Autore Topic: Cinema, uomini, e amicizia: "Una Calibro 20 per lo specialista"(Thunderbolt and  (Letto 4018 volte)

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Cinema, uomini, e amicizia:
"Una Calibro 20 per lo specialista"
[Thunderbolt and Lightfoot], Drammatico, road-movie, azione, avventura, Michael Cimino, 1974, [Usa]

“Thunderbolt ... l'uomo con una reputazione. Lightfoot ... il ragazzo che sta per farsene una!”

“Hanno esattamente sette minuti per arricchirsi rapidamente!”

Frasi di lancio originali del film

Scritto e diretto da Michael Cimino per il suo già memorabile esordio registico, “Una Calibro 20 per lo specialista”(Thunderbolt and Lightfoot) narra la storia di un'amicizia maschile formatasi in circostanze improbabili, portando un rapinatore di banche a ritrovarsi con la sua vecchia banda di nuovo riunitasi insieme, più un giovane complice aggiunto, per tentare un nuovo colpo.
John “Thunderbolt” Doherty /in italiano tradotto con “L'artigliere”, poi si capirà perchè (Clint Eastwood) e Lightfoot/in italiano “Caribù” (Jeff Bridges) si incontrano per caso, con Thunderbolt in fuga da una sparatoria che ha avuto luogo in una chiesa nella quale egli era il pastore a tenere il sermone, e Lightfoot che stava fuggendo con una macchina appena rubata. Dopo che Thunderbolt ci è quasi saltato sopra per sfuggire dal suo armato inseguitore, Lightfoot lo carica nell'auto e diventano amici veri in tempi straordinariamente rapidi.
E' immediatamente evidente come i personaggi abbiano dentro di sé importanti connotazioni drammatiche, le quali avranno a scontrarsi con un evento tragico, nella tradizione dei migliori road movies di quegli anni, anche se al suo folgorante inizio il film potrebbe sembrare soprattutto un film d'azione declinato nel racconto di un'amicizia virile e avventure picaresche. Ma torniamo ancora sui ruoli. Thunderbolt(Eastwood) è stanco, mentre la sua gioventù sta passando per entrare nella mezza età, Lightfoot(Jeff Bridges) è il giovane, arrogante, a cui piacciono tanto le ragazze, veloce alla guida, ragazzo senza paura e con tutta la propria vita apprentemente davanti a sé, splendidamente interpretato dal giovane Bridges, alla prima delle sue cinque candidature all'Oscar.
Nello stabilire la loro amicizia, Lightfoot apprende che il suo amico più anziano era un rapinatore di banche, il quale dopo alcune incomprensioni sul suo ultimo lavoro, alcuni dei suoi vecchi compagni lo stanno cercando per ucciderlo. Quando i vecchi amici lo raggiungono, in realtà non accade altro che una colluttazione ed un breve alterco che, per me, è da sentire come un anti-climax, con una scena di lotta abbastanza zoppa, ma così voluta. La prima metà del film chiaramente era stata la costruzione di questa riunione del gruppo e quando di essa si tratta, non c'è ancora una vera tensione o minaccia di pericolo, quella viene dopo, ed è la parte in sé della rapina, magistralmente costruita e montata.

