Autore Topic: Consigli di vita da un diciottenne  (Letto 5445 volte)

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Offline Lucia

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Consigli di vita da un diciottenne
« il: Gennaio 09, 2014, 14:14:14 pm »


"Diventa cio che vuoi diventare,
Non rinunciare mai ai tuoi sogni,
Raggiungi tutti tuoi oggettivi nella vita,
Non accontentarti mai delle cose cattive, eronate,
Non dare ai tuoi nemici la soddisfazione che ti possano cambiare la buona disposizione.
Trovati una ragazza, abbastanza brava da meritare di essere con te"

Cosa ne pensate?
Io penso che se i ragazzi di oggi pensano cosi sulla vita, il mondo di oggi non va per niente male

Offline Suicide Is Painless

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #1 il: Gennaio 09, 2014, 14:29:35 pm »
I ragazzi diciottenni di oggi non pensano praticamente a niente. E se fossi al potere penso che instaurerei dei campi di rieducazione per quasi tutti i nati post-1985. Oltre al fatto i che i bambini dopo i dieci anni d'età dovrebbero essere cresciuti dallo Stato in strutture dello Stato, uno Stato che funziona ed è fortemente etico, morale, egualitaristico e meritocratico. Lontano anni luce da questo, quindi, nemmeno ipotizzabile al momento. Potrebbero vedere i genitori e tornare nelle rispettive famiglie nei week-end. Cosa vorrà mai dire "eronato"...?
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Dottor Zero

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #2 il: Gennaio 09, 2014, 15:22:23 pm »
Dove sta scritto che a dare quei consigli sia un diciottenne?

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #3 il: Gennaio 09, 2014, 16:24:58 pm »
Almeno in Italia (all'estero non so) la maggioranza sono degli emeriti rincoglioniti dalla tecnologia e da genitori troppo permissivi.
Sic transit gloria mundi.

Offline Lucia

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #4 il: Gennaio 09, 2014, 16:38:00 pm »
Dove sta scritto che a dare quei consigli sia un diciottenne?

Nel titolo del topic.
e conosco bene il ragazzo.

Almeno in Italia (all'estero non so) la maggioranza sono degli emeriti rincoglioniti dalla tecnologia e da genitori troppo permissivi.

ma si infatti la tecnologia è ancora un abbaglio per molti giovani, ci si puo essere solo succubi o si puo entrare tra quelli che la creano.

Offline yamamax

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #5 il: Gennaio 09, 2014, 18:39:05 pm »
Fossero sante le parole di quel ragazzo, ma nella realtà purtroppo vedo ben altro.

Almeno in Italia (all'estero non so) la maggioranza sono degli emeriti rincoglioniti dalla tecnologia e da genitori troppo permissivi.

E' spesso questa la realtà. I genitori molti sono separati e tanti sono immersi nei problemi quotidiani di natura economica/lavorativa. La tecnologia è un mangiacervello a basso costo pertanto molti genitori la "usano" per tenere a bada i figli perché tanto altro non possono dare, si instaura un meccanismo videogioco a pochi euro = per un po' di tempo non rompe e si "diverte", un meccanismo che produce adolescenti storditi che fanno di tutto per non pensare e andare avanti per inerzia.
Poi ci sono i cosiddetti social ... che sono  quanto di più anti-social nella realtà.

Offline Number10

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #6 il: Gennaio 09, 2014, 20:13:12 pm »
Io sono del 1987 e purtroppo confermo che i miei coetanei sono nati nel posto (amo l'Italia, sono nazionalista, ma è un problema occidentale) e nel periodo sbagliato. Soprattutto se maschi, parlando di femminismo. Ma in generale la nostra è una società allo sfascio senza valori, umanità, opportunità, pari opportunità, ecc ecc. Io stesso non ho un cazzo di stimolo in questo posto, ma cerco di crearmeli da solo, altrimenti rischierei la depressione.

Quando ero ragazzino non notavo certe cose ed ero felicissimo, ora provo uno schifo assurdo per buona parte della nostra società. Cerco di consolarmi pensando alle mie passioni (calcio, tecnologia, cinema, ecc ecc) e sperando di avere la possibilità di poter andare a vivere altrove (fuori dall'Occidente).

Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline Duca

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #7 il: Gennaio 10, 2014, 03:08:40 am »
E se fossi al potere penso che instaurerei dei campi di rieducazione per quasi tutti i nati post-1985. Oltre al fatto i che i bambini dopo i dieci anni d'età dovrebbero essere cresciuti dallo Stato in strutture dello Stato, uno Stato che funziona ed è fortemente etico
Concordo, andrebbero cresciuti in strutture che non siano il ridicolo gineceo delle chioccie che è la scuola di oggi.

Offline Vicus

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #8 il: Gennaio 10, 2014, 06:14:12 am »
Non sarà il figlio di Lucia? :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Dottor Zero

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #9 il: Gennaio 10, 2014, 08:09:26 am »
E se fossi al potere penso che instaurerei dei campi di rieducazione per quasi tutti i nati post-1985.

