Autore Topic: Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta  (Letto 28402 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #120 il: Gennaio 13, 2014, 09:57:49 am »
A me pare che questo valga anche offline.
Sì ma la diffidenza, il conformismo, e l'allarmismo femminile online aumenta fino all'ennesima potenza. Online paradossalmente puoi ancora meno, essere chi sei che nella realtà. E' proprio lo strumento, dato che l'altro non ti vede, non ti conosce, non ha avuto neppure modo di osservarti prima in alcuna tua attività o azione quotidiana, a portarti fatalmente a dover "arricchire" le tue positività presunte o meno, per sperare di suscitare un interesse nell'altro/a.
Per Rita: le donne quasi mai per mia esperienza personale ma anche da racconti di tanti altri e dall'osservazione molte volte di dinamiche e movimenti avvenuti davanti ai miei occhi: quasi mai si accorgono di qualcuno che "avrebbe interesse per loro" se non si fa avanti in maniera PIU' CHE esplicita, o aveva già catturato lui da solo la loro attenzione per mille diversi possibili motivi. Questa sensibilità millantata femminilmente è perciò una enorme panzana. Penso che in venti anni di vita una donna anche solo passabile e che non faccia vita da reclusa abbia senza MAI accorgersene appunto, avuto almeno dalle 200 alle 300 persone di sesso maschile che avrebbero/sarebbero compatibilmente stati interessati/desiderosi di almeno un contatto conoscitivo/di compagnia con ella. In molti di questi casi, essi sarebbero potuti sfociare in qualcosa di serio. Come si vede è quindi sempre la donna a condurre la danza e a posizionare la pallina sul numero della roulette, persino quando è nella inconsapevolezza.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #121 il: Gennaio 13, 2014, 10:17:39 am »
Per Rita: le donne quasi mai per mia esperienza personale ma anche da racconti di tanti altri e dall'osservazione molte volte di dinamiche e movimenti avvenuti davanti ai miei occhi: quasi mai si accorgono di qualcuno che "avrebbe interesse per loro" se non si fa avanti in maniera PIU' CHE esplicita,

su questo concordo abbastanza. Magari non "più che esplicita", ma almeno esplicitando un po' di più di quanto, al contrario, di norma, facciano le donne nei confronti degli uomini. Credo che anche le modalità (diretta/indiretta) abbiano sviluppato capacità maggiori negli uomini (laddove non inquinati dall'ambiente che lancia segnali contrari e contradditori) di capire i segnali.

Citazione
. Penso che in venti anni di vita una donna anche solo passabile e che non faccia vita da reclusa

è ovvio che dopo un certo numero di delusioni tendi a far vita da reclusa. Credo di averlo specificato bene nel primo post che ho scritto, quando parlavo di essermi resa conto che la solitudine che provi nei luoghi affollati ti spinge a rintanarti precludendoti ovviamente le conoscenze. Quando te ne rendi conto il tempo è passato, per questo internet secondo me è stato migliore ed è sempre stato più difficile quando non c'era questa possibilità.

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Lucia

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #122 il: Gennaio 13, 2014, 10:58:35 am »
si era piu un gioco femminile quello con la pianta che ti dice che mi ama, non mi ama, mi ama, non mi ama 
Neanche le donne capiscono i segnali.

forse TI SEMBRA di non guardare, ma probabilmente anche tu inconsciamente fai un paragone fra donna e donna anche in base al look.

sono d'accordo.
Una sola volta in vita sono stata in un gruppo dove questo criterio era proprio rovesciato, però anche là dovevi conformarti a quella moda di non essere a moda.
Ma da solito ai ragazzi, miei alunni, piacevano quelle che piu si truccavano e si vestivano ogni giorno di moda e non quelle (comunque bellissime) che si vestivano con semplicità e non gliene importava tanto di impressionare. Penso che è cosi anhce con gli adulti.

Offline controcorrente

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #123 il: Gennaio 13, 2014, 12:05:24 pm »
tra l'altro del "terzo" quello cui piaceva la sua collega di compagnia mi disse: "non è abbastanza uomo, dovrebbe essere più deciso e farsi avanti".

Inconscio che agisce anche quando ci diciamo che non è così che scegliamo.

