Autore Topic: Papa Francesco il rivoluzionario donnista  (Letto 72155 volte)

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Online Frank

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #45 il: Aprile 26, 2015, 09:06:32 am »
Citazione
Se a questo aggiungiamo come dicevo, le omelie di stampo femminista (sentite l'ultima: "dietro ogni grande santo, c'è sempre una grande santa: S.Agostino aveva Santa Monica, San Francesco aveva Santa Chiara"), il quadro è completo.

   :doh:

Certa roba non si può proprio sentire né leggere.

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #46 il: Aprile 26, 2015, 09:07:55 am »
Appunto: la sopravvivenza a tutti i costi si addice ai furbi, agli opportunisti, ai cinici. Oppure alle strutture di potere, ad aziende
alle caste e alle mafie. Non alle religioni o alle organizzazioni etiche o che dovrebbero produrre etica, come le Chiese. E vale
per tutte le chiese, non solo quella Cattolica. Se "adeguarsi alla modernità" equivale a rinnegare il proprio retaggio etico e
ideologico-dottrinario, allora è meglio sparire. Almeno si lascia un buon ricordo. Altrimenti, non si tramanda neppure quello.

tutte le religioni praticano  l'overrulling sulle basi delle istanze della società,un overruling che nelle società occidentali è in mani ai ministri religiosi.

l'unico che non lo fa è l'islamismo jihadista che appunto si fonda sulla immodificabilità del testo e sulla applicazione letterale del testo sacro, ma èanche privo di un apparato religioso per come lo intendiamo noi

per il resto fai tu

Online Frank

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #47 il: Aprile 26, 2015, 09:08:26 am »
Cioè se io fossi un religioso praticante (e non lo sono per niente, pur non essendo assolutamente nè un militante anti-cristiano nè uno che non crede in nulla), perchè dovrei frequentare una Chiesa sempre più lontana dalla sua dottrina e sempre più vicina alle istanze filo-sataniste?

Appunto.

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #48 il: Aprile 26, 2015, 10:27:22 am »
Ai Francescani dell’Immacolata era stata affidata una parrocchia ad Isernia, dove le chiese erano vuote (il che non stupisce con le prediche femministe) e in poco tempo molta gente si era riavvicinata alla fede, la chiesa era frequentatissima.
Sulla Messa in latino non ha senso fare polemica, anch’io assisto a quella in italiano di tanto in tanto. Non tutti sanno però che il Concilio aveva espressamente stabilito di conservare il rito antico.
Dal punto di vista giuridico, moltissime “riforme” sono nate come abusi, poi tollerati da Roma come concessioni ma, in spregio alle norme, imposti capillarmente in molte chiese.
Ne sono un esempio la Comunione sulla mano (invenzione francese), la sparizione del Tabernacolo dal centro delle chiese e altri stravolgimenti come i motivi rock con chitarre e tamburelli.
Queste “riforme” non provengono dal Concilio o altre disposizioni generali come comunemente si crede, ma sono spesso prassi imposte senza base giuridica certa.
« Ultima modifica: Aprile 26, 2015, 10:58:09 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #49 il: Aprile 26, 2015, 10:58:11 am »
in questi post  pare leggersi che s'intente la secolarizzazione come un qualcosa che vada dalla "liquidazione illegittima di un potere religioso" alla "liquidazione di un potere religioso illegittimo"

personalmente sono per considerare la secolarizzazione

come la transizione da una società in cui la fede in Dio era incontestata e, anzi, non problematica, a una in cui viene considerata come un'opzione tra le altre e spesso non come la più facile da abbracciare.

Offline Rita

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #50 il: Aprile 26, 2015, 12:02:59 pm »
Ci aggiungerei che in questi post sembra quasi che il volto, i riti e le interpretazioni della Scrittura siano rimaste immutate da San Paolo fino al 1968 e abbiano cominciato a modificarsi solo dopo, a me non pare sia così ma ovviamente chiedo a te che sei più' esperto di storia delle religioni
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #51 il: Aprile 26, 2015, 12:10:19 pm »
Ci aggiungerei che in questi post sembra quasi che il volto, i riti e le interpretazioni della Scrittura siano rimaste immutate da San Paolo fino al 1968 e abbiano cominciato a modificarsi solo dopo, a me non pare sia così ma ovviamente chiedo a te che sei più' esperto di storia delle religioni

conosci la storia dei colori 'cremisi' e 'magenta' e 'fucsia'?

