Autore Topic: Nasconde al fisco 1.243 immobili, avrebbe evaso tasse su 2 miliardi di beni  (Letto 704 volte)

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Denunciata Angiola Armellini: nasconde al fisco 1.243 immobili, avrebbe evaso tasse su 2 miliardi di beni

ROMA - Ha nascosto al fisco una cifra a nove zeri, circa 2 miliardi di euro, e pur risultando proprietaria di centinaia di immobili a Roma non ha mai pagato Ici e Imu.
Un mare di denaro finito in decine di conti correnti seminati in banche di mezzo mondo. Protagonista della vicenda è Angiola Armellini, erede della celebre famiglia di imprenditori romani. Si tratta della figlia di Renato, morto per un malore il 18 agosto del 1993, uno dei «re del mattone» della Roma degli anni '70 e anche egli finito in numerose inchieste giudiziarie per bancarotta e truffa. La stessa Angiola, oggi denunciata, nel 1991, assieme al padre e la sorella Francesca, era rimasta coinvolta in una frode fiscale e falso in bilancio per oltre 500 miliardi di lire. E ancora, nel 1996, la donna fu coinvolta, assieme all'ex marito Alessandro Mei, in una bancarotta fraudolenta da 200 miliardi di lire.

Secondo la Guardia di Finanza l'Armellini risulta proprietaria di 1.243 immobili: la donna è accusata, assieme ad altre undici persone, di associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale. Le indagini, dirette dalla procura di Roma e svolte dai finanzieri del Comando Provinciale, hanno permesso di rilevare come la donna sia sempre stata «l'amministratore di fatto» di un'articolata struttura societaria ideata negli anni '90 al fine di «nascondere» al Fisco l' effettiva disponibilità di ingenti capitali detenuti nei cosiddetti paesi a fiscalità privilegiata, come Principato di Monaco, Lussemburgo, Svizzera, Nuova Zelanda, Jersey e Bahamas.

L'Armellini aveva anche spostato per alcuni anni la sua residenza nel Principato di Monaco, salvo poi abitare nella storica villa di famiglia nel quartiere romano dell'Eur. Secondo chi indaga l'imprenditrice per anni ha evaso le tasse locali sugli immobili, Ici e Imu, per anni. La Finanza sta quantificando l'ammontare del mancato versamento dei tributi locali: si tratta di un «tesoro» da diversi milioni di euro destinato alle casse del Comune di Roma, che proprio oggi ha firmato un accordo con le Fiamme Gialle.

I finanzieri hanno inoltre disconosciuto all'imprenditrice dieci scudi fiscali presentati nel 2009, con riferimento al patrimonio estero posseduto dall'indagata. Gli investigatori hanno anche eseguito verifiche fiscali sia nei confronti dell'imprenditrice che di tre holding lussemburghesi (riconducibili alla donna) registrando l'omessa dichiarazione di ricavi, al lordo dei costi sostenuti, per circa 190 milioni di euro (oltre ad un'imposta di registro evasa per circa 230 mila euro).

Lunedì 20 Gennaio 2014