Autore Topic: gender : scienza o ideologia ?  (Letto 12986 volte)

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Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #75 il: Febbraio 02, 2014, 20:52:05 pm »
Fonte : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/trentino-maschi-femmine-e-altro/

Trentino: maschi, femmine e “altro”
 
Et voilà: legge sull’omofobia anche a livello locale. E’ quello che accade nel Consiglio provinciale di Trento dove ieri ha preso ufficialmente avvio l’iter del disegno di legge n. 2/XIV/XV d’iniziativa popolare concernente “Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dall’intersessualità”. Per la verità è la seconda volta che succede dato che lo stesso testo era stato presentato nel corso della precedente legislatura ma lo scadere della stessa aveva impedito un’approvazione che, con l’attuale maggioranza di centrosinistra, ora nessuno pare possa evitare. La proposta legislativa, strutturata in sedici articoli, si presenta come un concentrato di teoria gender a dir poco formidabile e persino superiore, per densità ideologica, a quanto si è finora visto a livello nazionale.

Vediamo in sintesi di che si tratta a partire dalla definizione – quanto meno curiosa – di «identità di genere», quale «identificazione primaria di ogni persona come maschio o femmina o altro, indipendentemente dall’attribuzione del sesso biologico» (art. 2, comma 1, lettera b). Qui l’uomo della strada, ancora poco pratico del vocabolario gender, potrebbe domandarsi cosa mai significhi «identificazione primaria di ogni persona come maschio o femmina o altro», soprattutto quell’indefinito «altro» che, oltre a fare a pugni con la precisione propria del lessico giuridico, è l’opposto di qualsivoglia forma di identità. Ma siamo solo l’inizio. La proposta di legge prevede pure la definizione – altrettanto opinabile – del «co-genitore» individuato come «persona che, condividendo il progetto di genitorialità con il partner, genitore giuridicamente riconosciuto tale dall’ordinamento italiano, svolge socialmente e nei fatti il ruolo di genitore» (art. 2, comma 1, lettera b): alzi la mano chi non coglie in questo giro di parole una forma di chiaro riconoscimento delle coppie omosessuali. La cosa è talmente palese che non richiede alcun commento ulteriore.

Sempre in tema di definizioni, pur ricorrendo con disagio alle vetuste categorie “maschile” e “femminile”, nel testo si precisa di non voler limitare ad alcuno la possibilità di sentirsi uomo o donna e dunque escluso dalle misure previste: «La declinazione al genere grammaticale maschile dei termini che identificano i destinatari di questa legge è inclusiva dei beneficiari che hanno un’identità femminile» (art. 2, comma 2). Come a dire: io legislatore quando parlo del genere maschile intendo anche il femminile; la realtà dell’identità sessuale viene così polverizzata e ridotta a mero «genere grammaticale». Anche su questo il nostro uomo della strada potrebbe comprensibilmente manifestare confusione, ma niente paura. Proprio nella consapevolezza che si tratta di forti “innovazioni”, gli autori della proposta di legge sottoscritta da 7.000 cittadini hanno previsto sia un inserimento di questi «temi nei programmi di educazione alla sessualità e affettività rivolti agli studenti, includendovi informazioni sulle tecniche contraccettive» – un po’ di contraccezione in più, si sa, non guasta mai -, sia la programmazione di «iniziative d’informazione periodica rivolte al personale provinciale» (art. 7 comma 2). Due piccioni con una fava, dunque: studenti e dipendenti provinciali, se questo disegno di legge ora all’esame della Commissione competente verrà approvato, saranno tutti rieducati al pluralismogender e alla lotta contro l’omofobia.

Sì, perché la proposta legislativa, come si diceva poc’anzi, nasce anzitutto per contrastare questo fenomeno che però – analogamente alla proposta Scalfarotto – si guarda bene dal definire, lasciando così la libertà all’interprete di turno di estendere la propria concezione di omofobia a piacimento. Davvero curioso, anche perché nel testo, all’articolo 2, campeggia una vera e propria rosa di definizioni – ci sono quelle di «genere», «identità di genere», «orientamento sessuale», «intersessualità», «transessuale», «transgender», «co-genitore» – ma di una formulazione del concetto di discriminazione omofobica, guarda caso, neppure l’ombra. Manca poi la previsione di sanzioni penali, essendo quello ambito di competenza statale, ma nell’insieme il disegno di legge n. 2/XIV/XV, con la sua voluta vaghezza da un lato, e la sua portata “innovativa” per esempio col riconoscimento del ricordato «co-genitore» dall’altro, ha tutti gli ingredienti per suscitare inquietudine in un Trentino dove una politica seria, con una provincia che sconta tassi di natalità cimiteriali, avrebbe ben altro di cui occuparsi. Una legge del genere, o meglio del gender, dovrebbe spaventare soprattutto coloro che si ostinano, quei testardi, a concepire la famiglia come formata dal matrimonio fra uomo e donna e vorrebbero che anche i loro figli – anziché esaltarsi per un mondo suddiviso fra uomini, donne e «altro» – crescessero con quest’idea.

