Autore Topic: Papa Francesco il rivoluzionario donnista  (Letto 73221 volte)

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Offline Angelo

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #105 il: Aprile 30, 2015, 12:07:34 pm »
io ho letto su questionemaschile.org che il 'gender gap' nelle intenzioni dovrebbe esere un indice che dovrebbe misurare le disparità di genere nei variambienti misurati. naturamente  è una proposizione che viene da un certo tipo di ambiente femminista.  :doh:
ora poichè qualcosina di misurazioni la conosco.
quando le unità di misura sono delle formulazioni del pensiero umano e non oggetti fisici finiti la cosa è molto delicata, perchè il più delle volte si tira in ballo la filosofia ad essere buoni, e la politica ad esser cattivi  :doh:

ti faccio un esempio banale. prendiamo un bicchiere alto cm. 10 e lo riempiamo d'acqua a cm. 5. orbene per l'ottimista sarà mezzo pieno, per il pessimista sarà mezzo vuoto,e per  il menefreghista sarà solo una presenza di piscio.

quindi un gender gap potrebbe anche pure istituirsi, per caso ultimanente non abbiamo anche gli indici di corruzione dove l'Italia è l'ultimo dei paesi Ocse, o l'indice di felicià ove l'Italia è al 50 posto mentre la Svizzera è al primo? ma mi dici come si misura la corruzione o la felicità o la discriminazione di genere?

Zagaro, nel gender gap si parla di stipendi, soldi, NUMERI. Cose quantificabili e NON RELATIVE. 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #106 il: Aprile 30, 2015, 13:04:24 pm »
Zagaro, nel gender gap si parla di stipendi, soldi, NUMERI. Cose quantificabili e NON RELATIVE.

allora che io sappia non esiste nessuna norma  legale che permetta a parità di prestazione lavorativa  una diversa paga.
chi facesse tali discriminazioni verso i lavoratori è un delinquente.

quindi stiamo parlando di caporalato o di discriminazione di genere?

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #107 il: Aprile 30, 2015, 13:34:41 pm »
Citazione da: Alberto
Io, fortunatamente, non ho bisogno di seguire un culto, un credo o una corrente di pensiero, per sentirmi qualcuno.
Questo è vero per le sette alla Osho, per gente con l'età mentale di otto anni, ma non per spiritualità serie il cui esito è quello di rendere più liberi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline vnd

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #108 il: Aprile 30, 2015, 13:37:32 pm »
allora che io sappia non esiste nessuna norma  legale che permetta a parità di prestazione lavorativa  una diversa paga.
chi facesse tali discriminazioni verso i lavoratori è un delinquente.

quindi stiamo parlando di caporalato o di discriminazione di genere?

Io ritengo che sia un inalienabile diritto del datore di lavoro (privato) quello di pagare i propri dipendenti con criteri meritocratici.
Altrimenti sarebbe l'appiattimento. Perché dovrei fare di più, se poi prendo la stessa paga?
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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #109 il: Aprile 30, 2015, 13:39:35 pm »
Pubblico l'estratto di un articolo di Elisabetta Frezza che segue la dottrina cattolica di sempre e parla chiaro:

Le armi della strategia egemonica sovranazionale

L’attacco concentrico sferrato sulla famiglia ha come bersaglio le nuove generazioni. Recise loro le radici con gli ascendenti, con un passato e una storia, sono consegnate inermi al moloch statale. Che le rieduchi alle bellezze del pansessualismo, dell’omoerotismo e della pornografia, sulla scorta dei nuovi programmi scolastici elaborati dal Ministero competente (dai suoi consulenti LGBTQ) in via di rapido attecchimento anche in ambienti sedicenti cattolici.

Le scuole di ispirazione cattolica, va detto, stanno generalmente dimostrando una sorprendente inadeguatezza nell’affrontare questo diabolico stravolgimento del sistema di istruzione. Per impreparazione di fondo o per complicità, a seconda dei casi. Fatto sta comunque che, sull’onda del progressismo di ogni risma ormai totalmente fuori controllo amplificato dalla centrale operativa di Santa Marta, si sentono tutti in dovere di non chiudere la porta in faccia a nessuno. Nemmeno se si tratta di mostri.

