Autore Topic: Kyenge  (Letto 5064 volte)

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Offline Stendardo

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Kyenge
« il: Gennaio 05, 2014, 16:06:19 pm »
Fonte : http://voxnews.info/2014/01/04/il-genocidio-dolce-della-kyenge-litalia-non-e-piu-un-paese-dove-noi-troviamo-persone-con-tratti-latini-o-tratti-nordici-ma-e-diventato-un-paese-meticcio-video/


Il genocidio dolce della Kyenge: “l’Italia non è più un paese dove noi troviamo persone con tratti latini o tratti nordici ma è diventato un paese meticcio” – VIDEO

gennaio 4, 2014 Redazione2 commenti


 












Febbraio 2013: il futuro ministro Kyenge, ad una cena del Pd, annuncia il progetto genocida: “l’Italia non è più un paese dove noi troviamo persone con tratti latini o tratti nordici ma è diventato comunque un paese meticcio”
 
Il Partito Democratico, che mi appoggia, ha avuto un grande coraggio a fare questa scelta, un grande merito a un grande partito, che sa vedere il futuro, interpretare il cambiamento.




Non si elimina un popolo solo mettondolo nelle camere a gas, ma anche inondandolo di individui provenienti dai più disparati angoli del globo. Anche così scompaiono i popoli: è un ‘genocidio con altri mezzi’.
 
Questo video è il Mein Kampf della Kyenge. Un vero e proprio proclama di annientamento dell’identità di un popolo, con il solito piddino senza palle che le fa da valletto.
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Kyenge
« Risposta #1 il: Gennaio 05, 2014, 16:09:04 pm »
Fonte : http://voxnews.info/2014/01/04/arroganza-kyenge-chiusa-pagina-facebook-che-fa-satira-sul-ministro/


Arroganza Kyenge: chiusa pagina Facebook che fa satira sul ‘ministro’

gennaio 4, 2014 Redazione1 commento


 












“Le accuse di razzismo di cecile kyenge” è – era – una pagina satirica sulla congolese: è stata sospesa da Facebook. Osava fare satira sul nuovo feticcio degli antirazzisti.
 Satira intelligente spiritosa e mai volgare. La pagina ha – perché al momento è sub-judice – 30mila fans che da pochi minuti non possono più leggerla. E’ la censura 2.0 che non scandalizzerà nessuno, perché colpisce i ‘cattivi’.
 
NUOVA PAGINA: “Le accuse di razzismo di cecile kyenge“
 
Non si può ironizzare sulla ministra diversamente bianca senza non incorrere in sanzioni. Lo sa bene Paolo Serafini, di cui abbiamo parlato oggi, e che è alla fame, perché licenziato dopo avere criticato la Kyenge sempre su Facebook: è così che il Sistema tenta di imporre il proprio modello di società e il pensiero unico, con la violenza e l’intimidazione digitale. Ti tolgono gli spazi di libertà, fino a che non capirai quali cose puoi o non puoi dire.
 
ALCUNE IMMAGINI SATIRA DELL A PAGINA
 






Inutile ricordare che, questa, è una lezione non impareremo mai.
 
Del resto mesi fa fu il Pd, a chiedere la chiusura di un’altra Pagina Facebook “Dimissioni di Cecile Kyenge”, sorta con lo scopo di vedere la clandestina fuori dal governo, che ha raggiunto in pochi mesi i 60mila fans. Praticamente doppiando la pagina dello stesso ministro. A dimostrazione della sua ‘popolarità’ nel paese.
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Offline Stendardo

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Re:Kyenge
« Risposta #2 il: Gennaio 05, 2014, 16:13:49 pm »
Fonte : http://voxnews.info/2014/01/04/critica-kyenge-e-viene-licenziato-e-sul-lastrico-ondata-di-solidarieta/


Critica Kyenge e viene licenziato: è sul lastrico, ondata di solidarietà

gennaio 4, 2014 RedazioneLascia un commento


 












E scrive a VoxNews.
 
Mai e poi mai avrei pensato a una catena, lunga tutta una giornata, di solidarietà. Dalle telefonate (sia da esponenti politici che comuni cittadini), agli sms, alle centinaia e centinaia di
 messaggi e alle decine di richieste di amicizia su facebook. Ho avuto come l’impressione che, sembra diventata evidenza, del “risveglio” di un’opinione pubblica soggiogata fino ad ora da una certa paura.
 
Ricordo con precisione i giorni che seguirono la mia incriminazione e in particolare i commenti che uscirono sui quotidiani on line in merito a ciò. Oltre alle offese ricordo che tutto era contro di me. Oggi invece è successo l’esatto contrario. Il pensiero comune è la dignità della persona, l’oppressione di un sistema e di una politica che schiaccia il debole antagonista.
 
http://voxnews.info/2013/09/01/critico-santa-kyenge-lo-vogliono-licenziare/
 
http://voxnews.info/2013/10/11/kyenge-torni-in-congo-licenziato/
 Oggi l’uscita di questo articolo che fa luce sulle conseguenze di ciò che è stato ed è dittatoriale ha contribuito a fare di un caso personale una questione sociale.
 
