C'era un paio di rilevanti differenze: anche i meno "vocati" erano credenti; i seminari e i conventi funzionavano molto di più, mentre oggi vi si insegna ogni sorta di dubbia dottrina. E il risultato, almeno, era che neppure Alessadro Borgia negava la fede cattolica.
Se Rodrigo Borgia può definirsi un "credente", allora Hitler era un santo. Sulle parole e sulla professione di fede di Papa Alessandro VI non
ci sarà nulla da ridire ma sulle sue azioni, tutto. E comunque, tanto per farti avere un'idea di quanto fossero "credenti" i "cristiani" di allora,
papi compresi, basterà citarti un episodio riguardante Papa Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani: quando un suo collaboratore che
venne colpito da una disgrazia, invocò il Signore, il papa lo rimbeccò con queste parole: "Stolto, stolto, Gesù era un uomo come noi, solo
più ipocrita degli altri: se non potè nulla per sè, cosa vuoi che possa fare per gli altri?". E non è un caso se Dante Alighieri cattolicissimo al
punto di descrivere nella Divina Commedia la visione cattolica dell'aldilà, schiaffò lui e gli altri papi all'inferno. Deduci, Vicus, se ne hai voglia