Autore Topic: Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta  (Letto 28180 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #135 il: Gennaio 13, 2014, 12:52:31 pm »
Finchè si tratta di un potenziale concorrente in amore o ti è antipatico, ci può stare, anche se molto scorretto.
In qualsiasi altro caso si tratta di ragionamenti superficiali e stereotipati. Tipici di alcuni uomini che non ragionano, o non vanno in profondità in determinati argomenti.

Infatti sono i classici stereotipi che le femministe combattono, ma solo dal loro lato, perdendo quindi efficacia e credibilità.

Offline Lucia

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #136 il: Gennaio 13, 2014, 12:54:21 pm »

Ma torniamo al discorso che è una balla il "deviesserecomesei". Alla fine dovrai sempre agire con dei compromessi se non vuoi essere e restare solo o sola. Proprio perché devi cercare di piacere abbastanza tanto da indurre l'altro/altra a restare con te.

Però nel discorso colloquiale "non essere abbastanza uomo" significa proprio non "fare abbastanza l'uomo" (comportamenti maschili) per piacere ad una donna. Così come lei non era abbastanza donna (o femminile) per avere maggiori spasimanti.

molto bello e vero cio che scrivi

i ruoli giocati sono più importanti di essere se stesso,
devi essere cosi come l'altro/l'altra ti sogna,
con la speranza che questa non è poi cosi lontano dalla realtà


Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #137 il: Gennaio 13, 2014, 13:11:20 pm »
molto bello e vero cio che scrivi

i ruoli giocati sono più importanti di essere se stesso,
devi essere cosi come l'altro/l'altra ti sogna,
con la speranza che questa non è poi cosi lontano dalla realtà

 ;) esatto. Poi è ovvio che estremizzare e recitare una parte per tutta la vita diventa impossibile. Quindi (nell'esempio in questione) la donna non potrà (e non sarebbe nemmeno un bene perché sarebbe frustrante) diventare una Miss sempre alla ricerca del trendy o una maniaca dell'estetica né lui diventare un playboy decisionista.

Ma probabilmente cambiare un po' il modo di vestire, guardarsi allo specchio prima di uscire e cercare di capire in che modo si piace di più l'avrebbe aiutata. Anche se è difficile farlo a una certa età.

Lo stesso valeva per lui
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline controcorrente

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #138 il: Gennaio 13, 2014, 13:18:42 pm »
;) esatto. Poi è ovvio che estremizzare e recitare una parte per tutta la vita diventa impossibile. Quindi (nell'esempio in questione) la donna non potrà (e non sarebbe nemmeno un bene perché sarebbe frustrante) diventare una Miss sempre alla ricerca del trendy o una maniaca dell'estetica né lui diventare un playboy decisionista.

Ma probabilmente cambiare un po' il modo di vestire, guardarsi allo specchio prima di uscire e cercare di capire in che modo si piace di più l'avrebbe aiutata. Anche se è difficile farlo a una certa età.

Lo stesso valeva per lui

Giusto, non bisogna estremizzare, nemmeno nel vestire. Una donna non deve essere trasandata, ma nemmeno luccicosa, bellissima e appariscente. Questo per gli uomini normali come me, magari questo è valido per i vip o quelli con tanti soldi, i più richiesti dalla donne.

Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #139 il: Gennaio 13, 2014, 13:32:52 pm »
. Una donna non deve essere trasandata, ma nemmeno luccicosa, bellissima e appariscente. Questo per gli uomini normali come me, magari questo è valido per i vip o quelli con tanti soldi, i più richiesti dalla donne.

premesso che sono d'accordo, ma questa signora non era trasandata nelle foto che ho visto io.  Vestiva semplicemente con un gusto antiquato. Era in ritardo sui tempi, se una macchina del tempo l'avesse catapultata a trenta/quarant'anni prima sarebbe stata probabilmente apprezzata anche se non avrebbe vinto il concorso di Miss Italia.
Poi qui arriviamo alla paralisi di Feynman http://obiettivi.wordpress.com/2012/01/21/non-possiamo-definire-nulla-con-assoluta-precisione/ e mi verrebbe da chiederti "cosa intendi per trasandata?" "cosa intendi per appariscente?"  :lol:
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Offline controcorrente