Ecco, questo è uno dei motivi che più mi mandano in bestia in una donna. Perchè è troppo comodo pensare che non è abbastanza uomo se non si fa avanti, senza capire lo sforzo immane che un uomo deve compiere per fare il primo passo. Non parliamo poi se uno è timido o assolutamente incapace di corteggiare, perchè uomini di questo tipo ce ne sono moltissimi, molti di più di quel che si creda. E se è vero che la donna è empatica o sensibile e non superba, questo dovrebbe capirlo.
E magari provare lei a farsi avanti per prima. Se non altro per capire quanto è duro e difficile fare il primo passo. Specialmente per un uomo.

Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #124 il: Gennaio 13, 2014, 12:10:02 pm »
Ecco, questo è uno dei motivi che più mi mandano in bestia in una donna. Perchè è troppo comodo pensare che non è abbastanza uomo se non si fa avanti, senza capire lo sforzo immane che un uomo deve compiere per fare il primo passo. Non parliamo poi se uno è timido o assolutamente incapace di corteggiare, perchè uomini di questo tipo ce ne sono moltissimi, molti di più di quel che si creda. E se è vero che la donna è empatica o sensibile e non superba, questo dovrebbe capirlo.
E magari provare lei a farsi avanti per prima. Se non altro per capire quanto è duro e difficile fare il primo passo. Specialmente per un uomo.

Ma quelle sono le parole di un altro uomo. Oddio, uomo...

Offline controcorrente

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #125 il: Gennaio 13, 2014, 12:12:47 pm »
infatti. Il punto è proprio quello. Mentre nei siti di incontri il motivo è proprio trovare qualcuno da conoscere "scopo coppia" non ci può essere malinteso o equivoco.
E' chiaro che poi in ogni dove puoi incontrare la donna o l'uomo che fa per te, anche sul lavoro, ma sul lavoro mica ci vai per trovare qualcuno,

Riguardo i siti di incontri, vorrei che leggessi un articolo, riguardo il punto di vista maschile, che mi trova perfettamente d'accordo:

http://nomatrimonio.altervista.org/archives/58

Le Loro Maestà Imperiali

Una donna posta un messaggio su una chat “forse un giorno vi racconto la mia storia..” e a dozzine chiedono e implorano che faccia questo passo: che conceda alla plebaglia maschile l’onore di udire la sua favolosa storia.

Un uomo può anche scrivere che si sta per ammazzare buttandosi dalla finestra ma il massimo del calore umano che può aspettarsi è il sintetico commento: “Attento a non centrare la mia macchina…”.

Non dite di no. Non fate finta di non capire. Ci sono poche cose più facili e più inutili di fingere di non capire. Ma in questo caso la situazione è troppo macroscopica, troppo palesemente ingiusta per poter essere ignorata o passata sotto silenzio. La settimana scorsa visitavo il sito di Atlandide. Stavo dando un’occhiata alle bacheche coi messaggi. Come d’abitudine (pessima abitudine) i messaggi erano suddivisi in varie categorie: “Lui cerca lei per amore”, “Lei cerca lui per amore”, “Lui cerca lei per amicizia”, “Lui cerca lui per amicizia” .. e via delirando.

[...]

Insomma leggo le “sezione” dei messaggi “Lui cerca lei per amore”, e trovo dozzine di messaggi. Maschietti (non meritano definizioni migliori) che si accalcavano per cercare con una frase a effetto, spiritosa, romantica o semplicemente assurda, di catturare per un istante l’attenzione di una improbabile “favolosa” donna di passaggio.

Disgustato vado a leggere la sezione “Lei cerca lui per amore”, aspettandomi di trovare il deserto. Sopresa! C’erano un sacco di messaggi anche in quella sezione. Vado però a leggere i titoli e i mittenti e scopro che anche qui i messaggi erano stati scritti da “lui” in cerca di “lei”. Quale orrore: questi patetici, servili, “celomollisti” maschietti, dopo aver invaso in ogni ordine di posti la sezione maschile a loro dedicata, hanno invasto strisciando sulle loro bave filamentose, anche la sezione femminile, nella grottesca speranza di incappare in qualche lettrice con poco senso dell’orientamento o semplicemente lesbica (ma si tanto va bene tutto, basta che siano femmine e respirino ecc.).

A onor del vero, però, in quella sezione femminile c’era anche un messaggio scritto da un’autentica donna. (Sì, proprio una di quelle famose persone di cui si parla tanto in televisione e sui giornali).

In realtà sulla sua autenticità sarebbe lecito dubitare visto che è tristemente diffuso il fenomeno dei cyber-travestiti. Maschi che si spacciano per femmine. A volte per compiacere un immaginario erotico palesemente omosessuale, molto più spesso solo per provare il brivido di essere presi in considerazione da qualcuno. E una firma femminile al proprio messaggio è sempre garanzia di un grande successo di pubblico.