Tuttavia, la riunione mette assieme un cast bellissimo, così che si aggiungono i vecchi amici di Thunderbolt, Eddie Goody (Geoffrey Lewis) e Red “Rosso” in Italia, Leary (George Kennedy) entrambi straordinari, i quali sono ormai parte della banda. “Rosso” è grande grosso, pieno fino all'orlo delle sue giornate di spacconate, e intimamente un violento con problemi di repressione sessuale,  trascorrente la maggior parte del suo tempo a gridare e arrabbiarsi contro Lightfoot che lo provoca mentre egli nemmeno egli nemmeno riesce a capirlo,  mentre ancora Goody viene trattato come il compagno muto senza alcun motivo evidente.
Essi mettono a punto un piano per tornare indietro e rapinare di nuovo la banca che aveva causato il loro primo fallimento e la conseguente rottura. Si capisce subito che non tutti loro siano così contenti di lavorare insieme come Thunderbolt, anche se - ci sono membri del gruppo che sono lì a partecipare soprattutto in cerca di se stessi, come Lightfoot.
Gli attori sono come detto tutti eccellenti, ed essi stessi incarnano i personaggi del titolo, o meglio i loro attori che rubano lo scena. Eastwood e Bridges funzionano incredibilmente bene, insieme sullo schermo. Come interprete, Eastwood offre qui una delle sue prove maggiormente convincenti e mature, fino a quel momento; è però Bridges, il vero protagonista di questo film. Egli cattura la simpatia di tutti ogni volta che appare sullo schermo. In altre mani, il suo personaggio di giovane arrogante avrebbe potuto essere irritante, di facile antipatia. Ma grazie all'interpretazione di Bridges, Lightfoot diventa affascinante, divertente e incommensurabilmente accattivante. Ognuno non potrà che tifare per lui. La sua interpretazione fu così sorprendente da fargli guadagnare una nomination dall' Academy Awards  per il Miglior Attore non Protagonista, la prima della sua lunga carriera, premiata con l'Oscar poi solamente per “Crazy Heart”, quattro anni fa.
Sono rimaste famose del film di Cimino soprattutto alcune memorabili sequenze bizzarre, gettate un po' senza senso lungo il viaggio dei nostri protagonisti, le quali funzionano però così tanto bene, che pur se non servono alla progressione verso il climax né contribuiscono a far progredire la storia particolarmente meglio, lo fanno almeno in una maniera veramente stravagante e seducente. Una scena in cui i nostri due eroi fanno autostop, e vengono caricati da uno squilibrato(Bill McKinley, grandissimo) che htiene un procione nell' auto (un grosso, sportivo, pick-up nero) senza un vero motivo, per poi prendere a fucilate i conigli che teneva nelle gabbie, dopo essersi cappottato, è il primo esempio di questi momenti.
Nel complesso, “Una Calibro 20 per lo specialista” è una pellicola fra le più rappresentative del suo periodo, uno dei migliori e più originali road-movies mai fatti, dalle qualità che travalicano i suoi confini e lo rendono unico, anche all'interno dello stesso filone; grazie alla regia di Cimino già pienamente autore e dallo stile riconoscibile e maturo, valga per tutto la bellissima trovata della vecchia scuola e dell'amarissimo, tragico finale, sugellato dalla splendida “Where Why i Go From Here” di Paul Williams.  Questo era il grande cinema degli anni settanta nel quale la creazione di grandi e credibili storie e personaggi, ne era l'obiettivo principale, e nel quale ogni ruolo viene riempito con competenza. Una eccellente sceneggiatura, opera dello sceneggiatore Cimino, che anche se a volte può cadere un po' nell' effettistico e non essere così credibile, non ha da trovarvi delle vere pecche, se non da invece lasciare, e poi trovarsi solamente a sperare che la rapina abbia successo, nell'ambito della vera storia del film che è l'amicizia tra Thunderbolt e Lightfoot, intrisa di vero cuore, e calore.
“Una Calibro 20 per lo specialista” uscì una prima volta in vhs da nolo nel 1985, per le splendide Warner con box in plastica nera morbida. E' poi stato pubblicato in dvd dalla MgM nel 2002, purtroppo senza extra tranne un trailer.

Academy Awards, USA Anno 1975
Nominato
all'Oscar
Miglior attore non protagonista
a Jeff Bridges

 
L'allora cinquenne Kyle Eastwood dice una parola di dialogo, “Ciao!”, questa battuta lo classificò in termini di sindacato degli attori come il più giovane con dialogo e, come tale, dovette essere pagato secondo una paga, che era, al momento, di 128$.

