Le società asiatiche sono fra le più capitalisticamente violente, ciniche, e disumane del mondo. Come il loro grande cinema che le ritrae fedelmente, sta lì a dimostrare. Ed è indubbio che il capitalismo e le società mercantili consumistiche abbiano peggiorato la condìzione dell'uomo, le sue frustrazioni derivate dall'inadeguatezza e addirittura inesistenza, se non occupa un buon posto di lavoro, ha un buon reddito, non possieda una casa sicura, segni sempre tangibili e inseguiti del benessere, perennemente rinnovati e spesso inutili, così per sostenere un sistema che si basa esclusivamente sul desiderio, mai sul suo appagamento o la sua effettiva raggiungibilità una volta per tutte, ma soltanto un avanzamento di livello...E la donna è una delle maggiori e diligenti fonti di frustrazione, senso di esclusione, marginalità, che stia a reggere l'intero sistema, come fra i due, tre principali strumenti di desiderio che lo determinano. Da qui, si origina tutta la parte non meramente legislativa e politica, della QM. Quella della mai avvenuta prima in nessuna società socialista, checchè se ne dica da parte di chi è ideologicamente avverso, cioè l'esclusione da una normale vita sociale, affettiva, familiare, riproduttiva, di milioni di uomini "non utili al consumismo perchè tagliati fuori dal mondo lavorativo e/o del successo, affermazione personale". E da questo si origina la condanna all'esclusione dal ciclo del desiderio, una condanna sia di tipo negazionistico della sessualità, che dell'affettività forse ancora più grave, se non sei uno di quegli uomini in grado di poter acquistare" il prodotto, con tutte le istruzioni e garanzie che comporta (le seconde però paradossalmente, le devi assicurare solo tu).