Autore Topic: Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"  (Letto 6864 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #15 il: Gennaio 06, 2014, 14:26:48 pm »
Quanto è vero quello che hai scritto, Rita. Come in questo momento in cui l'ultimo assolato giorno di festa è immerso nella moltitudine di famiglie, coppie più o meno giovani con figli piccoli, quasi tutti della mia età e tutti accompagnati. Io esco anche parecchio, mangio sempre fuori, e sempre mi ritrovo in mezzo alle coppie sempre mi si rinnova ogni attimo, ogni minuto un malessere insopprimibile e un'angoscia di vuoto e di sperpero del tempo che magari rimane anche poco, sempre più insostenibile. Non riesco più ad uscire in un locale doposerale per questo, non frequento più un locale notturno da 16 mesi, data del disastro. Poichè dove vuoi andare, da solo. Una dipendenza come secondo alcuni? Può darsi in parte, certamente, ma massimamente non è il naturale bisogno di normalità, di avere qualcuno da amare, cui pensare e tenere, e che lo stesso faccia per te? Poi che a volte me lo dice è pure accompagnato, fidanzato, e/o sposato, con una vita di coppia piena, e soddisfacente per tutta la vita. Non per questo si origina la mia QM che c'è sempre stata presente come consapevolezza e problematicità della quasi impossibilità nei rapporti U/D, anche dieci anni fa. Certo, adesso con più maturità, se soltanto come tutti potessi tornare indietro, come saprei cosa dire, cosa fare, incommesurabilmente meglio. La consapevolezza è che poi un periodo così possa durare appunto, moltissimi anni. Quindi per cosa vale poi vivere, mettilo unitamente a già altri problemi....
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
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Offline Rita

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #16 il: Gennaio 06, 2014, 18:59:29 pm »
Certo, adesso con più maturità, se soltanto come tutti potessi tornare indietro, come saprei cosa dire, cosa fare, incommesurabilmente meglio. La consapevolezza è che poi un periodo così possa durare appunto, moltissimi anni. Quindi per cosa vale poi vivere, mettilo unitamente a già altri problemi....

oh be il mio periodo "no" è durato suppergiù vent'anni, ma poi è passato, ma io sono donna e passiva  :lol: e attendo gli eventi dall'esterno e li subisco, tuttalpiù cerco di indirizzarli passivamente. Per quanto hai scritto è vero, (vedi la mia firma). L'esperienza è un pettine che la vita ti da quando hai perso i capelli. Epperò ciononostante anche senza capelli la vita è degna di essere vissuta.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Suicide Is Painless

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #17 il: Gennaio 06, 2014, 19:50:24 pm »
Io non ho 20 anni, forse neppure 20 giorni. Non c'è mai pace, dal Giovedi in poi inizia un buco nero quello del week-End e della socialità serale-notturna dei locali finalizzata primariamente al sesso. Degli altri. Non parliamo poi con l'avvento delle primavere e di solitarie, madide di sudori e angoscie, estati. Una donna non può vivere tutto questo, se non per un intrinseco disadattamento personale che la porta a compiere quella che comunque e' soltanto una sua scelta, quindi ben diverso da una condizione costretta e obbligata, o nel secondo caso, se e' molto brutta, magari obesa.
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Offline Dottor Zero

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #18 il: Gennaio 07, 2014, 08:08:50 am »
Quindi per cosa vale poi vivere, mettilo unitamente a già altri problemi....

Mario, tanti anni fa lessi un libro di Carlo Climati, e mi rimase molto impressa una sua affermazione: "Questo non è un mondo per cuori sensibili". Quando lo lessi ero molto giovane e non capivo pienamente. Adesso ne afferro tutto il significato. Devi capire che questo mondo è in caduta libera, e andrà sempre peggiorando. Ogni giorno che passa si cade sempre di più, e ad una velocità maggiore. L'umanità sarà sempre più degradata e ribelle. Questo significa che per un bravo ragazzo sarà sempre più difficile trovare un'anima buona, se non impossibile. Per avere facile accesso, devi amalgamarti, massificarti, essere come loro, pensare e agire come loro. Altrimenti sei tagliato fuori.
Lo scopo principale della vita umana (non quella animale) è quello di stringere una relazione con Dio. Ci sono persone al mondo che stanno "sole" e sono felici lo stesso. Ora, obiettivamente, cosa può darti una ragazza di oggi? Sì, un po' di sesso, spesso di infima qualità, ma poi? La verità è che stringere una relazione con l'altro sesso in un sistema malato e degradato come il nostro non funziona. Non può funzionare! L'unione tra uomo e donna funziona SOLTANTO se entrambi seguono dei principi regolatori che ne garantiscono la longevità, principi ovviamente stabiliti da chi ha istituito il matrimonio, cioè Dio. Senza questi è una guerra persa in partenza.
La perdita dei valori, il voler vivere la vita secondo le proprie regole personali porterà allo sfascio completo dell'umanità. Tutto nell'Universo va avanti per mezzo di regole e leggi, e noi esseri umani non siamo da meno. Perciò, renditi conto della situazione.