Il tutto è iniziato un paio di settimane fa quando ho confidato ad un amico su facebook i miei problemi. Ho chiesto, se possibile, un interessamento. E spontaneamente, attraverso il web è nato un piccolo gruppo che si è prodigato da subito alla raccolta urgente di generi alimentari. E’ stata una gioia immensa quando mi hanno portato il frutto di questa solidarietà, al punto che ho fatto anche delle foto.
 



Il tam tam poi ha iniziato a suonare e la voce è arrivata anche ad alte sfere. Il rappresentante politico che coinvolge un quotidiano che, seppure di sinistra, si dimostra nei fatti “aperto”. Segno che ciò al quale si è arrivati è qualcosa di abnorme che poteva essere evitato.
 
Viene attivata poi una Postepay sulla quale ognuno può collaborare al sostentamento. E già si vedono i primi frutti.
 Una politica come la Biancofiore si attiva prontamente presso il quotidiano Libero perché divulghi la notizia anche fuori internet.
 
https://www.facebook.com/paolo.serafini.311
 
Una catena quindi destinata ad aumentare. E oltre alla catena solidale, cosa molto importante, il risveglio di un’ideale, della protesta anche mediatica a delle illegittime scelte e al sistema attraverso la solidarietà.
 
PAOLO SERAFINI
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Offline Stendardo

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Re:Kyenge
« Risposta #3 il: Gennaio 05, 2014, 16:15:20 pm »
Fonte : http://voxnews.info/2014/01/05/serafini-in-miseria-dopo-le-offese-alla-ministra-kyenge/

Serafini in ‘miseria’ dopo le offese alla ministra Kyenge

gennaio 5, 2014 Paolo S.Lascia un commento


 












E’ il luglio 2013 quando Serafini scrive sul proprio profilo Facebook una definita “pesante” frase rivolta al ministro Kyenge che diventa oggetto di una denuncia, alla quale seguono dei servizi giornalistici. Le due cose sommate portano al licenziamento di Paolo Serafini da Trentino Trasporti a partire dal 7 ottobre.
 
Adesso Serafini ha esaurito qualsiasi risorsa e vive grazie alla catena di solidarietà che si è spontaneamente creata attorno a lui.
 
«Tutto scoppia – racconta – a seguito della visita che il ministro Kyenge ha fatto insieme al sindaco di Torino Fassino, ai campi Rom. In quell’occasione promette  che si impegnerà per far avere a tutti una casa e si scatena la contestazione sul web. Qualche giorno dopo la stessa si meraviglia del tanto clamore che la sua dichiarazione ha suscitato, delle offese arrivate perfino alle minacce di morte». A quel punto cosa fa? «Scrivo nel mio profilo Facebook la mia opinione: Dopo l’insulto di Calderoli la ministra che continua a dire che l’Italia non è un paese razzista dichiara di ricevere ogni giorno, soprattutto online, minacce di morte. Ma cosa pensava di trovare questa in Italia? Forse di essere accolta e di trovare il plauso della nazione? Prenda atto che non è stata voluta dagli italiani, ma da quei quattro deficienti del Pd. Un Pd che chiede le dimissioni di Calderoli per aver detto che la ministra assomiglia ad un orango e non chiede le dimissioni di tutti i loro compari implicati nello scandalo del Monte dei Paschi. Prenda atto la ministra, che ovunque si muova viene fischiata e insultata. Ci sarà un perché! Rassegni le dimissioni e se ne torni nella giungla dalla quale è uscita.”
 
Qualcuno la rende pubblica, Mattia Civico (cons. prov. PD) presenta un esposto in Procura che poi rende pubblico. Arrivano i giornali ed il 27 luglio Trentino Trasporti invia a Serafini la “Contestazione di mancanza”. Il 7 ottobre lo licenziano con la seguente motivazione: “Non può sussistere rapporto di fiducia fra datore di lavoro e dipendente vista e considerata la Sua inclinazione all’apologia fascista e razzista”».

L’intenzione di Serafini non era quella di offendere, ma solo di scrivere una frase ad effetto sul proprio profilo: «Purtroppo in quel periodo Calderoli aveva acceso una polemica violenta – dice oggi – ed io ci sono finito in mezzo».
 
