Ci sono varie ragioni che mi spingono ad apprezzare Derrick,e sono le stesse che mi spingono a rifiutare i vari C.S.I. e puttanate varie americane.
Nelle serie poliziesche americane,c'è una tendenza terribilmente manichea che vede nella polizia una sorta di incarnazione del bene,che viene a combattere il male,ovvero il crimine.
Inutile dire che in questo ruolo di custodi del bene,se la tirano da paura,in particolare quando ''leggono i diritti,a chi viene arrestato risultano SOMMAMENTE ODIOSI,ragion per cui se mi capita di vedere uno stralcio di quella porcheria faccio sempre il tifo per i cattivi,e spero che il serial killer,sia sufficientemente seriale da far fuori quell'immonda progenie di pupazzi pieni di sè.
Ovviamente l'anatomopatologa è il prototipo di donna fredda opportunista e carrierista anglosassone,non è una femminista come pensa fabriziopiluddu,è qualcosa di peggio,è il pieno trionfo dell'anomia della tecnologia che scaccia ogni sentimento umano,dall'essere umano, il pieno trionfo dello scientismo e del razionalismo del cazzo,la convinzione che con la scienza puoi capire tutto,così i nostri poliziotti COGLIONI,che vedono queste serie del cazzo,diventano tronfi e giocano anche loro a CSI con il risultato che rovinano la gente con le loro incompetenze e tronfiaggini,tipo il povero Alberto Stasi.
Derrick invece andrebbe fatto vedere a tutte le nuove reclute della polizia,perchè Derrick è diverso,
lui non considera sè medesimo NON DIVERSAMENTE DA UN QUALSIASI IMPIEGATO DALLA STATO.
Derrick si limita a fare il suo lavoro senza troppa prosopopea,è il trionfo della sobrietà e dell'autocontrollo:
non considera la polizia come il bene che deve combattere il male,ma semmai come l'organismo in sede a tutte le società,che permette loro di funzionare,NONOSTANTE LE LORO STORTURE.
Il crimine appare più che come incarnazione del male,come il prodotto di queste storture,e la polizia,il prezzo che la società paga per funzionare nonostante le loro storture.
Dunque il credito che un buon poliziotto deve ricevere dalla società,è solo quello di essere un buon impiegato che permette il funzionamento dello stato,qualcosa insomma che non lo distingue dal tizio allo sportello delle poste.
Però qui subentra la grandezza dell'uomo,consapevole della piccolezza del suo ruolo,lui tuttavia lo svolge al meglio,con dedizione impegno e sobrietà.
Tutti noi abbiamo un ruolo incredibilmente piccolo in seno alla società e chi pensa di essere incarnazione del bene che combatte il male,è soltanto un pallone gonfiato che va tolto di mezzo il prima possibile,ma la grandezza è quella di svolgere questo ruolo con assoluta dedizione,spirito del dovere e soprattutto quello che manca al giorno d'oggi SOBRIETA'.
Tutto questo viene scambiato per tristezza,ma non è così,è semplicemente l'antitesi dell'essere buffoni.
E io mi guardo in giro,e vedo solo buffoni.
Sì sto parlando soprattutto degli uomini,mi guardo in giro e vedo solo buffoni,gente che pensa che senza di lui il mondo non va avanti,gente priva di consapevolezza,incapace di ridimensionare il proprio ego,anche questa è questione maschile.
Se qua siamo in così pochi,è perchè la popolazione maschile preferisce la strada della buffonaggine e della tronfiezza,a quella della sobrietà e dell'autoconsapevolezza.