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #52 il: Aprile 26, 2015, 12:22:12 pm »
Ci aggiungerei che in questi post sembra quasi che il volto, i riti e le interpretazioni della Scrittura siano rimaste immutate da San Paolo fino al 1968 e abbiano cominciato a modificarsi solo dopo, a me non pare sia così ma ovviamente chiedo a te che sei più' esperto di storia delle religioni
Mi permetto di rispondere anch'io, in attesa di leggere il parere di Zagaro: per restare al dato storico, la Messa tridentina risale al III secolo (con variazioni successive trascurabili), quelle dei cattolici d'Oriente al II (senza variazioni).
Dopo la riforma (effettuata, ripeto, contro le disposizioni del Concilio, con la collaborazione di non cattolici) il suo promotore Bugnini fu esautorato.
Nella sua prima stesura la cerimonia era molto simile al rito protestante e, secondo i cardinali Ottaviani e Bacci, rappresentava "un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica". L'attuale rito è frutto di una revisione per "conservare l'essenziale" (come osservato da 30 Giorni, rivista che mantiene una certa equidistanza).

Più in generale, non si può negare che dopo il '68 c'è stata una certa rottura della continuità, nella prassi più che nella dottrina: nei canti, nel vocabolario, nell'architettura e... nelle prediche femministe.
Si veda l'ottimo articolo di Alfonso Martone, non sospetto di abominevole tradizionalismo:
http://www.alfonsomartone.itb.it/dotpit.html
Non so se faccia davvero piacere a una donna essere rabbonita con frasi del tipo "eh già, le donne sono sempre più avanti, anticipano sempre…" E' davvero questo che vuole sentire? Ci vede profondità di significato, trasfigurazione del quotidiano?
« Ultima modifica: Aprile 28, 2015, 00:36:25 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #53 il: Aprile 26, 2015, 13:54:58 pm »
tutte le religioni praticano  l'overrulling sulle basi delle istanze della società,un overruling che nelle società occidentali è in mani ai ministri religiosi.

l'unico che non lo fa è l'islamismo jihadista che appunto si fonda sulla immodificabilità del testo e sulla applicazione letterale del testo sacro, ma èanche privo di un apparato religioso per come lo intendiamo noi

per il resto fai tu

Qui le cose sono solo due, caro Zagaro (e Vicus): o la Bibbia è un libro sacro o non lo è. Se lo è, lo si osserva senza remore e
senza opportunistici "adattamenti" ai tempi moderni (anche a costo di diventare dei musei viventi, come gli Amish in America).
Se non lo è (o non lo si ritiene tale) allora ci si può inventare tutte le trovate devianti che si vuole e che si sono accumulate nel
corso dei secoli, tipo Trinità, transustanzazione, inferno di fuoco, immortalità dell'anima, assunzione in cielo di Maria, divinità
di Maria, maternità "divina" di Maria (questa, disastrosa per la causa maschile), culto dei santi, culto delle immagini, eccetera.
Per non parlare degli ancor più opportunistici accomodamenti con il lassismo morale predominante (che già la Chiesa praticava
nel Rinascimento: Borgia docet). Tenere il piede in due scarpe, considerandolo cioè sacro, ma non studiandolo (nei seminari) o
non insegnandolo (nelle funzioni religiose e nel catechismo) equivale a puro e semplice furberia di bassa cucina e bassa lega.
Se non altro, gli islamici, osservando il Corano e facendolo con le buone o con le cattive, osservare, sono più coerenti.  Anche
se, ovviamente, è preferibile la furbizia di una Chiesa che non è più in grado di fare del male a nessuno e che nessuno prende
più sul serio al fanatismo e alla violenza dei fanatici.