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #140 il: Gennaio 13, 2014, 15:09:35 pm »
premesso che sono d'accordo, ma questa signora non era trasandata nelle foto che ho visto io.  Vestiva semplicemente con un gusto antiquato. Era in ritardo sui tempi, se una macchina del tempo l'avesse catapultata a trenta/quarant'anni prima sarebbe stata probabilmente apprezzata anche se non avrebbe vinto il concorso di Miss Italia.
Poi qui arriviamo alla paralisi di Feynman http://obiettivi.wordpress.com/2012/01/21/non-possiamo-definire-nulla-con-assoluta-precisione/ e mi verrebbe da chiederti "cosa intendi per trasandata?" "cosa intendi per appariscente?"  :lol:

Trasandata e appariscente sono i due opposti estremi.
Trasandata è quella che si veste in maniera impresentabile: abiti sudici, brutti, scuciti, lei stessa è sporca, magari manda cattivo odore. Una cosi' viene notata in modo negativo.
L'appariscente è l'esatto contrario: truccatissima, elegantissima, scosciatissima-scollatissima, tacchi altissimi, profumatissima e cosi' via.
A me piace la normalità, non mi piace apparire, amo le persone tranquille e riservate.

Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #141 il: Gennaio 13, 2014, 15:33:07 pm »
Trasandata è quella che si veste in maniera impresentabile: abiti sudici, brutti, scuciti, lei stessa è sporca, magari manda cattivo odore. Una cosi' viene notata in modo negativo.

sì l'avevo capita. Io per persona che non si veste alla moda (o non si cura di come appare) intendevo proprio il look (quindi abiti puliti sicuramente e non stracciati (magari qualche riparazione visibile solo a ben guardare da vicino :unsure: quelli che una volta si chiamavano rammendi) ma non "studiati" per la persona, per valorizzarla e nasconderne i difetti.
Idem per i capelli: puliti e in ordine ma non nella piega freestile che più ti dona  :lol:

In questo senso non intendevo i centimetri scoperti.
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Offline Vicus

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #142 il: Gennaio 13, 2014, 15:45:58 pm »
forse TI SEMBRA di non guardare, ma probabilmente anche tu inconsciamente fai un paragone fra donna e donna anche in base al look.
Io sono lontana anni e anni luce dal mondo della moda della tv e dal jet set e la persona di cui ti parlavo fa l'assicuratore nelle Langhe, è vedovo con una figlia grande e, tra l'altro è pure una brava persona.

Esattamente come le donne che dicono di non guardare la sicurezza negli uomini (e magari sono pure convinte) ma poi non si accorgono di operare una inconscia selezione.
Ribadisco, per me l'abbigliamento è al 100% irrilevante, purché non sia punk :lol: La vera femminilità non è nelle calze a rete, ma nello sguardo, nei gesti e soprattutto... nel carattere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Suicide Is Painless

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #143 il: Gennaio 13, 2014, 15:49:26 pm »
Riguardo i siti di incontri, vorrei che leggessi un articolo, riguardo il punto di vista maschile, che mi trova perfettamente d'accordo:

http://nomatrimonio.altervista.org/archives/58

Le Loro Maestà Imperiali

Una donna posta un messaggio su una chat “forse un giorno vi racconto la mia storia..” e a dozzine chiedono e implorano che faccia questo passo: che conceda alla plebaglia maschile l’onore di udire la sua favolosa storia.

Un uomo può anche scrivere che si sta per ammazzare buttandosi dalla finestra ma il massimo del calore umano che può aspettarsi è il sintetico commento: “Attento a non centrare la mia macchina…”.

Non dite di no. Non fate finta di non capire. Ci sono poche cose più facili e più inutili di fingere di non capire. Ma in questo caso la situazione è troppo macroscopica, troppo palesemente ingiusta per poter essere ignorata o passata sotto silenzio. La settimana scorsa visitavo il sito di Atlandide. Stavo dando un’occhiata alle bacheche coi messaggi. Come d’abitudine (pessima abitudine) i messaggi erano suddivisi in varie categorie: “Lui cerca lei per amore”, “Lei cerca lui per amore”, “Lui cerca lei per amicizia”, “Lui cerca lui per amicizia” .. e via delirando.

[...]

Insomma leggo le “sezione” dei messaggi “Lui cerca lei per amore”, e trovo dozzine di messaggi. Maschietti (non meritano definizioni migliori) che si accalcavano per cercare con una frase a effetto, spiritosa, romantica o semplicemente assurda, di catturare per un istante l’attenzione di una improbabile “favolosa” donna di passaggio.