Che ne dici di questo?


Da 5:43 e poi da 7:47

Se fossi io al potere la scuola sarebbe così.  ;)

Offline Duca

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #10 il: Gennaio 10, 2014, 15:13:53 pm »
Una congrua dotazione di ceci a tutte le scuole italiane e il gioco è fatto!  :D

Offline Dottor Zero

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #11 il: Gennaio 10, 2014, 15:44:16 pm »
Maaamma miaa, che meraviglia la sQuola così! (non ti sorprendere... molti scrivono scuola in questo modo)   :w00t:

Invece adesso i demonietti non si possono neanche sfiorare con un dito, pena la denuncia da parte dei genitori. Certo che dev'essere davvero frustrante fare il maestro oggi...  :rolleyes:

Offline Vicus

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #12 il: Gennaio 10, 2014, 23:58:24 pm »
I ragazzi diciottenni di oggi non pensano praticamente a niente. E se fossi al potere penso che instaurerei dei campi di rieducazione per quasi tutti i nati post-1985. Oltre al fatto i che i bambini dopo i dieci anni d'età dovrebbero essere cresciuti dallo Stato in strutture dello Stato, uno Stato che funziona ed è fortemente etico, morale, egualitaristico e meritocratico. Lontano anni luce da questo, quindi, nemmeno ipotizzabile al momento. Potrebbero vedere i genitori e tornare nelle rispettive famiglie nei week-end. Cosa vorrà mai dire "eronato"...?
Oltre che un'utopia da incubo, i falansteri di Stato sono obsoleti. Oggi l'educazione è sempre più sottratta ai genitori dall'ambiente di informazione in cui viviamo: Internet, videogiochi, tv... Per migliorare le cose, basterebbe cambiare i programmi. ;)
« Ultima modifica: Gennaio 11, 2014, 09:09:21 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto86

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #13 il: Gennaio 11, 2014, 04:14:55 am »
I ragazzi diciottenni di oggi non pensano praticamente a niente. E se fossi al potere penso che instaurerei dei campi di rieducazione per quasi tutti i nati post-1985. Oltre al fatto i che i bambini dopo i dieci anni d'età dovrebbero essere cresciuti dallo Stato in strutture dello Stato, uno Stato che funziona ed è fortemente etico, morale, egualitaristico e meritocratico. Lontano anni luce da questo, quindi, nemmeno ipotizzabile al momento. Potrebbero vedere i genitori e tornare nelle rispettive famiglie nei week-end. Cosa vorrà mai dire "eronato"...?


Perchè quelli nati precedentemente a quel periodo ti sembrano, forse, messi bene?
Prova a fare una panoramica dei più disgustosi castratielli mentali moderni e prova a vedere in che periodo sono nati.
Potrai constatare, che lo zerbino medio, è nato intorno agli anni '60.
Inoltre, neanche tu mi pari messo tanto bene nonostante tu sia nato prima dell'85, dato che, se non fosse per una pura astinenza sessuale/affettiva femminile, non credo proprio ti troveresti qui su questo forum ad occuparti di QM. Chissà, magari con una bella fica al tuo fianco, probabilmente anche tu in questo momento saresti intento a decantare le immaginarie superiori doti delle emancipate femminucce moderne. 


Maaamma miaa, che meraviglia la sQuola così! (non ti sorprendere... molti scrivono scuola in questo modo)   :w00t:

Invece adesso i demonietti non si possono neanche sfiorare con un dito, pena la denuncia da parte dei genitori. Certo che dev'essere davvero frustrante fare il maestro oggi...  :rolleyes:

La società è sfasciata sotto tutti i punti di vista. Su questo non ci piove. Ma se pensi di educare un figlio a suon di "mazzate", certamente non risolverai nulla. Anzi.
Inoltre, se dovessimo tornare ai puri metodi educativi di una volta, quelli che prenderebbero ancora ceffoni e calci per qualsiasi errore, sarebbero solo i bambini maschi.
« Ultima modifica: Gennaio 11, 2014, 04:41:28 am da Alberto'86 »

Offline vnd

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Re:Consigli di vita da un diciottenne
« Risposta #14 il: Gennaio 11, 2014, 06:31:29 am »
Quando sono alla macchina del caffè... e si chiacchiera quei cinque minuti, capita di scherzare in merito alla condizione maschile e al chiagnifuttismo femminista.
Al che ci raggiungono quasi subito le segretarie che sembrano non aspettare altro che venirsi a fare i cazzi nostri.
Qualche tempo fa, effettivamente, l'atteggiamento dei colleghi cambiava quando arrivava una donna.
Oggi, quando spiego alle segretarie come e perché sono #Inferiori, partecipano quasi tutti alle battute. Anche loro.
Tranne qualcuna. Che lo vedi proprio che s'incazza e reagisce imprudentemente.
Poverine... si muovono a scatti, e sono piene di eczemi...
Il nervoso le uccide.

Eh eh eh eh...
Vnd [nick collettivo].