Fonte :
http://www.adiantum.it/public/3480-falso-condiviso-e-cognome-della-madre,-timperi--rottamiamo-questo-sistema-legislativo.aspFalso Condiviso e cognome della madre, Timperi: rottamiamo questo sistema legislativo
Cronache dai tribunali
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Tiberio Timperi
11/01/2014 - 22.12
Tiberio Timperi, noto giornalista e conduttore televisivo, interviene sui recenti decreti che il Governo ha emanato in materia di affidamento dei figli e attribuzione del cognome. Si tratta di temi "caldi", che hanno svelato chiaramente chiari profili di incostituzionalità (decreto filiazione, nella parte che si occupa delle decisioni sui figli nelle separazioni) e di opportunità (decretazione d'urgenza per l'attribuzione del cognome materno).
Lo fa con una lettera aperta alla Nazione di Firenze. "Dopo il monito di Strasburgo", esordisce Timperi, "il Governo si è affrettato a trovare la soluzione riguardo al cognome della madre per i figli. Peccato che non abbia fatto lo stesso allorquando la stessa Corte ha condannato l'Italia, nel 2010 e nel 2013, perchè i tribunali italiani non hanno garantito i diritti dei padri separati e dei loro figli.
E' il c.d. Falso Condiviso ad essere sotto accusa, secondo il giornalista: "La legge sul Condiviso non è stata applicata. Entrata in vigore sette anni fa, sulla carta sembrava rivoluzionaria. Nei fatti, la sua applicazione è stata un fallimento. Colpa di schematizzazioni ideologiche presenti dentro e fuori dalle aule dei tribunali".
Sul decreto Filiazione. "il Condiviso non ha mai goduto di buona salute. Adesso ha ricevuto un colpo mortale grazie al decreto sulla filiazione che ha apportato modifiche sostanziali alla L. 54/2006".
Una stoccata all'attività del Governo. "Bene parlare di lavoro, di tasse, di competitività, ma parliamo anche di un diritto di famiglia che ha fatto il suo tempo. Bisogna far sapere a tutti coloro che volessero formare una famiglia che, qualora il decreto fosse convertito in legge, un genitore potrà cambiare residenza con i figli semplicemente comunicandolo entra trenta giorni dall'avvenuto tasferimento. Ha senso parlare di condiviso a chi, di punto in bianco, vedrà i figli cambiare città ? E ancora, il decreto introduce il concetto di residenza abituale. Nessun problema, in linea di principio, se ai figli fosse concesso di trascorre tempi paritetici con ciascuno dei genitori. Ma vogliamo scommettere che questo concetto sarà l'alibi di ferro per applicare il falso condiviso e stabilire che la residenza abituale sarà quella della madre ?".
Diritti e doveri. "E' ormai palese che nei tribunali si attribuiscono i diritti alle madri e i diveri ai padri. La legge 54 parla di "tempi equilibrati e continuativi con entrambi i genitori, ma sappiamo bene che ai padri, in media, sono riservati otto giorni su trenta. Pari opportunità a senso unico sono la bandiera del politically correct. Rottamiamo questo sistema legislativo e culturale, semplifichiamo a dispetto delle muffe ideologiche, adottiamo i patti pre-matrimoniali e garantiamo pari opportunità ai genitori e introduciamo il Divorzio Breve come nel resto d'Europa. Esiste solo Maria, o c'è posto anche per Giuseppe?".
Fonte: Redazione, tratto dalla Nazione di sabato 11 Gennaio 2014