Appare quantomai urgente, dunque, prendere coscienza del nemico che dobbiamo combattere; avere ben chiaro chi sia questo nemico e come si muova.

Siamo di fronte all’avanzata aggressiva ed inarrestabile di una poderosa macchina da guerra che ha l’obiettivo preciso di conquistare con ogni mezzo una società sfibrata e senza più difese, e di spegnere la sua vitalità, di annichilirne la fertilità nella realizzazione di un chiaro disegno neo-malthusiano di contenimento demografico. Dobbiamo capire che della strategia di conquista fa parte la penetrazione per gradi, fa parte la occupazione dei mezzi di comunicazione, fa parte lo sfruttamento del buonismo cristiano (che è contraffazione del suo autentico messaggio), fa parte – soprattutto – la mossa di estrarre dal cilindro delle parole magiche.

Il diritto – come l’amore – è la parola-chiave capace di aprire tutte le porte della città sotto assedio, perché privata nel frattempo del suo vero contenuto: nessuno più si cura di sapere cosa significhi, ma il suo suono funziona come infallibile parola d’ordine per aprire quelle porte, come arma di sfondamento per la presa di quella città.

Diritto e amore formano l’abbinata vincente per abbattere tutte le residue difese di una società svirilizzata eliminando l’ultimo ostacolo offerto dal senso comune.

Ma quell’amore che viene irresponsabilmente sbandierato a destra e a manca non ha nulla a che fare col principio cattolico a cui vorrebbe richiamarsi, lucrandone il credito. Perché è evidente che l’amore, se inteso come moto emozionale sganciato da ogni criterio superiore di giudizio (vale a dire dal Logos, dalla ragione superiore di Dio), può servire qualunque causa e mascherare ogni azione intrinsecamente malvagia.

La materia in cui ci si balocca è materia indisponibile perché tocca interessi che vanno al di là di opinioni, tendenze, simpatie e visioni del mondo. Infatti essa riguarda il sovvertimento della vita o delle vite altrui, che si vorrebbe piegare all’arbitrio, all’arroganza e alla prepotenza cieca di gruppi di potere ben strutturati, organizzati e protetti. Tenuti insieme da una prospettiva comune tanto libertaria quanto mortifera.

Ora, dinanzi ad un simile inganno, di fronte soprattutto all’inaudito sopruso perpetrato sui piccoli, non si può pensare di giocare d’astuzia presentandosi avvolti dal fumo dei mezzi princìpi, delle mezze verità, delle parole passe-partout, dell’abbraccio ecumenico col serpente che non potrà che stritolarci. Basti al proposito guardare ai risultati fallimentari ottenuti dai “cattolici” democristiani e dai loro movimenti satelliti con la tattica del dialogo e del compromesso su divorzio, aborto, fecondazione artificiale. È evidente che non si può cedere di un solo millimetro sui princìpi – quelli che infatti fino a non molto tempo fa si chiamavano non-negoziabili – e che alla gente, che è preda inerme di chi strilla più forte parole vuote, bisogna tornare a dire parole vere. Poche, ma inequivocabili.


Ma «tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo» e «questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede» (Gv 5,1): come ci conforta monsignor Athanasius Schneider, uno dei più luminosi fari di verità rimasti intatti in questa Chiesa in rovina, “dobbiamo credere fermamente che Dio dissiperà i piani di disonestà, infedeltà e tradimento” e che “Cristo tiene infallibilmente il timone della barca della Sua Chiesa in mezzo ad una simile grande tempesta”.

Elisabetta Frezza


Mi sai spiegare, Vicus, perchè queste cose il Papa le lascia dire alla Frezza (nonostante Paolo di Tarso abbia proclamato il noto
principio: MULIER TACEAT IN ECCLESIA) e non le dice invece LUI STESSO (invece di dire cazzate)?