Secondo "American Rebel :The Life of Clint Eastwood "(2009) di Marc Eliot, l'agente di talenti di Hollywood Stan Kamen dette l'idea a Michael Cimino di scrivere il film specificatamente per Clint Eastwood con in mente la storia come veicolo per lui.

Quando Cimino stava discutendo il film con Jeff Bridges,  ha detto a Bridges che il suo lavoro sarebbe stato quello di alleggerire Eastwood sia davanti che dietro alla macchina da presa.

Secondo diverse fonti, tra cui Steven Bach in  ''Final Cut'', Eastwood si è percepito come di essere messo in ombra da Jeff Bridges, nel corso del film,

Sempre secondo Steven Bach in “Final Cut'' Eastwood rimase deluso per gli iniziali deludenti 9 milioni di dollari incassati dal film, e accusò la United Artists per non aver adeguatamente promosso il film. Nonostante il suo rapporto con lo studio per la distribuzione americana dei western di Leone e un contratto di due film, non fece mai un altro film per loro.

Primo di due film cinematografici che George Kennedy fece con Eastwood. L'altro fu un anno più tardi “Assassinio sull'Eiger” (1975) nel quale Eastwood diresse Kennedy. Essi erano inoltre apparsi assieme in un episodio di "Gli Uomini della prateria” (1959), il quale si intitolava “The Peddler” (1962).

Lungometraggio d'esordio come attore per Kyle, figlio di Eastwood, che aveva cinque anni al momento, impersonando, non accreditato, un bambino in un camion ristoro che mangia gelati.

Jeff Bridges è ormai visto come l'attore che si caricò questo film sulle spalle, e lo trascinò.  Bridges disse una volta, a proposito della scena in cui è travestito da donna: "E' strabiliante Quando ci si guarda in uno specchio, e ci si sente come se stessimo guardando la propria sorella!". Jeff ricevette un po' di critiche e di battute sul suo ruolo da donna da entrambi gli attori, il fratello e il padre, Beau Bridges e Lloyd Bridges.

Le riprese della  produzione durarono 47 giorni

Le riprese del film furono effettuate nei mesi di luglio, agosto e settembre del 1973.

La bravata pericolosa in cui  Eastwood salta su un'auto in corsa guidata da Bridges e infila la gamba all'interno dalla finestra dell'automobile, mentre si tiene alla maniglia della portiera, è stata eseguita da Eastwood stesso.

Eastwood ricevette la sceneggiatura per il film dall'agente Leonard Hirshan che l'aveva a sua volta ricevuta dall'agente Stan Kamen.


Il film incassò oltre 3 milioni di dollari nella sua prima settimana di uscita nelle sale in America.

Il valore del denaro rubato con la rapina in banca era di 500.000$.

Secondo "Final Cut: The Making and Unmaking of Heaven's Gate” (2004), ad Eastwood non piaceva fare più di tre riprese per una scena. Al che Bridges avrebbe detto: "Vorrei sempre andare da Mike [Michael Cimino] e dirgli “Io credo di poterne fare un altra. Ho un'idea ''. E Mike avrebbe detto ''Devi chiedere a Clint.'' Clint diceva allora, ''Dai al ragazzo un altro ciak." Inoltre, il Primo assistente alla regia Charles Okun ha aggiunto: "Clint è stato l'unico che abbia mai detto ''No''. Michael diceva sempre: ''Ok, andiamo per un altro ciak.'' Sarebbe sempre stato per girarne almeno quattro, Clint allora avrebbe sempre detto ''No, ne abbiamo fatti abbastanza. Abbiamo ottenuto quello che volevamo.'' ... E se [Cimino] si prendeva troppo tempo per essere pronto, [Eastwood] diceva sempre, ''Ora va bene, andiamo.'' "

Eastwood fece il film poiché voleva fare un road movie, secondo "American rebel: The Life of Clint Eastwood”(2009) di Marc Eliot.

