Quoto tutto Andrè, e ti ringrazio. Ma a me non manca appunto nessun tipo di fallimento compreso, quello sociale. Quindi mettendoci la sovrastante solitudine 24H, si crea una miscela esplosiva che crea individui quale Travis, simbolo scorsesiano pefetto di tutto ciò. E ormai specie nelle grandi realtà urbane metropolitane ma anche qui nella disperante soffocante provincia, di Travis è pieno. Poi a differenza tua non ho purtroppo mai avuto amici veri e sinceri, quindi prima o poi ho lasciato perdere se non proprio rotto senza più parlarci, anche i rapporti con qualsivoglia di loro. Qulacuno scrisse mi pare Remarque, che l'amicizia nata fra adulti è solo frutto di un equivoco, che l'unica sincera ed onesta è quella se si ha la fortuna di non perdersi di vista, che nasce da bambini, e da ragazzi. Quante cene, ricordo fra uomini, in periodi già altrettanto "bui" come questo. Tutte serate false, a rispecchiarsi l'un l'altro nei rispettivi successi, nei rispettivi fallimenti. Chi guadagna tanto, chi no, chi è pienamente realizzato con una bella moglie e un bel lavoro nelle brume padane di Varese, chi no è rimasto qui, disoccupato, chi ha la bella villa, chi vive in affitto e magari sotto sfratto perchè ha perso il lavoro di cui sopra, chi ha la cassaintegrazione e vive tirando a più non posso la cinghia fino alla fine del mese, o l'altro mio conoscente di cui accennai in un altro topic, che ha la Ferrari Maranello eppure mai una donna se non ogni tanto qualche slava escort interessata conosciuta nei night di Montecatini, ecc., ecc., ecc., Sì, proprio delle belle, e memorabili serate, me le ricorderei come un abominevole sprerpero di tempo, tanti anni, mesi, anche se campassi 70 anni. Innazitutto,l'amicizia anche maschile- ci sarà a chi potranno fischiare le orecchie- come ogni rapporto sociale e purtroppo, familiare, ormai può restare in piedi solamente tra uomini della medesima realizzazione personale/sociale, se non -soprattutto- economica. Altrimenti, è proprio meglio non frequentarsi, come quasi tutti infatti fanno, fra ceti diversi, e persino fra parenti e/o fratelli. E allora, preferisco sì mi dispiace, ma avere per compagnia una ragazza che magari non avrà niente in comune con me, nè per conoscenze, cultura, tipo di studi, educazione familiare, "idee" politiche ecc., ma con la quale prima di tutto, non c'è l'ineludibile senso di competizione di frustrazione che c'è fra maschi, tra rispettivi fallimenti e riuscite/realizzazioni/soddisfazioni, come detto sopra. E almeno c'è la naturale tensione erotica, che poi sia soddisfatta o meno, è ben un altro discorso, e la femminilità dei tratti del volto del suo corpo- avendo io avuto quasi sempre ragazze almeno molto curate, e femminili- da guardare, di fronte a te al tavolo,o dovunque tu sia. Tutto questo mi spiace, ma le "amicizie" maschili non lo possono "surrogare" minimamente. Che poi, nel caos della vita quotidiana senza metidìo anche fra persone dello stesso sesso, è ben difficile trovare persone che abbiano proprio le medesime conoscenze, interessi culturali, formazione, personalità, ecc., ecc., se non appunto, proprio qui sui forum, generalisti o meno.