Offline Suicide Is Painless

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #19 il: Gennaio 07, 2014, 10:36:16 am »
Sono d'accordo, Cydon. Ma te da quanto tempo è che sei da solo, e come qualificheresti la tua solitudine, di che grado...?
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Offline Dottor Zero

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #20 il: Gennaio 07, 2014, 12:18:59 pm »
Se per "solo" intendi senza una rompipalle al seguito, diversi anni. Il problema è che non mi sento affatto solo, capisci? Anzi, ti ripeto che ho provato terrificanti sentimenti di solitudine quando ero fidanzato! Al solo pensarci mi viene la pelle d'oca.  :cry:
Secondo me dovresti cercare di crearti una bella cerchia di amicizie che condividono con te molti interessi. Sarà più facile con uomini, perché le donne di solito non hanno interessi fuorché impomatarsi, profumarsi e adescare il pollo di turno.  ;)
Una volta che hai 4-5 amici sinceri, questi sapranno tappare molti vuoti. Tu starai meglio, ti sentirai meno solo, sarai più positivo, e probabilmente più avvicinabile alle donne, dato che esse, per natura, tendono ad allontanare i depressi. Dammi retta, figliuolo.

Offline controcorrente

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #21 il: Gennaio 07, 2014, 15:57:28 pm »
Oggi ho incontrato un amico che non vedevo da diversi anni, ma che comunque sento occasionalmente per telefono. Un uomo dalla corporatura possente ma dal carattere semplice, mite e tranquillo a cui devo anche la vita per motivi che non sto qui a spiegare.
Siamo stati colleghi di lavoro molti anni fa e successivamente è rimasta l'amicizia anche per un hobby che ci accomunava.
Negli anni non l'ho mai visto nè litigare, nè cercare lo scontro con nessuno (altrimenti l'avrei allontanato a tempo debito). Anzi, in ambito lavorativo l'ho sempre visto pronto a cercare soluzioni eque, razionali ma sopratutto finalizzate al "quieto vivere", nonostante il suo livello d'istruzione sia alquanto basso e nonostante sia cresciuto in un contesto sociale non proprio favorevole.
Diciamo che, a mio avviso, l'unico suo grosso neo, è che pecca, quasi sempre, di palese e profonda ingenuità.
Certamente proprio questa sua grave mancanza, l'ha portato in poco tempo a cadere nel tranello di una delle tante donne opportuniste di passaggio d'oggi, che dopo averlo ammaliato, sedotto e convinto ad avere un figlio, l'ha presto scaricato con la prima scusante possibile, impedendogli di vedere il figlio.
Inutile dirvi quanto questa situazione l'abbia in poco tempo distrutto psicologicamente, portandolo ad avere anche uno scontro fisico col padre di questa donna (padre che gli impediva in ogni modo di avere contatti col figlio), a subire umiliazioni dall'intera famiglia della donna ed anche a subire una denuncia di stalking, minacce e percosse (poi per sua fortuna ritirata) con relativa visita domiciliare da parte delle forze dell'ordine.
Fortunatamente alla fine, non so come, pare che la situazione si sia attualmente raffreddata/tranquillizzata e che la donna abbia deciso di fargli vedere regolarmente il figlio.
Ma..., perchè c'è un ma, oggi mi ha confessato che, durante quel periodo, la situazione per lui è stata talmente devastante che, se non fosse stato per l'aiuto dei suoi familiari stretti, avrebbe sicuramente commesso un "femminicidio" con annessa strage familiare (e credetemi che purtroppo non scherzava).....

