Autore Topic: Marco Compagnoni : Governo sotto schiaffo : contestate Kyenge e Cancellieri .  (Letto 711 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/851708/Governo-sotto-schiaffo---.html



Governo sotto schiaffo:
contestate Kyenge e Cancellieri

Mentre il ministro per la (Dis)Integrazione viene beccata durante la presentazione di due progetti relativi all’inclusione dei rom, la titolare alla Giustizia è stata presa di mira per lo ‘svuota carceri’








 
 
Record di proteste per il governo. Nella stessa giornata a Milano sono stati presi di mira Cecile Kyenge e Annamaria Cancellieri. Due episodi, distinti e separati, che non fanno notizia. Quotidianamente, infatti, sul web la ministra congolese viene punzecchiata per le sue tesi. La responsabile del dicastero alla Giustizia, invece, è stata oggetto di polemiche sul caso Ligresti.
 
Dopo averne dette di tutti i colori, intanto, in soccorso della titolare per la (Dis)Integrazione arriva il viceministro del Lavoro, Maria Cecilia Guerra. “Viene attaccata perché è un simbolo”, punge il braccio destro di Giovannini riferendosi alle numerose polemiche e contestazioni mosse a Cecile Kyenge, durante il suo intervento al convegno tenuto a Milano per presentare due progetti europei relativi all’inclusione dei Rom e dei sinti.
 
Altro ministro, stessa sorte. La ministra Cancellieri è stata beccata all’ingresso di Palazzo Marino per lo “Svuota carceri”.
 
“La protesta da San Vittore si sposta come un fil rouge fin qui”, attacca Alessandro Morecco, capogruppo comunale del Carroccio. In prima fila, in attesa del discorso del ministro Cancellieri, c'è anche Roberto Maroni, leader della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia.
 
 
 
Record di proteste per il governo. Nella stessa giornata a Milano sono stati presi di mira Cecile Kyenge e Annamaria Cancellieri. Due episodi, distinti e separati, che non fanno notizia. Quotidianamente, infatti, sul web la ministra congolese viene punzecchiata per le sue tesi. La responsabile del dicastero alla Giustizia, invece, è stata oggetto di polemiche sul caso Ligresti.
 
Dopo averne dette di tutti i colori, intanto, in soccorso della titolare per la (Dis)Integrazione arriva il viceministro del Lavoro, Maria Cecilia Guerra. “Viene attaccata perché è un simbolo”, punge il braccio destro di Giovannini riferendosi alle numerose polemiche e contestazioni mosse a Cecile Kyenge, durante il suo intervento al convegno tenuto a Milano per presentare due progetti europei relativi all’inclusione dei Rom e dei sinti.
 
Altro ministro, stessa sorte. La Cancellieri è stata beccata all’ingresso di Palazzo Marino per lo “Svuota carceri”.
 
“La protesta da San Vittore si sposta come un fil rouge fin qui”, attacca Alessandro Morecco, capogruppo comunale del Carroccio. In prima fila, in attesa del discorso del ministro Cancellieri, c'è anche Roberto Maroni, leader della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia.

Marco Compagnoni
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:Marco Compagnoni : Governo sotto schiaffo : contestate Kyenge e Cancellieri .
« Risposta #1 il: Gennaio 19, 2014, 12:39:10 pm »
Fonte : http://www.ilgiornaleditalia.org/news/cronaca/851718/La-Lega-accoglie-a-urla-la.html

La Lega accoglie a urla la Cancellieri e Kyenge

Presìdi di militanti a Milano e Osnago: “A breve avremo 3000 delinquenti in libertà”







Nello stesso giorno due manifestazioni contro lo svuota carceri e l’abolizione del reato di clandestinità


 

Un sabato fitto di impegni, quello appena trascorso, per i militanti della Lega Nord. Nella stessa giornata, i due luoghi diversi, hanno dato vita a contestazioni contro il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e del ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge.
 
Tre bandiere e lo striscione “Vergogna Cancellieri” hanno accolto il ministro al suo arrivo al Comune di Milano per la presentazione del bilancio di responsabilità sociale del Tribunale. “Noi non ce l’abbiamo con il ministro, ma con la politica che porta avanti”, ha spiegato Alessandro Morelli, capogruppo del Carroccio in Comune. Sempre ieri mattina, i leghisti avevano protestato davanti al carcere di San Vittore contro la politica sul tema delle carceri messa in atto dal premier Letta e dal ministro della giustizia, ribadendo la ferma contrarietà della Lega al provvedimento svuota carceri. In prima fila, in attesa del discorso della Cancellieri, c’era anche Roberto Maroni, rappresentante del Carroccio e presidente della Regione Lombardia. Tuttavia, la presenza del leader della Lega è stata prontamente giustificata da Morelli: “Maroni rappresenta le istituzioni ed è giusto che sia presente”.
 