In quel caso però sull’autenticità della natura femminile dell’autore non ho alcun dubbio. L’arroganza di quelle parole. Il diktat, quasi un manifesto di nuova razza ariana, del potenziale prescelto, era un chiaro segno delle origini dell’autore. Trattasi di “mitica” donna: una favolosa maestà imperiale che stava cercando un principe per avere un giorno un erede cui lasciare il regno e l’impero.
Richieste: “Alto ma non più di un metro e 85″. Eh già perché il troppo è troppo. Andare in giro con uno spilungone potrebbe essere “inelegante”. Anche perché mi sa che la “Sua Altezza”, autrice del messaggio, doveva essere alta come un tavolino.
“Età tra i trenta e i trentasei anni”. perché non dire semplicemente: “Deve avere 33 anni”!?
E poi l’elenco proseguiva con le qualità umane, caratteriali ed economiche. Con quei soliti amabili paradossi tipicamente femminili: “Deciso ma non aggressivo”, “Sensibile ma non introverso”, “Gran scopatore ma non fedigrafo”, “Ricco ma non avido” ecc, ecc.
Ora la cosa interessante è che nelle richieste “minime” di età e altezza io ci sarei rientrato, anche se per un pelo.

Sono un metro e 83. Questo significa che se mettessi scarpe con tre centimetri di tacco verrei “squalificato”. Tuttavia avrei potuto infilarmi delle pianelle e sciabattare fino a Verona per conoscere cotanta Altezza Imperiale. Ma mi sono astenuto dal farlo, perché sapevo che se fossi andato a incontrarla sarebbe stato solo per farle una faccia così di schiaffi. A lei e a tutti quegli stronzi senza dignità che hanno risposto al suo annuncio.

Vorrei fosse chiara una cosa. E’ innegabile un certo mio astio contro queste “Maestà imperiali”. perché l’invidia è una brutta bestia, e tanti privilegi del tutto immeritati, non possono lasciarmi indifferente. Vorrei però fosse chiaro che l’obiettivo principale dei miei strali non sono le donne ma gli uomini. Questi uomini senza dignità che strisciando e umiliandosi in continuazione, usando sempiternamente come unico approccio con le donne il “calabraghe istantaneo” di Montanelliana memoria, finiscono non solo (com’è ovvio) per trasformare la loro vita in un inferno ma cosa più grave, dal mio punto di vista, finiscono per rendere la vita difficile a tutti gli altri uomini, me compreso, proprio a causa del loro servile comportamento.

Potrà anche essere “spoetizzante” come esempio ma indubbiamente riesce a raggiungere lo scopo. L’obiettivo di spiegare la natura di questa autentica piaga sociale. L’esempio è quello del mercato del lavoro. Se non ci fossero dei sindacati che impongono un contratto collettivo con diritti (salario, ferie, assistenza sanitaria ecc) minimi, potete stare certi che ci sarebbero persone, molte persone, disposte a lavorare per 800.000 al mese, senza assistenza, senza ferie e con orari variabili a seconda dell’umore padronale. Questa situazione finirebbe per danneggiare anche coloro che già avevano un lavoro ben retribuito per l’ovvia ragione che i datori di lavoro se sapessero di poter contare su questa massa di disperati, disposti a lavorare per un tozzo di pane, non avrebbero motivo di continuare a fornire stipendi decorosi.

Nel caso dei rapporti uomo-donna non si parla di denaro (non sempre quantomeno) ma esiste comunque una “moneta” di scambio. Si da e si prende in queste relazioni. Il punto è quanto si da e quanto si prende.

Disgraziatamente non esiste un “sindacato” degli uomini, e si vede. Ogni donna, per quanto bruttina, in la con gli anni, o caratterialmente insignificante, è abituata ad avere comunque dei corteggiatori. Per il solo fatto di essere nata donna, ma anche di essere nata sul territorio italiano. Eh si perché la situazione italiana è particolare.

Questa folla di maschi disperati, disposti a osannare qualunque stronza di passaggio finisce per rendere insostenibile la situazione anche per gli uomini che vivono e si muovono in posizione eretta, i quali a dispetto delle loro giuste aspettattive finiranno per scontrarsi con una popolazione femminile sempre più viziata ed esigente. Ormai abituata a poter avere tutto senza offrire nulla.