Inutile dirvi quanto questa sua confessione mi abbia turbato profondamente, nonostante sia abituato a sentirne oramai di cotte e di crude, nonostante sia stato sempre contrario al matrimonio, nonostante sia categoricamente contrario alla possibilità di avere figli e nonostante conosca bene il moderno opportunismo femminile.

La verità è che non è possibile pensare, neanche per un attimo, di potersi abituare in qualche modo a certe cose. Cosi come non è possibile abituarsi all'idea che in una società possa esistere un tale disequilibrio legislativo e di equità tra persone. E se una società non si preoccupa di sanare queste diseguaglianze, significa solo che dietro c'è pura malafede, grossi interessi lobbisti e tutto, fuorchè l'intenzione di risolvere concretamente i reali problemi sociali.

Parecchie volte ho ascoltato storie di uomini intelligenti, dotati di buon senso, sciogliersi come neve al burro davanti all' irresistibile (PER LORO) fascino femminile. Uomini cosi' ne ho anche conosciuti.
Il punto amici miei è proprio questo ed è inutile girarci intorno. Finchè il sesso maschile non avrà consapevolezza dei pericoli che incombono sarà sempre peggio. Purtroppo vedo ancora una miriade di uomini che al solo guardare una donna, nemmeno troppo bella, non connettono più dando a queste vipere una soddisfazione del tutto gratuita e immeritata. In questo incide anche una propaganda ultracentenaria e un uso irresponsabile dei mass-media. Non a caso Padre Pio si arrabbiava moltissimo quando gli parlavano della televisione, e chi gli chiedeva il perchè fosse contrario a una invenzione cosi' bella lui rispondeva: "Si è meravigliosa, ma vedrete come la useranno male!".
Mi duole constatare che uomini come noi sono una esigua minoranza, che forse non arriva all'1% della popolazione. Purtroppo il tuo amico Alberto, è la chiara dimostrazione di tutto ciò, ovvero che all'uomo moderno, almeno quello occidentale, manca di fortezza interiore, di quei principi morali che sono la cartina di tornasole della propria vita personale, che alla lunga finiscono col coinvolgere una intera società. In positivo e assai più spesso, ahimè, in negativo.
E' molto amaro constatarlo, ma purtroppo è cosi' e non si vedono segnali incoraggianti all'orizzonte.

Offline controcorrente

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #22 il: Gennaio 07, 2014, 16:17:22 pm »
Sono d'accordo, Cydon. Ma te da quanto tempo è che sei da solo, e come qualificheresti la tua solitudine, di che grado...?

Se per "solo" intendi senza una rompipalle al seguito, diversi anni. Il problema è che non mi sento affatto solo, capisci? Anzi, ti ripeto che ho provato terrificanti sentimenti di solitudine quando ero fidanzato! Al solo pensarci mi viene la pelle d'oca.  :cry:
Secondo me dovresti cercare di crearti una bella cerchia di amicizie che condividono con te molti interessi. Sarà più facile con uomini, perché le donne di solito non hanno interessi fuorché impomatarsi, profumarsi e adescare il pollo di turno.  ;)
Una volta che hai 4-5 amici sinceri, questi sapranno tappare molti vuoti. Tu starai meglio, ti sentirai meno solo, sarai più positivo, e probabilmente più avvicinabile alle donne, dato che esse, per natura, tendono ad allontanare i depressi. Dammi retta, figliuolo.

Indubbiamente è un valido consiglio il tuo cydon.
Però attenzione, e parlo per esperienza personale: oggi c'è una fame di "figa" talmente vasta, che anche il più buono e leale degli amici può rinnegarti e pugnalarti alle spalle. Il che significa che anche quelli che a parole non cercano donne e vogliono godersi la vita, nella realtà mentono spudoratamente. Appena una dà l'impressione di starci, non capiscono più nulla e ci si buttano a capofitto, anche fosse una ragazza che a te piace. Quindi occhio e molta molta furbizia: certe cose meglio tenerle per sè, mai indicare agli "amici" quella che ti piace, perchè sotto sotto ci proveranno loro, infischiandosene dell'amicizia e del fatto che comunque è sempre la donna a scegliere. Ancor di più se hanno una certa età e sono scapoloni incalliti.
Quindi si alle amicizie maschili, si alla loro attenta selezione, ma MAI FIDARSI CIECAMENTE DI QUALCUNO! Soprattutto al giorno d'oggi.