Eastwood era originariamente destinato a dirigere il film. A quel punto nella sua carriera, Eastwood aveva diretto tre film, "Breezy” (1973), "Lo Straniero senza nome” (1973) e “Brivido nella notte”(1971).

Jeff Bridges venne nominato come miglior attore non protagonista per un Academy Award, la sua seconda nomination all'Oscar, sarebbe poi stata da Miglior Protagonista per "Starman” (1984). Secondo il libro "Clint: The Life and the Legend" (1999) di Patrick Gilligan, Eastwood credeva che anche la sua interpretazione sarebbe stata degna di una nomination agli Oscar.

La chiesa usata nelle scene di apertura era la  Luthern Church di St. Johns in Hobson, Montana. La chiesa venne venduta negli anni '80 e smantellata con l'intenzione di spostarla interamente a Troia, Montana. Alla fine, questi piani vennero abbandonati insieme con la demolizione della chiesa stessa.

A Michael Cimino  era stata data la possibilità di scrivere e dirigere questa pellicola per Eastwood dopo che Eastwood era rimasto colpito dalla riscrittura che fece Cimino del personaggio per il secondo film di "Dirty Harry", “Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan” (1973).
 

Cimino aveva modellato ”Thunderbolt e Lightfoot” sul suo film preferito degli anni cinquanta '”Il Ribelle d'Irlanda”(Captain Lightfoot) (1955)di Douglas Sirk. Il film segue le avventure di due briganti irlandesi (capitan Thunderbolt e capitan Lightfoot), nel tentativo di raccogliere fondi per sostenere la loro associazione rivoluzionaria irlandese.

Primo lungometraggio come regista per Michael Cimino.

L'alto concetto di questa pellicola venne così ideato dall'agente di talento di Hollywood Stan Kamen, della William Morris Agency.

Cimino dice nel suo audio-commento per il film “L'Anno del dragone”(1985) che se non fosse stato per Eastwood, non avrebbe mai avuto una carriera nell'industria cinematografica.

Il ''Thunderbolt'' del titolo originale del film si riferisce al soprannome "The Thunderbolt"/”L'artigliere” in Italia del personaggio di John Doherty interpretato da Eastwood.

Secondo i dati conferiti da Box Office Mojo, incassò ben 21 milioni di dollari sul mercato americano.

Il film venne girato in Montana tra le città di Great Falls , Fort Benton, Wolf Creek e Hobson.

TorsoloMarioVanni

http://www.copertinedvd.net/U/Una%20calibro%2020%20per%20lo%20specialista.jpg

http://ftv01.stbm.it/imgbank/LOC/CA/00192704.JPG

http://guidatv.sky.it/app/guidatv/images/epgimages/2011/01/11/183436b_una-calibro-20-per-lo-specialista_visore.jpg

http://pad.mymovies.it/filmclub/2007/02/245/locandinapg3.jpg

http://filmedvd.dvd.it/images/scenefilm/Una%20calibro%2020%20per%20lo%20specialista.jpg

http://www.lundici.it/wp-content/uploads/images/stories/articleimages/calibro%2020-%20catherine%20bach50s.jpg

http://www.film-review.it/gallery/986/zoom/PDVD_005.jpg

http://www.film-review.it/gallery/986/zoom/PDVD_025.jpg

http://pad.mymovies.it/filmclub/2007/02/245/locandinapg4.jpg

http://www.sitocomunista.it/rossoegiallo/immagini/cinema/calibro20/calibro20_10.jpg

http://www.film-review.it/gallery/986/zoom/PDVD_001.jpg
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline kautostar

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Magnifico film, uno dei miei preferiti, e probabilmente tra i migliori di Cimino.
Il finale credo che sia uno dei più drammatici e commoventi, ma allo stesso tempo pieno di tenerezza,  della storia del cinema!


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Magnifico film, uno dei miei preferiti, e probabilmente tra i migliori di Cimino.
Il finale credo che sia uno dei più drammatici e commoventi, ma allo stesso tempo pieno di tenerezza,  della storia del cinema!