Disgustato vado a leggere la sezione “Lei cerca lui per amore”, aspettandomi di trovare il deserto. Sopresa! C’erano un sacco di messaggi anche in quella sezione. Vado però a leggere i titoli e i mittenti e scopro che anche qui i messaggi erano stati scritti da “lui” in cerca di “lei”. Quale orrore: questi patetici, servili, “celomollisti” maschietti, dopo aver invaso in ogni ordine di posti la sezione maschile a loro dedicata, hanno invasto strisciando sulle loro bave filamentose, anche la sezione femminile, nella grottesca speranza di incappare in qualche lettrice con poco senso dell’orientamento o semplicemente lesbica (ma si tanto va bene tutto, basta che siano femmine e respirino ecc.).

A onor del vero, però, in quella sezione femminile c’era anche un messaggio scritto da un’autentica donna. (Sì, proprio una di quelle famose persone di cui si parla tanto in televisione e sui giornali).

In realtà sulla sua autenticità sarebbe lecito dubitare visto che è tristemente diffuso il fenomeno dei cyber-travestiti. Maschi che si spacciano per femmine. A volte per compiacere un immaginario erotico palesemente omosessuale, molto più spesso solo per provare il brivido di essere presi in considerazione da qualcuno. E una firma femminile al proprio messaggio è sempre garanzia di un grande successo di pubblico.

In quel caso però sull’autenticità della natura femminile dell’autore non ho alcun dubbio. L’arroganza di quelle parole. Il diktat, quasi un manifesto di nuova razza ariana, del potenziale prescelto, era un chiaro segno delle origini dell’autore. Trattasi di “mitica” donna: una favolosa maestà imperiale che stava cercando un principe per avere un giorno un erede cui lasciare il regno e l’impero.
Richieste: “Alto ma non più di un metro e 85″. Eh già perché il troppo è troppo. Andare in giro con uno spilungone potrebbe essere “inelegante”. Anche perché mi sa che la “Sua Altezza”, autrice del messaggio, doveva essere alta come un tavolino.
“Età tra i trenta e i trentasei anni”. perché non dire semplicemente: “Deve avere 33 anni”!?
E poi l’elenco proseguiva con le qualità umane, caratteriali ed economiche. Con quei soliti amabili paradossi tipicamente femminili: “Deciso ma non aggressivo”, “Sensibile ma non introverso”, “Gran scopatore ma non fedigrafo”, “Ricco ma non avido” ecc, ecc.
Ora la cosa interessante è che nelle richieste “minime” di età e altezza io ci sarei rientrato, anche se per un pelo.

Sono un metro e 83. Questo significa che se mettessi scarpe con tre centimetri di tacco verrei “squalificato”. Tuttavia avrei potuto infilarmi delle pianelle e sciabattare fino a Verona per conoscere cotanta Altezza Imperiale. Ma mi sono astenuto dal farlo, perché sapevo che se fossi andato a incontrarla sarebbe stato solo per farle una faccia così di schiaffi. A lei e a tutti quegli stronzi senza dignità che hanno risposto al suo annuncio.

Vorrei fosse chiara una cosa. E’ innegabile un certo mio astio contro queste “Maestà imperiali”. perché l’invidia è una brutta bestia, e tanti privilegi del tutto immeritati, non possono lasciarmi indifferente. Vorrei però fosse chiaro che l’obiettivo principale dei miei strali non sono le donne ma gli uomini. Questi uomini senza dignità che strisciando e umiliandosi in continuazione, usando sempiternamente come unico approccio con le donne il “calabraghe istantaneo” di Montanelliana memoria, finiscono non solo (com’è ovvio) per trasformare la loro vita in un inferno ma cosa più grave, dal mio punto di vista, finiscono per rendere la vita difficile a tutti gli altri uomini, me compreso, proprio a causa del loro servile comportamento.

Potrà anche essere “spoetizzante” come esempio ma indubbiamente riesce a raggiungere lo scopo. L’obiettivo di spiegare la natura di questa autentica piaga sociale. L’esempio è quello del mercato del lavoro. Se non ci fossero dei sindacati che impongono un contratto collettivo con diritti (salario, ferie, assistenza sanitaria ecc) minimi, potete stare certi che ci sarebbero persone, molte persone, disposte a lavorare per 800.000 al mese, senza assistenza, senza ferie e con orari variabili a seconda dell’umore padronale. Questa situazione finirebbe per danneggiare anche coloro che già avevano un lavoro ben retribuito per l’ovvia ragione che i datori di lavoro se sapessero di poter contare su questa massa di disperati, disposti a lavorare per un tozzo di pane, non avrebbero motivo di continuare a fornire stipendi decorosi.