Alberto86

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #23 il: Gennaio 07, 2014, 17:25:50 pm »
Parecchie volte ho ascoltato storie di uomini intelligenti, dotati di buon senso, sciogliersi come neve al burro davanti all' irresistibile (PER LORO) fascino femminile. Uomini cosi' ne ho anche conosciuti.
Il punto amici miei è proprio questo ed è inutile girarci intorno. Finchè il sesso maschile non avrà consapevolezza dei pericoli che incombono sarà sempre peggio. Purtroppo vedo ancora una miriade di uomini che al solo guardare una donna, nemmeno troppo bella, non connettono più dando a queste vipere una soddisfazione del tutto gratuita e immeritata. In questo incide anche una propaganda ultracentenaria e un uso irresponsabile dei mass-media. Non a caso Padre Pio si arrabbiava moltissimo quando gli parlavano della televisione, e chi gli chiedeva il perchè fosse contrario a una invenzione cosi' bella lui rispondeva: "Si è meravigliosa, ma vedrete come la useranno male!".
Mi duole constatare che uomini come noi sono una esigua minoranza, che forse non arriva all'1% della popolazione. Purtroppo il tuo amico Alberto, è la chiara dimostrazione di tutto ciò, ovvero che all'uomo moderno, almeno quello occidentale, manca di fortezza interiore, di quei principi morali che sono la cartina di tornasole della propria vita personale, che alla lunga finiscono col coinvolgere una intera società. In positivo e assai più spesso, ahimè, in negativo.
E' molto amaro constatarlo, ma purtroppo è cosi' e non si vedono segnali incoraggianti all'orizzonte.



Concordo pienamente.
Anzi di dirò di più: sono proprio questi soggetti, come questo mio amico/conoscente, che cadono facilmente ed improvvisamente in una spirale di follia che li porta in poco tempo a commettere atti criminali dei quali neanche si rendono conto del tutto.
E sai perchè? Perchè sono soggetti profondamente ingenui, che si accorgono della merda che li circonda solo quando ci sprofondano dentro, per poi dare di matto quando realizzano di essere stati usati e gettati via come un sacco della spazzatura.
E l'ignoranza, su certe questioni, di certo non è una scusante, anzi è da considerarsi una grave colpa oggi (almeno per come la vedo io).
Non a caso, una delle cose che mi ha detto, è che ora quando sente parlare di "femminicidi" in tv, comprende le cause che spesso portano a compiere simili gesti.
Ma santo iddio, non potevi pensarci un attimino prima di farti infinocchiare dalla prima stronza calcolatrice che te l'ha fatta annusare?  :doh: :dry:

Offline Dottor Zero

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #24 il: Gennaio 07, 2014, 17:33:40 pm »
Però attenzione, e parlo per esperienza personale: oggi c'è una fame di "figa" talmente vasta, che anche il più buono e leale degli amici può rinnegarti e pugnalarti alle spalle.

Beh, è implicito che deve stare attento a chi si sceglie come amico/a.

Quindi si alle amicizie maschili, si alla loro attenta selezione, ma MAI FIDARSI CIECAMENTE DI QUALCUNO! Soprattutto al giorno d'oggi.

Ah, sono ben d'accordo. Infatti, se leggi i miei messaggi, in una occasione ho detto che non mi fido di nessuno. La fiducia si concede piano piano, col contagocce. Vedendo fatti, e non sentendo parole.  ;)

Offline Vicus

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #25 il: Gennaio 07, 2014, 22:57:32 pm »
Secondo me una delle ragioni per cui molti uomini si fanno incastrare da queste arpie è perché c'è poco di meglio in giro e soprattutto si è abituati a considerare l'inaffidabile donna media come la normalità, cui adattarsi perché 'i tempi sono cambiati'.
« Ultima modifica: Gennaio 08, 2014, 06:24:06 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #26 il: Gennaio 08, 2014, 00:45:21 am »
E' un incubo.
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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #27 il: Gennaio 08, 2014, 07:32:57 am »
Beh, guarda e passa. Quando accendi la TV e non ti piace un film, che fai? Cambi canale!  ;)

Offline Dottor Zero

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #28 il: Gennaio 10, 2014, 10:03:47 am »
la solitudine vera la senti molto di più nella folla. O nei  luoghi frequentati da coppie.
Cosa che mi ha portato per moltissimi anni in passato a rintanarmi e forse a precludermi ulteriori occasioni per sconfiggere quel tipo di solitudine