Grazie Kautostar. Sì anche a me ha fatto il medesimo effetto da sempre, il finale, grazie anche alla bellissima canzone di Paul Williams, citata. Ma è bellissima tutta l'ultima parte, al ritrovamento della vecchia scuola spostata con tutto l'edificio da dove era precedentemente, come spesso succede nell'America rurale, e ti ricorderai cosa era stato nascosto, dietro la lavagna...Kautostar, mi pare di avere in te qualcuno che qui è in grado di apprezzare e condividere con me le emozioni, del grande cinema americano settantesco...
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
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Kautostar, mi pare di avere in te qualcuno che qui è in grado di apprezzare e condividere con me le emozioni, del grande cinema americano settantesco...

Non so bene perché, ma la maggior parte dei miei film preferiti sono tutti degli anni '70-'80: i film migliori di quel ventennio(la serie dell'ispettore Callaghan, Gunny, Fuga da Alcatraz, i film di Michael Cimino, Panico a Needle Park, Il Padrino I e II, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Taxi Driver, E giustizia per tutti, Cane di Paglia , Rain Man, Re per una Notte, C'era  una volta in America, Mission ecc...)  , riescono ad evocarmi emozioni e sensazioni molto più intense rispetto alla maggior parte dei film moderni.
Credo che il motivo principale sia nel fatto che le trame di  molti film di quegli anni fossero mediamente migliori, con più cura per l'essenziale, e con maggior risalto per le tematiche esistenziali, per la critica politico-sociale,  e soprattutto molto più VIRILI, anticonformiste e politicamente scorrette,   rispetto alle trame di quelli che sono considerati i migliori film di oggi!

Un film tipo "Cielo di Piombo, ispettore Callaghan"(The Enforcer) in cui viene criticato il femminismo in maniera irriverente(vedi la scena in cui durante la selezione del nuovo ispettore donna, Callaghan irride in maniera sfrontata le "quote rosa" nella polizia), sarcastica e amara(l'epilogo in cui la coraggiosa collega perde la vita, dà ragione allo scetticismo di Harry Callaghan nei confronti delle donne in polizia, e dimostra che in fondo un "maschilista" come Callaghan, può amare le donne più delle femministe stesse, e la sua contrarietà alle donne in polizia, non è disprezzo, ma sentimento di protezione verso il "gentil sesso") oggi sarebbe quasi impossibile da realizzare!