Nel caso dei rapporti uomo-donna non si parla di denaro (non sempre quantomeno) ma esiste comunque una “moneta” di scambio. Si da e si prende in queste relazioni. Il punto è quanto si da e quanto si prende.

Disgraziatamente non esiste un “sindacato” degli uomini, e si vede. Ogni donna, per quanto bruttina, in la con gli anni, o caratterialmente insignificante, è abituata ad avere comunque dei corteggiatori. Per il solo fatto di essere nata donna, ma anche di essere nata sul territorio italiano. Eh si perché la situazione italiana è particolare.

Questa folla di maschi disperati, disposti a osannare qualunque stronza di passaggio finisce per rendere insostenibile la situazione anche per gli uomini che vivono e si muovono in posizione eretta, i quali a dispetto delle loro giuste aspettattive finiranno per scontrarsi con una popolazione femminile sempre più viziata ed esigente. Ormai abituata a poter avere tutto senza offrire nulla.

Poco tempo fa mi è capitato di leggere un articolo attinente all’argomento. Si parlava di una particolare statistica: l’aumento delle unioni tra italiani e straniere. Attenzione però: l’aumento riguardava solo coppie formate da uomini italiani e donne straniere. E non viceversa. Gli uomini stranieri si guardavano bene dal mettersi con donne italiane. Donne “immotivatamente pretenziose” come ebbe acutamente a definirle un turista inglese in quello stesso articolo.

Non del tutto “immotivato” comunque il loro comportamento. Ormai si sono abituate a questo andazzo. Al fatto che in Italia il valore complessivo di un maschio è circa tre o quattro volte inferiore a quello di una femmina. E si parla di un “valore” quasi economico, nato dalle folli evoluzioni di domanda e offerta in questo settore, non certo di un valore reale. Visto che sempre più spesso capita di incontrare coppie decisamente male assortite. Uomini interessanti, simpatici, talora vistosamente attraenti, legati a donne bruttine, superficiali e tragicamente banali in ogni loro manifestazione. Ma tant’è, a questo ormai si è arrivati. Per fortuna il mondo non finisce ai confini italiani. Il sapere che oltre il Brennero c’è un intero continente pieno di donne non irragionevolmente pretenziose è incoraggiante.

Disgraziatamente andare a vivere all’estero non è alla portata di tutti. Sicuramente non lo è per me, attualmente. Ma ormai sono sempre più convinto che legarsi a un’italiana sarebbe come intraprendere la professione stabile di “zerbino”. Avresti una casa con dentro un’Altezza Imperiale e tanti ospiti che fanno la fila per venire a trovarla. E prima di entrare si pulirebbero le scarpe su di te.
Quello che può dare un’idea della sperequazione a cui si è arrivati, è il modo in cui le donne italiane reagiscono a complimenti e sguardi adoranti: con fastidio.
“Le loro Maestà Imperiali” sono infastidite dagli osanna della folla…”. Eh, già, sono seccature. Non potete neanche uscire di casa che folle di maschi iniziano a fare la hola.
Ma almeno in questo senso mi sento di potervi tranquillizzare: questi “fastidi” non dureranno per sempre. Verrà un giorno in cui la “folla” quando vi incontrerà cambierà marciapiede. E quel giorno, nel momento in cui avrete per la prima volta toccato il fondo, saprete quello che hanno provato e provano gli uomini in ogni giorno della loro vita.

di Paolo Messia

Bellissimo questo articolo è molto duro e non conciliante ma anzi fortemente avversativo verso chiunque anche gli uomini in massa, e piacerebbe sicuramente per questo a Number 10 e Stendardo, ma devo ammettere che è talmente bello che per la sua durezza veritiera può suscitare un pianto di presa d'atto di tale infausta tristissima realtà senza scampo, e niente affatto liberatorio.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Warlordmaniac

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #144 il: Gennaio 13, 2014, 15:50:07 pm »
Ribadisco, per me l'abbigliamento è al 100% irrilevante, purché non sia punk :lol: La vera femminilità non è nelle calze a rete, ma nello sguardo, nei gesti e soprattutto... nel carattere.

Però il carattere lo giudichi solo dopo una scrematura, che per il maggior parte delle volte è dovuta a casualità.

Uno come me che non lavora, difficilmente entra in contatto con dei caratteri, anche perché in un discorso formale, come tra sconosciuti, il carattere non viene mica fuori. Si dovranno giudicare altre cose, con l'istinto che ci guida.