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #110 il: Aprile 30, 2015, 13:42:17 pm »
Zagaro, nel gender gap si parla di stipendi, soldi, NUMERI. Cose quantificabili e NON RELATIVE.
Eh... no... Non sono d'accordo.
I numeri non sempre sono insindacabili.
Dipende da come li raccogli e li elabori.

Se confronti i totali di due buste paga può sembrare che l'uomo sia pagato misteriosamente di più.
Se comincia a tener conto di anzianità (le donne vanno in pensione anni prima di un uomo), mansioni, livello, qualifiche, esperienza, formazione e straordinari le cose cambiano considerevolmente.
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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #111 il: Aprile 30, 2015, 13:45:13 pm »
allora che io sappia non esiste nessuna norma  legale che permetta a parità di prestazione lavorativa  una diversa paga.
chi facesse tali discriminazioni verso i lavoratori è un delinquente.

quindi stiamo parlando di caporalato o di discriminazione di genere?

Zagaro, forse non hai capito. Te lo rispiego nuovamente.  Allora, femministe, p++++ di +++++, ipocriti, etc. dicono che gli uomini GUADAGNANO PIU' SOLDI DELLE DONNE.
Chiamano questa fandonia immonda, gender gap, divario di genere, discriminazione di genere e puttanate varie.
Per far sembrare più credibile l'immonda menzogna, tali lu**** soggetti, prendono i numeri, ossia gli stipendi e li contano alla cazzo di cane.
Che significa contarli alla cazzo di cane? Significa, facendoti un esempio semplice, che io Angelo, lavoratore operaio del settore metalmeccanico ho cominciato a lavorare nel 1990 e ho uno stipendio di 1400 euro lordi. Ornella, lavoratrice operaia del medesimo settore, con la stessa mansione ha cominciato a lavorare ieri, ossia nel 2015 e guadagna 1250 euro.
Le femministe, gli ipocriti, i l*****, i p**** di *****, i p***c***, dicono che Ornella è discriminata in quanto donna rispetto ad Angelo poichè prende 1250 euro e Angelo ne prende 1400.
Naturalmente, tali soggetti i******, tali falsari, tali femministe, NON TENGONO CONTO DI : SCATTI DI ANZIANITA', ORE LAVORATE, STRAORDINARI, PREMI PRODUZIONE, ASSEGNI FAMILIARI, ETC vari.
Inoltre, in taluni paesi presi a modello da tali soggetti "trasparenti come le fogne di Calcutta" , onesti come i peggiori ***** in **** , quando le donne SUPERANO I GUADAGNI DEGLI UOMINI, lì NON C'è DISCRIMINAZIONE.
Adesso, dato che sei intelligente, capisci o vuoi ancora fare il tipo che non risponde alla domanda iniziale?
 
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #112 il: Aprile 30, 2015, 13:47:13 pm »
@ Zagaro

Adesso, dopo averti spiegato in maniera chiara, c'è questa domanda inevasa.

Tu credi alle stronzate del gender gap?

Rispondi.

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Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #113 il: Aprile 30, 2015, 13:56:01 pm »
Mi sai spiegare, Vicus, perchè queste cose il Papa le lascia dire alla Frezza (nonostante Paolo di Tarso abbia proclamato il noto
principio: MULIER TACEAT IN ECCLESIA) e non le dice invece LUI STESSO (invece di dire cazzate)?
La Frezza (ce ne fosse qualcun'altra di donna come lei invece di tutte queste :censored: :sick: :ablow:) non le ha dette né in chiesa né da una cattedra. D'altra parte non sono mancate donne come S. Caterina da Siena che si rivolgevano al Papa direttamente. Alla faccia di chi dice (non qui) che le donne devono fare le pretesse per contare qualcosa.