Alberto1986

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #54 il: Aprile 26, 2015, 14:19:16 pm »
Appunto: la sopravvivenza a tutti i costi si addice ai furbi, agli opportunisti, ai cinici. Oppure alle strutture di potere, ad aziende
alle caste e alle mafie. Non alle religioni o alle organizzazioni etiche o che dovrebbero produrre etica, come le Chiese. E vale
per tutte le chiese, non solo quella Cattolica.
Se "adeguarsi alla modernità" equivale a rinnegare il proprio retaggio etico e
ideologico-dottrinario, allora è meglio sparire. Almeno si lascia un buon ricordo. Altrimenti, non si tramanda neppure quello.


Certamente. Io, sinceramente, non ho mai compreso cosa spinge una persona a seguire un culto, una setta o comunque un'istituzione religiosa, ecc. Però se teoricamente ne facessi parte ed all'improvviso la morale e la dottrina venissero cambiate (seppur gradualmente), per quale motivo dovrei continuare a farne parte?
Per me è un argomento incomprensibile.



E invece non ne conosco, ammesso che esistano. Puoi indicarli tu?Domanda legittima. Posso rispondere che Chiesa e mondo non possono andare d’accordo e chi si illude di essere acclamato dal mondo cercando compromessi avrà la sorte del sale senza sapore, calpestato dagli uomini. Se la Chiesa è sopravvissuta fino ad oggi, è perché c’è sempre stata una parte viva che non è scesa a patti col mondo.

E quello che, alla fine, mi aspetterei anch'io da un'istituzione religiosa come la Chiesa Cattolica che, almeno sulla carta, si pone il fine di mantenere sane le coscienze e cioè che continuasse ad andare controcorrente rispetto ad un mondo sempre più privo di ogni più piccolo valore etico e morale. Invece sta succedendo esattamente il contrario: il capo della Chiesa, nonché suo rappresentante, sta gradualmente assecondando  le pretese "anti-umane" e sovversive provenienti da minoranze LGTB e femministe.
Forse, alla fine dei conti, siamo noi che vediamo e speriamo in qualcosa di buono che in realtà non esiste quando forse sarebbe il caso di rendersi conto che istituzioni terrene come la Chiesa altro non sono che organizzazioni di potere finalizzate al plagio delle menti ed al mantenimento della propria influenza sociale e del proprio benessere economico.


Citazione da: Vicus
Altra giusta domanda. Ecco il risultato dello scendere a compromessi col pretesto di “parlare all’uomo contemporaneo”: lo scandalo. Ho risolto la questione frequentando comunità senza paturnie mondialiste – e ce ne sono parecchie anche se i giornali non ne parlano.

Senza polemica Vicus, ma che senso ha frequentare piccole comunità isolate quando l'elite ha oramai palesato in che direzione intende andare per rimanere a galla? In politica quando si è in disaccordo con il programma principale del partito solitamente avviene una scissione interna. Forse sarebbe il caso di dire che la Chiesa Cattolica Romana non rappresenta più quella che, per molti religiosi in buona fede, è l'essenza del cattolicesimo stesso?




@Vicus: attenzione quando posti perchè per errore hai modificato tutto il mio messaggio invece di quotarlo. Ho dovuto fare un lavoraccio per riscriverlo.
« Ultima modifica: Aprile 26, 2015, 14:46:56 pm da -Alberto86- »

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #55 il: Aprile 26, 2015, 14:21:30 pm »
Sta a vedere che adesso il femminismo, esploso nel '68, lo hanno inventato i cattolici (e non certe fondazioni) :lol:
Il deposito della fede non è dato solo dalla Scrittura (suscettibile di distorsione) ma anche dalla Tradizione.
Per restare alle Scritture in riferimento alla maternità divina di Maria, c'è un passo del Vangelo di Giovanni che dice: "Prima che Abramo fosse, Io-Sono" (in ebraico IHWH, il nome di Dio). Quindi Gesù proclama esplicitamente la Sua natura divina e di conseguenza la maternità divina di Maria. Per non parlare della sua concezione soprannaturale, o del riferimento a Dio come "Padre mio".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #56 il: Aprile 26, 2015, 14:36:03 pm »
Citazione da: Alberto
Certamente. Io, sinceramente, non ho mai compreso cosa spinge una persona a seguire un culto, una setta o comunque un'istituzione religiosa, ecc. Però se teoricamente ne facessi parte ed all'improvviso la morale e la dottrina venise cambiata (seppur gradualmente), per quale motivo dovrei continuare a farne parte?
Per me è un argomento incomprensibile.
Se la religione è vera, ci sarà sempre una parte di fedeli che conserverà la retta dottrina.

