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Donna-maschio Uomo-ragazza
madjakk:
Due articoli presi da due giornali (il primo dalla Stampa, il secondo dal Corriere). L'uso di certe parole non è casuale a mio avviso. E' una variazione sul tema "donna-maschio", nulla di nuovo.
ARTICOLO N° 1.
Madre e figlia sequestrate e violentate
Le donne, la più giovane ha 15 anni, tenute in ostaggio per cinque ore dall'ex compagno della donna a Ciriè (Torino). L'uomo è stato arrestato
Mamma e figlia 15enne sequestrate e violentate per cinque ore da un operaio di 23 anni, ex della donna, poi arrestato. La drammatica vicenda si è consumata nei pressi di Ciriè, in provincia di Torino, dove le vittime dell’aggressione abitano al piano rialzato. L’operaio si è issato con facilità sul balcone dell’abitazione e servendosi di un coltello ha segregato in casa madre e figlia. A quel punto ha messo in atto il suo piano, forse una vendetta. Dopo averle legate e imbavagliate, le ha violentate ripetutamente. A “missione compiuta”, l’operaio si è ubriacato. Il suo stato di ebbrezza ha permesso alle donne di liberarsi, scappare e dare l’allarme. L’uomo è fuggito in auto, ma inseguito dai carabinieri è andato a sbattere contro un guard-rail. A quel punto è scattato l’arresto.
ARTICOLO N° 2:
Torino, violentata da quando aveva nove anni dal padre e dal fratello
I due uomini sono accusati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti osceni in luogo pubblico
TORINO - Una storia di abusi e incesti lunga 25 anni di cui sono state vittime 6 ragazze e bambine di una famiglia torinese: è quanto hanno scoperto la Procura di Torino e gli agenti del commissariato Barriera di Milano che hanno raccolto la denuncia di una ragazza, Laura (il nome è di fantasia), 34 anni, che da quando ne ha 9 è stata costretta a subire le violenze sessuali del padre e poi anche del fratello, a sua volta padre di 4 figlie anch'esse vittime dei suoi abusi.
IL FRATELLO - Un storia che ha inizio quando Laura, con i genitori, si reca dalla Polizia a denunciare il fratello,sostenendo che questi l'aveva violentata per due volte quando la donna le aveva chiesto ospitalità dopo essere scappata dalla casa del padre. Sono scattati gli accertamenti della polizia che, dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, ha scoperto che il fratello di Laura abusava delle sue 4 figlie (di 6, 8, 12 e 20 anni), e che il padre di Laura, 63 anni,venditore ambulante, abusava della figlia, che era «succube e passiva del genitore». È così venuta alla luce l'intera verità: Laura, quando finalmente è riuscita a raccontare la sua vicenda agli inquirenti, ha spiegato di come non abbia mai avuto una vita autonoma; costretta a lasciare la scuola in seconda media, ha vissuto in una camera senza luce elettrica, costretta a subire gli abusi del padre, dal quale ha provato alcune volte a scappare.
LE FUGHE - Una prima volta accadde nel 1994, quando la ragazza si rifugiò a casa di uno zio. Il padre andò a riprenderla e la costrinse a denunciare lo zio per abusi sessuali. Già allora, lo zio dichiarò che la realtà era che la giovane subiva invece le violenze del padre, ma la vicenda venne archiviata perché un consulente della Procura giudicò inattendibile il racconto di Laura. La seconda volta che Laura scappò di casa, si rifugiò a casa del fratello e, di nuovo, il padre, forse temendo di essere denunciato, decise di costringere la figlia a sporgere denuncia contro il fratello. Da qui è partita la nuova indagine che ha portato in carcere il padre e il fratello di Laura, accusati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti osceni in luogo pubblico, dal momento che alcuni abusi sarebbero stati consumati in macchina, per strada. Vittima degli abusi del padre di Laura anche una cugina che, giunta a Torino per lavoro e ospitata dagli zii, è stata poi violentata. Laura e le sue cugine sono state affidate a delle comunità di recupero. La perizia medica sulla donna ha evidenziato un «disturbo di personalità dipendente».
Una ragazza e indifesa sempre, un uomo è sempre cattivo. Suona così alle mie orecchie...
nonmorto:
--- Citazione da: madjakk - Febbraio 23, 2010, 14:24:54 pm ---Una ragazza e indifesa sempre, un uomo è sempre cattivo. Suona così alle mie orecchie...
--- Termina citazione ---
Io non parlerei di cattiveria ma di innocenza. I bambini sono innocenti, gli adulti no, almeno questo è il modo comune di vedere le cose, bambino = innocente.
Una donna violentata da un ragazzo non darebbe quell'idea di colpevolizzazione che si cerca di dare.
Questo è un caso interessante perché permette di vedere la QM in modo oggettivo, se si avessero le risorse sarebbe bello fare un osservatorio ed analizzare tutti gli articoli di giornale e di telegiornale e vedere che percentuale di vittime di stupro o di altri reati sono ragazze e che percentuale di perpetratori sono uomini, certo, rapportato all'età.
Giulia:
--- Citazione ---Una ragazza e indifesa sempre, un uomo è sempre cattivo. Suona così alle mie orecchie...
--- Termina citazione ---
mah ... fatti di cronaca ove si descrivono abusi con certe accuse, non si può che notare che - quegli uomini lì almeno - buoni non sono stati.
madjakk:
--- Citazione da: Giulia - Febbraio 24, 2010, 07:58:10 am ---mah ... fatti di cronaca ove si descrivono abusi con certe accuse, non si può che notare che - quegli uomini lì almeno - buoni non sono stati.
--- Termina citazione ---
E nessuno dice il contrario infatti. Solo che mi pare curioso l'utilizzo della parola "uomo" per descrivere una persona di 23 anni (quando nei giornali italiani si da dei "ragazzi" fino a 30 anni, se vittime ancora di più).
Giulia:
--- Citazione da: madjakk - Febbraio 24, 2010, 09:06:58 am ---E nessuno dice il contrario infatti. Solo che mi pare curioso l'utilizzo della parola "uomo" per descrivere una persona di 23 anni (quando nei giornali italiani si da dei "ragazzi" fino a 30 anni, se vittime ancora di più).
--- Termina citazione ---
si usa molto spesso marcare il legame di parentela, se il ragazzo o l'uomo che abusa, è un fratello padre etc. tanto per ribadire il concetto della violenza in famiglia.
ma non mi sembra ci sia discriminazione di genere. e non credo sia meglio marcare la giovane età di chi commette violenza...il fatto che erika fosse solo una ragazzina ha in realtà toccato di più...dire che un ragazzo è capace di molestare la sorella, è dire che quel ragazzo è già completamente privo della sua innocenza da fanciullo...cosa che penso io quando si tratta di donne giovanissime che commettono crudeltà verso qualcuno.
però credo sia giusto usare parole a favore della vittima e non del carnefice...insomma non avrebbe avuto senso dire ddelle signore insegnanti hanno molestato dei mocciosi...capisci?
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