Il percorso politico di Serafini è fatto di tanta Lega, di azione sindacale all’interno di Trentino Trasporti, ma anche di una militanza in Progetto Trentino, a fianco di Grisenti. Tuttora è consigliere circoscrizionale indipendente a San Giuseppe-Santa Chiara. «Sinceramente ho creato non pochi problemi a Trentino Trasporti. A seguito della mia denuncia e dei sit-in all’Autostazione del capoluogo l’Azienda è stata costretta ad investire assoldando un servizio di guardie giurate per garantire la sicurezza all’interno della stessa. Ho contestato all’azienda l’acquisto di 33 autobus urbani Scania senza aria condizionata, sui quali dopo una serie di interrogazioni, manifestazioni che hanno coinvolto l’utenza arrabbiata, Azienda e Provincia  si sono viste costrette ad un investimento milionario per l’installazione dei condizionatori che se li avessero acquistati come in origine avrebbero risparmiato un sacco di soldi. Non per ultima, la battaglia contro “i portoghesi”, a seguito della quale l’azienda ha dovuto non solo aumentare i controlli ma anche il personale addetto».
 
Una sorta di vendetta? «Direi che hanno sfruttato lo spunto, per mettermi fuori. Ero un dipendente “scomodo” in quanto ho messo in discussione economicamente ingenti risorse aziendali che invece di essere investite per la sicurezza e l’interesse dell’utenza andavano a rimpinguare il profit dei super pagati dirigenti ».
 
Serafini ha scritto ad Ugo Rossi, (pres. Della Provincia) a Berlusconi ed alla vigilia di Natale alla ministra stessa alla quale ha chiesto scusa, ma nessuno ha risposto. Nonostante siano nati dei comitati che hanno presentato all’Azienda un sostenuta raccolta di firme con la richiesta di riassunzione presentate non è mai arrivata nessuna risposta.
 
E da adesso inizia la fase più difficile in attesa dell’udienza davanti al Giudice del Lavoro che ancora non è stata fissata: «Lo dico senza vergogna: non ho più soldi. Vivo grazie alla solidarietà di chi mi porta dei generi di prima necessità. Spinto da alcuni amici, ho aperto una carta Postepay (numero 4023 6006 4858 0951): è un modo per chiedere la carità, senza farlo di persona».
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Dottor Zero

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Re:Kyenge
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2014, 17:58:51 pm »
È sempre il solito discorso, trito e ritrito. Il fatto di essere su internet non deve essere una scusa per offendere, tanto più se si tratta di un ministro. L'educazione va usata dappertutto, anche sulla rete, anche se "pensiamo" di essere nascosti.

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Re:Kyenge
« Risposta #5 il: Gennaio 05, 2014, 18:59:00 pm »
È sempre il solito discorso, trito e ritrito. Il fatto di essere su internet non deve essere una scusa per offendere, tanto più se si tratta di un ministro. L'educazione va usata dappertutto, anche sulla rete, anche se "pensiamo" di essere nascosti.

Ed io ribadisco il mio punto di vista personale , anche tu sei stato ripetutamente insudiciato da Fetidus , ma ti sembra giusto che in virtù di ciò , pur nella sua bassezza morale , Fetidus perda perfino il suo posto di lavoro ?
E quante gravissime offese pubbliche e personali riceve quotidianemente Berlusconi ? Non mi pare che mai nessuno che abbia insultato personalmente e pubblicamente Berlusconi sia stato querelato e\o condannato per il reato di ingiuria e di diffamazione .
Il punto non è l'insulto in sè posto che da quanto riportato non mi sembra che sia stata scritta una vera e propria ingiuria che comunque nel caso di Serafini è stato un comportamento sbagliato , il punto è che in Italia mi sembra che ci siano 2 pesi e 2 misure e che la legge non sia realmente "uguale per tutti" in quanto evidentemente mi pare che esistano soggetti che in virtù del proprio genere , razza e\o patologie sessuali di cui sono affetti siano più "uguali" di tutti gli altri cittadini . 
Beninteso , questo è il mio punto di vista personale .
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Offline vnd

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Re:Kyenge
« Risposta #6 il: Gennaio 05, 2014, 19:05:50 pm »
È sempre il solito discorso, trito e ritrito. Il fatto di essere su internet non deve essere una scusa per offendere, tanto più se si tratta di un ministro. L'educazione va usata dappertutto, anche sulla rete, anche se "pensiamo" di essere nascosti.

Sai... Bisogna vedere che cosa si intende per insulto.
Noi sappiamo bene che c'è chi considera offensiva la sempliece critica.

Stiamo attenti, perché la censura e il reato d'opinione sono dietro l'angolo.

La querela, del resto, è una forma di censura attuata con le regole della jungla... la legge del più forte (economicamente).