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Io rimango confinato qui, luogo per me più appropriato e solitariamente accogliente, comprensibile, dove generosamente Cosimo mi ha affidato delle stanze da curare, ma è un piacere se almeno una volta ogni mille ci può essere un intervento come il tuo che mi hai qui portato, con "Cielo di piombo Ispettore Callaghan"(1976). Ho rivisto dopo sei anni quel capolavoro assoluto siegeliano di "Ispettore Callaghan, il Caso Scorpio e tuo!", e stavo pensando addirittura di cambiare il mio avatar in "Scorpio", dalla leggendaria impersonificazione di Andy Robinson dataci per sempre nel film. Altro personaggio che seppur sotto la sua aperta esagerata psicopatologia ha in bocca dei dialoghi "politicamente scorrettissimi" anche verso la categoria delle donne brutte, fenomenali. "Cielo di piombo Ispettore Callaghan" lo avevo anche sotto forma di locandina originale dell'uscita al cinema, in camera mia per oltre trent'anni assieme a tutti gli altri della serie. Poi vabbè casa persa perso tutto. Fu un tentativo interessante di far "svoltare" a sinistra Dirty Harry per scrollarsi un pò di dosso la patina, la "reputazione" polemica di campione di un certo revanscismo americano da "maggioranza silenziosa", del poliziotto fascista e giustiziere che spara sempre e comunque per primo. Eppure in "The Enforcer" ancora più che nel precedente -e ancora migliore- "Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan"(Magnum Force)(1973) scenaggiato da Cimino e Milius(!), dove già si scontrava contro uno "squadrone della morte" di poliziotti motociclisti e giustizieri dell'S.F.P.D., in "Cielo di piombo Ispettore Callaghan" si allea persino e viene preso comunque in simpatia per la sua onestà e incorruttibilità da quel gruppo di sinistra marxista di "para- pantere nere" se ti ricordi, capitanato da Albert Popwell. Attore nero che ricorre in tutti i film della serie, in ruoli diversi (nel primo era addirittura il rapinatore ferito steso a terra a cui Dirty Harry fa la prima volta il giochetto del "Ah, Ah! Lo so cosa stai pensando avrà sparato tutti e sei i colpi o soltanto cinque?"), e poi certo, la partner donna (non avvenente però, già scelta realistica e coraggiosa, a parte che nei film di Eastwood regista/attore la maggior parte delle volte -almeno nel periodo-, le donne non erano mai avvenenti spiccatamente (poi verà la svolta con "Corda tesa"), forse per non mettere in ombra proprio lui, la presenza dell'allora compagna Sondra Locke, insegna)con la quale si trova a fronteggiare il gruppo di terroristi che rapisce il sindaco. Fenomenale l'attualità di saper colgliere il momento soprattutto per quando uscì il cinema in Italia e io me lo ricordo bene (anni di piombo- "Cielo di piombo"), il confronto tra Callaghan e un gruppo terrorista urbano di ex-reduci dal Vietnam che assalta la macchina del sindaco con il bazooka e lo rapisce un pò come un'operazione Schleyer di Monaco, o "Fritz" di via Fani per Moro.
La Daly era brava, al cinema come in tv, ma spesso sotto e male utilizzata. Capisci però moderatamente scherzando, Kautostar, che se solo partiamo dall'assunto che una donna possa essere "coraggiosa" qui ci colgono facilemente in fallo, e siamo in odore di eresia già per noi stessi.... :rolleyes:
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Non so bene perché, ma la maggior parte dei miei film preferiti sono tutti degli anni '70-'80: i film migliori di quel ventennio(la serie dell'ispettore Callaghan, Gunny, Fuga da Alcatraz, i film di Michael Cimino, Panico a Needle Park, Il Padrino I e II, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Taxi Driver, E giustizia per tutti, Cane di Paglia , Rain Man, Re per una Notte, C'era  una volta in America, Mission ecc...)  , riescono ad evocarmi emozioni e sensazioni molto più intense rispetto alla maggior parte dei film moderni.
Credo che il motivo principale sia nel fatto che le trame di  molti film di quegli anni fossero mediamente migliori, con più cura per l'essenziale, e con maggior risalto per le tematiche esistenziali, per la critica politico-sociale,  e soprattutto molto più VIRILI, anticonformiste e politicamente scorrette,   rispetto alle trame di quelli che sono considerati i migliori film di oggi!

Un film tipo "Cielo di Piombo, ispettore Callaghan"(The Enforcer) in cui viene criticato il femminismo in maniera irriverente(vedi la scena in cui durante la selezione del nuovo ispettore donna, Callaghan irride in maniera sfrontata le "quote rosa" nella polizia), sarcastica e amara(l'epilogo in cui la coraggiosa collega perde la vita, dà ragione allo scetticismo di Harry Callaghan nei confronti delle donne in polizia, e dimostra che in fondo un "maschilista" come Callaghan, può amare le donne più delle femministe stesse, e la sua contrarietà alle donne in polizia, non è disprezzo, ma sentimento di protezione verso il "gentil sesso") oggi sarebbe quasi impossibile da realizzare!