Poco tempo fa mi è capitato di leggere un articolo attinente all’argomento. Si parlava di una particolare statistica: l’aumento delle unioni tra italiani e straniere. Attenzione però: l’aumento riguardava solo coppie formate da uomini italiani e donne straniere. E non viceversa. Gli uomini stranieri si guardavano bene dal mettersi con donne italiane. Donne “immotivatamente pretenziose” come ebbe acutamente a definirle un turista inglese in quello stesso articolo.

Non del tutto “immotivato” comunque il loro comportamento. Ormai si sono abituate a questo andazzo. Al fatto che in Italia il valore complessivo di un maschio è circa tre o quattro volte inferiore a quello di una femmina. E si parla di un “valore” quasi economico, nato dalle folli evoluzioni di domanda e offerta in questo settore, non certo di un valore reale. Visto che sempre più spesso capita di incontrare coppie decisamente male assortite. Uomini interessanti, simpatici, talora vistosamente attraenti, legati a donne bruttine, superficiali e tragicamente banali in ogni loro manifestazione. Ma tant’è, a questo ormai si è arrivati. Per fortuna il mondo non finisce ai confini italiani. Il sapere che oltre il Brennero c’è un intero continente pieno di donne non irragionevolmente pretenziose è incoraggiante.

Disgraziatamente andare a vivere all’estero non è alla portata di tutti. Sicuramente non lo è per me, attualmente. Ma ormai sono sempre più convinto che legarsi a un’italiana sarebbe come intraprendere la professione stabile di “zerbino”. Avresti una casa con dentro un’Altezza Imperiale e tanti ospiti che fanno la fila per venire a trovarla. E prima di entrare si pulirebbero le scarpe su di te.
Quello che può dare un’idea della sperequazione a cui si è arrivati, è il modo in cui le donne italiane reagiscono a complimenti e sguardi adoranti: con fastidio.
“Le loro Maestà Imperiali” sono infastidite dagli osanna della folla…”. Eh, già, sono seccature. Non potete neanche uscire di casa che folle di maschi iniziano a fare la hola.
Ma almeno in questo senso mi sento di potervi tranquillizzare: questi “fastidi” non dureranno per sempre. Verrà un giorno in cui la “folla” quando vi incontrerà cambierà marciapiede. E quel giorno, nel momento in cui avrete per la prima volta toccato il fondo, saprete quello che hanno provato e provano gli uomini in ogni giorno della loro vita.

di Paolo Messia



Offline Lucia

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #126 il: Gennaio 13, 2014, 12:14:00 pm »
Ma quelle sono le parole di un altro uomo. Oddio, uomo...

e si tratta di una donna che un altro la considera orrenda e con la quale si vergognerebbe di farsi vedere in pubblico. Immaginati che fiduccia in se può avere una di chi si parla cosi.

Offline controcorrente

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #127 il: Gennaio 13, 2014, 12:15:52 pm »
Ma quelle sono le parole di un altro uomo. Oddio, uomo...

Si, ed è ancor peggio se pronunciate da un "uomo".
Ma io e anche te (ne sono più che certo) abbiano sentito tantissime donne parlare in questo modo degli uomini che non si fanno avanti.

Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #128 il: Gennaio 13, 2014, 12:19:55 pm »
WOW!!

Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #129 il: Gennaio 13, 2014, 12:23:47 pm »
Si, ed è ancor peggio se pronunciate da un "uomo".
Ma io e anche te (ne sono più che certo) abbiano sentito tantissime donne parlare in questo modo degli uomini che non si fanno avanti.

Le donne parlano con i fatti e gli uomini gli vanno dietro. Gli uomini giudicano l'uomo solo in base ai criteri di giudizio femminili, quindi è chiaro che tutto parte dalla donna.
Se le donne appaiono meno agguerrite, è perché l'uomo può criticare altri uomini per motivi concorrenziali, che la donna non ha (parlo di questo caso, non che non ne ha in generale).

Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #130 il: Gennaio 13, 2014, 12:24:09 pm »
Ma quelle sono le parole di un altro uomo. Oddio, uomo...

infatti.. sono parole di un uomo (e non giovane, oggi ha 60 anni).
Ma semplicemente descrivevano  un modus operandi che è sempre stato così (e per lui era ancora così: l'uomo deve manifestare decisione e la donna deve abbellirsi).

Questa è stata la realtà da che si può risalire coi racconti.

Allora non erano uomini nemmeno i nostri padri, nonni e bisnonni perché così hanno sempre agito.