Giuliano Guzzo
« Ultima modifica: Febbraio 02, 2014, 21:51:48 pm da ilmarmocchio »
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #76 il: Febbraio 02, 2014, 20:56:52 pm »
Fonte : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/il-comune-di-roma-porta-lideologia-del-gender-tra-banchi-di-scuola/

Il comune di Roma porta l’ideologia del gender tra i banchi di scuola .

A Roma l’ideologia gender si insegnerà a scuola. Il Comune di Roma, attraverso l’assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità in collaborazione con l’Università La Sapienza e la casa editrice ISBN, ha, infatti, lanciato la campagna “Lecosecambiano@Roma”, per «sensibilizzare la popolazione scolastica capitolina delle Scuole secondarie di II grado al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, contribuendo cosi a contrastare il bullismo omofobico».

L’iniziativa, firmata dall’assessore Alessandra Cattoi, si propone di educare i giovani alla cultura di genere e al rispetto dei diversi orientamenti sessuali e si articolerà su più livelli: sono previsti infatti, la compilazione di un questionario, un ciclo di incontri formativi con personaggi dello spettacolo e rappresentanti delle associazioni LGBT nelle vesti di «testimonals contro l’omofobia», un concorso a premi e, infine, un evento finale il 17 maggio nel giorno della giornata internazionale contro l’omofobia promossa dall’Unione Europea nel quale avverrà la premiazione del concorso e saranno presentati i risultati della ricerca.

Nella circolare inviata dall’Assessorato a tutte le scuole romane viene sottolineato il ruolo decisivo che spetta all’istruzione per contrastare l’omofobia e la transfobia fin dai banchi di scuola così come indicato dagli organismi internazionali, e in particolare, dall’Unione Europea. Tra gli obiettivi prefissati leggiamo: «rilevare percezioni ed esperienze degli studenti per elaborare adeguati programmi anti-discriminazione; sensibilizzare i ragazzi sul valore delle differenze e sul rispetto delle scelte individuali; promuovere una visione positiva attraverso concrete testimonianze; dare informazione sui servizi presenti a Roma per le persone LGBT; contribuire alla lotta contro “l’omofobia interiorizzata e sociale”, promuovendo un nuovo approccio alla molteplicità degli orientamenti sessuali e delle identità di genere».

I corsi formativi, come recita il documento, si terranno, nelle scuole che aderiranno al progetto, nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Come detto, la Giunta Marino ha individuato una serie di personaggi pubblici che fungeranno da “testimonials” ufficiali dell’iniziativa, tra questi figurano: la presentatrice Serena Dandini, la scrittrice Dacia Maraini, la regista Maria Sole Tognazzi, che ha inviato personalmente una lettera al sindaco Marino esortandolo «a chiedere agli insegnanti di parlare di omosessualità, di bisessualità e transessualità». Fa parte della “squadra anti omofobia” anche il cantautore Roberto Vecchioni, assieme alla figlia Francesca, che ha avuto due gemelle con la sua compagna grazie alla fecondazione eterologa e racconterà la sua storia davanti ai ragazzi. Altri insegnanti cooptati dal Comune di Roma saranno: Ferzan Ozpetek, Ivan Cotroneo, Umberto Veronesi e Fabrizio Gifuni.

Il progetto, che non ha coinvolto in nessun modo le famiglie, ha suscitato, come era prevedibile, vivaci polemiche. A tale proposito l’ex assessore alla famiglia e scuola della Giunta Alemanno, Gianluigi De Paolo, ha dichiarato: «il Campidoglio dimostra di non avere un progetto educativo e preferisce appaltare alle associazioni Lgbt un problema che invece va affrontato senza affermazioni ideologiche. Rifiutando, fra l’altro, di coinvolgere le associazioni familiari e i genitori degli studenti».

Dopo l’annullamento improvviso della disponibilità della sala per il convegno sul gender lo scorso dicembre organizzato dall’associazione Famiglia Domani, le luminarie arcobaleno su via del Corso durante il periodo natalizio, il registro sulle unioni civili in approvazione in queste settimane, la Giunta del sindaco Ignazio Marino mostra chiaramente il suo volto ideologico con un’iniziativa che calpesta prepotentemente i diritti all’educazione della famiglia e che ha come prime vittime gli incolpevoli alunni indottrinati, in una fase decisiva della loro crescita, al pensiero unico omosessualista.

