conosci la storia dei colori 'cremisi' e 'magenta' e 'fucsia'?
questo è uno di quei casi in cui il diverso approccio culturale allo stesso problema può portare a soluzioni differenti.
per i 'praticoni' cremisi, magenta e fucsia è lo stesso colore un misto di rosso e blu, ottenuto nel corso della storia con tre tecniche differenti ma......
ma i tecnici oggi definiscono i tre colori con diverse miscelazione di rosso e di blu, se sottrattivo o è additico, insomma nel mezzo mettici l'evoluzionismo cromatico e linguistico dell'ultimo secolo, bla- bla, ma .......
allora 'cremisi' deriva da un'insetto e nel tempo era molto costoso produrlo (molto più facile era il blu con delle materie prime provenienti dall'india perciò indaco).
molto costoso da poter essere utilizzato solo dai ricchi, e chi se non la chiesa? così servi da colore per i tappeti della sedia gestatoria,e per le divise dei sediari (quelli che portavano a spallala sedia gestatoria).ma siccome nella religione tutto è simbolico il cremisi divenne il simbolo del sangue dei martiri cristiani (ed il papa nella sedia gestatoria non era che il nocchiero della nave della chiesa che poggiava sul sangue dei martiri cristiani), ed in definitiva chi indossava quel colore significava che era pronto alla morte per le sue idee. così le bordature degli abiti talari sono cremisi, come molti reparti militari di tradizione cattolica usano come colore il cremisi: bersaglieri, polizia di stato, ulani polacchi, tercio spagnolo, legione straniera francese, Real Madrid........
ma significa anche fiamme e così gli inglesi trovarono un insetto simile nel Belize e ci fecero lo scarlatto delle loro divise!
nella metà del 1800 in francia in piena epoca positivista, fu trovato per via chimica lo stesso colore anche qui visto il legame con il sangue, e la polemica sia anticlericale che antinglese, dato l'eco della battaglia di magenta in francia fu chiamato magenta.
fucsia è invece la posizione c), fu creato negli stati uniti d'america, e per restare neutrali nella polemica, si ricorse alla botanica