Su questo forum è pieno di uomini che lamentano la loro solitudine affettiva e sessuale, e denunciano la situazione di svantaggio rispetto alle donne nell'impresa di trovarsi un partner.
Ora, io condivido in parte queste posizioni, nel senso che è verissimo che una donna uno straccio di uomo da portarsi tra le lenzuola lo trova con molta più facilità di un uomo.
Ma riconosco anche che, troppo spesso, gli uomini che si lamentano lo fanno con riferimento a una stretta cerchia di donne, quelle che a loro interessano, mentre per esempio donne immigrate, donne non proprio belle, ecc. non fanno mai parte della loro equazione.
Insomma, credo che in Italia esistano tante donne che sono più "raggiungibili" di altre, e che chi si lamenta sempre di non trovare una donna dovrebbe farsi un esame di coscienza e riconoscere che le donne di cui parla non sono "tutte le donne" o "le donne in generale", ma sono quelle più attraenti che, per ovvi motivi, sono molto ricercate e hanno la fila di pretendenti davanti alla porta.
Detto questo, visto che sono curioso di natura ho spulciato un po' in rete per sentire l'altra campana, e ho trovato che anche le donne si lamentano, e pure tanto, della solitudine e della difficoltà di trovare un partner adeguato.
Per fare un esempio, molte donne sostengono che in Italia perfino gli uomini "sfigati" non se la passerebbero male.
Come "Laura Maria Limoli", che si firma come "easylady", che sul suo blog scrive:
http://forsehopersolechiavi.wordpress.com/2014/01/02/cera-una-volta-il-maschio-cesso/c'era una volta il maschio cesso
c’era una volta il maschio bruttino.
per giusta regola, il maschio carino, andava via come il pane con la ragazza fregna e rimanevano i maschi bruttini.
quelli scarsi, però avevano dalla loro parte, grandi qualità come la simpatia, l’intelligenza, il romanticismo e molte donne, che alla fine si accontentavano, ci andavano pure più fortunate di quelle che, avevano preso il figaccione che è bello ma non balla!
con l’evoluzione delle fighe di legno e dei piselli d’oro, però, siamo entrati nell’era del sono figo anche se sono cesso.
se hai una sola dote, una qualità, un mezzo addominale, un ciuffo di barba e una donna te lo sottolinea come un pregio, automaticamente l’uomo sale nell’olimpo della figaggine, si crede il dio in terra e diventa di un antipatico incredibile.
se la tira come se fosse l’unico possessore del pisello nel raggio di mille acri.
oh ma dico che siete diventati scemi tutti??? se siete cessi, siete pregati di non andare in giro a fare i fighi , cercate di sviluppare gli altri sensi , qualità e modi e soprattutto cercate di restare umili , che sempre cessi rimanete per la miseria.
ma il problema non è dei panza muniti, dei micropeni, dei monocigli incalliti, dei portatori-di-piedi-osceni, dei nasi a capanna, il problema è delle donne che, disperate, per amore di avere un qualsivoglia bipede affianco, si fanno andare bene chiunque.
quindi hanno bloccato l’evoluzione della specie.
il maschio brutto, non solo è rimasto scemo e stupido ma si è pure gonfiato il petto come un uccello in fase di corteggiamento perchè lo avete venerato tanto quanto il divo della tv.
il problema reale è che per ogni uomo, ci sono sette donne e questo da’ ai maschi il delirio di onnipotenza , ci sarà sempre per lui almeno una donna a disposizione che se lo prende così com’è, o addirittura due che si accapigliano per questo mezzo scarto.
oh ma siamo diventate tutte matte e disperate? donne dico a voi? dove è la dignità?
capisco che non conta solo la bellezza, ma se non è adeguatamente stimolato l’uomo non diventa romantico, colto, interessante.
poi non rompetegli il cazzo se alla cena con le vostre amiche lui succhia il brodo, viene con la tuta acetata e parla di Belen!
ve lo siete scelto voi. voi avete bloccato la sua evoluzione.
se noi donne scioperassimo, se dai 20 ai 35 non andassimo con nessun uomo, i fighi si lstudierebbero in astrofisica e i cessi diventerebbero dei poeti del calibro di Cyrano!
donne chiudetevela sotto chiave.
così c’è meno concorrenza per me!!!!
oppure come "memoriediunavagina" che scrive:
http://memoriediunavagina.wordpress.com/2014/01/13/coppie-indipendenti/Pare che la realtà che vediamo non esista in sé o che, per meglio dire, non sia mai completa. Si tratta sempre di una percezione parziale influenzata da filtri cognitivi che inconsciamente applichiamo al mondo fenomenico ed emotivo nel quale ci muoviamo. Bene. Quando sei single uno dei filtri cognitivi che applichi più spesso a qualunque cosa, dalla cottura dell’arrosto alla situazione politica italiana è: “Sono tutti accoppiati, cristodiddio”.