Proprio durante la discussione in aula sulle pregiudiziali di costituzionalità al decreto svuota carceri, il capogruppo in commissione giustizia alla Camera per la Lega Nord, Nicola Molteni, aveva accusato duramente il governo di “voler riempire il paese di criminali e non attuare una seria politica carceraria”. Secondo Molteni, il provvedimento promosso dal ministro Cancellieri è “vergognoso, libererà in pochissimi mesi più di 3000 delinquenti e non accenna invece alla messa in sicurezza o in funzione delle 38 carceri fantasma che ci sono in Italia”. Secondo l’esponente del Carroccio si è rivelata fallimentare la scelta dei braccialetti elettronici: “Hanno stanziato 100 milioni di euro per 2.000 braccialetti - che sarebbero costati di meno se comprati da Bulgari - rimasti inutilizzati a parte poche decine ma a nessuno è venuto in mente che per rientrare negli standard basterebbe far scontare la pena nei loro paesi d’origine ai 23.000 extracomunitari che affollano le nostre carceri. Cancellieri e Letta invece che modificare la Bossi- Fini o il testo unico sugli stupefacenti modifichino la legge Gozzini. È grazie ad essa che camorristi e serial killer evadono. Il governo lo sa, o si muove o è connivente”, ha concluso Molteni.
 
Intanto, sempre nella giornata di sabato, un altro gruppo di militanti del Carroccio ha organizzato una manifestazione a Osnago, dov’era attesa Cecile Kyenge. A pochi giorni dalla pubblicazione dell’agenda del ministro sulle pagine de “La Padania”, dunque, la Lega non intende retrocedere dalle proprie posizioni. “Protestiamo contro le idee politiche di Kyenge, dall’abolizione del reato di clandestinità all’introduzione dello “ius soli”, ha spiegato il commissario provinciale della Lega Nord, Giulio De Capitani. “Si tratta di un’iniziativa prettamente politica per contestare i provvedimenti che lei propone e che noi avversiamo”. “Nello stesso modo - ha continuato De Capitani - stamane abbiamo dimostrato davanti al Tribunale di Lecco contro lo svuota-carceri”.
 Un sabato fitto di impegni, quello appena trascorso, per i militanti della Lega Nord. Nella stessa giornata, i due luoghi diversi, hanno dato vita a contestazioni contro il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e del ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge. Tre bandiere e lo striscione “Vergogna Cancellieri” hanno accolto il ministro al suo arrivo al Comune di Milano per la presentazione del bilancio di responsabilità sociale del Tribunale. “Noi non ce l’abbiamo con il ministro, ma con la politica che porta avanti”, ha spiegato Alessandro Morelli, capogruppo del Carroccio in Comune. Sempre ieri mattina, i leghisti avevano protestato davanti al carcere di San Vittore contro la politica sul tema delle carceri messa in atto dal premier Letta e dal ministro della giustizia, ribadendo la ferma contrarietà della Lega al provvedimento svuota carceri. In prima fila, in attesa del discorso della Cancellieri, c’era anche Roberto Maroni, rappresentante del Carroccio e presidente della Regione Lombardia. Tuttavia, la presenza del leader della Lega è stata prontamente giustificata da Morelli: “Maroni rappresenta le istituzioni ed è giusto che sia presente”.
 
Proprio durante la discussione in aula sulle pregiudiziali di costituzionalità al decreto svuota carceri, il capogruppo in commissione giustizia alla Camera per la Lega Nord, Nicola Molteni, aveva accusato duramente il governo di “voler riempire il paese di criminali e non attuare una seria politica carceraria”. Secondo Molteni, il provvedimento promosso dal ministro Cancellieri è “vergognoso, libererà in pochissimi mesi più di 3000 delinquenti e non accenna invece alla messa in sicurezza o in funzione delle 38 carceri fantasma che ci sono in Italia”. Secondo l’esponente del Carroccio si è rivelata fallimentare la scelta dei braccialetti elettronici: “Hanno stanziato 100 milioni di euro per 2.000 braccialetti - che sarebbero costati di meno se comprati da Bulgari - rimasti inutilizzati a parte poche decine ma a nessuno è venuto in mente che per rientrare negli standard basterebbe far scontare la pena nei loro paesi d’origine ai 23.000 extracomunitari che affollano le nostre carceri. Cancellieri e Letta invece che modificare la Bossi- Fini o il testo unico sugli stupefacenti modifichino la legge Gozzini. È grazie ad essa che camorristi e serial killer evadono. Il governo lo sa, o si muove o è connivente”, ha concluso Molteni.Intanto, sempre nella giornata di sabato, un altro gruppo di militanti del Carroccio ha organizzato una manifestazione a Osnago, dov’era attesa Cecile Kyenge.
 
A pochi giorni dalla pubblicazione dell’agenda del ministro sulle pagine de “La Padania”, dunque, la Lega non intende retrocedere dalle proprie posizioni. “Protestiamo contro le idee politiche di Kyenge, dall’abolizione del reato di clandestinità all’introduzione dello “ius soli”, ha spiegato il commissario provinciale della Lega Nord, Giulio De Capitani. “Si tratta di un’iniziativa prettamente politica per contestare i provvedimenti che lei propone e che noi avversiamo”. “Nello stesso modo - ha continuato De Capitani - stamane abbiamo dimostrato davanti al Tribunale di Lecco contro lo svuota-carceri”.

Giorgio Musumeci
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius