Autore Topic: Riflessioni sulle scelte di una ragazza massacrata dal fidanzato  (Letto 837 volte)

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Riflessioni sulle scelte di una ragazza massacrata dal fidanzato
« il: Febbraio 06, 2014, 20:39:45 pm »
PREMETTO CHE SONO CONTRO QUESTE VIOLENZE, mi dispiace moltissimo e prego per lei, però leggendo l'articolo la prima cosa che penso è che se lo è voluto.
Perchè quando una si fidanza con un drogato violento con le donne e coniglio con gli uomini (parole dell'articolo), di certo non avrà rose e fiori o cenette a lume di candela, con lui che le sussurra dolci parole nell'orecchio. Se avesse scelto un bravo ragazzo, forse per come lo intendono le donne odierne sarebbe stato un monotono che non provoca emozioni, tuttavia un noioso non provoca nemmeno la fortissima emozione di uccidere o massacrare di botte.

Se una non sa scegliere, si fa presto a fare di tutta un'erba un fascio, a criminalizzare l'intero genere maschile, quando invece l'unico criminale è soltanto il "lui" prescelto (noi di sicuro non c'entriamo un bel nulla), mentre lei, povera ragazza e sono dispiaciuto per lei, ma tanto sana di mente non è, se i suoi gusti in fatto di uomini sono questi.

Comunque mai che un giornale provi ad essere obiettivo nelle riflessioni, contestando apertamente le scelte di una donna in campo sentimentale....

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http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/coma_botte_fidanzato_chiara_insidioso_monda/notizie/503270.shtml

In coma dopo le botte del fidanzato Il padre in lacrime: «Se Chiara muore, ergastolo alla belva»

«Per me è bellissima anche adesso che non è più lei. Ha il viso distrutto, quell’essere me l’ha massacrata di botte. Non so come ce l’ho fatta a guardarla.
Siamo stati insieme per più di un’ora, le ho tenuto la mano. Io e Chiara, mano nella mano. Avrei voluto abbracciarla e pensavo all’abbraccio che non le ho dato, tre settimane fa. L’ho vista al parco, con il cane. Lei mi ha chiamato: vieni, papà. Non l’ho abbracciata perché non volevo farle credere che accettavo la sua storia con quella belva. Ho perso l’ultimo abbraccio con mia figlia». Il padre di Chiara piange per quel che non è stato e non sarà più.

Lei, 19 anni, è in rianimazione e senza una cura possibile dopo che il fidanzato l’ha pestata fino a toglierle ogni speranza. Maurizio Insidioso Monda, impiegato alle Poste di 42 anni, passeggia all’ingresso del San Camillo in attesa di rivedere ancora la figlia e di stringerle di nuovo la mano, gli amici di sempre sono lì accanto, Chiara l’hanno vista nascere. «Uno spettacolo di bambina, le sette bellezze», per loro è rimasta sempre una bambina e un po’ lo era davvero, un lieve ritardo che la fa più fragile e piccola dei suoi anni.

«Solo un poco immatura, deve ancora crescere», non si rassegna un amico di Maurizio che la notte di 19 anni fa era con lui al lavoro e li hanno chiamati dall’ospedale, Chiara sta per nascere. Sono corsi lì. «Ora siamo di nuovo in ospedale e lei ci sta lasciando».

Anche il padre lo sa. «Il primario mi ha detto: i danni cerebrali non si possono nemmeno definire gravissimi. Non ci sono parole per definirli. È un miracolo se sopravvive e se resta un vegetale. Morirà e io mi devo preparare. Mi hanno dato i suoi vestiti in una busta, anche la catenina che le avevo regalato per i 18 anni. Non ho avuto il coraggio di aprirla. Questo diventerà un omicidio, spero nell’ergastolo». Per adesso Maurizio Falcioni, operaio di 35 anni, convivente di Chiara, è in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

LE DENUNCE
«Non voglio vendetta e non provo nemmeno rabbia. Come si può avere rabbia per un nulla? Quell’uomo per me è un nulla. Chiara l’ha conosciuto in estate al parco, lei ha problemi di carattere, subisce le personalità forti. Si sarà innamorata di lui. Quando ho scoperto la storia e l’ho ostacolata, lei è fuggita di casa. Era la fine di agosto. Tutti sanno a Casal Bernocchi che tipo è quello lì: un tossico, violento, cattivo con le donne e coniglio con gli uomini. Ho presentato la denuncia ai carabinieri per la scomparsa, l’hanno trovata a casa di lui. Chiara è tornata a vivere con me, per tre mesi non sono uscito per impedirle di fuggire ancora, non sono andato al lavoro e dormivo con la chiave nei pantaloni. Lei era rinata, aveva cominciato a fare terapia, si era fidanzata con una ragazzo della sua età che le portava i fiori. Poi io sono dovuto rientrare al lavoro e lei è andata dalla madre, a Cerveteri. A fine novembre è fuggita un’altra volta per vivere con lui. Sono andato anche a parlare con il padre di quello lì, mi ha risposto: hai rotto le palle!».

