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Matteo Renzi: sinistre prospettive
vnd:
Attenzione... Landini parla di abbassamento delle tasse.
L'abbassamento delle tasse, si badi, non è quasi mai orientato ai lavoratori dipendenti.
Labbassamento delle tasse, di fatto costituisce un impoverimento del servizio e quindi, crea disuguaglianza.
L'aumento della disuguaglianza è voluto.
Se ne avete voglia, al di là delle vostre convinzioni politiche, io vi inviterei a seguire questa lezione del Professor Prodi.
//www.youtube.com/watch?v=xDHcNeHTyfM
In particolare, dal minuto 3:53, il Professore parla di una nuova dottrina economica, inventata (per modo di dire) da una donna: la Thatcher (poll tax) che è stata diffusa nel mondo da Reagan: il Neoliberismo.
Essa prevede due linee d'azione fondamentali:
1. il governo deve essere sempre più piccolo e con sempre meno risorse;
2. diminuire le imposte.
Negli Stati uniti questo ha portato un abbassamento delle tasso massimo delle imposte (per le sole persone più ricche) dal 70% al 28%.
Questo si è diffuso in tutto il mondo. Quindi, coloro che pagavano le imposte più elevate oggi pagano imposte più basse.
Allargando il divario tra ricchi e poveri.
Diffidate sempre quando sentite parlare di abbassamento delle tasse.
Qual'è invece la strada che dovremmo percorrere?
Quella che in Germania sta funzionando e che fa si che la germania stia vincendo la guerra economica in atto: la compartecipazione degli utili dei lavoratori.
Il che comporta anche il recupero dell'uguaglianza sociale.
controcorrente:
--- Citazione da: vnd - Marzo 16, 2014, 19:46:38 pm ---Attenzione... Landini parla di abbassamento delle tasse.
L'abbassamento delle tasse, si badi, non è quasi mai orientato ai lavoratori dipendenti.
Labbassamento delle tasse, di fatto costituisce un impoverimento del servizio e quindi, crea disuguaglianza.
L'aumento della disuguaglianza è voluto.
Se ne avete voglia, al di là delle vostre convinzioni politiche, io vi inviterei a seguire questa lezione del Professor Prodi.
//www.youtube.com/watch?v=xDHcNeHTyfM
In particolare, dal minuto 3:53, il Professore parla di una nuova dottrina economica, inventata (per modo di dire) da una donna: la Thatcher (poll tax) che è stata diffusa nel mondo da Reagan: il Neoliberismo.
Essa prevede due linee d'azione fondamentali:
1. il governo deve essere sempre più piccolo e con sempre meno risorse;
2. diminuire le imposte.
Negli Stati uniti questo ha portato un abbassamento delle tasso massimo delle imposte (per le sole persone più ricche) dal 70% al 28%.
Questo si è diffuso in tutto il mondo. Quindi, coloro che pagavano le imposte più elevate oggi pagano imposte più basse.
Allargando il divario tra ricchi e poveri.
Diffidate sempre quando sentite parlare di abbassamento delle tasse.
Qual'è invece la strada che dovremmo percorrere?
Quella che in Germania sta funzionando e che fa si che la germania stia vincendo la guerra economica in atto: la compartecipazione degli utili dei lavoratori.
Il che comporta anche il recupero dell'uguaglianza sociale.
--- Termina citazione ---
Mi riprometto di studiare il caso tedesco e approfondirlo.
In Italia la compartecipazione degli utili non potrà mai funzionare, perchè l'italiano non è uguale al tedesco e a parere mio sarebbe l'ennesimo regalo ai padroni, che approfitterebbero per abbassare i salari, fare le loro ristrutturazioni e arricchirsi con il sudore dei lavoratori, senza svenarsi con le banche, con la scusa di utili, che i lavoratori non vedranno MAI. Senza tralasciare che nel caso di un'azienda in difficoltà, in perdita, con una gestione "allegra", o con un improvviso calo di produzione, il lavoratore non percepirebbe un euro e forse andrebbe a rimetterci.
Potebbe ricondursi a mio parere ad una sorta di fregatura sulla scia del tfr nei fondi pensione, anzichè lasciato in azienda, sicuro, a completa disposizione del lavoratore, una volta finito il rapporto di lavoro.
