unificate (e uniformate) nel villaggio globale. Prendere atto con sano e concreto realismo che apparteniamo ad un'unica famiglia umana è l'unico modo per migliorare le cose. Ed anche per salvare le singole realtà culturali.
In questo l'uomo (maschio) ha un ruolo fondamentale, poiché è per natura orientato al mondo e alla comunità, mentre la donna ha una sensibilità più centrata sulla famiglia e vede la società in una limitata accezione psicologico-affettiva. Che sia questa la ragione dell'attuale misandria?
« Ultima modifica: Gennaio 05, 2014, 01:49:19 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #3 il: Gennaio 05, 2014, 09:36:41 am »

 mentre la donna ha una sensibilità più centrata sulla famiglia e vede la società in una limitata accezione psicologico-affettiva. Che sia questa la ragione dell'attuale misandria?

Purtroppo io vedo la sensibilità di una donna centrata assolutamente solo su stessa e per famiglia intende solo i propri figli come appendice continuativa di se. Niente più. La misandria è la conseguenza di questa impostazione di vita.
La donna è un soggetto anaffettivo (se non per il tempo che decide lei ) anche se si continua a idoleggiare la sua capacità di amare. La vera solitudine la proviamo noi uomini perché quando amiamo una donna diamo tutti noi stessi fino a rimanere sfiniti, la donna no una parte la tiene sempre per se e con quella riparte sempre.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2014, 09:52:55 am »
Conosco anch'io una storia simile a quella di Alberto.
Successa proprio pochi giorni prima di Natale: un mio collega ha subito una denuncia per stalking da un' altra collega e so che è stato convocato dalle forze dell' ordine da poco. Lo scorso anno entrambi decidono di separarsi dai rispettivi coniugi e cominciare questa storia insieme, come nelle "migliori" storie lui innamorato perso e l' altra ... forse. Ho saputo che lei si è fatta coprire di regali e addirittura richieste di aiuti economici non di poco conto, il resto potete già immaginarlo tutto finito in questura. Nel frattempo che "il fesso innamorato" ci credeva lei ha provato anche a tornare dall' ex marito, poi la poverina ha cercato di giocare l' asso (quello fra le gambe !) cominciando a far perdere la testa al giovane e promettente chirurgo appena arrivato  ;)
Per liberarsi dello scomodo fesso ora è un attimo basta una denuncia è sei fuori dai giochi. Queste eterne ragazzine immature e viziate purtroppo hanno delle armi in mano troppo pericolose vivono con la consapevolezza che possono calpestare tutto e alla fine rimanere illese.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #5 il: Gennaio 05, 2014, 10:36:53 am »
Purtroppo io vedo la sensibilità di una donna centrata assolutamente solo su stessa e per famiglia intende solo i propri figli come appendice continuativa di se. Niente più. La misandria è la conseguenza di questa impostazione di vita.
La donna è un soggetto anaffettivo (se non per il tempo che decide lei ) anche se si continua a idoleggiare la sua capacità di amare. La vera solitudine la proviamo noi uomini perché quando amiamo una donna diamo tutti noi stessi fino a rimanere sfiniti, la donna no una parte la tiene sempre per se e con quella riparte sempre.

Quoto al 100%, soprattutto la parte finale, aspetto che era emerso recentemente anche in altri post.
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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #6 il: Gennaio 05, 2014, 15:34:09 pm »
Purtroppo io vedo la sensibilità di una donna centrata assolutamente solo su stessa e per famiglia intende solo i propri figli come appendice continuativa di se. Niente più. La misandria è la conseguenza di questa impostazione di vita.
La donna è un soggetto anaffettivo (se non per il tempo che decide lei ) anche se si continua a idoleggiare la sua capacità di amare. La vera solitudine la proviamo noi uomini perché quando amiamo una donna diamo tutti noi stessi fino a rimanere sfiniti, la donna no una parte la tiene sempre per se e con quella riparte sempre.
Anche considerando l'attuale accezione di famiglia (donna sola+figli), la donna è focalizzata sulle cure parentali e non ha alcuna sensibilità e lucidità quando si tratta di capire la società e di agire in essa. La causa della misandria è la società femminilizzata dove i valori maschili non hanno posto perché con essa incompatibili.
Per il resto sono completamente d'accordo, le donne hanno un narcisistico amore di sé e del proprio benessere che impedisce loro di amare veramente un uomo. È impossibile innamorarsi di donne così, mi chiedo come mai tanti uomini (a quanto leggo qui) corrano loro dietro.
Citazione
Per liberarsi dello scomodo fesso ora è un attimo basta una denuncia è sei fuori dai giochi. Queste eterne ragazzine immature e viziate purtroppo hanno delle armi in mano troppo pericolose vivono con la consapevolezza che possono calpestare tutto e alla fine rimanere illese.
Sono il tipo antropologico -versione femminile- che produce l'anomica società attuale. Nel deserto di qualsivoglia valore, conta solo il benessere presente.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #7 il: Gennaio 05, 2014, 16:22:57 pm »
Per il resto sono completamente d'accordo, le donne hanno un narcisistico amore di sé e del proprio benessere che impedisce loro di amare veramente un uomo. È impossibile innamorarsi di donne così, mi chiedo come mai tanti uomini (a quanto leggo qui) corrano loro dietro.Sono il tipo antropologico -versione femminile- che produce l'anomica società attuale. Nel deserto di qualsivoglia valore, conta solo il benessere presente.

