Beato te, che sei hai la mia età, ti basta "cambiare nome", per diventare addirittura "euforico". Forse, parlando seriamente, ci vorrebbe un vero cambio d'identità e di vita, altrui. Hai mai visto "Professione: Reporter" di Antonioni? Per Vicus e te, riguardo alla letteratura e alla poesia secondo me state ponendo proprio male la questione in termini di partenza. A parte che letteratura e poesia sono arti ben diverse dalla pittura quindi ogni accostamento è distonico. D'annunzio era un grande uomo e le sue imprese in ogni campo sono lì a dimostrarlo, per tanti posteri ancora a venire. Dall'irredentismo, alla strategia militare e alle poche vittorie italiane della WWI, alla più pura, cristallina invenzione letteraria e metrica, al plasmamento di un nuovo e autonomo stile espressivo forgiato da sconfinate conoscenze filosofiche e classiche, alla fortuna commerciale ed economica pur con tanti alti e bassi di soldi sconosciuti ai più appunto per difetto di altissime ambizioni e diverse aspirazioni. Sarebbe impossibile riunire e anche solo procedere ad un elenco delle grandezze e meriti in una sola vita di figure come il Foscolo, il Manzoni, o appunto il D'annunzio. Che c'entra accostarli a figure del modernismo o alla contestualizzazione storica della modernità delle invenzioni tecnologiche e meccaniche....Poi sminuire Dante e la Divina Commedia..., è un pò da liceali ripetenti stanchi dei compiti per le vacanze. Che c'entra in antagonismo con le Sacre Scritture...Che poi, l'auto va bene certo sono d'accordo con la sua importanza epocale, ma dove la vedete anche voi questa enorme panzana imbevuta di invenzione da cambiamento copernicano di Internet. Per la reperibilità libertà di condivisione di informazioni, e milioni di materiali culturali va bene certo, non sia mai abbastanza benedetto il download. Prima non era nemmeno ipotizzabile questa possibilità. Ma per le vite degli individui in sè stesse cosa ha cambiato, solitaristica e giovanilista illusione di libertà. Basta vedere le vite di milioni di individui come noi, masse di solitudini, all'azzurrognolo baluginare dello schermo di un notebook, di un display di smartphone, tablet, o quel che è. Livide esistenze solitarie in milioni di casi, connesse con altre soltudini del posto a sedere accanto al tuo. Tutte cazzate. C'era molta più vita e sentimento nelle vecchie lettere di carta ruvida, in delle buste magari racchiudenti un lontano profumo di una tua donna, o un fiore. Ah già, ma qui si rischia di tornare al romanticismo neo-decadentista e all'aulicismo di certi vecchi poeti veramnet umanisti, ormai secchi rami da tagliare nelle società degli analisti di marketing e di flussi matematici macroeconomici, che si vede a quale bel risultato hanno portato il mondo. Io personalmente mi dispiace ma continuo a preferire le piogge nei pineti e gli amatissimi cipressi di Bolgheri che fin sù mi portano, alla potenza incontrastabile della modernità da molti oggi sempre più totemizzata. Ieri qualcuno ha detto che il fatto per cui siano soprattutto i 20-30 enni ad essere presenti qui dimostrerebbe una maggior consapevolezza QM e una voglia di cambiare le cose anche in questo aspetto che le generazioni precedenti non hanno e non dimostrano. Forse, si porebbe rovesciare il fatto dicendo che qui come altrove in internet la fscia dai 20 ai 40 è più presente perchè è quella maggiormente tecnologico-informatica e che per vari e complessi motivi ha più tempo e conoscenze/capacità per impiegarci/perderci del tempo. Quindi, anche soltanto per motivi generazionali come vedete, almeno in Italia, tutta stà rivoluzionarietà internettiana, trova il tempo che trova e anzi a sentirne parlare in certi termini ossessivo-SIM ha anche abbastanza rotto il cazzo. L'auto infatti, la guidano tutti, anche gli anziani e certo le persone con 55 anni e più.