Ci auguriamo che i dirigenti delle scuole romane utilizzino la ragione e rispediscano al mittente questa folle circolare.

di Lupo Glori
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Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #77 il: Febbraio 02, 2014, 21:01:56 pm »
Fonte : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/trento-sentinelle-in-piedi-e-provocatori-attivisti-gay/

Trento, la centralissima Piazza Battisti e tanta pioggia. Questo lo scenario in cui si è svolta la veglia silenziosa delle Sentinelle in Piedi.

Una cinquantina di partecipanti hanno presenziato, come di consueto, in silenzio formando il solito reticolato di linee parallele e trasversali, ciascuna dinnanzi al proprio lumino. Di libri ve ne erano pochi, considerata la pioggia battente che ne  avrebbe certamente rovinato le pagine.

Il silenzio è durato poco. Dopo circa cinque minuti si è presentato un gruppo di una quindicina di attivisti gay ed hanno messo in scena il solito teatrino: baci saffici, palpeggiamenti, scambi di coppia ed atteggiamenti molto intimi anche a tre. Sghignazzando e stuzzicando i presenti, interrompendone la preghiera o rivolgendo loro frasi provocatorie.

Le Sentinelle, com’è tradizione, sono rimaste impassibili: cadere nelle provocazioni avrebbe prestato il fianco a strumentalizzazioni.

Non avendo sortito l’effetto desiderato, i disturbatori hanno iniziato ad urlare frasi ingiuriose, volgari e crude, espressioni che sommano in sé un misto tra la trivialità pansessista ed il lavaggio del cervello: paragonare un bambino abortito ad una frittata è il culmine delle affermazioni urlate. Risparmiamo di indugiare nella cronaca puntuale delle battute, la cui bassezza ha costretto una donna, incuriosita dalla manifestazione e fermatasi a vegliare assieme alle Sentinelle, a doversi allontanare per preservare la propria bambina di 3 anni dalla sconcezza delle grida.

La sfrontatezza posta in essere dimostra più di tante parole quanto il livello di intolleranza verso coloro che difendono una visione tradizionale della vita sia in ascesa esponenziale. E direttamente proporzionale dovrà essere la nostra soglia di attenzione: non possiamo permettere loro di fermare un movimento valoriale, silenzioso e civile, ma che deve essere anche inarrestabile e coinvolgente.

Alla fine non vi è nulla di più bello e semplice di difendere ciò che è puro e giusto.

Redazione
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Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #78 il: Febbraio 02, 2014, 21:05:09 pm »
Fonte : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/dalle-guardie-rosse-della-rivoluzione-maoista-alle-guardie-rosa-della-gender-revolution/

Si dice che se vivi abbastanza ne vedi delle belle. Il Presidente Mao diceva che se ti siedi sulla riva del fiume vedrai passare il cadavere del tuo nemico. Ho vissuto abbastanza da conoscere le guardie rosse della rivoluzione maoista, ma sono contento e sorpreso di aver fatto conoscenza con le guardie rosa delle gender-revolution. Esplicativamente: venerdì 31 gennaio si è tenuta nella sala della Protomoteca in Campidoglio una conferenza di un’associazione cattolica – Famiglia Domani  - sul gender (e tutto il pacchetto in offerta) e le sue ricadute sulla famiglia.

Arrivato puntuale, la prima cosa che mi sorprende è lo schieramento di polizia – il furgone, gli uomini in tenuta antisommossa – e poi, all’interno, poliziotti in borghese e quello che doveva essere un commissario che s’informa da un’addetta al banchetto dei libri se chi entra lo fa per invito. La ragazza risponde di no, che si tratta di una conferenza aperta al pubblico, io casualmente vicino dico che non è una riunione carbonara, e poi entro.

Dopo il quarto d’ora accademico, introduce un dotto domenicano che insegna a Bologna, padre Carboni, e fa un quadro della situazione senza alcun riferimento a interventi del Magistero. Durante l’intervento si sente maretta in fondo alla sala ma non ci faccio caso. Ma quando arriva un – buuuuuuuuuu! come i razzisti nelle curve degli stadi, devo voltarmi per forza e che vedo? Una fila di dieci-dodici maschi e femmine tutti col triangolo rosa sul petto – perché è noto che viviamo in un paese nazista – intenzionati quantomeno a interrompere la conferenza. Ci resto di sasso perché una guardia rosa gayarda non l’avevo mai vista.