Dovrebbe essere impossibile innamorarsi di donne così è vero, ma ben poco altro rimane e  l' alternativa è imparare a vivere bene soli con se stessi cosa facile da dirsi ma molto difficile da realizzare. La partita alla fine si gioca sul bisogno nostro di sconfiggere la solitudine affettiva che a volte ci prende allo stomaco, quel tipo di solitudine che sono sempre più convinto una donna prova in più modesta misura oppure addirittura come scelta pensata di vita è in questa trappola che spesso cadiamo anche con la consapevolezza dei rischi a nostro carico. Le persone vuote sono quelle piene di se.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #8 il: Gennaio 05, 2014, 20:32:15 pm »
"La solitudine uccide più di un colpo di 357 Magnum."

John Wintergreen/Robert Blake, "Electra Glide"(Electra Glide in Blue)1973, James William Guercio.
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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #9 il: Gennaio 05, 2014, 23:56:55 pm »
Dovrebbe essere impossibile innamorarsi di donne così è vero, ma ben poco altro rimane e  l' alternativa è imparare a vivere bene soli con se stessi cosa facile da dirsi ma molto difficile da realizzare. La partita alla fine si gioca sul bisogno nostro di sconfiggere la solitudine affettiva che a volte ci prende allo stomaco, quel tipo di solitudine che sono sempre più convinto una donna prova in più modesta misura oppure addirittura come scelta pensata di vita è in questa trappola che spesso cadiamo anche con la consapevolezza dei rischi a nostro carico. Le persone vuote sono quelle piene di se.
La solitudine femminile sembra puramente biologico-sociale, leggi esibire un marito alle cene con gli amici e riprodursi. Dopo qualche anno preferiscono tornare da sole, essendo quello di separata uno status symbol.
Le donne non sembrano cercare relazioni significative, tutto quello di cui sono paghe -e capaci- è spettegolare con le amiche. Al più vorrebbero qualcuno che facesse loro provare qualche brivido durante le ferie a Marrakech, e si togliesse di torno subito dopo. Una volta diradatosi il fumo delle chiacchiere, l'universo femminile si rivela essere, più spesso di quanto si immagini, quello di 'Sex and the City' o del pescatore greco di bisiana memoria.
Francamente, di donne così non sappiamo che farcene e non ci mancano.
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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #10 il: Gennaio 06, 2014, 01:15:22 am »
Ma come, intravedo neppure tanto in filigrana degli accenti di misoginia..."Scherzo". A me a volte mi ripigliano per dire molto meno...Comunque lo sai sono d'accordo con te. La solitudine femminile e' ben enunciata nella sua intrinseca fallacia da certe affermazioni recenti di  Leinnsachisonoio. Periodi più o meno lunghi di remissione da relazioni pero' su basi puramente ed esclusivamente volontarie. Allora, che solitudine eh? La solitudine vera e' quella che ti persegue ovunque, nelle strade come nelle case, o per città affollate. Non quella che indossi quando più ti fa comodo, come l'ultima costosa borsa firmata. Alla "Sex and The City" appunto, modello di traviamento intellettuale e culturale. Tra un innamoramento "light" e l'altro, innamorate di sè stesse, invaghite, di un cazzo e l'altro. Dell'essere umano, quasi mai.
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« Risposta #11 il: Gennaio 06, 2014, 02:29:02 am »
Citazione
Tra un innamoramento "light" e l'altro, innamorate di sè stesse, invaghite, di un cazzo e l'altro. Dell'essere umano, quasi mai.
Già :lol:
Descrivere il comportamento femminile quale è realmente non è misoginia, ma un contributo -insieme ad altre cose- per migliorare la situazione, e far tornare 'l'altra metà del cielo' sulla terra.
Non è che manchino le buone intenzioni, ogni tanto: ma con la maturità adolescenziale corrente, servono solo a lastricare la via per il tribunale.
Malgrado i buoni propositi, le donne –ma per altri versi anche gli uomini- agiscono secondo i postulati inconsci stabiliti dai media, che sono il principale fattore educativo: la reificazione e l’obsolescenza pianificata delle relazioni umane.
È un intero paradigma che bisogna cambiare. Non manca chi lo dice, ma questo mito del consumo, del ‘successo’ e dell’apparenza ha ancora troppa presa, anche perché si auto-alimenta essendo l’attuale fondamento dell’interazione sociale.
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2014, 13:09:05 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #12 il: Gennaio 06, 2014, 07:54:01 am »
Sì, effettivamente è difficile pensare che questi mostri odierni possano provare sentimenti genuini nei confronti dell'altro sesso. Fortuna che noi abbiamo aperto gli occhi.
Torsolo, lo hai mai visto il film "Essi Vivono" del 1988?  :)

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #13 il: Gennaio 06, 2014, 10:27:00 am »
"They Live" capolavoro assoluto. Cydon, è da quando ho 12 anni che Carpenter è il mio regista preferito, tra i miei primi dieci. Non ha mai deluso, mai, in tutta la sua filmografia. Caso più unico che raro. John Nada è un nick che utilizzo per scrivere di altre cose di cinema. John Nada è il protagonista ed eroe proletario di "Essi vivono", impersonato dal sommo Roddy Piper simil- Kurt Russell/Jena/Jack Burton/McReady. Che personaggio femminile completamente negativo è poi nel film, quello interpretato da Meg Foster, eh...?
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Offline Rita

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #14 il: Gennaio 06, 2014, 11:28:58 am »
La solitudine vera e' quella che ti persegue ovunque, nelle strade come nelle case, o per città affollate.

la solitudine vera la senti molto di più nella folla. O nei  luoghi frequentati da coppie.
Cosa che mi ha portato per moltissimi anni in passato a rintanarmi e forse a precludermi ulteriori occasioni per sconfiggere quel tipo di solitudine
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli