Chiedimi,Padre,ogni prezzo,
Ma dammi un 'altra sorte,
Giacche tu sei fonte di vita,
Dispensator di morte;
Toglimi il nimbo immortale
E il fuoco degli sguardi,
E dammi in cambio di tutto
Un attimo d'amore...
Dal caos sono nato,Padre,
ritornerei nel caos...
Sono il figlio della quiete,
Anelo alla quiete...
-Iperion che dai burroni
Spunti coll'universo,
Non chieder segni e prodigi
Che non han nome e volto;
Tu vuoi valere quant'un uomo,
Rassomigliarti a loro?
Periscan gli umani tutti,
Ne nasceranno ancora.
Solo nel vento essi plasman
Deserti ideali-
Quand'onde trovan una tomba,
Addietro sorgon onde;
Essi han solo le lor stelle,
Di buona e mala sorte,
Noi oltre tempo,oltre spazio
Siamo oltre morte.
Del grembo,dell'eterno ieri
Vive l'oggi che muore,
Un sole se si spegne in ciel,
Ancor s'accende sole.
Di sorgere per sempre illuso,
Morte l'incalza e pasce,
Che tutti nascon per morire
E muoion per rinascer.
Ma tu,Iperion,perduri
Dovunque tramonti...
Chiedimi ii detto primordiale-
Offrirti la saggezza?
Vuoi ch'io dia a quella boca,
Tal voce che il canto
Rimuova i monti e le selve
E l'isole del mare?
Vuoi forse compiere coi fatti
Giustizia e valore?
Il mondo a pezzi di darei
A farne il tuo regno.
Ti do velieri e velieri,
Eserciti a percorrer
In lungo e in largo l'orbe,
La morte non consento.." (frammento Espero- Mihai Eminescu)