Vero. Brava!  ;)

"They Live" capolavoro assoluto. Cydon, è da quando ho 12 anni che Carpenter è il mio regista preferito, tra i miei primi dieci. Non ha mai deluso, mai, in tutta la sua filmografia. Caso più unico che raro. John Nada è un nick che utilizzo per scrivere di altre cose di cinema. John Nada è il protagonista ed eroe proletario di "Essi vivono", impersonato dal sommo Roddy Piper simil- Kurt Russell/Jena/Jack Burton/McReady. Che personaggio femminile completamente negativo è poi nel film, quello interpretato da Meg Foster, eh...?

Questo tuo messaggio mi era sfuggito, scusa!  :)
Sì, Carpenter è un genio, d'accordissimo con te. Essi Vivono mi piace molto però penso che si sia rovinato nella parte finale. La prima metà è un capolavoro assoluto, poi il film accelera (hai notato?), e finisce in una maniera deludente. Un vero peccato.
Il nostro Carpenter ha una bella testolina. Vedi anche Starman del 1984, interpretato da Jeff Bridges. Tocca molto spesso il tema degli alieni nei suoi film, a dimostrare che è uno che non si sofferma in superficie.  ;)

Offline Suicide Is Painless

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Re:Un uomo sulla (scampata) via del "femminicidio"
« Risposta #29 il: Gennaio 10, 2014, 22:32:00 pm »
Il finale di "Essi vivono" è bellissimo e l'unico davvero percorribile, in purissimo, radicalismo nichilista carpenteriano al quadrato. Con i buoni "eroi-antieroi" proletari che muoiono, se ti ricordi proprio per mano del tradimento di una donna cioè Meg Foster, che almeno Nada/Piper riesce ad uccidere subito. Sberleffo finale anche questo carpenteriano ed anarcoide come da lui al quadrato, con gli alieni dalla faccia di teschio che vengono smascherati per sempre agli occhi degli umani sottomessi. Ti ricordi lo yuppie-teschio che si sta facendo scopare sotto dalla solita bionda edonista donna di piacere da yuppie, che nel mentre lo vede per le sue reali fattezze e si blocca inorridita. Al che lui le chiede:;- "Che c'è?". Nero, titoli di coda con lo splendido tema ovviamente composto dallo stesso Carpenter. Strepitoso, da urlo, uno dei finali più belli dell'intera Magnus Opera carpenteriana, quasi al pari con il lento e disilluso allontanamento di Jena che strappa il nastro della cassetta gettandola via, e il tema che sale, in "Escape from New York". O l'accensione della sigaretta "Spirits of America" con l'ultimo fiammifero rimasto, e sguardo in macchina di un vissuto e rugato Jena nel mondo ormai spento dell'energia elettrica, in "Escape from L.A."
"Starman" bellissimo, opera con cui Carpenter dimostrò di saper fare un film ben diverso dal suo solito su di un film su di un alieno disceso sulla terra, di tono intimista e profondamente romantico, triste e malinconico, amaro, con uno stile e una consapevolezza ben più toccante le corde più profonde,e adulta, di quella spielberghiana di "E.T." Un film d'impianto e storia come detto diversi per Carpenter ma al solito con la sua mano riconoscibile ad ogni fotogramma, con il suo fido collaboratore alla fotografia Dean Cundey. Grande Jeff Bridges giustamente candidato all'Oscar per Miglior Attore, ma bravissima anche la dimenticata Karen Allen. Colonna sonora tra le più belle e struggenti degli anni '80, di Jack Nitzsche. Purtroppo per la Columbia non fu un pieno successo, e dopo il celeberrimo flop di "La Cosa" con la Universal, capolavoro, e successivamente l'altro flop di "Grosso guaio a Chinatown" con la 20th Century Fox nell'86, film largamente incompreso e troppo spiazzante e avanti sui tempi, la carriera di Carpenter con i grossi budget e le compagnie Major praticamente terminò lì. Dopo progetti distributivi e produttivi quasi interamente low-budget e indipendenti, a cominciare appunto da "Il Signore del male"(Prince of Darkness)(1987), splendido e sottovalutato per anni thriller satanico-metafisico-visionario, ed "Essi vivono" nell'88.
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