Da come poni la questione, sembra quasi che per te l'ovvia constatazione che il Papa non è Dio valga a confutare il cattolicesimo.
Ti rispondo altrettanto lapalissianamente che non sono il Papa e che devi porre la domanda a lui! :lol:



« Ultima modifica: Aprile 30, 2015, 14:46:50 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #114 il: Aprile 30, 2015, 14:05:35 pm »
Dovresti chiederlo al Papa femminista che, a quanto pare, sta seguendo la gettonata moda di scaricare qualsiasi colpa sul sesso maschile.  :sick:
Ma voi maschilisti/misogini lo volete capire o no che se la società occidentale sta implodendo su stessa è colpa di voi maschi? Ma come vi viene in mente di pensare, anche solo per un momento, che le sante femminucce moderne emancipate possano c'entrare qualcosa con l'attuale scatafascio sociale?   :cry::doh:


Personalmente ho rispetto per tutto ciò che merita rispetto ed essendo io un anti-femminista non potrò rispettare, per ovvie ragioni, un Chiesa Cattolica che deciderà di propagandare femminismo e misandria. Per coerenza, essendo io un militante anti-femminista, mi toccherà diventare anche un militante anti-neo cattolicesimo.
Se le cose si manterranno in questo modo, il mio rispetto lo potranno avere solo istituzioni religiose come la Chiesa Ortodossa russa.


Queste cose le puoi chiedere a qualcuno che ha fede nella religione indipendentemente da quello che gli succede intorno. C'è gente che ha bisogno di appartenere ad una setta, ad un gruppo, ad una cerchia, ecc. per poter vivere (seppur spesso coi paraocchi). Io, fortunatamente, non ho bisogno di seguire un culto, un credo o una corrente di pensiero, per sentirmi qualcuno. Io ho le mie idee e le mie convinzioni e giudico le persone in base alle cose che dicono. Questo Papa predica una serie di idiozie e qualunquismi modaioli ogni giorno più stupidi e ridicoli dell'altro. Su che diamine vuoi riflettere quando il capo della Chiesa Cattolica ti dice che le donne non hanno colpe ma semmai ne hanno i cosiddetti "maschilisti"? Vogliamo parlare dell'aborto, tema tanto caro ai religiosi? Sarà colpa sempre dei maschilisti se le donne abortiscono in base al loro umore giornaliero e gettano, poi, i feti nel primo posto che capita loro a tiro?
Zagaro ma chi vuoi prendere in giro con questi inviti alla riflessione? Se c'è qualcuno che deve riflettere qui semmai sei tu.



Tanto arriverà il momento che le ideologie criminali che stanno assecondando dovranno batter cassa. E a quel punto ci sarà da ridere.  :shifty:

Impossibile da non quotare.
Il Papa non è difendibile da un antifemminista. Chi dichiara menzogne immonde come la differenza di salario tra uomo e donna è ipocrita/femminista/disonesto.
Io non sostengo chi sostiene il femminismo o pure una sola menzogna femminista. Il Papa ne ha sostenuta più di una. Non è credibile come Papa. 2+2 fa 4.
Ciò significa che la colpa della menzogna del Papa resta sul Papa e su chi, dopo aver ascoltato la menzogna, lo prende ancora per un Papa serio. Il resto dei religiosi che restano fedeli e non CAMBIANO OPINIONI per seguire la moda immonda femminista meritano e meriteranno il massimo rispetto. Chi fa il femministiello, che sia il Papa, che sia Tonin o parzunar, che sia il politico più amato dagli italiani o dal resto del mondo per me RESTA, RESTERA' UN IPOCRITA.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Fazer

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #115 il: Aprile 30, 2015, 14:06:31 pm »
Giova ricordare che, a proposito di gender gap...l'udienza è tolta.
Sentenza inappellabile dell'ex utente Mik:

http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=11803.0

Offline zagaro

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #116 il: Aprile 30, 2015, 14:10:45 pm »
@ Zagaro

Adesso, dopo averti spiegato in maniera chiara, c'è questa domanda inevasa.

Tu credi alle stronzate del gender gap?