«A metà dicembre ho presentato una seconda denuncia a Vitinia per circonvenzione di incapace, a metà gennaio un’altra ancora a piazzale Clodio, l’avvocato mi diceva che così si faceva più in fretta. Non è successo niente. Avevo paura che stando con un drogato avrebbe finito per drogarsi anche lei. Da lontano la controllavo. Domenica mi ha chiamato: vieni a prendermi, l’ho lasciato. Sono andato ma lui l’ha riportata dentro. Quando parlava, lei stava a testa bassa, ipnotizzata. Lunedì mattina ha chiamato la madre, forse per chiedere aiuto. Poi lui l’ha picchiata. Non l’ha fatto per gelosia. Geloso di chi? Lei era sepolta in casa. Ha capito che la stava perdendo. Aveva incontrato un angelo e l’ha distrutto».

Giovedì 06 Febbraio 2014

Online Duca

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Re:Riflessioni sulle scelte di una ragazza massacrata dal fidanzato
« Risposta #1 il: Febbraio 06, 2014, 21:02:14 pm »
Comunque mai che un giornale provi ad essere obiettivo nelle riflessioni, contestando apertamente le scelte di una donna in campo sentimentale....
Ottima osservazione.  :ok:
Alle donne piace il mascalzone, questo è un dato di fatto; sembra incredibile, ma ci rendiamo conto che personaggi del calibro di Vallanzasca, Maniero, Turatello, Cutolo (e molti altri che ora non ricordo) ricevevano in galera lettere di ammiratrici; cioè non erano ladri di polli o truffatorelli tipo Totò e Peppino, ma assassini sanguinari; pensate che una mentecatta si è fatta inseminare da Cutolo, ma son cose da pazzi. Oppure quella puttana della Miroslava che si faceva scopare da Savi, tranquilla e beata :ohmy: son cose dell'altro mondo; santo dio non so voi, ma io non riuscirei a chiavare con un'assassina, foss'anche figa non mi tirerebbe l'uccello.
Allora questo vorrà pur dire qualcosa, che so, sono stupide e non capiscono chi hanno davanti, oppure perché l'uomo vincente, il figlio di puttana piace mooolto di più del bravo ragazzo (tipico delle femmine dei mammiferi che si riproducono con il maschio dominante) o ci potrebbe essere un fondo di masochismo come mi sembra sostenesse Freud.
Il fatto è che questo è argomento tabou in base alla cultura femminista imperante, per cui la donna è sempre una santa anche quando sbaglia e l'uomo è invece uno stronzo a prescindere.

Offline ilmarmocchio

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Re:Riflessioni sulle scelte di una ragazza massacrata dal fidanzato
« Risposta #2 il: Febbraio 06, 2014, 21:02:53 pm »
ovviamente il fattp è odioso.
ma ancora più odiosa è la litania del padre di lei, con tutta una serie di iperboli e di espressioni pseudopoetiche che fanno ca..re.
Non ha niente da dire su lui e sulla madre della ragazza ?
Questi melodrammini sono stomachevoli.
E ppoi , alei il bravo ragazzo non andava bene ?
proprio il tossico ci voleva ?

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re:Riflessioni sulle scelte di una ragazza massacrata dal fidanzato
« Risposta #3 il: Febbraio 06, 2014, 22:32:43 pm »
Infatti i femminicidi oltre che essere pochi rispetto alle morti violenti maschili sono anche diversi.
In buona parte degli omicidi con vittime maschili l'uomo ha poca o nessuna colpa nelle cause che hanno determinato ad ucciderlo. Pensiamo alle rapine finite male, a contesti quali risse aggressioni diverbi (nei quali gli uomini sono più soggetti) o per motivi economici legati all'attività della vittima.
Massima condanna per gli assassini ma nel caso dei femminicidi si tratta di donne che hanno scelto loro chi avere a fianco.
Mi sembra una differenza non da poco.
Sic transit gloria mundi.