Bellissimo "Panico a Needle Park". A New York, incontrai per caso in strada, Richard Bright.
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Offline kautostar

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Bellissimo "Panico a Needle Park".
Si, un ritratto crudo, cinico, realistico e spietato della sottocultura della droga di quegli anni(ma molti aspetti sono attuali ancora oggi), e di tutta la feccia umana che ci gira attorno (poliziotti arrivisti, che perseguitano i drogati pur di collezionare arresti, medici corrotti che spacciano pillole in cambio di sesso ecc..ecc..), senza lieto fine, e senza finto buonismo

Citazione
A New York, incontrai per caso in strada, Richard Bright.
Quello che faceva il sicario ne Il Padrino II ?

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Bravo! Lui!
E' stato uno dei caratteristi del nuovo cinema americano settantesco più rappresentativi, è morto mi pare d'infarto nel 2006, poco dopo che lo incontrai come scritto sopra. In "Panico a Needle Park" è particolarmente incisivo, è ilterzo protagonista. La ragazza di Pacino era Kitty Wynn brava ma poco fortunata, fu anche la segretaria di Ellen Burstyn ne "L'Esorcista", e almeno per questo se la ricorderanno di vista tutti.
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Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
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Offline kautostar

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Bravo! Lui!
E' stato uno dei caratteristi del nuovo cinema americano settantesco più rappresentativi, è morto mi pare d'infarto nel 2006, poco dopo che lo incontrai come scritto sopra. In "Panico a Needle Park" è particolarmente incisivo, è ilterzo protagonista. La ragazza di Pacino era Kitty Wynn brava ma poco fortunata, fu anche la segretaria di Ellen Burstyn ne "L'Esorcista", e almeno per questo se la ricorderanno di vista tutti.
Secondo wikipedia è stato investito da un'autobus mentre attraversava la strada(che morte assurda!)
http://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Bright_(actor)#Death

Comunque si, hai ragione, ottimo caratterista, bravissimo nel calarsi in ruoli un po' loschi, tipo sicario mafiosio, ladruncolo, truffatore e simili. Ma sottovalutato e poco ricordato per via del fatto che non ha quasi mai interpretato ruoli da protagonista!(di solito la gente tende a ricordare solo i protagonisti)

Offline Duca

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Io rimango confinato qui, luogo per me più appropriato e solitariamente accogliente, comprensibile, dove generosamente Cosimo mi ha affidato delle stanze da curare, ma è un piacere se almeno una volta ogni mille ci può essere un intervento come il tuo che mi hai qui portato, con "Cielo di piombo Ispettore Callaghan"(1976). Ho rivisto dopo sei anni quel capolavoro assoluto siegeliano di "Ispettore Callaghan, il Caso Scorpio e tuo!", e stavo pensando addirittura di cambiare il mio avatar in "Scorpio", dalla leggendaria impersonificazione di Andy Robinson dataci per sempre nel film.
Ho rivisto anch'io recentemente tutta la serie di Callahan, porca vacca fenomenali, poi l'umorismo è da pisciarsi, tipo "ve la dovrete vedere con noi tre" e il rapinatore "noi tre?" "Smith, Wesson e me"  :lol: o quando frega il negro ferito "adesso me lo devi dire"  :lol: ; però mi manca solo la Calibro 20 che ho qua da settimane ma non riesco mai a vedere, e anche stasera non riesco. :(
Amo Callahan perché non gli piace perder tempo in cazzate e vorrebbe sistemare la feccia in modo sbrigativo (sul lavoro sarei volentieri come lui ma superiori e colleghi me lo impediscono), e poi è tanto tanto scorretto politicamente...  :D insomma non vorrei sembrare megalomane ma nel mio piccolo mi sento affratellato a questa carogna.  ;)
Unica cosa poco sex, certo erano i Seventies quella volta più di tanto non si poteva far numeri, ma se la serie fosse girata oggi ecco di sicuro un paio di mignottone il buon Harry se le sarebbe trovate in branda appena finito di pulire la città dalla monnezza.  :D
Certo che da Vanni a Scorpio faresti un bel salto di qualità...  :D