Siamo il paese di Pulcinella, attenzione a proporre cose molto pericolose e devastanti per le fasce più deboli.
Non a caso tutto ciò venne proposto dal governo berlusconiano di centro-destra, a gran voce e all'unanimità di tutti i suoi componenti.
controcorrente:
Che poi le tasse vadano pagate siamo tutti d'accordo. Però vanno pagate in maniera equa, in base alle proprie disponibiltà, con lo Stato che fornisce servizi efficienti e di qualità. Altrimenti servono ad arricchire chi ci governa, a pagare i loro lauti stipendi senza un minimo di produttività da parte di lorsignori e chi può le evade, fregandosene di solidarietà e sistema-paese.
vnd:
--- Citazione da: controcorrente - Marzo 16, 2014, 20:38:05 pm ---Mi riprometto di studiare il caso tedesco e approfondirlo.
In Italia la compartecipazione degli utili non potrà mai funzionare, perchè l'italiano non è uguale al tedesco e a parere mio sarebbe l'ennesimo regalo ai padroni, che approfitterebbero per abbassare i salari, fare le loro ristrutturazioni e arricchirsi con il sudore dei lavoratori, senza svenarsi con le banche, con la scusa di utili, che i lavoratori non vedranno MAI. Senza tralasciare che nel caso di un'azienda in difficoltà, in perdita, con una gestione "allegra", o con un improvviso calo di produzione, il lavoratore non percepirebbe un euro e forse andrebbe a rimetterci.
Potebbe ricondursi a mio parere ad una sorta di fregatura sulla scia del tfr nei fondi pensione, anzichè lasciato in azienda, sicuro, a completa disposizione del lavoratore, una volta finito il rapporto di lavoro.
Siamo il paese di Pulcinella, attenzione a proporre cose molto pericolose e devastanti per le fasce più deboli.
Non a caso tutto ciò venne proposto dal governo berlusconiano di centro-destra, a gran voce e all'unanimità di tutti i suoi componenti.
--- Termina citazione ---
Più che altro.... si tratta di una idea fascista. Faceva parte del progetto di stato sociale fascista e non si fece in tempo a realizzarla.
E in Italia non siamo ancora maturi per distinguere quel minimo che il fascismo può aver avuto di buono dal totale marciume che l'assolutismo e la dittatura ci hanno fatto pagare sulla nostra pelle.
Abbiamo condannato tutto... (Per nascondere la nostyra ipocrisia perchè, in fondo, dopo il fascismo non cambio nulla o quasi.
Mancando l'epurazione, funzionari e i dirigenti dello stato restarono gli stessi di prima della liberazione.)
Ad esempio, solo con Ciampi abbiamo ripreso a cantare l'inno nazionale.... prima consideravamo l'amor di patria, esasperato durante il fascismo, una cosa della quale vergognarci o da gestire con un certo pudore.
Man mano che passerà il tempo e le ferite si rimargineranno... impareremo a recuperare i concetti del fascismo che erano o sarebbero stati validi, se realizzati.
E distinguere le caramelle dalla merde di capra.
Ci vorrà del tempo.
Specifico di essere un bieco antifascista.
controcorrente:
Al di là di ideologie e simpatie politiche, discorsi di destra o sinistra, in breve:
Io lavoratore, faccio un determinato lavoro per tot. numero di ore in cambio di una retribuzione in denaro. Io lavoro, è giusto che venga pagato. Se un'azienda va bene o male, non sono affari miei ma dell' imprenditore, che nell'azienda ha investito una tot. quantità di denaro.
Io lavoratore non sono proprietario dell'azienda, al quale fornisco la mia opera manuale, fisica e intellettuale in cambio di un salario, stop.
L'andamento di un'azienda non mi riguarda. A ognuno il suo compito. Se un domani dovesse chiudere amen. Ma alle perdite aziendali con relativi dissesti finanziari (perchè di questo si tratterebbe, scordiamoci gli utili), io lavoratore NON PARTECIPO. Inoltre il mio salario sarebbe estremamente fluttuante, perchè legato all'andamento aziendale dunque incerto, a volte del tutto mancante e di certo molto più basso dei salari attuali.
Se voglio partecipare agli utili di un'azienda (QUANDO CI SONO....), investo i miei risparmi in azioni (in Borsa) e niente più.
Non credo d'aver fatto un discorso fascista o comunista.
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