Il pubblico è fin troppo educato e non li manda a stendere, i triangoli rosa continuano a interrompere sistematicamente nonostante le richieste di farla finita dei relatori, i vigili non scioperanti presenti e i poliziotti in borghese non invitano gentilmente – per quel che si capisce – le guardie rosa a farla finita. Parla una signora che dice tante cose buone e vere, ma quando arriva alla scuola di Francoforte e a Freud s’imbarca, come avviene regolarmente alla “destra” cattolica, che non si rende conto che il nemico irriducibile di tutto il gender e dintorni è esattamente Freud – avete presente il triangolo edipico, mamma papà e figlio/a – (pare che la “destra” cattolica non frequenti neanche molto Del Noce) ma questo è secondario: i militanti delle rivoluzione gaya continuano regolarmente col buuuuuuuuh! finché mentre parla un giurista della Cattolica col farfallino, se ne vanno com’erano venuti: senza ragione, perché si sa che la ragione è una straniera sconosciuta. A Roma, un venerdì pomeriggio molto piovoso.

Per quanto mi riguarda l’ipotesi è diventata una tesi: il nuovo totalitarismo ha un volto gay: chi l’avesse mai creduto!

Rodolfo Granafei
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Offline Duca

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #79 il: Febbraio 02, 2014, 21:28:33 pm »
Perché non cambi il titolo:
Gender : scienza, ideologia o semplice cazzata?
 :D

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #80 il: Febbraio 02, 2014, 21:37:11 pm »
Perché non cambi il titolo:
Gender : scienza, ideologia o semplice cazzata?
 :D

la 3 , ovviamente :cool:

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #81 il: Febbraio 02, 2014, 21:49:27 pm »
 :lol:
A parte ciò, quanta bella gente a sostegno di queste minchiate: Maraini, Dandini, Tognazzi jr. e l'assai rimbambito Vecchioni. Intellettuali di spessore, persone di spiccata sensibilità culturale, pezzi da novanta insomma.
Allora sulle donne ok, non dico niente, è chiaro che son stupide e anche pecore non in grado di pensare da sole, ma gli uomini? Tutti plagiati dalla propaganda? Tutti schiavi del politicamente corretto? Bei coglioni mi verrebbe da dire. O forse sperano di ottenere qualcosa, non so, ipotizzo, mi faccio vedere aperto e sensibile alle istanze femministe così puccio il biscotto? Boh. :hmm:

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #82 il: Febbraio 02, 2014, 21:53:31 pm »
guarda, a volte non capisco neanche io. c'è un misto di servilismo, di smarrimento.
Poi è chiaro che questo è il mainstream e quindi è anche conveniente seguire l'onda :hmm:

Offline Duca

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #83 il: Febbraio 02, 2014, 22:00:33 pm »
Ma per l'uomo non è conveniente, possibile che non capiscano che tra poco saremo ridotti a fuchi? Sai che divertimento...

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #84 il: Febbraio 02, 2014, 22:06:13 pm »
Ma per l'uomo non è conveniente, possibile che non capiscano che tra poco saremo ridotti a fuchi? Sai che divertimento...

loro fanno il ragionamento dei kapo : a me non tocca, tocca ai disgraziati , agli sltri.
Chiaro che agli uomini di gran potere non gliene interessa nulla, chessò...un Draghi, ecc.
poi c'è tutta la manovalanza intellettuale che ci ha trovato una nicchia per prosperare, come le zecche :mad:

Offline Duca

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #85 il: Febbraio 02, 2014, 22:16:19 pm »
Ma i disgraziati sono un sacco, insomma ci sono tanti uomini che l'hanno preso in culo con separazioni o cose del genere o quantomeno (il mio caso ma del resto oggi chiunque conosce un separato o divorziato) hanno visto amici o conoscenti prendere un'inculata grande come una casa, e neanche questo serve a far aprire loro gli occhi?
Io sulle donne non m'illudo, è chiaro che ragionano con il culo, ma gli uomini porco giuda non hanno l'attenuante del cervello da gallina.

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #86 il: Febbraio 02, 2014, 22:20:25 pm »
io ho gli stessi riscontri, eppure...
d'altra parte la storia ci insegna che non ha molti alunni.
Il ragionamento è : capita agli altri, io non sono mica fesso, e poi...la mi adonna mi ama sul serio :D

Offline Vicus

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #87 il: Febbraio 03, 2014, 09:59:27 am »
Citazione
e poi...la mi adonna mi ama sul serio
Forse, ma l'incoerenza delle donne di oggi supera ogni possibile immaginazione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #88 il: Febbraio 11, 2014, 22:55:41 pm »
L'hai già comprato? fammi sapere se vale la pena leggerlo!

ho finito di leggerlo e vale senz'altro l'acquisto e la lettura, perchè mostra come lavorano le lobby femministe e LGTB.
Le conclusioni della scrittrice sono discutibili e io non sono d'accordo ( matrimonio, monogamia, ecc )
però è molto ilportante l'analisi di varie convenzioni, in paritcolare di quella di Pechino.
Invece , Unisex è più centrato sull'omosessualità e sulla situazione italiana e, nelle conclusioni, più equilibtato.
Diciamo che tutti e 2 meritano senza dubbio di essere letti