Offline Vicus

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #145 il: Gennaio 13, 2014, 16:02:22 pm »
Citazione
Disgraziatamente andare a vivere all’estero non è alla portata di tutti. Sicuramente non lo è per me, attualmente. Ma ormai sono sempre più convinto che legarsi a un’italiana sarebbe come intraprendere la professione stabile di “zerbino”. Avresti una casa con dentro un’Altezza Imperiale e tanti ospiti che fanno la fila per venire a trovarla. E prima di entrare si pulirebbero le scarpe su di te.
Quello che può dare un’idea della sperequazione a cui si è arrivati, è il modo in cui le donne italiane reagiscono a complimenti e sguardi adoranti: con fastidio.
“Le loro Maestà Imperiali” sono infastidite dagli osanna della folla…”. Eh, già, sono seccature. Non potete neanche uscire di casa che folle di maschi iniziano a fare la hola.
Ma almeno in questo senso mi sento di potervi tranquillizzare: questi “fastidi” non dureranno per sempre. Verrà un giorno in cui la “folla” quando vi incontrerà cambierà marciapiede.
Per la nostra serenità, le italiane sono da evitare. La loro spocchia è inversamente proporzionale al numero di spasimanti. Il giorno di cui parla l'articolo è già venuto: nessuno le vuole, eppure moltissime continuano a trattare gli uomini come fossero dive del cinema.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Rita

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #146 il: Gennaio 13, 2014, 16:06:55 pm »
Però il carattere lo giudichi solo dopo una scrematura, che per il maggior parte delle volte è dovuta a casualità.

Uno come me che non lavora, difficilmente entra in contatto con dei caratteri, anche perché in un discorso formale, come tra sconosciuti, il carattere non viene mica fuori. Si dovranno giudicare altre cose, con l'istinto che ci guida.

esatto.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #147 il: Gennaio 13, 2014, 17:17:11 pm »
Ribadisco ciò che dice Vicus secondo me l'uomo che da importanza nel giudicare una donna/ragazza che lo attrae e normalmente curata pulita, al suo abbigliamento alla moda o firmato/trendy o meno o altro che più gli aggrada, e' scusate il termine, un cretino. Io ho conosciuto in tempi molto passati anche ragazze attraenti che qualcuno anche qui farebbe rientrare nella casistica delle "cesse sociali", cioè del tipo molto diffuso in città universitarie come Pisa, più o meno "finto alternativo" trasandato e da centro sociale, con piercing (che non mi piacciono) e tatuaggi. Eppure una volta spogliate anche se non l'avresti forse pensato sono state tutte profumate senza alcun sapore nè odore sgradevole (non ho mai incontrato una ragazza che mi fosse piaciuta o piaceva la quale abbia avuto odori o sapori corporei sgradevoli, sarà un caso, ma in genere credo anch'io che come igiene e pulizia personale gli uomini difettano molto più spesso delle donne, almeno in questo), lavate a fondo e curate, nel corpo, mai con le ascelle non depilate. Anche se magari fuori esternamente i loro vestiti da "no-global" sembravano trasandati e usurati/stazzonati come diceva un tizio che conoscevo da costumi de "Il Giorno degli zombi".
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #148 il: Gennaio 13, 2014, 21:23:39 pm »
Ma sì dai, mettiamogli un paio d'ali e un'aureola e siamo a posto!  :doh:
Io ho amici che lavorano nel settore abbigliamento femminile, e mi hanno detto che moltissime ragazze non si lavano. D'estate poi, puzza di ascelle, di sudore e anche di piscio a gogò.  :sick:
Mi sa che idealizzi troppo le donne.

Offline Lucia

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Re:Non me lo dovevi chiedere, dovevi farlo e basta
« Risposta #149 il: Gennaio 14, 2014, 20:19:05 pm »
D'estate poi, puzza di ascelle, di sudore e anche di piscio a gogò.  :sick
Mi sa che idealizzi troppo le donne.

e tu  pensavi che il piscio delle donne profuma :doh:

A un maschio sano piace l'odore di sudore della sua femmina (quando non si tratta di sporcizia ma sudare per un ballo, per aver salito una montagna o per altre cose). Per un sarto forse è diverso, perché no è la sua donna

e amare un altro/altra significa anche accettarlo nelle situazioni per lui/lei penose.
« Ultima modifica: Gennaio 15, 2014, 01:00:56 am da Vicus »