Rispondi.

ti ripeto la proposizione.

ti risulta qualche norma o legge o disposizione che A PARITA' di prestazione lavorativa possa esistere una differenza di paga sulla base del sesso,della religione, della cittadinanza,  di idee politiche, o quant'altro?.


se ti risulta allora parleremo di discriminazione legale o apartheid

Offline Vicus

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #117 il: Aprile 30, 2015, 14:20:47 pm »
Impossibile da non quotare.
Il Papa non è difendibile da un antifemminista. Chi dichiara menzogne immonde come la differenza di salario tra uomo e donna è ipocrita/femminista/disonesto.
Io non sostengo chi sostiene il femminismo o pure una sola menzogna femminista. Il Papa ne ha sostenuta più di una. Non è credibile come Papa. 2+2 fa 4.
Ciò significa che la colpa della menzogna del Papa resta sul Papa e su chi, dopo aver ascoltato la menzogna, lo prende ancora per un Papa serio. Il resto dei religiosi che restano fedeli e non CAMBIANO OPINIONI per seguire la moda immonda femminista meritano e meriteranno il massimo rispetto. Chi fa il femministiello, che sia il Papa, che sia Tonin o parzunar, che sia il politico più amato dagli italiani o dal resto del mondo per me RESTA, RESTERA' UN IPOCRITA.
2+2 fa 4 e, giusto per evitare fraintendimenti, non difendo affermazioni femministe da chiunque fatte. Di certo la parità salariale (che già c'è) non serve a far riacquistare dignità al matrimonio cristiano con cui non "ci azzecca" niente.
Il punto è che il Papa è come un ambasciatore e, posto che la verità non va taciuta, una critica maldestra (non la tua) rischia di danneggiare l'istituzione che rappresenta, che femminista non è, ovvero di 'gettare il bambino con l'acqua sporca'.
« Ultima modifica: Aprile 30, 2015, 15:04:53 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #118 il: Aprile 30, 2015, 14:20:51 pm »
Zagaro, non sei andato nella sezione apposita e non hai letto i FATTI. I fatti sono i numeri. LE femministe, i venduti, i ***** , ***** di *****, affermano che le donne siano pagate meno degli uomini. E' una puttanata mondiale, al pari della puttanata mondiale che affermava:" la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza maschile".
Le femministe, i venduti, le prostitute intellettuali, i p**** di *****, hanno volutamente contato alla cazzo di cane al fine di ottenere SOLDI, PRIVILEGI, LEGGI SPECIALI puntando sul fatto che nessuno sarebbe andato a controllare i NUMERI DELLE STATISTICHE,  DEI DATI, DEI FATTI. QUALCUNO QUI L'HA FATTO (ma anche su altri blog/università/ luoghi dove la dignità viene PRIMA della menzogna ipocrita e BEN PAGATA).
Inoltre le femministe, i venduti, le prostitute intellettuali, NON HANNO PORTATO 1 SOLO CONTRATTO CHE DISCRIMINI LE DONNE ECONOMICAMENTE. 
Allo stato attuale delle conoscenze umane, più "terzo" di 2+2 fa 4 non c'è altro.

Hai dimostrato di essere all'oscuro sulla questione e sulla domanda da me posta ed inoltre non hai letto la questione del gender gap. Io se non conosco il diritto religioso o la religione lo ammetto (come ho fatto ed ammesso)e imparo da  chi sa qualcosa più di me (tipo da te che sulla religione sei più preparato di me) . Vedi di fare lo stesso.

Non esiste nessun contratto lavorativo che discrimini le donne rispetto agli uomini. Te l'avevo già scritto. Vedi di leggere le risposte e di RISPONDERE ALLE DOMANDE.

Tu credi alle stronzate del gender gap?

Rispondi.



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Era molto meglio Ratzinger, a sto punto. Delusione.
Un Papa neofemminista e malthusiano non me lo sarei aspettato.

Si dia spazio anche al sacerdozio femminile, a questo punto. Il Papa lasci il suo posto ad una donna. Lo faccia, se è coerente.



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Gilbert Keith Chesterton

Offline Palestina

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Re:Papa Francesco il rivoluzionario donnista
« Risposta #119 il: Aprile 30, 2015, 14:29:13 pm »
Mah, sarà buono o no, il papa decide poco delle scelte vaticane...
Noi in ItaGlia abbiamo la "fortuna" di avere il Vaticano ed un popolo bue che vota non sapendo.