Citazione
E quello che, alla fine, mi aspetterei anch'io da un'istituzione religiosa come la Chiesa Cattolica che, almeno sulla carta, si pone il fine di mantenere sane le coscienze e cioè che continuasse ad andare controcorrente rispetto ad un mondo sempre più privo di ogni più piccolo valore etico e morale. Invece sta succedendo esattamente il contrario: il capo della Chiesa, nonché suo rappresentante, sta gradualmente assecondando  le pretese "anti-umane" e sovversive provenienti da minoranze LGTB e femministe.
Forse, alla fine dei conti, siamo noi che vediamo e speriamo in qualcosa di buono che in realtà non esiste quando forse sarebbe il caso di rendersi conto che istituzioni terrene come la Chiesa altro non sono che organizzazioni di potere finalizzate al plagio delle menti ed al mantenimento della propria influenza sociale e del proprio benessere economico.
Se la Chiesa regge da 2000 anni è perché certe derive interne, adesso gender, non sono mai arrivate molto lontano.
La Chiesa è fatta di uomini con le loro debolezze: Sant'Agostino già parlava di cattivi pastori che pascono se stessi (=si arricchiscono), oggi parte della Chiesa crede di poter aver posto nel NWO come "burocrazia umanitaria". Ma ciò non ha nulla a che vedere col messaggio cristiano, che è essenzialmente soprannaturale ed oggi sopravvive in comunità sane, semplici, come in alcune abbazie e conventi. E ci sono anche vescovi che ancora difendono la dottrina cattolica, vedi il risultato del recente Sinodo.
Citazione da: Alberto
Senza polemica Vicus, ma che senso ha frequentare piccole comunità isolate quando l'elite ha oramai palesato in che direzione intende andare per rimanere a galla? In politica quando si è in disaccordo con il programma principale del partito solitamente avviene una scissione interna. Forse sarebbe il caso di dire che la Chiesa Cattolica Romana non rappresenta più quella che, per molti religiosi in buona fede, è l'essenza del cattolicesimo stesso?
Meno rumorose forse, ma non isolate: insieme costituiscono una vasta rete di chiese, abbazie, comunità collegate telematicamente, che spesso si aiutano tra loro, fondano scuole alternative con propri libri di testo, sono ben organizzate e attive nel sociale e nella cultura. Sono frequentate da professori come De Mattei, filosofi, uomini politici, autrici di libri antifemministi. Tengono conferenze sul mondialismo, sulla civiltà europea, sui disastri del femminismo. Le Antigone (antifemministe francesi che hanno infiltrato le Femen) vengono da lì.
Nulla a che vedere con recinti Amish o chiesette di montagna.

Soprattutto, queste comunità hanno famiglie numerose e felici che danno il 20%di tutte le vocazioni nella Chiesa. Vocazioni annuali dei francescani a Milano: 0. Vocazioni dei francescani dell'Immacolata: 300. Di chi è il futuro?

McLuhan affermò che come una gran parte del clero passò al protestantesimo sotto l'impatto della stampa, così con la cultura elettronica una parte ancor più grande abbandonerà la Chiesa che, però, non verrà mai meno completamente: ci sarà sempre anche al vertice chi resterà ortodosso.

