Shabra e chatila vi dice niente?
Dice tutto: dice che quando si combatte un nemico all'ultimo sangue ci si allea con gli alleati che si trovano. E gli alleati erano i
falangisti (cristiani) di Gemayel i quali, incazzati neri per la morte del loro leader, ordita dai palestinesi, appena hanno potuto,
si sono vendicati su palestinesi inermi, essendo quelli armati già partiti da Beirut, imbottigliati dall'esercito israeliano di Sharon.
Certo, dal punto di vista umanitario, gli israeliani dovevano impedire la strage. Dal punto di vista politico, hanno ritenuto utile e
opportuno lasciar sfogare le vendette dei loro alleati, esattamente come gli angloamericani ritennero opportuno lasciar sfogare
le vendette degli antifascisti a guerra finita. Il generale inglese Alexander lo disse chiaro ai partigiani: "Vi do tre giorni di tempo
per fare piazza pulita. Ma al quarto non voglio vedere più cadaveri per le strade". Discorso moralmente infame, se vogliamo,
ma pragmatico dal punto di vista politico. Non è, caro il mio giustizialista, che quello che per Alexander è comprensibile e ovvio
per Sharon è invece disgustoso. Il fatto è che la politica e la guerra sono queste: non è campo per le anime belle e sensibili.
Tutti gli stati e tutte le patrie per nascere e sopravvivere hanno dovuto fare e permettere porcherie varie ed eventuali. Anche
la nostra Italia ha dovuto procedere, tramite fucilazioni di massa contro le popolazioni meridionali, a reprimere il brigantaggio
di gente che legittimamente non voleva i Savoia. Ma Cialdini agì con decisione e brutalità in questo senso e oggi tutti quanti
diciamo che l'unità d'Italia è cosa buona e giusta anche se si è fatta sulla pelle delle popolazioni meridionali che hanno subito
la repressione dei soldati piemontesi. Non dimentichiamo poi le atrocità italiane in Libia e in Etiopia. Se lo Stato di Israele si
deve vergognare per Sabra e Chatila e per di più scomparire nell'ignominia, allora anche l'Italia dovrebbe vergognarsi per
l'uso dell'iprite contro gli abissini che difendevano la loro patria contro gli italiani e per i campi di concentramento libici per
sopprimere la rivolta di Omar el Muktar che combatteva per il suo popolo contro gli italiani. E scomparire come nazione. Ma
l'Italia, ovviamente, non lo fa. Questi per lei sono solo "spiacevoli episodi". Perchè lo deve fare allora lo Stato di Israele?