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Offline Dottor Zero

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Re:Kyenge
« Risposta #7 il: Gennaio 05, 2014, 19:11:32 pm »
Ma lo sappiamo che non si possono toccare gli intoccabili!!!  :cool:
Ci sono modi migliori per mostrare disappunto. Tanto per citarne uno, NON ANDARE A VOTARE!!!  :mad:

Offline Suicide Is Painless

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Re:Kyenge
« Risposta #8 il: Gennaio 05, 2014, 20:16:48 pm »
Una parola buona non si nega a nessuno, quando poi si tratta di soldi...Io devo pagare martedì un sacco di soldi che non so nemmeno io come fare altrimnenti è una catastrofe, unito a tutto il resto poi, però in sett. prox. vedrò ugualmente di versargli qualcosa perchè quello che è accaduto è schifoso, se così come riferito.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Suicide Is Painless

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Re:Kyenge
« Risposta #9 il: Gennaio 05, 2014, 20:22:19 pm »
Già l'espressione "meticcio" -utilizzata perdipiù da un ministro-, l'ho sempre trovata molto brutta in bocca a chiunque, se non con intenti ironici come quando la usa l'Ispettore Callaghan. Ma poi un ministro tanto più se di altra etnia non dovrebbe manifestare preferenze razziali di fondo. Esplicate da queste distinzioni.
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Offline Suicide Is Painless

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Re:Kyenge
« Risposta #10 il: Gennaio 05, 2014, 20:26:08 pm »
Lo sapete tutti che sono per principio contro la chiusura di qualunque forma d'espressione di un opinione, quindi ovviamente anche in questo caso. Queste azioni di polizia del pensiero rischiano anche di trasformarsi nel classico boomerang per chi le compie. Anonymous non fa niente contro gli spazi internettiani del PD...?
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Offline Brutale

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Re:Kyenge
« Risposta #11 il: Gennaio 05, 2014, 20:43:50 pm »
meticcia ci sarai tu, scimmia

come si permette la meticcia di venire in italia e rinnegare la nostra razza bianca... lei dice che è orgogliosa di essere una negra, ma cosa succederebbe se un politico italiano dicesse che in congo non esistono neri ma solo meticci?


Offline Peterparkerbs

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Re:Kyenge
« Risposta #12 il: Gennaio 05, 2014, 21:30:20 pm »
Io penso che ogni popolo ha i politici che si merita...

ed in italia (volutamente minuscolo) siamo messi veramente male.  :cry:

Offline Dottor Zero

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Re:Kyenge
« Risposta #13 il: Gennaio 08, 2014, 07:23:43 am »
È proprio questo il punto. Dobbiamo capire che se l'Italia fa così cagare la colpa è del popolo!
Il popolo "assume" i propri governanti. È il popolo che li sceglie.
Quindi è inutile lamentarsi. Si può essere più coglioni, che dopo venti anni di malgoverno, si debbano ancora votare gli stessi politici? Certo, l'Italia ha i governanti che si merita. Ma la gente questo non lo capirà mai perché è troppo stupida. Rincoglionita dalla TV, da Facebook, da una miriade di programmi improbabili e dalle propagande di destra e sinistra. Cazzo, mi sembra di vivere in un paese di zombi!

"Quando non ci sarà più posto all'inferno, gli italiani cammineranno sulla terra"

Offline vnd

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Re:Kyenge
« Risposta #14 il: Gennaio 08, 2014, 08:25:25 am »
È proprio questo il punto. Dobbiamo capire che se l'Italia fa così cagare la colpa è del popolo!
Il popolo "assume" i propri governanti. È il popolo che li sceglie.
Quindi è inutile lamentarsi. Si può essere più coglioni, che dopo venti anni di malgoverno, si debbano ancora votare gli stessi politici? Certo, l'Italia ha i governanti che si merita. Ma la gente questo non lo capirà mai perché è troppo stupida. Rincoglionita dalla TV, da Facebook, da una miriade di programmi improbabili e dalle propagande di destra e sinistra. Cazzo, mi sembra di vivere in un paese di zombi!

"Quando non ci sarà più posto all'inferno, gli italiani cammineranno sulla terra"

In linea di massima hai ragione.
Ma la colpa del popolo non è quella di votare persone sbagliate.
Il fatto è che i candidati sono quelli e, praticamente da sempre, gli italiani si sono limitati a preferire ogni volta il male minore.

Cos'altro avrebbero potuto fare?

Beh... una cosa l'avrebbero potuta fare... partecipare attivamente alla vita politica.
Ma chi può farlo?

Chi può avere visibilità e fondare un partito libero dai legami e dalle briglie dei dinosauri?

Oltretutto, adesso che toglieremo   il finanziamento pubblico ai partiti?
E aggiungo... finalmente, vista la situazione...

Tutto sommato... la gente ha fatto questa cosa con grillo.
Ma non ho ancora capito se il Movimento a cinque stelle  sia un piccolo mondo politico nel contesto politico italiano, con regole interne improntate alla democrazia e all'onestà, oppure sia una piccola dittatura nelle mani del comico genovese e del suo amico siciliano.
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