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #131 il: Gennaio 13, 2014, 12:30:19 pm »
infatti.. sono parole di un uomo (e non giovane, oggi ha 60 anni).
Ma semplicemente descrivevano  un modus operandi che è sempre stato così (e per lui era ancora così: l'uomo deve manifestare decisione e la donna deve abbellirsi).

Questa è stata la realtà da che si può risalire coi racconti.

Allora non erano uomini nemmeno i nostri padri, nonni e bisnonni perché così hanno sempre agito.

Pemrettimi di dissentire; hai descritto questa persona come uno che parla con te di un'altra donna pensando di tranquillizzarti nel dire che per lui è vergine e quindi non gli piace; e che è vergine lo capisce dal fatto che vestirebbe come sua nonna; inoltre, da perfetto alfetto malizioso, parla male di un altro del gruppo dicendo che non è abbastanza uomo.
Secondo me è uomo chi uomo nasce. Ma questo tizio non può non andarmi sull'anima.

A proposito del discorso sull'essere uomini, c'è un gruppo su facebook che dice "la verità è che non gli piaci abbastanza". Per me è una verità molto vera; poi il gruppo è degenerato ma questo è un altro discorso.

Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #132 il: Gennaio 13, 2014, 12:41:16 pm »
Pemrettimi di dissentire; hai descritto questa persona come uno che parla con te di un'altra donna pensando di tranquillizzarti nel dire che per lui è vergine e quindi non gli piace; e che è vergine lo capisce dal fatto che vestirebbe come sua nonna; inoltre, da perfetto alfetto malizioso, parla male di un altro del gruppo dicendo che non è abbastanza uomo.
Secondo me è uomo chi uomo nasce.

ah ma non credo proprio che avesse l'intenzione di tranquillizzarmi  :D,

Il discorso è un po' più complesso: credo che lui in fondo provasse dispiacere per entrambe le loro solitudini, visto che tutti facevano parte di un gruppo.
Il suo era semplicemente la sua analisi delle motivazioni delle loro solitudini.
Lei: non attira uomini perché si veste come sua nonna ed è poco femminile negli atteggiamenti (troppo cameratesca probabilmente). L'altro: non riesce a farsi apprezzare da questa donna.

Poi sul fatto che uomo è chi nasce uomo siamo d'accordo.

Ma torniamo al discorso che è una balla il "deviesserecomesei". Alla fine dovrai sempre agire con dei compromessi se non vuoi essere e restare solo o sola. Proprio perché devi cercare di piacere abbastanza tanto da indurre l'altro/altra a restare con te.

Però nel discorso colloquiale "non essere abbastanza uomo" significa proprio non "fare abbastanza l'uomo" (comportamenti maschili) per piacere ad una donna. Così come lei non era abbastanza donna (o femminile) per avere maggiori spasimanti.

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Offline controcorrente

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #133 il: Gennaio 13, 2014, 12:45:16 pm »
infatti.. sono parole di un uomo (e non giovane, oggi ha 60 anni).
Ma semplicemente descrivevano  un modus operandi che è sempre stato così (e per lui era ancora così: l'uomo deve manifestare decisione e la donna deve abbellirsi).

Questa è stata la realtà da che si può risalire coi racconti.

Allora non erano uomini nemmeno i nostri padri, nonni e bisnonni perché così hanno sempre agito.

Finchè si tratta di un potenziale concorrente in amore o ti è antipatico, ci può stare, anche se molto scorretto.
In qualsiasi altro caso si tratta di ragionamenti superficiali e stereotipati. Tipici di alcuni uomini che non ragionano, o non vanno in profondità in determinati argomenti. Oppure sono uomini di una certa età, che non hanno vissuto difficoltà e problematiche degli uomini odierni, nei rapporti con l'altro sesso.
« Ultima modifica: Gennaio 13, 2014, 12:55:53 pm da controcorrente »

Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #134 il: Gennaio 13, 2014, 12:51:11 pm »
Ma torniamo al discorso che è una balla il "deviesserecomesei". Alla fine dovrai sempre agire con dei compromessi se non vuoi essere e restare solo o sola. Proprio perché devi cercare di piacere abbastanza tanto da indurre l'altro/altra a restare con te.

Però nel discorso colloquiale "non essere abbastanza uomo" significa proprio non "fare abbastanza l'uomo" (comportamenti maschili) per piacere ad una donna. Così come lei non era abbastanza donna (o femminile) per avere maggiori spasimanti.

E' un discorso che merita un thread a parte.