@Alberto: Spiacente, puoi riscriverli a partire dalle citazioni?
« Ultima modifica: Aprile 27, 2015, 14:37:57 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #57 il: Aprile 26, 2015, 21:17:45 pm »
Qui le cose sono solo due, caro Zagaro (e Vicus): o la Bibbia è un libro sacro o non lo è. Se lo è, lo si osserva senza remore e
senza opportunistici "adattamenti" ai tempi moderni (anche a costo di diventare dei musei viventi, come gli Amish in America).
Se non lo è (o non lo si ritiene tale) allora ci si può inventare tutte le trovate devianti che si vuole e che si sono accumulate nel
corso dei secoli, tipo Trinità, transustanzazione, inferno di fuoco, immortalità dell'anima, assunzione in cielo di Maria, divinità
di Maria, maternità "divina" di Maria (questa, disastrosa per la causa maschile), culto dei santi, culto delle immagini, eccetera.
Per non parlare degli ancor più opportunistici accomodamenti con il lassismo morale predominante (che già la Chiesa praticava
nel Rinascimento: Borgia docet). Tenere il piede in due scarpe, considerandolo cioè sacro, ma non studiandolo (nei seminari) o
non insegnandolo (nelle funzioni religiose e nel catechismo) equivale a puro e semplice furberia di bassa cucina e bassa lega.
Se non altro, gli islamici, osservando il Corano e facendolo con le buone o con le cattive, osservare, sono più coerenti.  Anche
se, ovviamente, è preferibile la furbizia di una Chiesa che non è più in grado di fare del male a nessuno e che nessuno prende
più sul serio al fanatismo e alla violenza dei fanatici.

un delle cinque branche dell'Ebraismo moderno mi pare si chiami Ebraismo Riformato nato a seguito dell'Haskalà nel 1800,

e di questi tempi sempre nell'Ebraismo si discute di come le donne debbano accostarsi al Kotel, e se possono fare le rabbine (personalmente ho conosciuto Rabbi Aiello nel corso di un Seder).

dunque secondo il tuo pensiero nell'Ebraismo il problema della modernità è un problema diverso che nel Cristianesimo?

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #58 il: Aprile 26, 2015, 21:23:09 pm »

Certamente. Io, sinceramente, non ho mai compreso cosa spinge una persona a seguire un culto, una setta o comunque un'istituzione religiosa, ecc. Però se teoricamente ne facessi parte ed all'improvviso la morale e la dottrina venissero cambiate (seppur gradualmente), per quale motivo dovrei continuare a farne parte?
Per me è un argomento incomprensibile.
..................................



da un punto di vista sociologico può essere considerata una glorificazione di se stesso, del proprio mondo. perchè tutte le religioni immagino sempre  che l'aldilà sia organizzato secondo il miglior modello della società in cui vive il credente !
Hai mai visto un toscano pregare Manitou? o un islandese pregare Zeus?

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #59 il: Aprile 26, 2015, 21:33:31 pm »
Sta a vedere che adesso il femminismo, esploso nel '68, lo hanno inventato i cattolici (e non certe fondazioni) :lol:
Il deposito della fede non è dato solo dalla Scrittura (suscettibile di distorsione) ma anche dalla Tradizione.
Per restare alle Scritture in riferimento alla maternità divina di Maria, c'è un passo del Vangelo di Giovanni che dice: "Prima che Abramo fosse, Io-Sono" (in ebraico IHWH, il nome di Dio). Quindi Gesù proclama esplicitamente la Sua natura divina e di conseguenza la maternità divina di Maria. Per non parlare della sua concezione soprannaturale, o del riferimento a Dio come "Padre mio".
Rivelazione e Tradizione sono fonti della fede. naturlmente la Rivelazione è la fonte gerarchicamente superiore.però è anche vero che noi viviamo al secolo.

dunque Gesù era ebreo, quindi da semplice uomo sociologicamente era un matrilineare,ovvero l'identità di gruppo si trasmette per via materna.
quindi quando parla di   'Dio Padre' ha lo stesso significato del mondo romano ove sono invece patrilineari?

bella domanda vero? questo è appunto il problema dell'esegesi biblica, ovvero dell'interpretazione delle sacre scritture, che è una attività dinamica, ovvero il significato che diamo alle sacre scritture cambia con il tempo storico.

da un punto di vista letterario diciamo che il messaggio delle sacre scritture è una allegoria, ovvero un messaggio criptico nel quale  ci sono sempre nuove scoperte.