Autore Topic: Il femminile in cattedra  (Letto 5689 volte)

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Il femminile in cattedra
« il: Febbraio 22, 2010, 15:22:35 pm »
Secondo voi, le donne , come genere, possono insegnare qualcosa agli uomini, e se si, cosa?
Ossia, esiste un principio (con principio non intendo morale, ma nell'accezione piu' amplia possibile del termine) sul quale il sesso femminile e' sovrano, e puo' dunque dare lezioni al maschile ?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #1 il: Febbraio 22, 2010, 16:00:46 pm »
Secondo voi, le donne , come genere, possono insegnare qualcosa agli uomini, e se si, cosa?
Ossia, esiste un principio (con principio non intendo morale, ma nell'accezione piu' amplia possibile del termine) sul quale il sesso femminile e' sovrano, e puo' dunque dare lezioni al maschile ?


No.

i principi o i valori traggono le loro radici in parte nell'educazione, e in GRAN PARTE nelle qualità umane di ciascuno, se hai una vagina o un pene in mezzo alle gambe, non fa la minima differenza.



Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #2 il: Febbraio 22, 2010, 16:01:25 pm »
Errato.
Avanti un altro.  :P
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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #3 il: Febbraio 22, 2010, 16:09:40 pm »
Errato.
Avanti un altro.  :P


E Perché?...

Credi che le qualità umane dipendano dal sesso?

Non parlo della capacità di far fronte a questo o quello...... O risolvere questo o quest'altro..... mi riferisco solo alle qualità umane più genuine, la parte migliore è più evoluta dell'essere umano:

" altruismo, empatia, generosità, onestà, etica, ecc ecc ecc..."
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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #4 il: Febbraio 22, 2010, 16:12:37 pm »
E Perché?...
Come sarebbe "perche?"
Non capisco la domanda.... :blink:
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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #5 il: Febbraio 22, 2010, 16:21:22 pm »
Come sarebbe "perche?"
Non capisco la domanda.... :blink:


io ho risposto che non esiste un principio: (e mi riferivo a principi etici e qualità umane, non a capacità organizzative..) in cui le donne come genere possano salire in "cattedra" e insegnare qualcosa agli uomini.....
In quanto secondo me i principi e le qualità umane, sono proprie di tutti gli esseri razionali e non hanno nulla a che vedere con il sesso di appartenenza..

Tu hai risposto:

"Errato."

Il che significa che per te è cosi...Per te ci sono principi e qualità umane in cui un sesso prevale sull'altro....O no?

Quindi ti ho chiesto per quale motivo per te è cosi...

Tutto qui.

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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #6 il: Febbraio 22, 2010, 16:23:29 pm »
Facciamo cosi', vediamo quello maschile.
Se c'e' un principio che appartiene al genere maschile e che alle donne (sempre come genere) e' pressoche' sconosciuto, e dunque in questo ambito e' il maschile che "monta in cattedra" ed anzi, dovrebbe fare dei corsi obbligatori al femminile, e' il principio di reciprocita'.

Non mi va di fare esempi, e mi pare non ce ne sia bisogno, perche' tutti i sistemi legislativi (almeno finche prevaleva il maschile, oggi....), tutte le religioni, chi piu'-chi meno, hanno affermato questo tipo di principio; ed e' infatti cio' che gli uomini rimproverano alle donne, di non comportarsi in maniera reciproca con loro.

Quindi la tesi di inesistenza di principi legati al sesso e' negata.

Esiste pero' anche un principio femminile, altrettanto importante, e sul quale, regna indubbiamente la donna.



 
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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #7 il: Febbraio 22, 2010, 16:25:11 pm »
Tra l'altro vaccaro, leggo ora che "il principio di reciprocita'" ce l'hai nella tua firma.... :D
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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #8 il: Febbraio 22, 2010, 16:34:21 pm »
Facciamo cosi', vediamo quello maschile.
Se c'e' un principio che appartiene al genere maschile e che alle donne (sempre come genere) e' pressoche' sconosciuto, e dunque in questo ambito e' il maschile che "monta in cattedra" ed anzi, dovrebbe fare dei corsi obbligatori al femminile, e' il principio di reciprocita'.

Non mi va di fare esempi, e mi pare non ce ne sia bisogno, perche' tutti i sistemi legislativi (almeno finche prevaleva il maschile, oggi....), tutte le religioni, chi piu'-chi meno, hanno affermato questo tipo di principio; ed e' infatti cio' che gli uomini rimproverano alle donne, di non comportarsi in maniera reciproca con loro.

Quindi la tesi di inesistenza di principi legati al sesso e' negata.


Ma qui bisognerebbe anche andare a vedere l'influenza dei vari condizionamenti sociali e culturali....o le dinamiche personali.
Comunque qui da noi in occidente grossomodo è cosi.
Almeno finché l'uomo si stufa di dare senza avere...E non di rado quando inizia a chiedere o pretendere la cosa può anche capovolgersi del tutto.


Esiste pero' anche un principio femminile, altrettanto importante, e sul quale, regna indubbiamente la donna.

 


Allora non ci arrivo, dimmelo tu.


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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #9 il: Febbraio 22, 2010, 16:36:05 pm »
Tra l'altro vaccaro, leggo ora che "il principio di reciprocita'" ce l'hai nella tua firma.... :D


Quello e' il principio di NON IMBECILLITA' .... :P
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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #10 il: Febbraio 22, 2010, 16:44:39 pm »
Necessitas non habet legem, sed ipsa sibi facit legem.

La necessità non conosce leggi.
Diventa essa stessa legge.

E' il "principio di necessita'".
Puo' sembrare strano, perche' pare le donne amino adornarsi di "cose inutili" (inutili agli occhi degli uomini), eppure....e' proprio cosi'.

Se si pensa che la donna e' "natura", e la natura e' retta dalla ferrea legge della necessita', questo chiude il cerchio.



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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #11 il: Febbraio 22, 2010, 17:02:25 pm »
Necessitas non habet legem, sed ipsa sibi facit legem.

La necessità non conosce leggi.
Diventa essa stessa legge.

E' il "principio di necessita'".
Puo' sembrare strano, perche' pare le donne amino adornarsi di "cose inutili" (inutili agli occhi degli uomini), eppure....e' proprio cosi'.

Se si pensa che la donna e' "natura", e la natura e' retta dalla ferrea legge della necessita', questo chiude il cerchio.



Se per questo amano anche i regali inutili e costosi...Io lo chiamerei piuttosto:

 "Principio di opportunismo"

O anche:

" Principio di accumulo" :D

Infatti scaricato il fesso che glieli ha regalati, mica li restituiscono.... Anzi gioielli, vestiti firmati,
e intimi provocanti, gli servono per arpionare il prossimo tonno....

Ma inizialmente credevo ti riferissi a principi positivi, mica negativi. :D

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Offline Rita

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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #12 il: Febbraio 22, 2010, 17:08:05 pm »
Necessitas non habet legem, sed ipsa sibi facit legem.

La necessità non conosce leggi.
Diventa essa stessa legge.

E' il "principio di necessita'".
Puo' sembrare strano, perche' pare le donne amino adornarsi di "cose inutili" (inutili agli occhi degli uomini), eppure....e' proprio cosi'.

Se si pensa che la donna e' "natura", e la natura e' retta dalla ferrea legge della necessita', questo chiude il cerchio.





nel senso di principio di sopravvivenza?  :huh:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #13 il: Febbraio 22, 2010, 17:20:09 pm »
nel senso di principio di sopravvivenza?  :huh:


Magari era valido un tempo quando era realmente in gioco la loro sopravvivenza


" Scopata= cibo,+protezione"

Oggi è solo un principio di accumulo....Puro e semplice opportunismo.


Il loro bisogno di cibo e protezione quasi non esiste più, mentre il nostro bisogno di scopare è rimasto intatto.

Se la donna si è "liberata" l'unica via per gli uomini che vogliano vivere liberi, è quella di rendere le donne inutili al più presto.
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Offline Rita

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Re: Il femminile in cattedra
« Risposta #14 il: Febbraio 22, 2010, 17:36:00 pm »


Il loro bisogno di cibo e protezione quasi non esiste più,


non esiste più perchè?  :unsure:

Un bisogno non esiste più perchè è soddisfatto in qualche maniera.

Cioè alla fine, se non dal singolo uomo mi pare che cibo e protezione vengano comunque elargiti, dallo stato, dalla società, da chi vuoi.
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