Non ci avevi mai fatto caso, in effetti, finché avevi avuto un baldo giovine al tuo fianco. Poi, d’emblée, la rivelazione. Il 90% dei tuoi amici ha una relazione stabile. Infelice, forse, ma ce l’ha. Del restante 10%, il 9 ha comunque un qualche tipo di legame sentimental-sessuale. Poi c’è quell’1% che, in parole povere, sei tu, che non solo non hai una relazione sana e matura, non hai nemmeno un rapporto infantile e autolesionista fondato su qualche cronica insicurezza, nemmeno uno stronzo per cui patire, nemmeno un indomito amante con cui illuderti di avere qualcosa di più. Niente. Nulla. Zero periodico.
Questa curiosa circostanza assume tonalità grottesche quando ti succede, ad esempio, di rivedere un tizio di cui avevi dimenticato l’esistenza, uno sfigato con attestato di fallimento, un cesso che in confronto il peggior bagno della Scozia di Marc Renton è più invitante, uno che non gliela daresti nemmeno se sulla Terra fossero rimasti soltanto lui e Jonathan del Grande Fratello, supponente e volgare, ecco uno così, FIDANZATO. Roba che prenderesti la sua ragazza, la legheresti a una sedia e le faresti ascoltare in loop Marco Masini che strilla “Perché lo fai, disperata ragazza mia”
Due minuti e realizzi che tutti gli uomini più repellenti, tutti i più improbabili, tutti i più insulsi, tutti quelli che fino ai 29 anni la donna più nuda che avevano visto era stata Tania di Retecapri alle 3 di notte, ecco tutti hanno una vagina accanto. E’ come se esistesse una specie di parabola esistenziale, se fosse un film di Scorsese si chiamerebbe “Quei bravi Inchiavabili“, per cui a un certo punto tutti i peni, residuali e non, riescono ad accoppiarsi.
Se sul fronte maschile ciò accade in risposta a un istinto primario e primordiale (scopare), per cui avere una “custodia per il pene” (cit.) accanto è comunque più comodo che non averla, sul fronte femminile la questione è – tanto per cambiare – più complessa ed è sostanzialmente imputabile all’azione combinata di due elementi:
1. L’orologio biologico (che io farei fare la roulette russa a tutti quelli che usano l’espressione “orologio biologico”, però tant’è, di quello si tratta)
2. Il peso sociale della singletudine in quella fase della vita compresa tra i 25 e i 35 anni.
Perché sia chiaro, essere single sarebbe anche una figata yeah-yeah-yeah, se il mondo fosse composto da single. Sarebbe una specie di enorme buffet sessuale, con dessert emotivi a scelta e flut di dionisiaco nettare ad accompagnare il simposio. La realtà, va da sé, è un’altra. E, se sei single (e sì, se non sei una topa atomica ma non è che tutte possiamo essere tope atomiche), ecco, la storia è diversa. La storia è che i peni sono opzionati, come gli ombrelloni al mare il 15 agosto: tutti presi, pure quelli in sesta fila. Quindi devi rosicchiarti l’appoggino, l’ombrellone sbilenco con disagi mentali, oppure quello che dalle 20 alle 9 del giorno dopo sparisce perché è a casa da moglie e figli. Come se non bastasse, più ti approssimi ai 30 e più essere single significa vivere da outsider in un tessuto sociale improntato alla dimensione di coppia, piuttosto che a quella indivuale. Il celeberrimo carosello di fidanzamenti ufficiali, matrimoni, uscite a coppie, vacanze a coppie, umorismo a coppie, sticazzi a coppie e via discorrendo.
Poco conta, poi, che secondo l’ISTAT, nel 2013 una famiglia italiana su 3 sia composta da una sola persona (che cazzo di famiglia è, poi, la famiglia monoporzione, me lo devono spiegare). Quando hai circa 30 anni, sei single e le tue compagne delle scuole elementari aggiornano la profile pic di Facebook pubblicando un’effige che le ritrae all’apice del loro fulgore in abito da sposa con consorte accanto (diobbuono), non riesci a non notare la differenza tra te e loro.
Ora, davanti a queste lamentele la tentazione è di liquidarle come paturnie da femmine in premestruo, ma poi riflettendo bene penso che la globalizzazione sia arrivata anche nel gioco delle coppie, e tanti uomini hanno deciso, consapevolmente o meno, di puntare sulle donne straniere come partner per il sesso o per la vita.
Insomma, con i voli ryanair disponibili a una manciata di euro, i forum e blog specializzati, ecc. è facile al giorno d'oggi rendersi conto che una donna straniera costituisce molto spesso una compagna di sesso e di vita migliore, meno pretenziosa e rompicoglioni, meno "costruita" e più sincera di una donna italiana.
( sono escluse da questo discorso tutte le donne straniere che sono mere approfittatrici ovviamente )
Fin qui la mia opinione, ma voi che ne pensate?
Si tratta di lamentele legittime o del solito vittimismo femminile del tutto infondato?